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Sesterzio di Giulia Mamea, Venere Felice


Pxacaesar

Risposte migliori

Ciao, oggi condivido un sesterzio dell'augusta Giulia Mamea (222-235 d.C.) recante sul rovescio la personificazione della dea Venere ( Veneri Felici o Venus Felix) coniato a Roma. Madre dell'imperatore Alessandro Severo ( proclamato imperatore in sostituzione del cugino Eliogabalo) fu una tra le auguste più influenti che, vista la giovanissima età del figlio imperatore, si trovò a gestire in senso lato le sorti dell'impero per molti anni. Con l'aiuto della madre, la potentissima Giulia Mesa di origini siriane, accompagnò i 13 anni di regno del figlio condizionando le sue decisioni non solo pubbliche e politiche ma anche personali. Osteggio in tutti i modi addirittura l'amore che il giovanissimo Alessandro Severo provava verso la bellissima Orbiana che divenne sua moglie nel 225 d.C. ricevendo anche lei il titolo di Augusta ( fu questo a generare l'odio della suocera?). Dopo solo 2 anni di matrimonio,  con il pretesto che il padre Lucio Seio Sallustio ( di famiglia aristocratica e Prefetto del Pretorio) stava ordendo un complotto contro l'imperatore ne ordinò la morte e mandò in esilio la sfortunata Orbiana allontanandola così definitivamente dal figlio che soffrendo molto per questa situazione non seppe comunque opporsi alla terribile e volitiva madre. Alcune note anche sulla Venere ( la dea della bellezza e dell'amore dei romani, derivante dall'Afrodite greca) riportata sul rovescio del sesterzio. Si tratta della Veneri Felici ( o Venus Felix) una delle tante personificazioni in questo caso stante con scettro e Cupido sul palmo della mano. Viene definita anche la Venere Pompeiana perché dopo la conquista della città da parte di Lucio Cornelio Silla (89 a.C.) fu eretto  un bellissimo tempio in onore di tale divinità ( i resti sono ancora visibili nella città vesuviana) a cui Silla stesso, dittatore e governatore in loco, era molto devoto. Si può ammirare ancora oggi, grazie alle bellezze della città di Pompei riportate alla luce, in alcuni affreschi delle case dei patrizi pompeiani. Da esame diretto il sesterzio risulta coniato, ben centrato, e con metallo che porta i segni dei suoi 2000 anni di età. Ha svolto più che egregiamente la sua funzione dì moneta restando nonostante questo pienamente leggibile . Non proprio malvagio il ritratto di Giulia Mamea 🙂. Come faccio sempre, quando una moneta mi piace ed ho intenzione di farla entrare in collezione, ricerco quanti più esemplari possibili della stessa tipologia ed anche per questo sesterzio ne ho trovato uno che condivide lo stesso conio di dritto del mio (chiedo un vostro parere a tal proposito) con usura evidentemente diversa, cosa sempre importante ai fini dell'autenticità 🙂. Grazie ed alle prossime 

ANTONIO 

29,5 mm               20,70 g          RIC 694 

 

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Nell'ordine statua della Veneri Felici, dei resti del tempio a lei dedicato a Pompei ed un affresco rinvenuto che la ritrae. 

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Inviato (modificato)

Sesterzio con identico conio di dritto ( gradito un vostro parere a proposito 🙂).

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Lettere che presentano le stesse caratteristiche ( non dovute ad una ribattitura o scivolamento del conio) punzonate in origine così. 

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Modificato da Pxacaesar
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Supporter

Bel sesterzio, a parte la sempre affascinante storia dei Severi mi piace molto la Venere col cupido, prima o poi ne devo aggiungere una alla collezione a prescindere dal personaggio raffigurato al dritto.

