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5 Lire 1914


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23 minuti fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Grata a chi riuscirà a dipanare questo mio dubbio

Buongiorno Gabriella, credo che questo dubbio rimarrà in tutti noi. La sua analisi è realistica dato che non si può escludere il fatto che qualche esemplare sia effettivamente finito in circolazione. Cito ad esempio una discussione sul Forum riguardo un due euro di Grace Kelly. Queste probabilità quindi, seppur molto poche, possono aver comunque ragione di essere considerate

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3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buon giorno.

Non riesco a capire perché si possa asserire con certezza che la moneta da 5 lire del 1914 non abbia mai circolato.

Questa moneta non fu emessa come moneta  "speciale", l'emissione non fu seguita da un immediato decreto di ritiro,  fu coniata in un abbastanza cospicuo numero di pezzi (circa 270.000) ,  fu un'emissione quasi contemporanea ad un analogo scudo (cinquantenario), che circolò ; perché non deve aver circolato?

Si potrebbe supporre al limite, per via del titolo,  ad una tesaurizzazione che giustificherebbe comunque solo una limitata circolazione; in questo caso però perché anche il quasi contemporaneo 1911 non ha seguito la stessa sorte?

Si sta parlando di una moneta ( 5 lire 1914) che, bellezza e fascino a parte, per tiratura  non dovrebbe rappresentare certo una rarità.

Non credo nemmeno che ai tempi dell'emissione, visti gli eventi storici, fosse subentrata  la psicosi del bene rifugio, anche perché tutto il circolante in argento , benché di titolo leggermente inferiore, sarebbe dovuto sparire.

Grata a chi riuscirà a dipanare questo mio dubbio porgo cordiali saluti.

Gabriella

 

 

Le lire in argento vengono coniate e circolano fino al 1917. Quindi non c'è proprio alcun motivo per cui anche lo scudo quadriga non possa averlo fatto per un paio d'anni. Che poi non fossero esattamente periodi tranquilli, che la stragrande maggioranza delle quadrighe sia stata tesaurizzata, che moltissime di queste siano poi sparite chissà dove... questa è un'altra storia.

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7 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

fu un'emissione quasi contemporanea ad un analogo scudo (cinquantenario), che circolò ;

Ciao.

Lo scudo del "cinquantenario" circolò?

Una moneta emessa in 60.000 esemplari, che doveva essere prenotata alla Direzione generale del Tesoro e acquistata mediante la consegna di scudi di vecchio conio, è ragionevolmente credibile che circolò come moneta?

 

M.

 

Schermata 2024-07-12 alle 16.21.39 copy.png

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Ma scusate: se oggi la zecca emettesse in 60.000 esemplari una moneta speciale da 2 euro, completamente diversa da quelle già in circolazione, per avere la quale fosse anche necessario prenotarsi presso la zecca (e anche in fretta, perchè altrimenti i 60.000 esemplari potrebbero andrebbero esauriti), quasi certamente pagando anche un surplus non foss'altro per la spedizione o per una qualche confezione particolare...., ebbene, secondo voi qualcuno dei 60.000 acquirenti userebbe quella moneta - del tutto difforme da quelle in circolazione  e quindi perfettamente distinguibile da tutte le altre monete da due euro, per pagare due caffè al bar?

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7 ore fa, ilnumismatico dice:

Cito ad esempio una discussione sul Forum riguardo un due euro di Grace Kelly.

Ciao Fabry.

Il caso del 2 euro di Grace Kelly e ben diverso dall'ipotesi di trovare nel circolante uno scudo del '11 o del '14.

A parte noi, che siamo malati, il 99% della popolazione non farebbe caso al 2 euro di Grace Kelly, perchè esso è sostanzialmente uguale ad un comune 2 euro. 

