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Ciao, oggi condivido un sesterzio dell'augusta Faustina Minore (147-175 d.C.) moglie dell'imperatore Marco Aurelio recante sul rovescio la personificazione dell'Eternità ( Aeternitas) coniato a Roma dopo la sua morte dal 175 d.C. Avendo condiviso in sezione diversi esemplari di denari tutti coniati quando era ancora in vita mi mancava una sua moneta postuma ed ho deciso di prendere questo sesterzio. Non mi dilungo su Faustina Minore ma alcune considerazioni sulla figura dell'Eternità le faccio volentieri. Pur non potendola considerare una vera e propria divinità rappresentava, in sintesi, un messaggio di propaganda politica legato all'ideologia dello Stato romano e del potere imperiale. Roma Eterna, immortale. Il primo imperatore che fece coniare monete con l'Aeterrnitas fu Tiberio nelle officine di Spagna in memoria di Augusto ( l'iconografia era molto diversa da quelle delle epoche successive, c'era un tempio a quattro o otto colonne) seguito da tutti i suoi successori (la ritroviamo soprattutto su tantissime monete coniate sotto Antonino Pio e Marco Aurelio) fino a Massenzio. Con l'avvento dei Cristianesimo e la sua adozione a "religione di stato" questa figura scomparve del tutto. Molto variegata la sua raffigurazione: principalmente stante e velata, con scettro o torcia,con globo ( che rappresentava "il mondo romano") o con Fenice ( simbolo di rigenerazione, rinascita, immortalità appunto Eternità), con cornucopia o spighe di grano, con timone ( rara questa versione) e sovrastata da un velo fluttuante o secondo alcune interpretazioni una sorta di volta celeste. Sul mio sesterzio regge una lunga torcia con il braccio sinistro ed il velo con la mano destra. Come sempre aggiungo anche alcune note tecniche. Da esame diretto risulta coniato, centrato, con discreto metallo, di buon peso e diametro con ritratto molto espressivo e ben eseguito dal maestro incisore dell'epoca ( spero non con il pantografo 😅) ed ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta (condizione imprescindibile per me) restando comunque pienamente leggibile. Ciliegina (per me 🙂) finale: come faccio sempre quando una moneta mi piace visiono tutti gli esemplari della stessa tipologia che riesco a trovare ed anche in questo caso (come la quasi totalità delle mie monete) ho trovato un esemplare che condivide gli stessi conii di dritto e rovescio del mio (per me non ci sono dubbi) cosa sempre importantissima ai fini dell'autenticità. Grazie ed alle prossime 

ANTONIO 

32 mm               25,65 g         RIC 1692 

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Sesterzio che condivide gli stessi conii di incudine e martello a confronto. 

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Inviato

per me i sesterzi sono più belli dei denari, bello e senza ritocchi.

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