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Inviato

Questa"moneta"(metto virgolettato poichè non so se si può definire moneta,in mancanza di classificazione)è in asta da Teutoburger Munzauktion GMBH n°166 del prossimo dicembre 2024 ed è presentata al lotto n°193 in questa maniera:

Italien-Sizilien

Ruggero II., 1105-1154

Dreifacher Tari (?) o.J. Barhäuptige Büste eines bärtigen Mannes mit gelockten Haaren v.v., darüber Schriftrest .TA.(?)/Hand Gottes (oder der Fatima (?). Die Zuweisung ist ungesichert und nur als Vorschlag zu verstehen - wir fanden kein Vorkommen im Handel, in der Literatur oder in Museen. 2,54 g. 510/1000. sehr schön/vorzüglich. MIR -. Grierson/Travaini -. Friedberg -. Biaggi -. Ratto -

traduzione:

Italia-Sicilia

Ruggero II, 1105-1154

Multiplo di Tari (?) n.d. Busto a capo scoperto di uomo barbuto con capelli ricci v.v., sopra il quale rimane la scritta .TA.(?)/Mano di Dio (o Fatima (?). L'attribuzione è incerta e va intesa solo come suggerimento - non abbiamo riscontrato corrispondenza nel commercio o nella letteratura o nei musei  -.

 

 6364297_1730396502.jpg

Bisognerebbe accertarne l'epoca di emissione che,personalmente,attribuirei a non prima del secolo XIII; inoltre le 2 lettere che si notano sono al contrario.

odjob


Inviato (modificato)

Se è siciliana, l'unico che avrebbe potuto emettere qualcosa del genere è Carlo D'Angio, che fu il primo nonché l'unico ad allontanarsi dai modelli tipici del tarì normanno, prima della demonetizzazione del tarì. 

Se non ho inteso male, il titolo dell'oro è poco superiore ai 12 carati, valore un po' basso per il tarì siciliano, che ha sempre veleggiato intorno ai 16-17 carati. 

Il peso non è discriminante, un quanto le emissioni siciliane avevano peso variabile e venivano pertanto spese a peso. 

Sarebbe interessante conoscere il diametro.

In ogni caso reputo per il momento improbabile un collegamento con le emissioni ufficiali siciliane. 

L'unico che, per motivi storico - politici, avrebbe potuto emettere questa moneta nel sud Italia, Carlo d'Angiò, avrebbe comunque messo in bella evidenza qualche simbolo regio angioino (giglio, cavaliere, una bella k gigante e via dicendo). 

Ma questa moneta è troppo anonima anche per Carlo d'Angiò, e soprattutto il titolo della moneta non è coerente con quello dei tarì d'epoca.  

Non escluderei la produzione recente. 

 

 

Modificato da azaad
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