Per le somiglianze di conio lascio la parola agli esperti e seguo con piacere 😃

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Ciao @Rufiliusl'identità di conio per le monete romane è una cosa molto importante e non tanto rara, come sembra, da riscontrare sui vari nominali. Sappiamo che venivano prodotti a mano dai maestri incisori e quindi sempre diversi. La quasi totalità delle mie monete sono molto comuni ed hanno identici conii di altri esemplari che trovo in rete. Cosa sempre importante. Esprimi tranquillamente il tuo parere, quando ne faccio richiesta nei miei post. La partecipazione ed il confronto ( oltre allo studio fatto con passione) sono fondamentali per noi neofiti per crescere da un punto di vista Numismatico. Quindi mi permetto di consigliarti di farlo senza timori 🙂

ANTONIO 

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Supporter
4 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao @Rufiliusl'identità di conio per le monete romane è una cosa molto importante e non tanto rara, come sembra, da riscontrare sui vari nominali. Sappiamo che venivano prodotti a mano dai maestri incisori e quindi sempre diversi. La quasi totalità delle mie monete sono molto comuni ed hanno identici conii di altri esemplari che trovo in rete. Cosa sempre importante. Esprimi tranquillamente il tuo parere, quando ne faccio richiesta nei miei post. La partecipazione ed il confronto ( oltre allo studio fatto con passione) sono fondamentali per noi neofiti per crescere da un punto di vista Numismatico. Quindi mi permetto di consigliarti di farlo senza timori 🙂

ANTONIO 

 

Grazie,

lo farò sicuramente, alle volte non mi sento proprio in grado però mi capita di "buttarmi", sono daccordo che è un buon modo di imparare 😄

Questa cosa dell'identità di conio è molto interessante e vedo che è una cosa che ti appassiona molto, ammetto che è bello trovare dei riscontri fra monete così antiche per cercare anche di identificare, seppur non di nome, un artista piuttosto che un altro 😃

 

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Supporter

@Pxacaesar

La moneta mi piace, soprattutto il rovescio.

Ho notato che fotografi monete ad alto ingrandimento (e direi che fotografi anche abbastanza bene, sicuramente meglio di me), cosa  sicuramente fa risultare i dettagli, ma forse fa notare anche i "difetti" (in senso lato eh, questo e' un bel sesterzio). Forse così si perde l'impressione che l'occhio ha naturalmente, la visione d'insieme che abbiamo quando ci godiamo in mano la moneta.

Ciao.

Stilicho

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6 minuti fa, Rufilius dice:

Questa cosa dell'identità di conio è molto interessante e vedo che è una cosa che ti appassiona molto, ammetto che è bello trovare dei riscontri fra monete così antiche per cercare anche di identificare, seppur non di nome, un artista piuttosto che un altro 😃

Non è che mi appassiona, è una cosa molto importante nella Numismatica Classica. Quando si trovano monete coniate con stessa identità di conio, con diversità di tondello ed usura tutto ciò insieme ad altre caratteristiche tipo patina presente ci dicono molto sulla loro autenticità. Questa si mi appassiona. Tutto parte dall'oggetto moneta che ovviamente deve essere autentico. Almeno per me 🙂. A cascata viene tutto il resto con gli approfondimenti a partire dai personaggi raffigurati sulle stesse ed il contesto storico in cui hanno operato. Sapere cosa mangiava l'imperatore Claudio o quali giochi al Colosseo amava Commodo e portarli a corollario di una moneta non autentica fa crollare tutto il castello. Per me è così 🙂

ANTONIO 

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1 minuto fa, Stilicho dice:

@Pxacaesar

La moneta mi piace, soprattutto il rovescio.

Ho notato che fotografi monete ad alto ingrandimento (e direi che fotografi anche abbastanza bene, sicuramente meglio di me), cosa  sicuramente fa risultare i dettagli, ma forse fa notare anche i "difetti" (in senso lato eh, questo e' un bel sesterzio). Forse così si perde l'impressione che l'occhio ha naturalmente, la visione d'insieme che abbiamo quando ci godiamo in mano la moneta.

Ciao.

Stilicho

 

Ciao, giusta osservazione che mi è stata già fatta da un altro appassionato. La moneta ad occhio nudo appare senz'altro migliore ma il mio intento quando posto le foto è quello di cercare di rendere la moneta per quella che è realmente. E sono contento di riuscire in questo 🙂

ANTONIO 

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