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Giuliano II come Cesare, AE3


lucius LX

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Supporter

Giuliano II è una figura storicamente affascinante. Questo primo, modesto acquisto di una sua moneta giunge anche grazie alla suggestione offerta dalla lettura di alcuni suoi scritti raccolti in “Alla madre degli dei e altri discorsi”, Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori) e di una sua biografia, breve ma densa ed esplicativa, a firma di Ignazio Tantillo, L’imperatore Giuliano, Economica Laterza .

Le legende complete su diritto e rovescio le desumo dal tipo indicato dal venditore, che suggerisce Ric  VIII, 399:  quindi, se giusto, al diritto dovrebbe apparire D N IVLIAN-VS NOB C (con busto di Giuliano, a testa nuda, drappeggiato, corazzato, verso dx). E al rovescio SPES REI - PVBLICE - /*// ASIS, con Costanzo II elmato, drappeggiato, corazzato, in piedi vs sx, globo nella dx, lancia nella sx. Al mio (inesperto) esame diretto, le legende risultano però solo parzialmente decifrabili. Sulla foto ho indicato alcune lettere che dal vero soprattutto con luce radente appaiono più o meno accertabili. Leggibili risultano anche la stella in campo a dx e ASIS in esergo. Da cui azzarderei la zecca di Siscia, prima officina. Per il nominale potrebbe forse essere corretto un AE3; bronzo, 1,7 gr., diam. 1,8. 

In questa moneta Giuliano appare in qualità di Cesare, ancora privo della barba da filosofo e del diadema imperiale. Riguardo l’immagine di Giuliano sulla monetazione, trovo interessante la lettura di “Evoluzione stilistica e proposta di seriazione cronologica della monetazione di Giuliano II”, a firma Andrea Fragiacomo e E. Vagliviello (l’articolo credo nasca da una discussione su analogo topic postato sul nostro sito). Ne riporto un breve estratto, a corredo esplicativo della moneta in discussione. “Il R.I.C. non ci conforta molto nella seriazione cronologica delle emissioni, raggruppandole generalmente, salvo rare eccezioni, al periodo 355-360/1 d.C. per quelle con il titolo di Cesare e al successivo triennio 361-363 per quelle recante titolatura da Augusto. Le prime emissioni numismatiche di Giuliano II sono successive alla sua nomina a Cesare del 355 e furono emesse sia dalle zecche occidentali, poste sotto il suo controllo (Lugdunum, Arelate, Roma, Aquileia) che da quelle orientali sotto il controllo di Costanzo II (Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Cyzico, Heraclea, Nicomedia, Sirmium, Siscia, Thessalonica) con l’ esclusione di quella di Treveri. Generalmente il ritratto è rivolto a destra, rappresentato a capo scoperto e volto glabro, busto corazzato drappeggiato ed è presente su monete in bronzo, argento e oro. La legenda del dritto richiama la sua titolatura a Cesare, Nobilissimus Caesar, nelle forme CAES, NOB CAES, NOB CS, NOB C, NC. La monetazione bronzea presenta due tipi di rovescio, il classico FEL TEMP REPARATIO con soldato che trafigge il barbaro a terra e la SPES REIPVBLICE con rovescio rappresentante Giuliano reggente il globo e la lancia, rispettivamente su modulo AE3 e AE4 che riprendono la monetazione di Costanzo II”.

