dareios it Inviato 8 Ottobre #1 Inviato 8 Ottobre Facile capire il periodo... siamo nel 1916 e la grande guerra era nel pieno. Mi immagino già quando il sottotenente di nome Valentino si sente chiamare per ricevere la posta. Un momento di gioia per dimenticare le brutture della guerra. Ma non ci doveva essere il timbro della censura? Grazie per altre informazioni. Particolare
PostOffice Inviato 9 Ottobre #2 Inviato 9 Ottobre Bella bella bella.. addirittura con l' immagine di soldati che scrivono.. veramente un bellacquisto. 15 ore fa, dareios it dice: Mi immagino già quando il sottotenente di nome Valentino si sente chiamare per ricevere la posta. Un momento di gioia per dimenticare le brutture della guerra. Quello che hai pensato trovo che sia molto bello, sicuramente avrà sorriso e gli avrà fatto battere il cuore, questi oggetti sono appartenuti a persone vere e vanno sempre trattati e commentati con rispetto, la posta trasportava pensieri, profumi di casa, e perché no il profumo della fidanzata che ne aveva lasciato cadere una goccia sulla cartolina.. provate oggi con una email. Ritorna in quel mercatino, hai trovato un pozzo di cose fantastiche, se sono anche a buon mercato avrai modo di formarti una bella collezione di oggetti irripetibili.
PostOffice Inviato 9 Ottobre #3 Inviato 9 Ottobre (modificato) La tua cartolina fu disegnata da Alberto Bianchi . Biografia di Alberto Bianchi Rimini 1882 - Milano 1969 Nipote del pittore Mosè Bianchi, inizia l'attività a Roma e la prosegue a Milano dedicandosi in particolare all'illustrazione di giornali e riviste («Corriere dei Piccoli», «La Lettura», «II Secolo Illustrato»). Negli anni Trenta crea alcuni bozzetti pubblicitari: nel 1933 realizza il suo più noto manifesto che reclamizza la Fiat Ardita con l'immagine di una ragazza al volante in atteggiamento ed abbigliamento che risentono del costume fascista. Pittore, illustratore, cartellonista. Figlio e nipote d'arte: sua madre, Anita Sangiorgi, fu la fondatrice della celebre "Bottega riminese degli arazzi" e della "Scuola di ricamo Sangiorgi" apprezzatissime in tutta Italia, sulla scia dell'Aemilia Ars; suo zio fu il celebre pittore Mosè Bianchi. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Antonio Mancini, si distingue per i suoi ritratti dal tratto veloce e nervoso (famosi quelli di Gina Lollobrigida e di alcuni personaggi appartenenti a Casa Savoia: ma notevole è anche il ritratto dello scrittore Ferruccio Luppis, al quale illustrò La ruota). Si impegna anche in decorazioni a fresco lavorando sia in Italia che all'estero (teatro di re Fuad in Egitto). Molto attivo come illustratore collabora a numerosi giornali tra cui "Numero", "Lidel", "Novella", il "Secolo illustrato", "La lettura", "II Secolo XX", "II corriere dei Piccoli", "II Milione" e il "Guerrin Meschino" per diversi anni, con inconfondibili figure di donnine eleganti e maliziose. Numerose le illustrazioni per copertinedi libri, tra cui quelli dei mondadoriani "romanzi della rosa" e "della palma", nonché un'edizione delle "Le avventure di Pinocchio" (1942). Realizza vari bozzetti per fortunate serie di cartoline illustrate caratterizzate dal gusto elegante e frivolo della high society di cui era assiduo frequentatore. Cartellonista di successo, fra i suoi manifesti più noti ricordiamo quelli per le Fiat "Ardita" e "Ballila" del 1936, per le calze Omsa, per la pubblicità della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e per la spiaggia di Rimini. Nonostante i suoi frequenti viaggi all'estero e la sua gravitazione negli eleganti circoli artistico mondani milanesi e romani, le sue presenze a Rimini furono frequenti e costanti sia per le visite pressoché mensili alla madre, che per il legame affettivo che volle mantenere con il vivace ambiente artistico locale. Amico di Luigi Pasquini, animatore del salotto artistico riminese dagli anni Trenta, collaborerà ai giornali estivi da lui diretti: "Rimini la