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Inviato

Salve

Ho preso all'asta questo tallero di convenzione, ma deve ancora arrivare. 

È possibile capire da quale periodo arriva visivamente? 

Grazie

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Inviato

Servirebbero anche il peso e diametro oltre alla foto. Però vista la configurazione delle penne 1-3-1, la leggenda che è troppo al margine e due penne all’estremità della coda, direi che si tratta del conio di Roma. Però aspetta il parere di chi è più esperto perché di talleri di maria teresa c’è ne sono tanti e non è facile classificarli.


Inviato
30 minuti fa, Kriper0204 dice:

Servirebbero anche il peso e diametro oltre alla foto. Però vista la configurazione delle penne 1-3-1, la leggenda che è troppo al margine e due penne all’estremità della coda, direi che si tratta del conio di Roma. Però aspetta il parere di chi è più esperto perché di talleri di maria teresa c’è ne sono tanti e non è facile classificarli.

 

Grazie intanto, 

Ma quindi conio di Roma a che periodo risale? 


Inviato

Il 9 luglio 1935 viene firmato un accordo con Vienna per permettere all'Italia di coniare per 25 anni i talleri in proprio.

L’accordo internazionale tra Italia e Austria viene firmato il 9 luglio del 1935 [1,3, 6-8,11].

L’Italia ha diritto di coniare in proprio talleri per 25 anni. Già il giorno seguente la zecca di Vienna denuncia la precedente convenzione con la Johnson, Matthey & Co Ltd, invocando la necessità di recedere dal contratto a seguito di una intervenuta convenzione internazionale. Formalmente il contratto si annulla il 15 ottobre, ma già il giorno stesso (il 10 luglio del 1935), all’indomani della convenzione internazionale tra Austria e Italia, la zecca di Vienna invia a Roma i punzoni [1,3,5,12] del conio per Londra insieme alle monete prodotte ma non inviate alla Johnson, Matthey & Co Ltd: un quantitativo stimabile in circa 250.000 pezzi, se non più [1]. Gli inglesi, che hanno ottenuto dal contratto soltanto 252.747 talleri, tentano di reagire [1]. Ma la zecca di Vienna esce dal contenzioso adducendo la ragion di stato. Una equipe di giuristi viene ingaggiata dagli Inglesi per trovare una soluzione al problema della forte carenza di talleri per il commercio. La soluzione giuridica viene trovata: il tallero non è più la moneta corrente in Austria, anzi è semplicemente una medaglia alla quale viene dato un valore convenzionale, poiché reca al Diritto l’effige di una sovrana deceduta da duecento anni, sovrana di uno stato che non c’è più [1,11]. Inoltre, si può ritenere che l’Austria abbia rinunciato ad accampare ogni pretesa di monopolio a coniare talleri dal momento che ha trasferito all’Italia il diritto di farlo;a sua volta, l’Italia non ha dato seguito a tale diritto rifiutandosi di coniare talleri per conto di ditte inglesi [11]. Nel settembre 1936 inizia la produzione in proprio dei talleri ad opera della Zecca Reale Inglese. Più di 8 milioni e mezzo di talleri vengono coniati a Londra prima del secondo conflitto mondiale. Soltanto nel 1961 Londra termina la produzione, dopo averne coniati più di 20 milioni di pezzi [1].

Il governo Italiano dal canto suo farà anche meglio: ne fa coniare 19 milioni e mezzo circa tra l’agosto del 1935 ed il luglio del 1939, di cui ben 18 milioni nei soli primi due anni, per proseguire poi ulteriormente fino al 1950 [3,9,6].

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Inviato

Non mi sembra Roma. Il busto è troppo lontano dal bordo. Direi un Vienna fine Ottocento (una delle tipologie più comuni e che più ha fatto il suo lavoro di moneta in quelle aree in cui circolava il tallero di Maria Teresa (specialmente Etiopia e corno d'Africa credo e area mediorientale). Impossibile in realtà averne conferma vista la forte usura sullo stemma che rende invisibile il punto caratteristico delle coniazioni viennesi presente al centro dello stemma.

Sicuramente non è un riconio recente vista la zampa dx con unghia corta e le due piume in basso.


Inviato

Se volevi un Tallero qualsiasi, mi (e ti) auguro tu non abbia speso tanto perché la moneta è parecchio consumata e molti dei particolari che aiuterebbero a classificarla sono scomparsi. Visti i rilievi rimasti (la croce dopo la data col solo punto a sinistra, la spilla, lo scudo centrale, le iniziali S.F., il rapporto 1-3-1 delle penne della coda, le due piccole piume per lato sotto la coda),  potrebbe essere Vienna (1932-1935) o Parigi (1937-1942).


Inviato
9 ore fa, El Chupacabra dice:

Se volevi un Tallero qualsiasi, mi (e ti) auguro tu non abbia speso tanto perché la moneta è parecchio consumata e molti dei particolari che aiuterebbero a classificarla sono scomparsi. Visti i rilievi rimasti (la croce dopo la data col solo punto a sinistra, la spilla, lo scudo centrale, le iniziali S.F., il rapporto 1-3-1 delle penne della coda, le due piccole piume per lato sotto la coda),  potrebbe essere Vienna (1932-1935) o Parigi (1937-1942).

 

22 euro


Inviato (modificato)

L'hai pagato più dell'argento contenuto (poco meno di 20 €). Se non cercavi proprio questo tipo, allo stesso prezzo potevi prenderne uno in miglior conservazione.

Comunque, se t'è piaciuto, non hai speso troppo. Ti posto un Tallero in buona conservazione del periodo immediatamente successivo di Vienna (ha la stessa rarità del tuo, ma ha una sola più per parte sotto la cosa): l'ho pagato 40 €, ma come vedi, è tutta un'altra cosa:

 

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Modificato da El Chupacabra

Inviato (modificato)

Se si vuole un tallero di Maria Teresa in FDC perché è una moneta che piace esteticamente la zecca di Vienna lo ha coniato per soli collezionisti dalla seconda metà del Novecento ad oggi. Credo che il prezzo proposto sul sito della zecca fosse 27€ qualche tempo fa. In generale gli esemplari più recenti sono facilmente identificabili per l'unghia del terzo dito della zampa (dall' alto) completa (mentre nel suo esemplare come può notare è corta, caratteristica di Vienna fino agli anni '30 e dei talleri italiani di Roma), inoltre i riconi più recenti hanno una singola piuma sotto la coda a differenza degli esemplari più datati che ne hanno due come nel suo esemplare appunto.

La tipologia in suo possesso non è una tipologia rara e si può trovare anche in conservazione migliore ma secondo me è preferibile ai riconi più recenti perché un po' più storica. 

In generale coi talleri il segreto è aspettare e si trova sempre qualcosa di carino, io ho messo in collezione per 27€ un tallero di Roma e per 40 un tallero di Venezia del Lombardo Veneto (una delle tipologie più interessanti e ricercate). 

Insomma ci sono talleri per tutti i gusti! 😄

 

Modificato da Meleto

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