9 minuti fa, bizerba62 dice:

Ma scusate: se oggi la zecca emettesse in 60.000 esemplari una moneta speciale da 2 euro, completamente diversa da quelle già in circolazione, per avere la quale fosse anche necessario prenotarsi presso la zecca (e anche in fretta, perchè altrimenti i 60.000 esemplari potrebbero andrebbero esauriti), quasi certamente pagando anche un surplus non foss'altro per la spedizione o per una qualche confezione particolare...., ebbene, secondo voi qualcuno dei 60.000 acquirenti userebbe quella moneta - del tutto difforme da quelle in circolazione  e quindi perfettamente distinguibile da tutte le altre monete da due euro, per pagare due caffè al bar?

E se anche ciò accadesse per la totale infermità mentale del soggetto che l'ha spesa, quanto a lungo pensate che potrebbe rimanere in circolazione quella moneta da due euro?

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16 minuti fa, bizerba62 dice:

Ciao.

Lo scudo del "cinquantenario" circolò?

Una moneta emessa in 60.000 esemplari, che doveva essere prenotata alla Direzione generale del Tesoro e acquistata mediante la consegna di scudi di vecchio conio, è ragionevolmente credibile che circolò come moneta?

 

M.

 

Schermata 2024-07-12 alle 16.21.39 copy.png

 

Beh, però circolò, non credo che ci siano dubbi in proposito dato il buon numero di esemplari che lo testimoniano. Certo non tutti e nemmeno la maggior parte, ma si tratta di monete che non venivano VENDUTE ma semplicemente CAMBIATE al facciale, per cui cosa avrebbe dovuto impedirlo? 

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10 minuti fa, Gallienus dice:

Beh, però circolò, non credo che ci siano dubbi in proposito dato il buon numero di esemplari che lo testimoniano. Certo non tutti e nemmeno la maggior parte, ma si tratta di monete che non venivano VENDUTE ma semplicemente CAMBIATE al facciale, per cui cosa avrebbe dovuto impedirlo? 

Perchè chi entrò in possesso di quella moneta era uno di noi, cioè un soggetto che si era preso la briga di prenotarla, di attendere qualche tempo per averla (sopratutto se non abitava a Roma) e di compiere un'azione, per quanto semplice e probabilmente non troppo onerosa, cioè quella di corrispondere un'altro scudo di vecchio conio, che di per sé dimostra quanto meno un particolare interesse verso quella moneta, destinata in ogni caso ad un numero relativamente piccolo di fortunati o privilegiati...fate voi.

Il motivo per il quale uno di questi 60.000 mila fortunati o privilegiati avrebbe poi dovuto spenderla al facciale, come se nulla fosse, rimane per me un'altra incognita. E ancora di più mi lascia perplesso chi, ricevuta questa "strana" moneta in argento da 5 lire, la faceva ulteriormente circolare come se nulla fosse e così per X passaggi, fino a farla consumare arrivando anche al BB o a conservazioni inferiori. 

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@bizerba62 ciao Michele, grazie per il tuo intervento che condivido, non fa una grinza. Però nel vedere esemplari usurati e con probabili segni di circolazione, a me la pur remota possibilità che alcuni esemplari circolarono rimane. Di esemplari dello scudo cinquantenario in Bb infatti non è difficile vederne. 
Con l’esempio del 2 euro di grace kelly mi rendo conto che ho fatto un esempio inappropriato, chiedo venia. Pur comprendendo che sarebbe sciocco spendere una moneta che è ottenibile solo su richiesta, io rimango comunque possibilista sull’effettiva circolazione di alcuni esemplari, visti i sopracitati segni di probabile circolazione.
Un caro saluto!

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18 ore fa, ilnumismatico dice:

@bizerba62 ciao Michele, grazie per il tuo intervento che condivido, non fa una grinza. Però nel vedere esemplari usurati e con probabili segni di circolazione, a me la pur remota possibilità che alcuni esemplari circolarono rimane. Di esemplari dello scudo cinquantenario in Bb infatti non è difficile vederne. 
Con l’esempio del 2 euro di grace kelly mi rendo conto che ho fatto un esempio inappropriato, chiedo venia. Pur comprendendo che sarebbe sciocco spendere una moneta che è ottenibile solo su richiesta, io rimango comunque possibilista sull’effettiva circolazione di alcuni esemplari, visti i sopracitati segni di probabile circolazione.
Un caro saluto!

