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IGNORED

The Wonderful Wizard of Oz


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Inviato

A soli 36 anni, William Jennings Bryan era (ed è tuttora) il più giovane candidato alla Casa Bianca per uno dei due partiti maggiori. C'era il timore che molti elettori lo considerassero troppo giovane, ma non si può negare che più di qualunque altro politico americano dell'epoca fosse in grado di scatenare una forte emotività. Per i suoi sostenitori era "il capo impareggiabile del popolo", per gli avversari un visionario fanatico. Entrambi esageravano. Bryan, oltre a non essere radicale come sembrava, aveva idee ristrette e provinciali, e in materia economica era piuttosto ingenuo e confuso. Ma era anche un magnifico oratore, e provava un'istintiva simpatia per la lotta degli agricoltori, oltre alla profonda convinzione che i valori tradizionali corressero il rischio di sparire.

Valori ben rappresentati (ovviamente, direi :rolleyes:) dalla famiglia, assieme alla quale è raffigurato in questo manifesto di propaganda del 1896, nel quale campeggia il "16 to 1", il rapporto argento/oro richiesto dai democratici.

William Jennings Bryan poster1896.jpg

E i populisti in tutto questo? I populisti si trovarono spiazzati, i democratici avevano "scippato" il loro principale punto di forza, e sebbene avessero ignorato altre rivendicazioni, come la nazionalizzazione delle ferrovie, compresero che presentare un proprio candidato con la stessa, o quasi, piattaforma politica, avrebbe significato solo dividere le forze, con l'unico, scontato risultato, della vittoria repubblicana. Così, dopo un agoscioso dibattito, la convention populista decise di appoggiare la candidatura di Bryan, che ebbe dalla sua anche un gruppo di repubblicani favorevoli al libero conio dell'argento.

petronius :)

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Inviato

Nel campo repubblicano, McKinley, da quel politico esperto che era, si comportava in maniera opposta al suo avversario. Mentre Bryan girava frenetico per il paese (percorse 30.000 km., tenendo 6.000 comizi :shok:), McKinley se ne stava tranquillo nella sua casa in Ohio, aspettando che fossero i rappresentati dei vari gruppi etnici, religiosi, sociali, ad andarlo a trovare, grazie a treni speciali completamente gratuiti messi a disposizione dal partito. Si potrebbe dire che se ne stava seduto sulla riva del fiume aspettando di veder passare il cadavere del suo nemico... cosa che puntualmente avverrà il giorno del voto :rolleyes:

Se poteva permettersi questo, buona parte del merito andava al suo amico e protettore Marcus Alonzo Hanna, un ricco industriale e boss politico di Cleveland (la città dell'Ohio, non il presidente uscente ;)), che favorì la sua nomination grazie alla sua influenza, e fu poi l'organizzatore della campagna elettorale.

In questa vignetta satirica, è Hanna il "gran sacerdote" in verde, che officia l'incoronazione di McKinley come candidato repubblicano

Coronation of the Autocrat of Protection.jpg

Hanna divenne poi presidente del comitato elettorale, riuscendo a raccogliere fondi come mai nessuno in precedenza: una cifra stimata tra i 3,5 e i 6 milioni di dollari, molto più di quanto raccolto dai democratici. Con questi soldi, inondò il paese con una propaganda che identificava Bryan con l'anarchia e la rivoluzione, prediceva la rovina universale se fosse stato eletto, e mandò in giro un esercito di comizianti, tra cui alcuni eminenti economisti, per contestare le argomentazioni di Bryan a favore dell'argento.

Vediamolo meglio in questa foto.

Marcus Alonzo Hanna.jpg

petronius :)


Inviato
Il 26/11/2024 alle 19:52, petronius arbiter dice:

Hanna... inondò il paese con una propaganda...

... fatta anche di manifesti e vignette satiriche, pubblicate su tutti i giornali.

Qui vediamo un carro carico di esponenti del free silver (si riconosce Bryan, con la giacca nera a braccia conserte sotto la bandiera), che sta rotolando all'indietro giù per una collina. Al carro era stato attaccato un mulo, che indossava una cavezza con la scritta "Democracy", ma si è liberato, mentre il carro prende sempre più velocità.

