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Alessandro il Molosso, re dell'Epiro


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Salve.

Alessandro I detto il Molosso è stato re d'Epiro, della dinastia degli Eacidi che vantavano di discendere dal leggendario Eaco, padre di Peleo e nonno di Achille, considerato il fondatore della dinastia.

Figlio (362 circa - 330 a. C.) di Neottolemo I re d'Epiro e fratello di Olimpiade che sposò nel 357 circa Filippo II re di Macedonia e fu madre di Alessandro Magno, Alessandro Il Molosso era quindi cognato di Filippo II e zio materno e cognato di Alessandro Magno.

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Alessandro I d'Epiro raffigurato su una moneta dell'Antica Grecia.

 

Il Molosso ebbe un ruolo importante nella vita del nipote omonimo in quanto Pèritas, il famoso cane di Alessandro Magno, fu un suo dono in occasione della battuta di caccia in cui la madre del cucciolo era stata uccisa dal leone. Pèritas seguirà Alessandro dappertutto, anche in battaglia, salvandogli la vita in uno scontro con le truppe di Dario III in Persia, nella battaglia di Gaugamela.

Il Molosso divenne cognato di Alessandro Magno quando Filippo II di Macedonia gli diede in moglie la propria figlia Cleopatra. Fu proprio nella celebrazione delle nozze, nel 336 a. C., che Filippo II venne ucciso e il trono di Macedonia fu assegnato a suo figlio con il nome di Alessandro III.

Inoltre, secondo una certa critica storiografica moderna, il Molosso sarebbe venuto in Italia con l'intento di conquistare l'Italia stessa, la Sicilia e l'Africa. Questo obiettivo avrebbe completato il progetto di Alessandro Magno, che in quello stesso anno era intento a conquistare l'Asia. Questa interpretazione trova appoggio anche in antichi autori, come ad esempio Giustino che scrive:

«Inoltre Alessandro, re di Epiro, invitato in Italia dai Tarantini che invocavano il suo auto contro i Bruzzi, era partito con così grandi ambizioni, come se nella spartizione del mondo, ad Alessandro, figlio di sua sorella Olimpiade, fosse toccato in sorte l'oriente e a sé l'occidente; era convinto, infatti, che avrebbe avuto occasione non minore di imprese, in Italia e in Africa e in Sicilia, di quanto la sorte ne riservava a suo nipote in Asia e in Persia.»

Pur essendo riuscito a conquistare con i Tarentini varie città, il suo progetto non si realizzò in quanto fu sconfitto in battaglia e ucciso a tradimento da un lucano a Pandosia (Lucania) o a Pandosia Bruzia nel 330 a. C.

Da https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_I_(re_dell'Epiro).

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Cleopatra, la consorte di Alessandro il Molosso

Cleopatra di Macedonia (354 a. C. circa – Sardi, 308 a. C.), figlia di Filippo II e della sua terza moglie Olimpiade e unica sorella legittima di Alessandro Magno, fu regina d’Epiro avendo sposato suo zio da parte della madre Alessandro I detto il Molosso. Alle sue nozze celebrate nel 336 a. C. con una grande cerimonia a Vergina (o Ege) fu ucciso suo padre Filippo, il quale venne seppellito proprio nei pressi di Verghina, e il trono di Macedonia fu assegnato ad Alessandro Magno.

Cleopatra partorì due figli, Cadmeia nel 335 a. C. e Neottolemo nel 334 a. C., e quando suo marito partì per la Magna Grecia in aiuto della città di Taranto nel 334 a. C., essa rimase quale reggente dell'Epiro. Ma, ritiratasi in Epiro nel 331 a. C. sua madre Olimpia, questa si sostituì alla figlia nella dignità e allora Cleopatra preferì recarsi in Macedonia ad aspettarvi il ritorno del fratello Alessandro Magno.

Quando a Pella la raggiunse la notizia della morte del marito, assassinato a tradimento nel 326 a. C., Cleopatra, per sottrarsi alla potenza di Antipatro, si recò a Sardi sotto la protezione di Perdicca. Rimasta con la morte di Cassandro l'unica erede legittima del regno, Cleopatra divenne l'oggetto del corteggiamento di molti pretendenti che speravano di sposarla per salire al trono d'Epiro e assumere più potere. Il primo di questi, Leonnato, al quale era promessa, trovò la morte nel 322 a. C. nella guerra lamiaca e anche il seguente pretendente al quale era stata promessa, Perdicca, morì dopo poco nel 321 a. C. A questo punto, Cleopatra rifiutò tutte le proposte successive. Anni dopo, nel 309 a. C., desiderosa di fuggire da Sardi dove era tenuta contro la sua volontà, quasi segregata, Cleopatra accettò la proposta di Tolomeo di rifugiarsi presso il suo regno e di sposarlo, ma nel 308 a. C., prima di riuscire nel suo intento, venne assassinata per ordine di Antigono I (Diod., XX, 37, 3-7).