più bella spiaggia del mondo" (1925-1926), "Rimini, sorrisi di spiaggia" (1930), Rimini (1931). Illustrò con le sue caricature anche il foglio di cronache balneari riminesi "Gazzettino Azzurro". Per il suo dipinto "Amanti", un referendum popolare indetto nell'ambito della "Prima esposizione nazionale di Belle Arti" di Rimini nel 1929 lo segnala tra i migliori pittori italiani assieme a Vittorio Pardo e Gaetano Previati. L'unica mostra personale tenuta nella sua città natale è del 1948 i suoi manifesti, caratterizzati dalla estrema semplificazione del lettering, spesso ridotto al solo nome del prodotto o del committente, affidano tutta la comunicazione all'immagine ed alla gestualità dei personaggi che dominano, sempre, a tutto campo. Modificato 9 Ottobre da PostOffice
dareios it Inviato 9 Ottobre Autore #4 Inviato 9 Ottobre 16 minuti fa, PostOffice dice: Bella bella bella.. addirittura con l' immagine di soldati che scrivono.. veramente un bellacquisto. Quello che hai pensato trovo che sia molto bello, sicuramente avrà sorriso e gli avrà fatto battere il cuore, questi oggetti sono appartenuti a persone vere e vanno sempre trattati e commentati con rispetto, la posta trasportava pensieri, profumi di casa, e perché no il profumo della fidanzata che ne aveva lasciato cadere una goccia sulla cartolina.. provate oggi con una email. Ritorna in quel mercatino, hai trovato un pozzo di cose fantastiche, se sono anche a buon mercato avrai modo di formarti una bella collezione di oggetti irripetibili. Caro PostOffice, finora collezionavo solo cartoline della mia città per una questione di appartenenza, ma da quando ho iniziato a frequentare questa sezione del forum, mi sono accorto che anche qui si parla di storia e di storie di persone. Lo sai bene che nasco numismatico e lo sarò sempre, ma la storia postale ti da le stesse emozioni che provo con le monete. Quindi, quando al mercatino ho trovato queste cartoline molto datate è stato naturale per me sceglierle e portarle a casa. In tutto ne ho prese 15 al prezzo di 35 euro. Certo non saranno tutte interessanti, ma a me va bene così.
caravelle82 Inviato 9 Ottobre #5 Inviato 9 Ottobre Io immagino anche lo stato d' animo di chi l' ha scritta. Al destinatario ha dovuto inserire zona di guerra.
PostOffice Inviato 9 Ottobre #6 Inviato 9 Ottobre 16 ore fa, dareios it dice: Ma non ci doveva essere il timbro della censura? Diciamo che la censura era piu' attenta e operativa quando la corrispondenza proveniva da zone di guerra per l' interno, in modo che non venissero divulgate informazioni militari sensibili. Ma era comunque attiva anche per la corrispondenza dall'interno verso zone di guerra. Non erano concesse frasi di disfattismo o altre informazioni di attualità anche politiche. Consideriamo poi che in quel periodo furono inviate milioni di lettere e cartoline, quindi non tutto veniva bollato per censura, credo che essendo una cartolina la nostra eroina non abbia destato sospetti al censore che magari l' ha avuta tra le mani forse per un secondo. Chissà..??
caravelle82 Inviato 9 Ottobre #7 Inviato 9 Ottobre 2 minuti fa, PostOffice dice: Diciamo che la censura era piu' attenta e operativa quando la corrispondenza proveniva da zone di guerra per l' interno, in modo che non venissero divulgate informazioni militari sensibili. Esattamente. Abbiamo avuto molte testimonianze di propaganda politica, specie successivamente nella ww2, ove si ordinava ancor piú "a gran voce" di tacere ecc, invitando a non scrivere "il di piú". Daltronde si sa, anche mettere nero su bianco la quantità di soldati ed altre cose apparentemente generiche, potevano compromettere ben altro, se tutto ció fosse finito nelle mani sbagliate (spie e quant' altro). Questo lato mi affascina molto, perchè psicologicamente un soldato era frenato, di conseguenza anche le sue emozioni, che dovevano essere parzialmente strangolate dal dovere. Immaginiamo se non vi fossero freni...