Free Silver Movement.webp

In questa, il libero conio dell'argento è paragonato al mostro di Frankenstein (free coinage at 16 to 1 is the silver Frankenstein). Un mostro senza coscienza (It is also without a coscience), che se non sarà distrutto il 3 Novembre (il giorno del voto) si rivolterà contro gli stessi silverites, li schiaccerà e li ucciderà (if no destroyed on November 3, it will turn upon the silverites themselves and crush and kill them).

freesilver frankenstein.jpg

Nel 1896 Boris Karloff aveva appena 9 anni, e non si chiamava ancora così (quello era un nome d'arte ;)), ma il personaggio creato da Mary Shelley era già entrato a far parte dell'immaginario collettivo.

Ce n'erano però anche di più serie, come questa, in cui una tipica famiglia americana, marito, moglie (col cesto della spesa ricolmo) e una bambina piccola, osserva dubbiosa un manifesto fuori dal quartier generale democratico, che invita a votare per il free silver, mostrando però al tempo stesso le terribili condizioni di vita nei paesi che lo adottano.

free silver1896.jpg

petronius :)


Inviato
Il 29/11/2024 alle 19:27, petronius arbiter dice:

se non sarà distrutto il 3 Novembre...

Il 3 novembre 1896 si recò alle urne un numero eccezionale di elettori, ben due milioni in più rispetto a quattro anni prima, decretando la nettissima vittoria di McKinley, con il margine più ampio dal 1872. Celebrata il giorno dopo dal New Orleans Bee con questa divertente vignetta, nella quale il neo-presidente prende a pugni sul ring un dollaro d'argento, personificazione dei Free Silver, mentre il cane che scappa con la scritta Peffer raffigura il senatore populista William A. Peffer (vedi #post 68 pag. 3), che aveva fallito la rielezione.

McKinnley Punches Silver Dollar.png

Le figure sulla destra col punto interrogativo al posto della testa sono i rappresentanti del partito democratico, che si chiedono come sia stata possibile una sconfitta del genere. Infatti i democratici, oltre che nel nordest industriale, dove era prevedibile (ma forse non in quella misura, non conquistarono nemmeno una contea), persero anche in roccaforti agrarie come il North Dakota, il Minnesota e l'Iowa, vincendo nel Sud e nel West (ma non in California). Come mostrato in questa cartina dove sono indicati in rosso gli stati vinti dai repubblicani e in azzurro dai democratici.

election Results1896.webp

Se la gran parte del merito di questa vittoria va, naturalmente, ai repubblicani, bisogna però dire che i democratici ci misero del loro. Il frenetico attivismo di Bryan, non solo non portò a un aumento significativo dei voti in suo favore, ma forse ottenne proprio l'effetto contrario. Perché se anche la gente accorreva in massa ad ascoltarlo, capitava poi di rado che si convertisse alla sua politica. Anzi, il suo rancore, e il tentativo di far leva sull'emotività del pubblico, produssero in molti la convinzione che egli fosse un pericoloso demagogo. Inoltre, gran parte del clero condannò come blasfemo il suo discorso della croce d'oro.

E un ritratto spietato di Bryan arrivò da John Hay, futuro ministro degli esteri:

"Uno sciocco ma loquace avvocatucolo da strapazzo, che promette il paradiso in terra a chiunque abbia un buco nei pantaloni, e la distruzione a chiunque vada in giro con la camicia pulita."

Amen :rolleyes:

petronius oo)

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Inviato
Il 1/12/2024 alle 19:52, petronius arbiter dice:

un ritratto spietato di Bryan...

E anche Frank Baum non è stato tenero nei suoi confronti. O meglio, forse, quelli che hanno visto nel Mago di Oz un'allegoria politica. Per costoro William Jennings Bryan è

The Cowardly Lion

Il Leone Codardo è condannato da una terribile codardia che lo costringe a nascondersi da tutto e da tutti e a non scappare dagli altri animali solo perché questi hanno paura ad avvicinarglisi a causa dei suoi ruggiti. Spaventato da ogni minimo pericolo conduce un'esistenza solitaria, dedita solo a una caccia necessaria per sfamarsi. Durante una di queste, si imbatte in una strana compagnia, formata da una bambina, uno spaventapasseri e un uomo di latta. Tentando di spaventarli li minaccia e butta per terra gli ultimi due. Quando però si avventa sul piccolo cagnolino della bambina, lei tenta di salvare l'animale e schiaffeggia il suo aggressore. Questi, spaventato, scoppia in un pianto ininterrotto. La ragazzina, impietosita, cerca di consolarlo e scopre così come egli si ritenga un incredibile codardo. Dopo che i tre viaggiatori gli rivelano lo scopo e la destinazione del loro viaggio, la città del grande Mago di Oz, il leone decide di seguirli per chiedere al mago un po' di coraggio.

cowardly lion.jpg

A interpretare il leone nel film del 1939 è l'attore Bert Lahr.