Sulla circolazione "da mishandling", un Utente del forum, in un'altra discussione di cui ora non ricordo gli estremi, aveva dimostrato empiricamente che anche solo tenendo in un borsellino una moneta "intonsa", insieme ad altre,  per un certo numero di anni, essa si usurava come se avesse circolato.

D'altro canto, abbiamo fascioni e fascetti che non hanno mai circolato come monete (e che non provengono da montatura), che talvolta appaiono in conservazione BB o anche meno. Eppure, salvo che non si voglia sostenere che abbiano circolato anche questi, solo perchè sono in BB, sappiamo che queste monete auree del Regno non hanno mai circolato (fra l'altro, uscivano dalla zecca ad un prezzo pari al quadruplo del facciale....quindi, la vedo dura che circolassero come monete).

M.

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11 minuti fa, bizerba62 dice:

E se anche ciò accadesse per la totale infermità mentale del soggetto che l'ha spesa, quanto a lungo pensate che potrebbe rimanere in circolazione quella moneta da due euro?

Esattamente questo il nodo, ho provato a far capire, ...usura da circolato al punto da ridursi ad un qBB è incompatibile su certi pezzi come il 5L-1914. Ridurre una moneta in argento con usure (da non confondere con graffi e colpi vari) fino ad un qBB, ce ne vuole di tempo, ...un 5L del 1914 non stava nelle tasche della gente per comprare sigarette, la circolazione per piccoli pagamenti per un 5L del '14 sarebbe stata lentissima e non porta ad un qBB.

Se entriamo in analisi è incompatibile l'usura nei campi e rilievi dei disegni lasciando quasi splendido il bordo e la legenda al taglio senza subire forti colpi e danni evidenti.

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2 minuti fa, bizerba62 dice:

Perchè chi entrò in possesso di quella moneta era uno di noi, cioè un soggetto che si era preso la briga di prenotarla, di attendere qualche tempo per averla (sopratutto se non abitava a Roma) e di compiere un'azione, per quanto semplice e probabilmente non troppo onerosa, cioè quella di corrispondere un'altro scudo di vecchio conio, che di per sé dimostra quanto meno un particolare interesse verso quella moneta, destinata in ogni caso ad un numero relativamente piccoli di fortunati o privilegiati...fate voi.

Il motivo per il quale uno di questi 60.000 mila fortunati o privilegiati avrebbe poi dovuto spenderla al facciale, come se nulla fosse, rimane per me un'altra incognita. E ancora di più mi lascia perplesso chi, ricevuta questa "strana" moneta in argento da 5 lire, la faceva ulteriormente circolare come se nulla fosse e così per X passaggi, fino a farla consumare arrivando anche al BB o a conservazioni inferiori. 

 

Io non so quanti fossero "quelli come noi" nel 1911, ma ho la sensazione che fossero molti, molti meno di 60mila. Vedo assai probabili situazioni del genere: un tizio benestante, più che un numismatico probabilmente un "appassionato" di monete come oggi ci sono gli appassionati ai 2 euro circolati, legge di questa nuova emissione e passa in banca con una manciata di scudi, facendosi dare una decina di cinquantenari. Se li porta a casa, se li guarda, li fa vedere a figli e amici, qualcuno lo regala ai sopracitati, poi quando gli serve qualcun altro lo spende pure. No?

