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Capitano Guido Bruni


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E rieccoci a parlare del capitano della scuola di tiro di Parma. Come vedete questa cartolina è indirizzata al suo domicilio privato sempre a Parma. Le particolarità di questa cartolina sono 2. La prima è che non c'è alcun tipo di messaggio da parte del mittente. La seconda è che, nella parte facciale della cartolina, c'è un grosso francobollo che riporta il motto del 71° Reggimento Fanteria. Spero di avere ulteriori notizie, soprattutto sui bolli e le date. Grazie per l'attenzione. 

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Particolare 

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Particolare 

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Questo è un erinnofilo o chiudilettera esattamente del  71° Reggimento Fanteria Brigata Puglia concernente la cartolina regimentale. 

Il motto viene dall' ode scritta in occasione delle rivoluzioni di Modena e Bologna da Giovanni Berchet nel 1830.

Dall’Alpi allo Stretto fratelli siam tutti!

     Su i limiti schiusi, su i troni distrutti

     Piantiamo i comuni tre nostri color!

     Il verde, la speme tant’anni pasciuta;

     Il rosso, la gioia d’averla compiuta:

     Il bianco, la fede fraterna d’amor.

SEGUE.....

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BRUNI GUIDO

Toscana 23 febbraio 1871-post 1926

Figlio di Oreste, docente, per molti anni direttore delle scuole Normali di Parma. Fece gli studi a Parma e uscì sottotenente dalla Scuola di Fanteria il 3 agosto 1891. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale, fu a Parma come capitano insegnante della Scuola d’applicazione. Partecipò valorosamente alla guerra di Libia negli anni 1914 e 1915 e alla guerra italo-austriaca dal 1916 al 1918, distinguendosi per coraggio e capacità. Dopo la conclusione del primo conflitto mondiale fu a Parma come Comandante in seconda della Scuola di Applicazione. Durante la guerra, il 26 luglio 1917, fu promosso al grado di colonnello. Nel febbraio 1925 passò da Parma a Vicenza, ove tenne il comando del 57° fanteria. Il Bruni si guadagnò in guerra due medaglie d’argento, due croci di guerra al valore militare, la croce al merito di guerra e le medaglie interalleate della vittoria e dell’Unità d’Italia. Fu inoltre insignito della Croce d’oro con corona per anzianità di servizio, nominato Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro e Commendatore della Corona d’Italia e fregiato delle medaglie commemorative delle guerre di Libia e d’Italia. Numerosi furono gli atti di valore da lui compiuti. Alla fine di luglio del 1916, ritornando in Italia dalla Tripolitania, era sul piroscafo Letimbro che fu silurato: vagò con una piccola imbarcazione per quattro giorni nel Mediterraneo e venne poi raccolto da una nave francese. Nella prima guerra mondiale, dal 1° agosto 1916 a tutto l’armistizio militò con la Brigata Regina prima e con la Brigata Pallanza poi. La prima delle due medaglie d’argento fu da lui ottenuta a San Grado di Merna, la seconda gli fu concessa sul campo a Dosso Faiti (battaglia dell’agosto 1917), una croce di guerra al valore militare si guadagnò in Libia e l’altra per la grande offensiva finale, il 4 novembre 1918. Nel 1926 fu promosso Generale comandante la 15a Brigata di Fanteria in Pola.

FONTI E BIBL.: Il generale Bruni, in Gazzetta di Parma 28 dicembre 1926, 3.

Tutto torna.  

SEGUE......

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1 ora fa, PostOffice dice:

BRUNI GUIDO

Toscana 23 febbraio 1871-post 1926

Figlio di Oreste, docente, per molti anni direttore delle scuole Normali di Parma. Fece gli studi a Parma e uscì sottotenente dalla Scuola di Fanteria il 3 agosto 1891. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale, fu a Parma come capitano insegnante della Scuola d’applicazione. Partecipò valorosamente alla guerra di Libia negli anni 1914 e 1915 e alla guerra italo-austriaca dal 1916 al 1918, distinguendosi per coraggio e capacità. Dopo la conclusione del primo conflitto mondiale fu a Parma come Comandante in seconda della Scuola di Applicazione. Durante la guerra, il 26 luglio 1917, fu promosso al grado di colonnello. Nel febbraio 1925 passò da Parma a Vicenza, ove tenne il comando del 57° fanteria. Il Bruni si guadagnò in guerra due medaglie d’argento, due croci di guerra al valore militare, la croce al merito di guerra e le medaglie interalleate della vittoria e dell’Unità d’Italia. Fu inoltre insignito della Croce d’oro con corona per anzianità di servizio, nominato Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro e Commendatore della Corona d’Italia e fregiato delle medaglie commemorative delle guerre di Libia e d’Italia. Numerosi furono gli atti di valore da lui compiuti. Alla fine di luglio del 1916, ritornando in Italia dalla Tripolitania, era sul piroscafo Letimbro che fu silurato: vagò con una piccola imbarcazione per quattro giorni nel Mediterraneo e venne poi raccolto da una nave francese. Nella prima guerra mondiale, dal 1° agosto 1916 a tutto l’armistizio militò con la Brigata Regina prima e con la Brigata Pallanza poi. La prima delle due medaglie d’argento fu da lui ottenuta a San Grado di Merna, la seconda gli fu concessa sul campo a Dosso Faiti (battaglia dell’agosto 1917), una croce di guerra al valore militare si guadagnò in Libia e l’altra per la grande offensiva finale, il 4 novembre 1918. Nel 1926 fu promosso Generale comandante la 15a Brigata di Fanteria in Pola.

FONTI E BIBL.: Il generale Bruni, in Gazzetta di Parma 28 dicembre 1926, 3.

Tutto torna.  

SEGUE......

 

Una vita avventurosa quella del capitano Guido Bruni. Arrivato al grado di generale con pieno merito. Che dire? Tanto di cappello. Grazie PostOffice. 

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Cartolina reggimentale in tariffa per l'interno firma e data con un bel 5c verde Leoni ben centrato. 

Annullo tondo riquadrato di  Venezia.. credo...?  Del 8.3.1909. + timbrino ovale con n. 2  in nero del portalettere o quartiere postale di Parma, questo timbrino per niente insignificante aumenta il valore dell'oggetto. 

L' erinnofilo aveva la sua cornice nella cartolina con nodi Savoia e fregi con lo stile dell' epoca, altro valore aggiunto, in questo caso e' sicuramente piu' raro l' erinnofilo che il francobollo. Notare che l' erinnofilo non e' stato 'correttamente' annullato dall'impiegato postale.  

Cartolina ricercata dagli amanti di storia postale militare, addirittura con erinnofilo reggimentale. 

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