dareios it Inviato 9 Ottobre Autore #8 Inviato 9 Ottobre 24 minuti fa, PostOffice dice: La tua cartolina fu disegnata da Alberto Bianchi . Biografia di Alberto Bianchi Rimini 1882 - Milano 1969 Nipote del pittore Mosè Bianchi, inizia l'attività a Roma e la prosegue a Milano dedicandosi in particolare all'illustrazione di giornali e riviste («Corriere dei Piccoli», «La Lettura», «II Secolo Illustrato»). Negli anni Trenta crea alcuni bozzetti pubblicitari: nel 1933 realizza il suo più noto manifesto che reclamizza la Fiat Ardita con l'immagine di una ragazza al volante in atteggiamento ed abbigliamento che risentono del costume fascista. Pittore, illustratore, cartellonista. Figlio e nipote d'arte: sua madre, Anita Sangiorgi, fu la fondatrice della celebre "Bottega riminese degli arazzi" e della "Scuola di ricamo Sangiorgi" apprezzatissime in tutta Italia, sulla scia dell'Aemilia Ars; suo zio fu il celebre pittore Mosè Bianchi. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma, allievo di Antonio Mancini, si distingue per i suoi ritratti dal tratto veloce e nervoso (famosi quelli di Gina Lollobrigida e di alcuni personaggi appartenenti a Casa Savoia: ma notevole è anche il ritratto dello scrittore Ferruccio Luppis, al quale illustrò La ruota). Si impegna anche in decorazioni a fresco lavorando sia in Italia che all'estero (teatro di re Fuad in Egitto). Molto attivo come illustratore collabora a numerosi giornali tra cui "Numero", "Lidel", "Novella", il "Secolo illustrato", "La lettura", "II Secolo XX", "II corriere dei Piccoli", "II Milione" e il "Guerrin Meschino" per diversi anni, con inconfondibili figure di donnine eleganti e maliziose. Numerose le illustrazioni per copertinedi libri, tra cui quelli dei mondadoriani "romanzi della rosa" e "della palma", nonché un'edizione delle "Le avventure di Pinocchio" (1942). Realizza vari bozzetti per fortunate serie di cartoline illustrate caratterizzate dal gusto elegante e frivolo della high society di cui era assiduo frequentatore. Cartellonista di successo, fra i suoi manifesti più noti ricordiamo quelli per le Fiat "Ardita" e "Ballila" del 1936, per le calze Omsa, per la pubblicità della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e per la spiaggia di Rimini. Nonostante i suoi frequenti viaggi all'estero e la sua gravitazione negli eleganti circoli artistico mondani milanesi e romani, le sue presenze a Rimini furono frequenti e costanti sia per le visite pressoché mensili alla madre, che per il legame affettivo che volle mantenere con il vivace ambiente artistico locale. Amico di Luigi Pasquini, animatore del salotto artistico riminese dagli anni Trenta, collaborerà ai giornali estivi da lui diretti: "Rimini la più bella spiaggia del mondo" (1925-1926), "Rimini, sorrisi di spiaggia" (1930), Rimini (1931). Illustrò con le sue caricature anche il foglio di cronache balneari riminesi "Gazzettino Azzurro". Per il suo dipinto "Amanti", un referendum popolare indetto nell'ambito della "Prima esposizione nazionale di Belle Arti" di Rimini nel 1929 lo segnala tra i migliori pittori italiani assieme a Vittorio Pardo e Gaetano Previati. L'unica mostra personale tenuta nella sua città natale è del 1948 i suoi manifesti, caratterizzati dalla estrema semplificazione del lettering, spesso ridotto al solo nome del prodotto o del committente, affidano tutta la comunicazione all'immagine ed alla gestualità dei personaggi che dominano, sempre, a tutto campo. Da quello che ho letto, è stato uno dei più grandi illustratori italiani del 900. Beh io conoscevo di nome solo Boccasile
caravelle82 Inviato 9 Ottobre #9 Inviato 9 Ottobre 2 minuti fa, dareios it dice: Boccasile Eh si, Gino Boccasile tra propaganda e pubblicità, manifesti e cartoline, si è fatto un gran nome nel campo artistico della storia postale.
PostOffice Inviato 9 Ottobre #10 Inviato 9 Ottobre Ragazzi scusate non so neanche io cosa ho cancellato.. abbiate pazienza se manca qualche pezzo nella discussione..
PostOffice Inviato 9 Ottobre #11 Inviato 9 Ottobre (modificato) Comunque la cartolina è in corretta tariffa cinque parole, circa l' annullo e il Francobollo gia' sapete tutto quindi non mi ripeto. Bel materiale. PS Se ho dimenticato di commentare qualche discussione per favore fatemelo notare, ogni tanto faccio confusione. Modificato 9 Ottobre da PostOffice
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