La più famosa “coppia di potere” di tutti i tempi

[apollonia]

Salve.

La coppia del titolo è raffigurata lei sul dritto, lui sul rovescio di un notevole tetradramma d’argento probabilmente battuto ad Antiochia durante la campagna partica/armena del 36-34 a. C. per onorarla (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=5577&lot=655).

Lot 655
Estimate: 50 000 USD. Price realized: 52 000 USD.

SELEUCIS and PIERIA, Antioch. Mark Antony & Cleopatra VII of Egypt. 36 BC. AR Tetradrachm (27mm, 15.11 g, 12h). BACIΛICCA KΛЄOΠATPA ΘЄA NЄωTЄPA, diademed bust of Cleopatra right, wearing earring, necklace, and embroidered dress / ANTωNIOC AVTOKPATωP TRITON TPIωN ANΔ[PωN], bare head of Antony right. McAlee 174; RPC I 4094; Prieur 27; HGC 9, 1361. Light golden toning, areas of porosity, surface cracks. Superb EF. Choice portraits.
 

L'attribuzione ad Antiochia rimane incerta e sono stati proposti altri siti di zecca nel Levante; è anche possibile che i tetradrammi siano stati battuti in una zecca che si spostava con l'esercito.

Il talentuoso incisore ha prestato particolare attenzione a conferire a Cleopatra un profilo possente, quasi maschile, a complemento del pugnace ritratto di Antonio. Gli storici antichi hanno notato che Cleopatra non era di una bellezza incomparabile (anche se nessuno suggeriva che fosse meno che piacevole da guardare), ma la sua mente notevole, la sua voce musicale e la vasta ricchezza del suo regno la resero irresistibile per Giulio Cesare e Marco Antonio, due degli uomini più potenti dell'epoca. I titoli mostrano il predominio di Cleopatra nella relazione, raffigurandola sul dritto e pubblicizzandola come “Regina Cleopatra, nuova (o ‘giovane’) dea”, mentre Antonio rimane solo un mortale “generale vittorioso e Triumviro”.

apollonia

[gpittini]

DE GREGE EPICURI

"Dio li fa, e poi li accoppia": non trovate che si assomigliano?  Come succede, a quanto sembra, a molte coppie, specie con l' andare degli anni. Certo che nessuno dei due brillava per avvenenza, nè secondo i canoni antichi, nè secondo i nostri...

[apollonia]

Questo tetradramma fu coniato all'epoca del rinnovo delle relazioni tra Antonio e Cleopatra e potrebbe forse rappresentare una parte dei fondi forniti per sostenere la guerra partica. La leggenda greca che circonda il ritratto di Cleopatra la nomina Thea Neotera (“la dea più giovane”), il che potrebbe aver fornito una copertura di legittimità per le concessioni di Antonio a Cleopatra di territori annessi da Roma. È stato suggerito che sia descritta come Thea Neotera per collegarla alla sua antenata, Cleopatra Thea (cioè la “Dea più anziana”), la figlia di Tolomeo VI Filometore che regnò come potente regina dell'Impero Seleucide nel 150-126 a. C. Questo legame con i Seleucidi fu usato per dare l'impressione che Cleopatra fosse davvero la legittima sovrana dei territori levantini concessi da Antonio. D'altra parte, Thea Neotera è stata intesa anche per descrivere Cleopatra come una manifestazione vivente di Iside-Afrodite, la dea con cui le regine tolemaiche erano tradizionalmente identificate. Questo titolo corrisponderebbe a quello di Neos Dionysos (“Nuovo Dioniso”) che, secondo le fonti letterarie, sarebbe stato ricevuto da Antonio in Oriente. Tuttavia, la leggenda associata al ritratto di Antonio su questa moneta non gli attribuisce epiteti divini all'altezza di Cleopatra, ma fornisce la versione greca della sua titolatura latina che lo nomina “Triumviro che detiene il consolato per la terza volta”.

Le concessioni di territori a Cleopatra da parte di Antonio nel 36 a. C. e le ulteriori proposte di concessione a lei e ai suoi figli (le “Donazioni di Alessandria”) nel 34 a. C. divennero un'arma di propaganda per Ottaviano, che le usò come prova che il suo ex collega intendeva sovvertire la Repubblica romana e imporre una regina orientale alla città di Romolo. Sebbene questa possa essere stata la vera speranza di Cleopatra, essa si risolse in un nulla di fatto una volta scaduto il triumvirato nel 33 a. C. e Ottaviano e Antonio si prepararono alla resa dei conti. Cleopatra fornì ad Antonio una nuova flotta per condurre la guerra, ma costò ad Antonio molti alleati romani quando insistette per essere presente durante la campagna. I due furono sconfitti nella battaglia di Azio nel 31 a. C. e fuggirono in Egitto, dove entrambi si suicidarono. Antonio si uccise credendo erroneamente che la regina lo avesse già fatto, ma Cleopatra si tolse la vita con il veleno per negare a Ottaviano la possibilità di farla sfilare nel suo trionfo.

In vita e nella sua rappresentazione su questa moneta contrapposta ad Antonio, Cleopatra governò alla pari dei suoi amanti e rivali maschi. Così come scelse la morte di un re quando ogni speranza era ormai perduta.

Dev’essere il riconoscimento della frase in grassetto il motivo della somiglianza rilevato da gpittini.

 

apollonia

[apollonia]

Tetradramma suberato (CNG, Electronic Auction 571, lot 468, 25.09.2024).

Estimate: 1000 USD. Price realized: 1700 USD.

Roman Provincial
SELEUCIS and PIERIA, Antioch. Mark Antony, with Cleopatra VII of Egypt. 36 BC. Fourée Tetradrachm (26mm, 12.46 g, 12h). Struck circa 36-34 BC. Diademed and draped bust of Cleopatra right / Bare head of Mark Antony right. Cf. McAlee 174; cf. RPC I 4094; cf. Prieur 27 (all references for official issue). Toned, base metal visible in multiple places. VF. A very rare ancient imitation of this popular type.

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[Rufilius]

A proposito della somiglianza delle Auguste con gli Imperatori, anche se con Cleopatra e Marco Antonio ancora non si parlava in questi termini, non posso che non citare questo interessantissimo post apparso qualche annetto fa sul forum:

 

Modificato giovedì alle 15:05 da Rufilius