Questo è l'unico personaggio del romanzo che si ispira (forse) a una persona chiaramente identificabile, e non, come abbiamo visto per l'Uomo di Latta e lo Spaventapasseri, a un generico gruppo sociale. Forse Baum (e/o gli "interpreti" del romanzo) sono stati influenzati dal fatto che Bryan, durante la campagna elettorale del 1896 era stato ritratto, tra le tante altre cose :rolleyes: anche come un leone

Bryan lion.jpg

E' assai probabile che Baum conoscesse vignette come questa, e forse se ne è lasciato suggestionare, chissà :)

petronius oo)


Inviato

The Emerald City

Dopo aver superato diverse insidie, i quattro amici giungono finalmente alla Città di Smeraldo, dove vive il mago. Qui, sono invitati a indossare degli occhiali dagli strani poteri. Attraverso quelle lenti, infatti, tutto appare colorato di verde. Il colore dei soldi, naturalmente, i famosi greenbacks di cui abbiamo parlato. E la Città di Smeraldo non sarebbe altro che Washington D.C., al cui centro sorge il Palazzo di Smeraldo, residenza del mago... la Casa Bianca :rolleyes:

Emerald City.jpg

 The Wicked Witch of the West

La Malvagia Strega dell'Ovest vive in un enorme castello con bellissime stanze, sorvegliato da un esercito di mostri. Dorothy e i suoi amici, per ordine del mago di Oz, muovono verso le sue terre per sconfiggerla, e dopo varie peripezie riescono nell'impresa semplicemente gettandole accidentalmente addosso un secchio d'acqua. La strega terrorizzata comincia a liquefarsi fino a sparire in una poltiglia fangosa.

Strega dell'Ovest Margaret Hamilton.webp

A interpretarla nel film è Margaret Hamilton, e secondo la versione "politica" della storia rappresenterebbe, insieme ai mostri suoi alleati, i politici favorevoli al gold standard.

The Wonderful Wizard of Oz

E' questo il soprannome di Oscar Zoroaster Phadrig Isaac Norman Henkle Emmanuel Ambroise Diggs, opportunamente abbreviato in Oz :D le iniziali dei suoi primi due nomi, che starebbero però a significare anche l'abbreviazione di Ounce, oncia, l'unità di misura usata per le monete. Egli è un uomo proveniente da Omaha, Nebraska, dove lavorava come prestigiatore e ventriloquo in un circo, occupandosi anche di pubblicizzare gli spettacoli con una mongolfiera. Un giorno, accidentalmente, perse il controllo del veicolo e fu trasportato dal vento nel mondo di Oz, dove gli vennero attribuiti poteri magici. Non fece nulla per sfatare il mito, diventando così il Meraviglioso Mago di Oz. Ma Dorothy e i suoi amici riescono a smascherare le sue imposture.

Mago di Oz Frank Morgan.webp

Frank Morgan è l'attore che lo interpreta nel film del 1939, ricoprendo ben cinque ruoli diversi.

Se volete saperne di più, leggete il libro :D o guardate il film, a me resta solo di parlare della protagonista principale, Dorothy, e lo farò in chiusura di discussione: non manca molto, ma ci sono ancora della cose da dire. E ci sarà spazio anche per un'ultima moneta ;)

petronius :)

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Inviato
23 ore fa, petronius arbiter dice:

ci sarà spazio anche per un'ultima moneta

Meglio, due ;)

Per parlarne però dovremo tornare un po' indietro nel tempo, fino a

La scoperta dell'America

Avvenuta, come tutti sanno, il 12 ottobre 1492. Beh, non c'è bisogno di tornare così indietro :unsure: in realtà bastano appena quattro anni. Nel 1892 ricorrevano i 400 anni dal viaggio di Colombo, e per celebrarli degnamente gli Stati Uniti pensarono bene di organizzare un' Esposizione Universale. Che chiamarono World's Columbian Exposition. Non era la prima per loro, ne avevano fatta un'altra a Philadelphia, nel 1876, per il centenario della Dichiarazione d'Indipendenza. Stavolta la sede scelta fu Chicago, e per questo è nota anche come Chicago World's Fair. 