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5 minuti fa, Gallienus dice:

Io non so quanti fossero "quelli come noi" nel 1911, ma ho la sensazione che fossero molti, molti meno di 60mila. Vedo assai probabili situazioni del genere: un tizio benestante, più che un numismatico probabilmente un "appassionato" di monete come oggi ci sono gli appassionati ai 2 euro circolati, legge di questa nuova emissione e passa in banca con una manciata di scudi, facendosi dare una decina di cinquantenari. Se li porta a casa, se li guarda, li fa vedere a figli e amici, qualcuno lo regala ai sopracitati, poi quando gli serve qualcun altro lo spende pure. No?

A quanto pare non avrebbe potuto farlo con la modalità che indichi Tu, perchè prima di passare in Banca, avrebbe dovuto prenotare gli scudi dell'11 alla direzione generale del tesoro. Non è chiaro poi, se a distribuire le monete prenotate fossero le Banche o, più probabilmente, le articolazioni periferiche della Direzione generale del tesoro. Non sappiamo neppure, purtroppo, se la prenotazione potesse estendersi a più esemplari o ci fosse qualche "paletto" sui quantitativi. La moneta aveva una funzione "celebrativa" e quindi potrebbe anche essere che per evitare incette, la prenotazione del numero di esemplari pro capite fosse anche limitata. 

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Staff

L’intervento di @Gallienus che mi precede ben illustra la casistica della probabile circolazione (o passamano da persona a persona o da borsello a borsello). 
Io rimango comunque scettico sul fatto che una moneta conservata in un borsello possa presentare usura da circolazione. Certamente segni e colpi a volontà, ma l’usura si genera solo col contatto con le mani.
Per quanto riguarda la tipologia del 100 lire fascione apro e chiudo una parentesi per non andare off topic. Queste essendo satinate perdevano questo effetto al minimo contatto con le mani, quindi bastava davvero un minimo contatto con le mani per presentare segni di usura anche molto tenue.

@bizerba62 Michele, come ti dicevo concordo con te, ma nessuno mi toglie il dubbio che, per chissà quale motivo, qualche esemplare alla fine possa aver circolato. 

Modificato da ilnumismatico
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12 minuti fa, ilnumismatico dice:

@bizerba62 Michele, come ti dicevo concordo con te, ma nessuno mi toglie il dubbio che, per chissà quale motivo, qualche esemplare alla fine possa aver circolato

Si, probabile che dei pezzi siano stati usati come scambio per pagamenti... ma questo tipo di circolato non porta ad un'appiattimento dei disegni nel campo fino ad un BB lasciando bordo e taglio senza segni gravi da circolato che sono i primi a pagarne nell'uso e alla vista non serve neppure una lente x10 per notarne l'ampio circolato.

Modificato da didrachm
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7 minuti fa, bizerba62 dice:

A quanto pare non avrebbe potuto farlo con la modalità che indichi Tu, perchè prima di passare in Banca, avrebbe dovuto prenotare gli scudi dell'11 alla direzione generale del tesoro. Non è chiaro poi, se a distribuire le monete prenotate fossero le Banche o, più probabilmente, le articolazioni periferiche della Direzione generale del tesoro. Non sappiamo neppure, purtroppo, se la prenotazione potesse estendersi a più esemplari o ci fosse qualche "paletto" sui quantitativi. La moneta aveva una funzione "celebrativa" e quindi potrebbe anche essere che per evitare incette, la prenotazione del numero di esemplari pro capite fosse anche limitata. 

Concordo sul fatto che non sappiamo come funzionassero le cose e quindi possiamo solo fare ipotesi. Chissà come funzionava la richiesta al Tesoro... sarà stata burocraticamente complessa o una formalità che magari la banca stessa poteva fare per il cliente? Oggi TUTTI hanno a che fare con le banche, ma nel 1911 ciò riguardava solo una piccola parte della popolazione: magari le banche stesse recuperavano rotolini di cinquantenari da offrire ai propri clienti? Sono ipotesi fantasiose eh, ma non improbabili. Cent'anni fa le formalità erano molto spesso... meno formali di quanto siano oggi, e anche per questo credo poco a eventuali "paletti".

