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Un doppio sesterzio di Traiano che pone qualche dubbio ...


Risposte migliori

Nella prossima asta Nomisma 70 verrà esitato un doppio sesterzio (o medaglione) di Traiano che mi induce ad un dubbio per il quale chiedo lumi.

https://nomisma.bidinside.com/en/lot/629689/traiano-98-117-doppio-sesterzio-o-/

L'interesse è puramente culturale.

A prima vista si tratta di una bella moneta con usura e patina che sembrano congrue. Tuttavia il video che accompagna le foto permette chiaramente di osservare un solco che segue l'intero contorno della moneta e che sembrerebbe connotare una copia galvanoplastica con le due metà accostate. D'altra parte tale caratteristica appare troppo evidente per non aver richiamato una doverosa attenzione, la moneta ha già ricevuto varie offerte e le mie conoscenze sulla monetazione romana imperiale di massimo modulo sono certo insufficienti. Pertanto mi rivolgo a chi ne sa ben più di me su tale tipologie per un giudizio più esperto (@art74 @Tinia Numismatica, @numa numa, @cliff, ...).

Grazie per le risposte!

 

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  • Giov60 ha rinominato il titolo in Un doppio sesterzio di Traiano che pone qualche dubbio ...
Supporter

Doppio sesterzio non ne vedo il senso, medaglione mi sembra più probabile, sul solco viene data una spiegazione "passabile" dalla casa D'Aste, le due parti "attaccate" significherebbe davvero, nel 2024 , un punto di non ritorno...

Idea scritta a ferragosto, su una barchetta nel mare di Procida a 40 gradi con tuffo in avvicinamento...

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Il solco non ha niente in comune con la linea di accoppiamento dei galvano , quella è solo un difetto di accoppiamento che viene il più delle volte mascherato .

Qui siamo in presenza di un  solco profondo realizzato intenzionalmente post coniazione ( se fosse un galvano, con quella profondità, apparirebbe il piombo interno) probabilmente per realizzare un aggancio meccanico ad una struttura che potrebbe essere anche una cerchiatura o una cornice.

dDel resto parlare di un doppio sesterzio per Traiano avrebbe poco senso, mentre lo avrebbe molto di più se fosse un esemplare di ostentazione, da regalare montato , o un pattern ( come dicono gli anglosassoni) per presentare il conio all’approvazione dell’autorità emittente ….Anche come medaglione è abbastanza anomalo, intanto perché Traiano aveva i suoi conii separati dalla tipologia a corso corrente, e poi quel SC riporterebbe indietro all’epoca neroniana in cui si trovavano sesterzi e medaglioni(?) con lo stesso rovescio e con o senza SC , mentre gli immediati successori di Nerone avevano già oltrepassato la questione e separato le emissioni.

Io lo vedo molto più come un “unicum” realizzato per una occasione molto particolare e specifica da assegnare a qualche personalità che si era distinta militarmente , come indica il rovescio. 
Sicuramente è un oggetto estremamente raro e interessante che esula dalla casistica piuttosto estesa dei vari sesterzi sovrappeso casualmente realizzati non essendo più la codificazione ponderale indicativa né il mezzo metallico rivestente alcun valore intrinseco. 
Questa è una cosa intenzionalmente voluta e ottenuta….  

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Supporter

Ma qualcuno ha conoscenza di altri simili esemplari? 

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Da un punto di vista allegorico-storico della moneta , questa rappresenta un ADLOCUTIO alle truppe schierate con stendardi d' innanzi al palco che sostiene Traiano nell' atto di arringare l' esercito .

Ha quindi un' allegoria del rovescio prettamente militare confermata dalla scritta IMPERATOR , probabilmente  essendo l' IMPERATOR VIII (purtroppo il numero non e' chiaramente leggibile) 

sembrerebbe fare riferimento ad un ADLOCUTIO di Traiano prima della spedizione in Mesopotamia contro i Parti . Anche il probabile COS VI dell' anno 112 (anche qui il VI non e' chiaramente leggibile) del dritto porterebbe in questa direzione .

 

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Il 15/08/2024 alle 16:43, Tinia Numismatica dice:

Il solco non ha niente in comune con la linea di accoppiamento dei galvano , quella è solo un difetto di accoppiamento che viene il più delle volte mascherato .

Qui siamo in presenza di un  solco profondo realizzato intenzionalmente post coniazione ( se fosse un galvano, con quella profondità, apparirebbe il piombo interno) probabilmente per realizzare un aggancio meccanico ad una struttura che potrebbe essere anche una cerchiatura o una cornice.

dDel resto parlare di un doppio sesterzio per Traiano avrebbe poco senso, mentre lo avrebbe molto di più se fosse un esemplare di ostentazione, da regalare montato , o un pattern ( come dicono gli anglosassoni) per presentare il conio all’approvazione dell’autorità emittente ….Anche come medaglione è abbastanza anomalo, intanto perché Traiano aveva i suoi conii separati dalla tipologia a corso corrente, e poi quel SC riporterebbe indietro all’epoca neroniana in cui si trovavano sesterzi e medaglioni(?) con lo stesso rovescio e con o senza SC , mentre gli immediati successori di Nerone avevano già oltrepassato la questione e separato le emissioni.

Io lo vedo molto più come un “unicum” realizzato per una occasione molto particolare e specifica da assegnare a qualche personalità che si era distinta militarmente , come indica il rovescio. 
Sicuramente è un oggetto estremamente raro e interessante che esula dalla casistica piuttosto estesa dei vari sesterzi sovrappeso casualmente realizzati non essendo più la codificazione ponderale indicativa né il mezzo metallico rivestente alcun valore intrinseco. 
Questa è una cosa intenzionalmente voluta e ottenuta….  

 

Il solco post coniazione è, da foto del dritto, molto preciso, in che modo lo ottenevano? Sembra quasi fatto al tornio

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47 minuti fa, leop dice:

Il solco post coniazione è, da foto del dritto, molto preciso, in che modo lo ottenevano? Sembra quasi fatto al tornio

 

Ciao, penso ma è soltanto una mia ipotesi 🙂 che un bravo incisore, con molta pazienza, era in grado di realizzarlo. 

ANTONIO 

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Supporter

Questo genere di esemplare è conosciuto anche in altri casi? E’ descritto in qualche lavoro, catalogo, presente in qualche collezione, asta, etc?

Altrimenti, tutto è possibile ipotizzare….

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42 minuti fa, Oppiano dice:

Questo genere di esemplare è conosciuto anche in altri casi? E’ descritto in qualche lavoro, catalogo, presente in qualche collezione, asta, etc?

Altrimenti, tutto è possibile ipotizzare….

 

Di solito si procede per analogie con esemplari che presentino caratteristiche comuni , anche se non identici.

È coniato con i conii originali censiti.

Il solco sul  taglio della moneta   lo si ritrova su altre monete usate come insignia e in genere sugli oggetti con destinazione incastonatura su cornice metallica.

I solchi sulle due facce si ritrovano spesso sui medaglioni bimetallici o quelli mono metallici imitanti il bimetallismo.

Quindi non tutte le ipotesi sono possibili , ma solo quelle coerenti con le caratteristiche e quelle derivanti dall’esperienza dell’osservatore.

Questo è un caso in cui l’inesperienza del giudicante può far trarre conclusioni totalmente sbagliate, quindi consiglierei ai profani molta cautela 

1 ora fa, leop dice:

Il solco post coniazione è, da foto del dritto, molto preciso, in che modo lo ottenevano? Sembra quasi fatto al tornio

 

Niente di più probabile 

Modificato da Tinia Numismatica
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11 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Questo è un caso in cui l’inesperienza del giudicante può far trarre conclusioni totalmente sbagliate, quindi consiglierei ai profani molta cautela 

Da profano posso chiedere perché escludiamo un prodotto rinascimentale, un padovanino per intenderci?

Per la patina?

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34 minuti fa, gioal dice:

Da profano posso chiedere perché escludiamo un prodotto rinascimentale, un padovanino per intenderci?

Per la patina?

 

Perché il conio è censito tra i conii originali di Traiano e non tra i padovanini  o affini ? ( e ricordiamoci che il Padovanino non clonava monete esistenti autentiche ma incideva i suoi conii , il Più simili possibile, ma ben censiti e riconoscibili per alcune peculiarità )

E , si, anche per le caratteristiche della patina …

Modificato da Tinia Numismatica
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On 8/15/2024 at 10:28 PM, Oppiano said:

Ma qualcuno ha conoscenza di altri simili esemplari? 

 

 

Nel caso presente abbiamo una tipologia e delle legende identiche al RIC II 658, un sesterzio del 114/117 (mi sembra che sia IMPERATOR VIIII) 

IMG_8600.jpeg.082e2d16d5e8a7829e3f5b3e693ef6bb.jpeg

 

Non è un caso unico. Con Traiano inizia la produzione di medaglioni, ma alcuni si distinguono infine solo per un peso abnorme, riprendendo la tipologia di un bronzo circolante, più spesso un sesterzio. 

Esiste un « medaglione » custodito presso la BNF, molto simile nelle sue caratteristiche e dello stesso periodo ( nel 116/117, questa volta con il titolo di Partico), identico ai sesterzi RIC II 667 (rovescio REX PARTHIS DATVS/SC) tranne il peso che è anche qui pari a quello di due sesterzi  (45,26g).
 

Il legame suggerito da @Cremuzio  con la campagna partica (nel 116, Traiano fa salire sul trono dell’impero partico il giovane Partamaspate) è qui ancora più evidente. 

 

IMG_8599.thumb.jpeg.934c1aa32b6f882d52deaebb3b00a86f.jpeg

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b10449323d

Esemplare del sesterzio RIC 667:

IMG_8598.jpeg.be8c4645e0c96f47f480829603ee85d3.jpeg



Poi c’è anche un altro medaglione della BNF, legenda FIDES EXERCIT/ SC, con peso quadruplicato (91,27 g) rispetto al rarissimo sesterzio RIC II 439. Si tratta nella fattispecie di uno dei primi esempi di medaglione incorniciato.

 

 

IMG_8586.jpeg.9bd6ad1fb86318b2be41fbc475fa47be.jpeg

 

http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.439

Il sesterzio RIC 439 del B.M:

IMG_8579.jpeg.187e5f5579a01e2f1d41fa1be312c5df.jpeg

 

 

 

Modificato da Vietmimin
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