Come noto Giuliano, ad appena sei anni, sopravvisse (assieme al fratellastro Costanzo Gallo) al massacro della propria famiglia, nel quale perirono il padre, un fratellastro maggiore, uno zio e sei cugini. Alla morte di Costantino venne infatti decisa l’eliminazione dei maschi appartenenti al ramo dinastico generato da Costanzo Cloro con Teodora (cui Giuliano apparteneva attraverso il padre Giulio Costanzo), ramo potenzialemente rivale di quello procreato dallo stesso Costanzo Cloro con Elena (dal quale discendeva invece Costanzo II attraverso Costantino, fratellastro del padre di Giuliano). Il massacro fu voluto dall’esercito, favorevole a una diretta discendenza costantiniana, e quantomeno permesso dal cugino di Giuliano, Costanzo II, l’unico figlio di Costantino presente in quel momento a Costantinopoli. Nello scritto Contro il cinico Eraclio Giuliano affermerà di avere avuto salva la vita grazie al divino Helios che lo condusse lontano “dal sangue, dal tumulto, dalle grida e i morti”.  Dopo tale poco promettenti inizi il 6 novembre 355 Giuliano ottenne il titolo di Cesare, nelle cui vesti appare in questa moneta, sebbene in precedenza fosse stato persino accusato e poi assolto di aver tramato contro Costanzo II assieme al fratello Costanzo Gallo, il quale venne giustiziato. Nonostante la nomina a Cesare, comunque, sospetti e controlli non cessarono, come narra lo stesso Giuliano: «Chiavistelli e guardiani alle porte, esaminate le mani dei servi perché nessuno mi consegnasse biglietti di amici, servitori stranieri!». Il matrimonio con Elena, sorella di Costanzo II, quindi cugina di Giuliano, legherà ulteriormente il nuovo Cesare al ramo del ramo dinastico complice dell’eliminazione della sua famiglia (Giuliano, forse anche per tutelarsi, assolverà poi Costanzo II dichiarandolo impossibilitato a evitare il massacro). La narrazione della nomina a Cesare e del discorso tenuto nell’occasione da Costanzo II è in Ammiano Marcellino (XV, 8). L’elevazione a Cesare fu favorita anche dalla seconda moglie di Costanzo II, l’influente Flavia Eusebia, ma sostanzialmente fu dovuta al bisogno di Costanzo II di associare un rappresentante della famiglia imperiale. Dopo la nomina Giuliano venne inviato in Gallia - già scossa dalle varie vicende collegate all’usurpazione di Magnenzio e ora preda dalle invasioni degli Alemanni - dove il Cesare coglierà una brillante vittoria contro re Chonodomario ad Argentoratum (Strasburgo, 357), riuscendo poi, con una serie di spedizioni, a riorganizzare e rinsaldare i confini. In verità il meccanismo di cooptazione al potere scelto da Costanzo per Giuliano ricalcava quello già adottato, prima dell’esecuzione per tradimento, con Costanzo Gallo, anch’esso nominato Cesare (per l’Oriente) e fatto sposare a un’altra sorella di Costanzo II, Costantina. 

Un caro saluto e a presto, Lucius LX

19b) img.jpg

Modificato da lucius LX
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Supporter

Bella anche questa, leggo con piacere questi excursus perché essendo fuori dal mio periodo collezionistico non sono molto ferrato su questi Imperatori e approfitto per imparare qualcosa 😃

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  Bravo, fa sempre piacere leggere qualche approfondimento storico su qualche emissione/emittente... e pure il fatto che vedi che un lavoro svolto anni fa riscontra interesse... vero @eliodoro ? 😉

Saluti

Illyricum

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1 ora fa, Illyricum65 dice:

  Bravo, fa sempre piacere leggere qualche approfondimento storico su qualche emissione/emittente... e pure il fatto che vedi che un lavoro svolto anni fa riscontra interesse... vero @eliodoro ? 😉

Saluti

Illyricum

 

Che ricordi Andrea, da una semplice  discussione, nacque un articolo veramente interessante. Rimpiango il forum dell'epoca, adesso non lo riconosco più. Saluti Eliodoro

,

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DE GREGE EPICURI

Scusate se vado OT, ma la "nostalgia" espressa da @eliodoromerita un commento. Oggi, chi comincia a collezionare monete antiche (e sono sempre meno) vede e tocca pochissime monete; infatti, le monete greche e romane sono scomparse dai mercatini, e vanno scomparendo anche dalle fiere numismatiche. Per trovare monete decenti occorre rivolgersi alle aste, e questo non è da tutti.  Questa "scomparsa del materiale" finisce per influenzare anche il livello delle discussioni sul Forum, nonostante le proposte stimolanti dei curatori.