La Fiera, in realtà, fu aperta al pubblico nel 1893, dal 1° maggio al 31 ottobre (ma l'inaugurazione c'era stata nell'ottobre dell'anno prima, quello giusto), e durante i suoi sei mesi di durata fu visitata da più di 27 milioni di persone. La sua scala e grandiosità superarono di gran lunga le altre esposizioni mondiali (che si tenevano periodicamente dal 1851), ed essa divenne un simbolo dell'eccezionalismo americano emergente.

world columbian exposition1893.jpg

Quattro anni prima, nel 1889, l' Esposizione Universale si era tenuta a Parigi, in occasione del centenario della presa della Bastiglia, e aveva lasciato in dote un monumento destinato a diventare il simbolo stesso della Francia

Paris1889.jpg

Gli americani non potevano certo essere da meno. La loro World's Columbian Exposition ci ha lasciato... due monete :rolleyes:

petronius :)

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Buongiorno @petronius arbiter

Con piacere condivido una  di queste monete "World's Columbian Exposition" il mezzo dollaro 1892

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Il 5/12/2024 alle 18:28, petronius arbiter dice:

La World's Columbian Exposition ci ha lasciato due monete

Le prime monete commemorative nella storia degli Stati Uniti. Quella di emettere monete commemorative di particolari eventi o personaggi, è un'usanza che si perde nella notte dei tempi. La Zecca americana, però, nel suo primo secolo di vita non ne aveva mai coniate. E quando infine si decise a farlo, non si può dire che sia stato un successo. Tanti i motivi di quello che si può definire senza mezzi termini un fallimento, dai soggetti prescelti, peraltro in larga misura obbligati (dovendo commemorare il viaggio di Colombo c'era poco da scegliere), alla realizzazione pratica, a una politica di vendita probabilmente sbagliata. 

La prima moneta è un mezzo dollaro d'argento, che ritrae appunto Cristoforo Colombo e una delle caravelle, la Santa Maria, ammiraglia della sua piccola flotta. E qui cominciarono subito i problemi. Non esistendo ritratti certi del navigatore genovese, l'autore del disegno, Olin Levi Warner, dovette ispirarsi a immagini presunte: una medaglia coniata a Madrid per commemorare lo stesso anniversario, una statua sempre nella capitale spagnola, infine un ritratto d'uomo di Lorenzo Lotto, nel quale molti identificano il grande navigatore. Alla fine, pare sia stato questo a prevalere.

Colombo Lorenzo Lotto.jpg

La cosa, si attirò un sacco di critiche:

"Non è Colombo... potreste prendere un ritratto su una qualsiasi moneta, e somiglierebbe a quello. L'unica soluzione sarebbe quella di smetterla di raffigurare personaggi reali sulle monete."

Ma se avevano appena incominciato :D

In realtà, questo ritratto rappresenta un passo da gigante verso la produzione di monete con qualcosa di diverso da Lady Liberty, che prenderà pienamente campo nel secolo successivo, ma all'epoca pochi furono in grado di capirlo.

Il dritto della moneta, inciso da Charles Barber, mostra dunque il busto di Colombo, volto a destra, con nel giro le iscrizioni COLUMBIAN HALF DOLLAR e UNITED STATES OF AMERICA.

ColumbianD1892.jpg

Piacque assai di più il rovescio, inciso da George Morgan, con la Santa Maria che sembra scivolare sui due emisferi, ai cui lati compare la data 1492. Nel giro WORLD'S COLUMBIAN EXPOSITION CHICAGO e la data, 1892 o 1893. La moneta fu infatti coniata per due anni, 950.000 esemplari il primo, 1.550.405 il secondo.

ColumbianR1892.jpg

Venne messa in vendita all'interno dell'Esposizione per 1 dollaro. Può sembrare poco, ma si deve considerare che il biglietto di ingresso alla Fiera costava 50 centesimi. Il prezzo della moneta corrispondeva dunque a quello di due biglietti, e non furono in molti ad acquistarla.