Questo anche perché noi oggi numismaticamente siamo abituati a ben altri numeri e a ben altri atteggiamenti, ma pensiamo anche solo alle emissioni preunitarie: Gregorio XVI (cito lui perché è il mio principale interesse collezionistico) - che cronologicamente e culturalmente era molto più vicino al 1911 di quanto non lo siamo noi - emetteva scudi e altri pezzi in argento in quantitativi che variavano tra i 1000 e i 4000 esemplari l'anno, che pure circolavano normalmente e tranquillamente. Se i numismatici fossero stati numerosi, tutti questi sarebbero stati rapidamente tesaurizzati, e invece la quota di monete per cui ciò avvenne, anche di fronte a numeri così ridotti, è irrilevante. 

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2 minuti fa, ilnumismatico dice:

L’intervento di @Gallienus che mi precede ben illustra la casistica della probabile circolazione (o passamano da persona a persona o da borsello a borsello). 
Io rimango comunque scettico sul fatto che una moneta conservata in un borsello possa presentare usura da circolazione. Certamente segni e colpi a volontà, ma l’usura si genera solo col contatto con le mani.
Per quanto riguarda la tipologia del 100 lire fascione apro e chiudo una parentesi per non andare off topic. Queste essendo satinate perdevano questo effetto al minimo contatto con le mani, quindi bastava davvero un minimo contatto con le mani per presentare segni di usura anche molto tenue.

@bizerba62 Michele, come ti dicevo concordo con te, ma nessuno mi toglie il dubbio che, per chissà quale motivo, qualche esemplare alla fine possa aver circolato. 

Naturalmente non abbiamo la certezza matematica né in un senso né nell'altro.

Il mio pensiero riposa, più che altro, su ragionamenti legati - se volete - anche all'immedesimazione (passatemi il concetto) di uno come noi che, allora come adesso, si impegna per ottenere una moneta emessa in relativamente pochi esemplari e che, già a distanza di pochi anni dalla sua emissione, la ritrova inserita nei listini dei Numismatici a prezzi (faccio il caso dello scudo del '14) addirittura quintuplicati rispetto al facciale. Perchè mai costui dovrebbe spenderla? E perchè mai, una volta anche accidentalmente spesa, questa "strana" moneta dovrebbe permanere così a lungo nella circolazione, tanto da usurarsi fino ad arrivare ad essere un BB o persino meno?  

Questi sono i "busillis" che non mi convincono e che mi portano a pensare che entrambi gli scudi di cui parliamo non abbiano mai circolato come monete.

M.

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12 minuti fa, ilnumismatico dice:

L’intervento di @Gallienus che mi precede ben illustra la casistica della probabile circolazione (o passamano da persona a persona o da borsello a borsello). 

Seguendo l'esempio di prima, fantasticando sul nostro amico che ha ritirato una manciata di cinquantenari: alla fine due li tiene (e restano FDC), otto li dà via agli amici. Di questi, due sono incuriositi e li conservano (e restano qFDC), gli altri sei riprendono a circolare. Tre o quattro vengono conservati da coloro che li ricevono nel giro di qualche transazione (e restano sullo SPL, conservati alla bell'e meglio, quali sono la gran parte dei cinquantenari), ma un paio fanno qualche giro in più, scendono magari anche sotto allo SPL, e uno sfortunato (o fortunato, se guardiamo a quella che è la "missione" di una moneta) continua a circolare finendo poi in questa discussione :D

E' pour parler, non ho alcuna pretesa di scientificità con queste mie asserzioni, né tantomeno credo di avere la verità in tasca, sia ben chiaro.