Da https://it.wikipedia.org/wiki/Cleopatra_di_Macedonia e https://www.treccani.it/enciclopedia/cleopatra_(Enciclopedia-Italiana)/

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Possiamo ascoltare la narrazione delle vicende di Cleopatra dall’interpretazione del suo pensiero data da Valeria Palumbo nel capitolo che le dedica nel suo libro “Le donne di Alessandro Magno”, Sonzogno Ed., 2005.

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(segue)

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3.Documento_2024-11-03_225001(3).thumb.jpg.75eb83e2c5209e06005dd7734dff6998.jpg

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Alessandro il Molosso coniò stateri d’oro e d’argento in Lucania e in Bruttium, nel corso della sua invasione del Sud Italia ove trovò la morte. Si ritiene per questo che la monetazione aurea sia stata prodotta appositamente per pagare i mercenari.

CNG, Triton XIX, lot 110, 05.01.2016.

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Estimate $100000. Sold for $95000.

KINGS of EPEIROS. Alexander. 350-330 BC. AV Stater (17mm, 8.53 g, 2h). Tarentum mint. Struck circa 334-332 BC. Bearded head of Zeus Dodonaios right, wearing wreath of oak leaves / AΛEΞANΔPO[Y] [T]OY NEOΠTOΛEMO[Y], horizontal thunderbolt; above, spearhead right. Vlasto, Alexander, Group C, Type 4; R. R. Holloway, “Alexander the Molossian and the Attic Standard in Magna Graecia,” in La circulazione della moneta ateniese in sicilia e in magna grecia. Atti del I convegno del centro internazionale di studi numismatici, Napoli 5-8 Aprile 1967 (Rome, 1969), pl. XI, 7 = Vlasto, Or, pl. IE, 16 = ACGC 686 = Traité IV 329 = BMC 1; Hunterian 1. Good VF, light marks in fields, a few edge bumps. Extremely rare, one of four known, and the only piece not in a public collection.
Ex J. William Middendorf II Collection (Christie’s New York, 30 November 1990), lot 42; Classical Numismatic Auctions 1 (1 May 1987), lot 46.
This coin is the only genuine stater of Alexander the Molossian to have been offered for sale over the past 75 years; the Leu 52 piece was withdrawn as a modern forgery.

Alexander the Molossian, in 334 BC, was invited by Tarentum to defend the city against the Samnites, Brettii, and Lucani of central Italy. While Alexander accepted their appeal, the true purpose for his intervention was to extend his dominion in the West just as his namesake, the king of Macedon, was establishing a great empire in the East. After initial successes, his career was abruptly terminated in 330 BC beneath the walls of Pandosia where he perished in battle against the Bruttians, much to the relief of the Tarentine Republic. Alexander honored Zeus of Dodona, the central deity of the Molossians, on his coins. The sanctuary of Zeus Naïos at Dodona was reputed to be the oldest Greek oracle, and was known to Homer.

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Nomos, Auction 2, lot 68, 18.05.2010.

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Estimate CHF 40000. Sold For CHF 32000.

KINGS of EPEIROS. Alexander I, “the Molossian”. 350-330. Stater (Silver, 10.92 g 2), Corcyran standard, Tarentum, possibly by the famous Tarentine Kal... engraver, struck circa 334-330 BC. Bearded head of Zeus Dodonaios to right, wearing oak wreath. Rev. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟ[Υ] / ΤΟΥ ΝΕΟΠΤΟΛΕ[ΜΟΥ] Thunderbolt shown vertically; to left, eagle with closed wings standing left. Kunstfreund 196 (this coin). Traité IV, 331 and pl. CCLXXXIII, 4 (same obverse die). Vlasto 1868. Extremely rare. Of superb late classical style, beautifully struck. Nicely toned, Extremely fine.
Ex Numismatica Ars Classica 9, 16 April 1996, 32, Monnaies et Médailles 75, 4 December 1989, 235 and from the collection of C. Gillet, Bank Leu/Münzen und Medaillen, 28 May 1974, 196.

Alexander the Molossian was not only the King of Epeiros but also, through his sister Olympias, the brother-in-law of Philip II of Macedon and the uncle of Alexander III. At the same time his nephew was beginning his epic march to the East, he was called in by the Greek city of Tarentum to save it from the pressure of the aggressive Lucanians and Bruttians. He arrived with an army in 334 and was initially successful; he was, however, killed in a minor engagement in 330. This coin was issued in Tarentum to pay his Epeirote troops since it was on the non-Italic weight standard they preferred. The artistry is absolutely superb: the head of Zeus is immediately reminiscent of the contemporary issues of Olympia and of Philip II.

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Diobolo emesso nel periodo di Alessandro il Molosso in Italia

Nomos, Auction 20, lot 22, 10.07.2020.

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Estimate: 3250 CHF. Price realized: 4000 CHF.

GREEK COINS
Calabria
Tarentum. Circa 333-331/0 BC. Diobol (Silver, 13 mm, 1.14 g, 4 h), period of Alexander the Molossian, King of Epeiros, 350-330 BC. Head of Helios facing, on radiate disc, turned slightly to the left. Rev. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ / ΤΟΥ ΝΕΟΠΤ[ΟΛΕΜΟΥ] Thunderbolt. De Luynes 1892 (same obverse die). Cf. Fischer-Bossert G3. Cf. HN III 906. Vlasto 1864–5. Vlasto, Alexander, Type 6A, pl.ix, 10. Rare. Bright and attractive. Minor marks, otherwise, about extremely fine.
From a collection in Ticino, acquired prior to 2000.

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Salve , interessante discussione, allego i miei due piccoli bronzi di Alessandro il Molosso (da aste Artemide e Negrini). il primo attribuito a Taranto, il secondo a Crotone. Da quel che ho potuto apprendere rimane però ancora molto discussa la loro attribuzione. Mi ricordo infatti che, in una precedente discussione sul forum su questi bronzi,  acraf  ebbe a ricordare come " Nel 1926 Vlasto pubblicò una importante monografia sulle emissioni di Alessandro il Molosso battute in Italia e, a proposito del bronzo, si mantiene vago sull'attribuzione, propendendo per una coniazione in Epiro." 

image.jpeg.5bc5d8b3924d130a05c337a0acdf8f35.jpegimage.jpeg.413add23aed27ddd47001fe00ce00649.jpeg      mm.17  gr 3,73  Tarentum ?

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Modificato da joannes carolus
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39 minuti fa, joannes carolus dice:

Nel 1926 Vlasto pubblicò una importante monografia sulle emissioni di Alessandro il Molosso

Ancora oggi importante testo di riferimento per le emissioni e di difficile reperibilità.

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A proposito dei bronzi di Alessandro d’Epiro, ricordo un esemplare della Biblioteca Nazionale di Parigi catalogato come falso.

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FAKE: Alexander the Molossian, King of Epeiros, 343-331 BC. AE38. 31.6 g. Head of Alexander right, wearing lionskin headdress. / AΛEΞANΔΡOΣ to right of eagle standing right, wings closed, thunderbolt above, key-like monogram or symbol to left, long club to right, three golden balls at the eagle's feet. Paris AA.GR.383 described as a fake.  Courtesy of the Bibliotheque Nationale, Paris, gallica.bnf.fr.

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Supporter

Vlasto dev’essere il collezionista citato nella didascalia di questo bronzo della NAC auction 59, Lot 487, April 2011.

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Alexander, the Molossan, King of Epeiros, 342-330 BC. AE19. 6.85 g. Mint in Southern Italy. Helmeted head of Athena right, griffin on bowl of helmet. MOLOSSWN, eagle standing left on thunderbolt, wings closed. Vlasto 1786 (this coin); SNG Cop 51; Lafaille collection 336; Franke 3-4 (this coin). Extremely rare.

Ex M&M 76, 1991, Lafaille Collection lot 336. Ex Vlasto and Bement collections.

apollonia

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il dubbio espresso da Vlasto  (https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=vlasto&srsltid=AfmBOoreJ4Ae_jrAc5pLdfhWC-1Wxga-V4ljX7cJBZ7-1kszCNX2z1jD )

nella sua monografia sul tipo di bronzo dell'asta Negrini ( asta E-live Gennaio 2024, lotto 11) attribuito a Kroton:

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Modificato da joannes carolus
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Il bronzo del post # 15 qui riproposto nella foto del catalogo NAC auction 59/2011 viene attribuito a una zecca dell’Italia meridionale, nel periodo in cui Alessandro il Molosso era impegnato nell’azione militare a sostegno della città di Taranto (circa nel 333-330 a. C.).

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D’altra parte, l’emissione di questo esemplare della stessa tipologia comparso nella CNG 91/2012 viene assegnata a quella dei Molossi in Epiro, circa nel 400-350 a. C.

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Estimate: 300 USD. Price realized: 475 USD.

EPEIROS, The Molossi. Circa 400-350 BC. Æ (16mm, 5.61 g, 9h). Helmeted head of Athena right / Eagle standing left. Franke 7 (V6/R5); SNG Copenhagen 51 var. (obv. type left); BMC 2 (same rev. die). VF, dark green-brown patina. Very rare, Franke cites 14 examples, but only two in private hands.
From the Greenpoint Collection.
 

Se da un lato non si vede la necessità di Alessandro il Molosso di coniare dei bronzi quando gli servivano monete in metallo nobile per pagare le truppe di mercenari che combattevano al suo fianco, dall’altro lato non si può escludere che le numerose zecche in regolare attività nell’Italia meridionale finite sotto l’influenza dei re epiroti producessero monete nei tre metalli in loro favore, tra cui i bronzi su modello di quelli dei Molossi coniati in Epiro dall’inizio fino a metà del IV secolo a. C.

apollonia

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Il 04/11/2024 alle 17:52, apollonia dice:

Alessandro I d'Epiro raffigurato su una moneta dell'Antica Grecia.

Ottimo excursus Apollonia. Grazie.

la raffigurazione di questo pezzo  normalmente viene interpretara come Helios

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