Al termine dell'Esposizione, constatato che le monete rimaste erano più di quelle vendute, si decise dopo un po' di immetterle nella circolazione, al valore facciale di mezzo dollaro, naturalmente.

All'altra moneta andò peggio... :rolleyes:

petronius :)

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Inviato

Se il mezzo dollaro era stato un mezzo fallimento, il quarto di dollaro delle celebrazioni Colombiane fu un fallimento totale <_<

Coniato su  pressione del Board of Lady Managers, venne autorizzato per il 1893. Interamente opera di Charles Barber, mostra al dritto il busto coronato, a sinistra, della regina Isabella di Spagna, che finanziò il viaggio di Colombo. Nel giro UNITED STATES OF AMERICA e la data 1893.

Isabella QuarterD1893.jpg

Il commento dell'American Journal of Numismatics... si commenta da solo :rolleyes:

"Come nel mezzo dollaro, il confronto tra gli esempi dell'arte numismatica della nazione, come mostrato nelle monete Colombiane da una parte, e il vivace e ammirevole lavoro degli architetti degli edifici dell'Esposizione dall'altra, è doloroso. Se queste due monete davvero rappresentano i più alti risultati dei nostri medaglisti e delle nostre zecche, sotto l'ispirazione di un'opportunità senza restrizioni, un evento che non si era mai presentato finora nella storia della nostra monetazione nazionale, potremmo anche disperare del suo futuro."

Il rovescio della moneta raffigura una donna inginocchiata, con una conocchia e un fuso, simbolo dell'industriosità delle donne americane. Nel giro BOARD OF LADY MANAGERS e COLUMBIAN QUAR.DOL.

Isabella QuarterR1893.jpg

Tranciante, anche in questo caso, il giudizio dell'American Journal:

"La figura al rovescio è tristemente evocatica del vecchio gettone anti-schiavista, 'Am I not a woman and a sister'."

Am I not a woman.jpg

L'accoglienza del pubblico non fu migliore, molto probabilmente  a causa del fatto che la moneta fu posta in vendita, sempre all'interno dell'Esposizione, allo stesso prezzo dell'altra, 1 dollaro, corrispondente però, in questo caso, a ben quattro volte il facciale.

Dei 40.000 esemplari autorizzati, solo poco più di 24.000 vennero distribuiti. I restanti 16.000 non uscirono mai dai forzieri della Zecca e, al termine dell'Esposizione, furono mestamente rifusi :( Questo ha fatto sì che questa moneta, al contrario di quella di Colombo, comune, possa godere oggi di una certa rarità collezionistica.

petronius :)

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Gli anni di McKinley

Con la vittoria del 1896 iniziò per i repubblicani un lungo periodo di governo, che si sarebbe interrotto solo nel 1912. I democratici, al contrario, furono pesantemente danneggiati dalla loro campagna a favore dell'argento, soprattutto a causa del suo sottofondo di lotta di classe. Quanto ai populisti, sparirono dalla scena politica: l'appoggio al candidato democratico e la subordinazione di ogni altra istanza al libero conio dell'argento, fecero perdere loro l'identità specifica, che non verrà mai ristabilita. Anche se per qualche anno ci furono ancora parlamentari populisti, il populismo come partito sparì di fatto nel 1896.

E i repubblicani furono anche baciati dalla fortuna. Poco dopo l'elezione di McKinley, la lunga crisi economica innescata dal Panico del '93, ebbe termine. La cosa non fu dovuta tanto a loro, ma ai normali meccanismi economici, e agli scarsi raccolti verificatisi all'estero. I repubblicani non mancarono comunque di intestarsene il merito, dichiarando con accenti plausibili di essere il partito della prosperità.

E una forte spinta alla ripresa economica venne dalla scoperta dell'oro in Alaska... ne abbiamo parlato qui ;)

https://www.lamoneta.it/topic/69957-james-b-longacre-e-la-double-eagle/page/3/#comment-757733

Gli anni della prima presidenza McKinley, furono anche quelli in cui gli Stati Uniti incominciarono a vedere se stessi come una nuova potenza imperiale, in grado di competere con le maggiori europee. E proprio verso una di esse, in verità assai decaduta, rivolsero la loro attenzione: la Spagna. Nel 1898 iniziarono una guerra per liberare Cuba dal dominio spagnolo, e la vittoria, ottenuta in breve tempo, portò loro in dote, oltre al controllo dell'isola, anche quello di Puerto Rico, Guam e, soprattutto, le Filippine.