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Secondo me bisogno abbandonare il pensiero "cosa faremmo noi (appassionati di numismatica). Pensate a quanti saranno stati i collezionisti all'inizio degli anni '10 del secolo scorso... poi pensate a come si possono essere comportati i parenti (mogli in particolare) una volta venuti in possesso di queste monete... certo qualcuno di essi avrebbe pensato di rivolgersi ad un amico competente del collezionista, ma gli altri? Chi l'avrebbe conservata come ricordo (pochissimi), magari in un cassetto insieme ad altre monete, chi in un borsellino e chi l'avrebbe spesa senza esitazioni. E una volta entrata in circolazione? Quanti sarebbero stati i collezionisti pronti a tesaurizzarla? La moneta avrebbe continuato a circolare fino a depositarsi in una nuova collezione (ma quanto tempo vi avrebbe impiegato?) Ricordo anche quella "leggenda metropolitana" della figlia (o della moglie, non ricordo con esattezza) di Giampaoli che, trovato in un cassetto un 500 Lire "Prova", non sapendo cosa fosse la prese e la spese come un qualsiasi 500 Lire "Caravelle" dell'epoca. Quanto tempo pensate abbia trascorso in circolazione? Guardatevi intorno, guardate le facce e le espressioni di chi vi circonda e che non s'interessa di numismatica. Siete ancora così sicuri che certe monete, per noi rare, non siano potute circolare per anni prima che un collezionista non le portasse in salvo?

Modificato da El Chupacabra
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3 minuti fa, Gallienus dice:

E' pour parler, non ho alcuna pretesa di scientificità con queste mie asserzioni, né tantomeno credo di avere la verità in tasca, sia ben chiaro

Mi sembrano situazioni verosimili che non possiamo escludere.

@bizerba62 come giustamente osservi non abbiamo la certezza ne in un senso ne nell’altro. Io reputo possibilista la circostanza che alcuni esemplari possano aver circolato, come non lo so (non so rispondere alle tue domande), ma vedendo l’usura, per me è da circolazione. Di più nìn zò. 
 

PS. Vi vorrei dire che stiamo andando off topic e abbiamo deragliato dall’oggetto della discussione: la moneta di @Fastrunner

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4 minuti fa, Gallienus dice:

Questo anche perché noi oggi numismaticamente siamo abituati a ben altri numeri e a ben altri atteggiamenti, ma pensiamo anche solo alle emissioni preunitarie: Gregorio XVI (cito lui perché è il mio principale interesse collezionistico) - che cronologicamente e culturalmente era molto più vicino al 1911 di quanto non lo siamo noi - emetteva scudi e altri pezzi in argento in quantitativi che variavano tra i 1000 e i 4000 esemplari l'anno, che pure circolavano normalmente e tranquillamente. Se i numismatici fossero stati numerosi, tutti questi sarebbero stati rapidamente tesaurizzati, e invece la quota di monete per cui ciò avvenne, anche di fronte a numeri così ridotti, è irrilevante. 

Tutto va giustamente rapportato alle abituali tirature e alla dimensione della popolazione di uno Stato.

La battitura di 60 mila scudi del 1911, se può apparire "gigantesca" rispetto agli scudi coniati a nome di Gregorio XVI, è invece "di nicchia" se la confrontiamo anche solo con le emissioni degli scudi battuti nel Regno d'Italia 30 anni prima a nome di Umberto I (oltre 4 milioni coniati nei soli anni 1878 e 1879). 

Se poi prendiamo le battiture di scudi a nome di V.E. II, i 60.000 esemplari dello scudo dell'11 sono una percentuale da 0,

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18 minuti fa, bizerba62 dice:

Perchè mai costui dovrebbe spenderla? E perchè mai, una volta anche accidentalmente spesa, questa "strana" moneta dovrebbe permanere così a lungo nella circolazione, tanto da usurarsi fino ad arrivare ad essere un BB o persino meno?  

Questi sono i "busillis" che non mi convincono e che mi portano a pensare che entrambi gli scudi di cui parliamo non abbiano mai circolato come monete.

Io non ho MAI visto un pezzo "nato come R2" in argento, usurato nei campi fino a ridursi al qBB e trovarne il bordo e il taglio con quasi zero danni da colpi e cadute ed anche usura. