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Reale d'oro di Giovanni d'Aragona


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Immagini inviate

A proposito sono arrivate le foto?

245820[/snapback]

Mi dispiace, ma non sono arrivate...

Ho provato a rimandarti il mio indirizzo, controlla che sia corretto.

Inoltre:

- che formato sono (JPG, BMP...)?

- quanto sono grandi le immagini? Se sono grandi prova a zipparle (se pero' sono JPEG comprimi poco)...

Riprova ad inviarle, se non ci riusciamo prova su imageshack ( http://www.imageshack.us/ ), come diceva adamaney.

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:huh: :huh:

E' molto interessante. :)

Peccato che la foto del R/ sia sfuocata.

Invece, il D/ si vede molto bene.

X Salvatore

Hai trovato finora varianti catalogate che nella legenda del D/ riportino ERAGON (come nella tua) al posto di ARAGON ?

:huh:

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X Rigo. Confermo; del mio reale ho trovato sette varianti. Le avevo scritte tutte su un foglietto di carta che in questo momento non riesco a trovare. Domani pomeriggio penso di ritornare in biblioteca comunale a Bologna e riporto su un foglio tutte le sette varianti della mia moneta. Ricordo il titolo di questo libro: Le monete degli Aragonesi e dei Borboni; però non mi ricordo dell'autore.

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Tu sicuramente intendi:

Le monete siciliane dagli Aragonesi ai Borboni (1282-1836)

di Rodolfo Spahr

Un altro buon testo che purtroppo non posseggo è:

Le monete degli Aragonesi in Sicilia : dal 1282 al 1479 da Pietro a Giovanni con valutazioni e gradi di rarita'

di Mauro Maugeri

Se ti riesce consultali, magari fai delle fotocopie delle pagine con i Reali d'oro di Giovanni. O trascrivi le legende complete con i referimenti di catalogazione.

Comunque, vediamo se qualche altro utente del forum può consultare i testi e verificare le legende del tuo reale.

:)

Modificato da rigo
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Si è prorpio lui Rodolfo Spahr adesso ricordo. Ti devo dare una brutta notizia Rigo le fotocopie non posso farle perchè dalla Sala Consultazioni della bibblioteca comunale i testi non possono assolutamente uscire da quella sala, e all'interno non esiste una fotocopiatrice. Purtroppo sono le disposizioni della bibblioteca Archiginnasio di Bologna. Però posso scrivere le legende e i riferimenti. Spero di fare un salto domani pomeriggio.

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Tranquilli: ho qui Lo Spahr, il Maugeri ed il catalogo di vendita della collezione Spahr.

Buone notizie: lo Spahr distingue addirittura 30 piccole varianti del reale di Giovanni ed uno, sottolineo, solo uno di questi, peraltro fotografato, riporta ERAGON anzichè ARAGON. Peraltro la foto è nel testo anzichè nelle tavole fuori testo e, quindi, ciò vuol dire che questa variante è stata aggiunta nella seconda edizione (del 1982), che è quella che io posseggo e, quindi, fino all'edizione del 1959 era allo Spahr sconosciuta.

Con questo non possiamo concludere che sia senz'altro originale, ma abbiamo un indizio in più in senso positivo.

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Peraltro se è originale è anche una moneta in eccellente stato di conservazione e con impronte molto nitide: l'effigie del sovrano risulta essere estremamente definita e migliore di quella del mio pezzo che è stato postato da Rigo.

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... ed uno, sottolineo, solo uno di questi, peraltro fotografato, riporta ERAGON anzichè ARAGON. Peraltro la foto è nel testo anzichè nelle tavole fuori testo e, quindi, ciò vuol dire che questa variante è stata aggiunta nella seconda edizione (del 1982), che è quella che io posseggo e, quindi, fino all'edizione del 1959 era allo Spahr sconosciuta.

Con questo non possiamo concludere che sia senz'altro originale, ma abbiamo un indizio in più in senso positivo.

Fantastico. :blink: :blink:

Questo ERAGON è proprio un'eccezione!!

A questo punto questa moneta merita una superperizia :D

Modificato da rigo
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Grazie Enzo cosi domani posso farne a meno di recarmi in biblioteca. Desidero aggiungere : le sette varianti che intendo sono quelle che al Diritto nel campo a sinistra accanto al sovrano recano la scritta -II-; altre solo II; altre IC; e altre ancora IM o CM queste ultime non ricordo con esattezza; e reali con scritte gotiche, ancora più rari. Ma le sette che intendevo erano riferite a quelle che ho citato per prime. Correggimi Enzo se sbaglio. Invece al diritto la scritta ERAGON invece di ARAGON, a questo non ho fatto caso e mi è sfuggito.

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No, non credo proprio che ti sia sfuggito. Penso che tu alla biblioteca abbia consultato lo Spahr nella sua prima edizione, quella del 59 e lì non potevi trovarlo, perchè e stato inserito nell'edizione del 1982, al numero 7A. Confrontando la foto del tuo pezzo e quella dello Spahr con ERAGON la leggenda appare assai simile.

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Questo e' il mio esemplare

Ovviamente Ferdinando il Cattolico 1479-1516. Notate l'aquila con testa volta invece a sinistra.

numa numa

246132[/snapback]

post-4253-1184309617_thumb.jpg

Modificato da numa numa
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Data la conservazione e le mancanze che sono minime, la differenza di peso è al limite dell'accettabile. La moneta onestamente non mi ispira molta fiducia (per lo stile che mi pare un pò troppo pacchiano), ma le foto non si vedono un gran che bene... ed esprimersi sull'oro è sempre un pò più difficile rispetto agli altri metalli.

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X Gionata. Come dicevo prima la mancanza di 0,35 gr. potrebbe essere dovuta allo spostamento dell'asse o cosa simile, a dire il vero non capisco cosa possa essere. Queste parole le ha pronunciate D. Zucchetto(Numismatica Palermo) per telefono, in particolare le monete medioevali.

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X Gionata. Come dicevo prima la mancanza di 0,35 gr. potrebbe essere dovuta allo spostamento dell'asse o cosa simile, a dire il vero non capisco cosa possa essere. Queste parole le ha pronunciate D. Zucchetto(Numismatica Palermo)  per telefono, in particolare le monete medioevali.

246226[/snapback]

Francamente questa e' la prima volta che sento che lo spostamento di un asse di conio puo' determinare una riduzione del peso di una moneta.

Credo che ogni buona zecca che si rispettasse a quell'epoca aveva il dovere di garantire e mantenere il peso della moneta entro precisi limiti di tolleranza.

Successivamente poi la moneta poteva venire tosata (ad es. nel Regno di Napoli questo succedeva frequentemente con i Carlini e i coronati nel XV secolo).

Ma non mi sembra il caso in questione. Concordo con le osservazioni fatte da Gionata, anche se un giudizio compiuto puo' essere dato solo dopo l'ossrvazione diretta del pezzo.

numa numa

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Supporter

Diciamo che la mancanza di 0,35 grammi in una moneta d'oro avrebbe provocato seri problemi a chi avesse provato a spenderla, la moneta non sembra tosata e le monete le si "tagliavano" quando il peso era in eccesso.

Ho confrontato la moneta con altri esemplari venduti in questi anni, diciamo che qualche perplessità sorge sulla "freschezza" delle lettere, tuttavia visto che per questa moneta furono numerosi i coni utilizzati e quindi anche gli stili tale freschezza potrebbe rientrare nella norma.

Una perizia scritta fugherà ogni dubbio.

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