Non so se avete notato che, nel settore Identificazioni, vengono postate molte monete romane; ma per la metà sono  tondelli inguardabili e inclassificabili: ecco il materiale che rimane in Italia!

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Il 19/09/2024 alle 21:34, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Scusate se vado OT, ma la "nostalgia" espressa da @eliodoromerita un commento. Oggi, chi comincia a collezionare monete antiche (e sono sempre meno) vede e tocca pochissime monete; infatti, le monete greche e romane sono scomparse dai mercatini, e vanno scomparendo anche dalle fiere numismatiche. Per trovare monete decenti occorre rivolgersi alle aste, e questo non è da tutti.  Questa "scomparsa del materiale" finisce per influenzare anche il livello delle discussioni sul Forum, nonostante le proposte stimolanti dei curatori.

Non so se avete notato che, nel settore Identificazioni, vengono postate molte monete romane; ma per la metà sono  tondelli inguardabili e inclassificabili: ecco il materiale che rimane in Italia!

 

Io sono mancato per tre anni circa, a spanne, e devo dire che le persone che intervengono si sono ridotte drasticamente, così come gli operatori italiani che propongono monetazione pre-medievale. Tre anni fa questa era ancora una delle sezioni più vivaci del Forum. Che è successo?

Tornando in topic, esemplare gradevole Lucius. Ora ti consiglio di reperire una FEL TEMP REPARATIO di Giuliano Cesare e poi iniziare a collezionare la sua monetazione da Augusto con siliquae, doppia maiorina e vota. In quell'anno e mezzo di regno, ci fu anche la riforma monetaria. E vedrai che le zecche hanno caratteristiche molto diverse per stile del ritratto e varianti.

Buon divertimento!

P.S. è uscito qualche anno fa "Lettere e discorsi" di Giuliano Imperatore, edito da Bompiani. Si trova molto, non tutto, del Corpus Iulianeum. Per proseguire le letture.

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Supporter
28 minuti fa, Curcuas dice:

Tornando in topic, esemplare gradevole Lucius. Ora ti consiglio di reperire una FEL TEMP REPARATIO di Giuliano Cesare e poi iniziare a collezionare la sua monetazione da Augusto con siliquae, doppia maiorina e vota. In quell'anno e mezzo di regno, ci fu anche la riforma monetaria. E vedrai che le zecche hanno caratteristiche molto diverse per stile del ritratto e varianti.

Buon divertimento!

P.S. è uscito qualche anno fa "Lettere e discorsi" di Giuliano Imperatore, edito da Bompiani. Si trova molto, non tutto, del Corpus Iulianeum. Per proseguire le letture

Grazie mille  @Curcuas dei suggerimenti e delle indicazioni. Ho iniziato solo da alcuni mesi a collezionare e l'aiuto mi è davveto prezioso. "Lettere e discorsi" è subito in lista. Sebbene non ami il genere sto leggendo con piacere anche il romanzato "Giuliano" di Gore Vidal. Dal punto di vista numismatico mi segno le emissioni di Giuliano che suggerisci. Cullo anche il desiderio di reperire col tempo  gli altri "attori" di quella scena, come Costanzo Gallo e Costanzo II, un imperatore quest'ultimo la cui non trascurabile importanza è forse offuscata dall'essere "stretto" tra due giganti come Costantino e lo stesso Giuliano. Considerata la mia totale incompetenza numismatica, qualunque dritta bibliografica o sitografica per reperire una corretta informazione di base sulla monetazione di questo affascinante periodo sarà naturalmente benvenutissima. 

Grazie ancora e buona serata , Lucius LX

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Bene Lucius, dal tuo approccio con il collezionismo numismatico, la tua curiosità e le tue osservazioni, credo che potrai toglierti molte soddisfazioni.

Il riferimento principale per la monetazione che parte dalla morte di Costantino I e arriva a Gioviano è l'ottavo volume del Roman Imperial Coinage. Le riforme monetarie del periodo (27 anni) sono contestualizzate e le emissioni analizzate accuratamente per zecca. Parti da lì, poi si può approfondire.

E facci sapere.

Buona serata.

  • Grazie 1
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