La guerra ebbe anche conseguenze monetarie, nelle Filippine, dove addirittura fu aperta, a Manila, una filiale della Zecca americana, e a Cuba. Ma poiché queste monete verranno emesse nel XX secolo, non ne parleremo in questa discussione, che ha un limite temporale ben preciso, l'anno 1900.

Così, gli ultimi anni del secolo poterono essere etichettati, a buon diritto, come The Gay Nineties, gli allegri '90: l'equivalente americano della Belle Époque, una mitica età di allegria e frivolezza oo)

Un titolo, al pari di quello di Gilded Age, dato a posteriori, e nello stesso periodo, tra gli anni '20 e '30 del Novecento. Cioè quando i bambini degli anni '90 dell'Ottocento, raggiunta la maggiore età nell'ambiente del dopoguerra, guardarono indietro con nostalgia ai loro anni più giovani... come è per ogni generazione :closedeyes:

Poi arrivò Richard Vincent Cutler, che iniziò una serie di vignette nostalgiche sulla rivista Life Magazine nel 1925. Nel 1927, le vignette furono raccolte in un unico volume intitolato The Gay Nineties, An Album of Reminiscent Drawings . A Cutler viene ampiamente attribuito il merito di aver inventato il termine "Gay Nineties" come etichetta non per il decennio in sé, ma per quella affettuosa e nostalgica reminiscenza di esso.

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petronius :)

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Le elezioni del 1900

Quando fu tempo di tornare al voto per eleggere di nuovo il presidente, i democratici, non senza discussioni al loro interno, scelsero di candidare ancora William Jennings Bryan. Che, ancora una volta, inserì nel suo programma elettorale il free silver, nonostante vari democratici di spicco cercassero di convincerlo a rinunciarvi, a causa del fatto che, a differenza del 1896, l'economia si era ripresa ed era in quel momento in buona salute.

Ma la questione fondamentale di quelle elezioni fu l'imperialismo, al quale Bryan era fortemente contrario. Criticò aspramente l'annessione delle Filippine, e sostenne che gli Stati Uniti avrebbero dovuto astenersi dall'imperialismo e cercare di diventare il "fattore morale supremo nel progresso del mondo e l'arbitro riconosciuto delle controversie mondiali."  :rolleyes:

Bryan1900.jpg

I repubblicani, dal canto loro, ricandidarono McKinley, il quale poteva vantare i successi in campo economico e, anche, militare. Non a caso scelse come nuovo candidato alla vicepresidenza Theodore Roosevelt, eroe della guerra cubana, già uno degli uomini più popolari d'America. Lo diventerà poi al punto da meritarsi di essere scolpito sul monte Rushmore, accanto ai Padri Fondatori e a Lincoln... ma questa è un'altra storia.

McKinley-Roosevelt1900.jpg

La vittoria repubblicana fu ancora più netta che nel 1896,  conquistando anche alcuni stati quattro anni prima appannaggio dei democratici. La nuova sconfitta segnò la fine definitiva dei silverites, con il nuovo secolo di loro non si sentirà più parlare, se non nei libri di storia.

Ma Bryan riuscì comunque a cadere in piedi, mantenendo un ruolo di primo piano all'interno del partito, riuscendo perfino, dopo essere stato fermo un turno, a farsi di nuovo ricandidare alla presidenza nel 1908... sarà di nuovo sconfitto. Infine, nel 1912, con il ritorno dei democratici alla Casa Bianca, otterrà dal presidente Wilson una sorta di "premio di consolazione", con la nomina all'incarico più prestigioso ricoperto nella sua lunga carriera politica, quello di Segretario di Stato. Dal quale si dimetterà nel 1915, in contrasto con la politica interventista di Wilson nella Prima Guerra Mondiale, interventismo al quale Bryan era fortemente contrario. Morirà nel 1925.

Quanto a McKinley, il suo secondo mandato sarà tra i più brevi nella storia degli Stati Uniti. Raggiunto, il 6 settembre 1901, dai colpi di pistola di un anarchico, morirà otto giorni dopo, il 14 settembre, più, si disse subito, a causa dell'imperizia dei medici che lo curarono, che per l'effettiva gravità delle ferite riportate. Gli succederà, naturalmente, Theodore Roosevelt.

Ma questa è un'altra storia, che forse prima o poi racconteremo. La storia di cui ci stiamo occupando da ormai più di tre mesi, invece, finisce qui. Anzi no, c'è ancora qualcosa da fare, non andate via... ;)

petronius oo)

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Dorothy Gale

Dorothy Gale, per tutti semplicemente Dorothy, è la protagonista principale del Meraviglioso mago di Oz. A darle il volto nel film del 1939 è, come tutti sanno, Judy Garland.

Dorothy e Toto.jpg

Secondo l'interpretazione "politica" del romanzo di Frank Baum, Dorothy impersonerebbe la solida middle class americana, che affronta con coraggio le avversità, riuscendo infine a vincerle.

Dorothy è una ragazzina che vive in una fattoria nel Kansas, insieme alla zia Emma e allo zio Henry, che l'hanno adottata dopo la morte dei genitori, e passa le giornate giocando con il suo cagnolino Toto. Un giorno però tutto viene stravolto dall'arrivo di un terribile ciclone, che devasta la campagna circostante. Emma e Henry riescono a nascondersi nel seminterrato ma Dorothy, alla ricerca del piccolo Toto, non può seguirli ed è quindi costretta a rimanere dentro casa. La fattoria finisce dritto nell'occhio del ciclone e viene trascinata via in un mondo magico e bizzarro, il mondo di Oz. Decide così di recarsi dal mago, per chiedergli di farla tornare a casa.

Dopo lunghe traversie, che potrete conoscere leggendo il libro e/o guardando il film :D scopre però che il mago non è un vero stregone, ma un pover'uomo perdutosi dopo un viaggio in mongolfiera. Desideroso di riscattarsi, il grande imbroglione tenta comunque di aiutarla. Costruisce un nuovo pallone volante per tornare negli Stati Uniti insieme a lei, quando però tutto è pronto per la partenza, la ragazzina, inseguendo Toto, non riesce a salire sulla mongolfiera, che parte portando via l'ultima speranza di rivedere il Kansas. Grazie alle rivelazioni di un abitante della Città di Smeraldo, Dorothy decide di recarsi nel Sud, dove vive la strega buona Glinda, che senza dubbio esaudirà il suo desiderio. Questa le rivela che l'unico oggetto in grado di farla ritornare a casa sono le scarpette d'argento (rosse nel film ;)) che sin dall'inizio ha tenuto ai piedi. Felicissima, Dorothy saluta i suoi amici e, insieme a Toto, torna nel Kansas, dove può riabbracciare zia Emma e zio Henry :yahoo:


Inviato

Scarpette rosse

Quelle originali indossate dalla Garland nel film, che, come forse avrete letto o visto, sono state vendute pochi giorni fa per 28 milioni di dollari, la cifra più alta mai pagata per un cimelio cinematografico

Dorthy scarpette rosse.jpg

Chissà se il misterioso acquirente le userà per raggiungere, non certo il Kansas, ma la magica terra di Oz. Che di sicuro esiste, da qualche parte, oltre l'arcobaleno... somewhere, over the rainbow :closedeyes:

E stavolta è davvero tutto, ringrazio quanti hanno avuto la pazienza di seguire fin qui la discussione, "la quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene un pochino a chi l'ha scritta. Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta" (A. Manzoni & P. Arbiter :rolleyes:).

GRAZIE!!! :D

petronius oo)

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Inviato
6 ore fa, petronius arbiter dice:

E stavolta è davvero tutto, ringrazio quanti hanno avuto la pazienza di seguire fin qui la discussione, "la quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene un pochino a chi l'ha scritta. Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta" (A. Manzoni & P. Arbiter :rolleyes:).

GRAZIE!!! :D

petronius oo)

Una discussione che è un trattato misto di storia e numismatica, da prendere come ottimo esempio di sano forumismo e utilizzo di Internet per quello che è (o dovrebbe essere) il suo scopo originario: comunicare informazioni, dati, cultura. Grazie per aver condiviso.


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