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Risposte migliori

Inviato

Buongiorno,

Apro questa discussione per parlare delle monete periziate nelle taschine con sigilli.

Questa volta non per le solite questioni inerenti conservazioni, metodiche o scorrettezze varie ma prettamente sulla loro storia.

Questo spunto è tratto da una riflessione da un mio recente post in cui scrivo che quando ho incominciato a collezionare, queste perizie io non le ho mai viste! E non ricordo proprio quando queste siano nate e ad opera di chi, e come si siano diffuse.

Penso però che queste abbiano avuto una diffusione più o meno graduale da quando si è diffuso, in più larga scala, internet. Io ho incominciato ad usare internet tardivamente più o meno dal 2007 e già collezionavo da circa 10 anni! E mi sembra di ricordare che non vi fossero nel 2007 monete periziate. Tutto si svolgeva a fiducia e per esperienza ed erano moltissimi i venditori professionali e non che vendevano sulla baia, come anche il materiale proposto e le fregature ricevute. Non ricordo proprio però il periodo in cui hanno iniziato a diffondersi. Ma potrei ben capire le motivazioni che hanno portato alla loro creazione, ma chi è stato il primo?

A quando risale la vostra prima moneta periziata?

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Supporter
Inviato

Buongiorno, 

accogliendo l'invito, posto il link, dove ho inserito la foto della mia moneta con perizia più vecchia, rilasciata da Cesare Bobba. Dovrebbe essere degli anni 70.

Aggiungo foto con la firma. 

20240817_142641.jpg


Inviato

Io ho iniziato nel 1980 e le monete sigillate c'erano già e parecchie. Personalmente le ho sempre odiate, così come adesso quelle in slab.

#liberate le monete 😡

Arka 😁

Diligite iustitiam

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Inviato

Io ho iniziato a raccogliere monete nel 1967; mi sono iscritto al circolo della mia città nel 1969, (ero socio allievo, essendo ragazzino) e ricordo che in quel periodo, stavano distribuendo le serie 1968 per i numismatici che le avevano prenotate, generando una grossa speculazione. A quel tempo risale la mia partecipazione ai convegni ed i primi approcci con i commercianti professionisti. Ricordo Aureli di Faenza, Marchesi e Gaudenzi da Bologna, Cermentini da Firenze, Rinaldi da Casteldario, Bobba da Asti, Zamboni da Modena, Righi da Rovereto, Zucchetto da Palermo, Baranowski da Roma, ed altri. L'acquisto delle monete era su base fiduciaria, e posso dire che le poche volte che non ero soddisfatto della scelta frettolosa, non ho avuto problemi nella restituzione o nella permuta con altro materiale. A metà anni '70, stimolati probabilmente da studi sui falsi pubblicati da riviste quali "La Numismatica"  e il "Gazzettino Numismatico" incominciarono a comparire i primi punzoni di garanzia per gli esemplari di Regno d'Italia e Repubblica Italiana maggiormente falsificati. Credo che il precursore di tutti sia stato il Comm. Cesare Bobba, grande esperto di monete decimali, ma anche Lui vittima di falsi insidiosi e non conosciuti (L. 5 1956 FDC) comparso nel 1980, e frettolosamente recuperati e ritirati. 

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Inviato

Strano, questa cosa mi incuriosisce, perché io, prima del 2007, sono sicuro di non aver mai visto monete periziate. Forse perché ero un ragazzo e questo tipo di monete avevano un costo più alto, forse perché qui al meridione monete periziate non ne circolavano proprio. Ecco che con l'avvento di internet sicuramente questo tipo di monete hanno incominciato a circolare anche qui. Questa è l'unica spiegazione che mi posso dare!

Eppure, anche quando ho incominciato ad usare internet nel 2007 non mi sembra do ricordare monete periziate in vendita, forse ricordo male, ma sicuramente non ve ne erano molte. Mah!


Inviato

Io, che ora ho 40 anni, ho visto le periziate quasi da sempre ma è vero che negli ultimi 10-20 anni hanno avuto un boom.

Tra l'altro trovo ridicolo periziare monete generalmente non falsificate e di valore commerciale medio-basso, cosa che vedo avvenire molto di frequente probabilmente per allettare di più qualche cliente.

Io spesso le monete periziate le tiro fuori da inutili buste e taschine, facciamole respirare! 😉

 

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Inviato
Il 20/08/2024 alle 18:52, Colle dice:

Tra l'altro trovo ridicolo periziare monete generalmente non falsificate e di valore commerciale medio-basso, cosa che vedo avvenire molto di frequente probabilmente per allettare di più qualche cliente.

Io spesso le monete periziate le tiro fuori da inutili buste e taschine, facciamole respirare! 😉

 

La richiesta di perizia, nasce da un problema (comparsa di falsi insidiosi) e dal diffondersi del collezionismo, e del commercio delle monete. Prima il problema era molto ridotto, e per gli acquisti importanti ci si rivolgeva a Ditte specializzate nel settore, le quali avevano un rapporto personale e fiduciario con i propri clienti. Oggi siamo arrivati a soluzioni che rasentano il feticismo; si rinuncia al contatto con la moneta, per avere la custodia che garantisca non solo l'autenticità, ma anche la conservazione graduata e commercialmente più accettata. Penso anch'io che questa moda "americana" sia transitoria, e limitata alle monete degli ultimi 250 anni. 

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Inviato

Ho cominciato a frequentare il mondo filatelico-numismatico a metà/fine anni 80 e mi ricordo che già c erano le monete periziare. Personalmente io adoro sentirle tra le dita immaginandomi chissà quale giro abbiano fatto nel tempo o di chi le avesse possedute prima di me. Sigillate o slabbate per me è come dire... vorrei ma non posso od oso. 

Pensiero personale.

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Supporter
Inviato

Buongiorno,

frequento mercatini e convegni dalla metà degli anni '90 e ricordo già la presenza di monete periziate rinchiuse in bustine di plastica. Negli anni successivi, ho notato il crescente ricorso a questo metodo di commercializzazione, credo fondato sulla richiesta del mercato e dalla necessità del collezionista/investitore di vedere in qualche modo garantita la qualità e genuinità del suo acquisto. Personalmente, quando acquisto una moneta conservata in questo modo, provvedo alla rimozione dell'involucro ed alla sua conservazione. E' una scelta personale,  lo stesso farei per una moneta slabbata, anche se finora non ne ho mai acquistate. Lo slab è una moda, come se fosse una sorta di perizia rafforzata, ma comunque non è una garanzia assoluta, che nel mondo del collezionismo numismatico con esiste. Per me il collezionismo è un hobby, acquisto monete senza l'illusione di fare affari, la scelta va sulle monete che mi piacciono e che mi interessano per motivi storici, estetici e per sensazione. Se ritengo il prezzo alla mia portata e non esagerato, la prendo. Poi mi piace studiarne i vari aspetti e la disegno, che è un modo per osservarne i piccoli particolari che possono sfuggire ad un'osservazione poco attenta. Naturalmente, per questo è necessario maneggiare la moneta, per osservarla da ogni punto di vista, esame che risulta difficile, se non impossibile, per una moneta conservata in una bustina di plastica oppure in un orribile (parere strettamente personale) scatoletta di plastica.

Il collezionismo numismatico può essere sia cultura che investimento, secondo me l'arricchimento culturale comprende la possibilità di maneggiare agevolmente le monete, naturalmente tendendo conto della delicatezza del manufatto.

Saluti a tutti

 

Federico

 

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Inviato
4 ore fa, ceolo dice:

Buongiorno,

frequento mercatini e convegni dalla metà degli anni '90 e ricordo già la presenza di monete periziate rinchiuse in bustine di plastica. Negli anni successivi, ho notato il crescente ricorso a questo metodo di commercializzazione, credo fondato sulla richiesta del mercato e dalla necessità del collezionista/investitore di vedere in qualche modo garantita la qualità e genuinità del suo acquisto. Personalmente, quando acquisto una moneta conservata in questo modo, provvedo alla rimozione dell'involucro ed alla sua conservazione. E' una scelta personale,  lo stesso farei per una moneta slabbata, anche se finora non ne ho mai acquistate. Lo slab è una moda, come se fosse una sorta di perizia rafforzata, ma comunque non è una garanzia assoluta, che nel mondo del collezionismo numismatico con esiste. Per me il collezionismo è un hobby, acquisto monete senza l'illusione di fare affari, la scelta va sulle monete che mi piacciono e che mi interessano per motivi storici, estetici e per sensazione. Se ritengo il prezzo alla mia portata e non esagerato, la prendo. Poi mi piace studiarne i vari aspetti e la disegno, che è un modo per osservarne i piccoli particolari che possono sfuggire ad un'osservazione poco attenta. Naturalmente, per questo è necessario maneggiare la moneta, per osservarla da ogni punto di vista, esame che risulta difficile, se non impossibile, per una moneta conservata in una bustina di plastica oppure in un orribile (parere strettamente personale) scatoletta di plastica.

Il collezionismo numismatico può essere sia cultura che investimento, secondo me l'arricchimento culturale comprende la possibilità di maneggiare agevolmente le monete, naturalmente tendendo conto della delicatezza del manufatto.

Saluti a tutti

 

Federico

 

 

La penso allo stesso modo


Inviato

Buona sera. E scusatemi se mi intrometto essendo ancora alle prime armi, se così si può dire. Io faccio mercatini con mia moglie, per la precisione orologi vintage e gettoni telefonici, mentre lei libri. Posso affermare che ultimamente, il collezionista è molto accorto sull'acquisto, ma nel contempo anche molto preparato. Penso che una perizia su una moneta di qualche centinaio di euro acquistata su un mercatino, sia d'obbligo. Non vedo, a mio parere, la necessità di periziare monete di qualche decina di euro o forse meno. Ripeto: Io non sono esperto in quanto è da poco che mi sto avventurando in questo mondo, posso però dire che nei gettoni telefonici, girano buone quantità di falsi, non per collezionisti sprovveduti, ma bensì perchè coniati durante il loro utilizzo. E qui entra in gioco la fiducia reciproca, dove chi vende ci mette la faccia grazie alla sua esperienza. Concludendo, io acquisterei una moneta periziata solo se da investimento, altrimenti mi accontenterei  del piacere di cercarmele e poi godermele tra le dita.

 

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Inviato

Buongiorno.

Rientrando nel Forum dopo le ferie ho trovato molte discussioni interessanti, la presente compresa.

Le perizie con sigilli esistono da decenni: mi sono interessato alle monete intorno alla metà degli anni '90 e ne giravano parecchie, anche già datate. Il problema è che il fenomeno si è ampliato notevolmente negli ultimi anni, durante i quali tra perizie e slab pare che una moneta priva di questi sia quasi da considerare "di serie B".

Come d'abitudine cerco di semplificare le questioni e, pertanto, mi regolo come segue:

  1. la perizia è sempre meglio che sia fotografica, così la moneta può essere apprezzata per intero e senza inutili ingombri;
  2. la perizia ha un senso e attribuisce un valore aggiunto per monete dal valore pari o superiore ai 2K oppure per quelle monete dove il mercato propone falsi di buona fattura: anche applicando solo questi due piccoli criteri, capite bene quante monete comuni troviamo inutilmente sigillate;
  3. quando trovo per esempio dei 10 centesimi del 1922 nella perizia mi sembra semplicemente ridicolo e da malpensante 😊 credo sia solo una scusa per scrivere "rame rosso top, super, ecc." e spillare qualche dieci euro in più al compratore: nel caso, cerco di comprare al giusto prezzo e nel giro di poche ore la perizia è già "in archivio".

Un saluto cordiale e a presto.


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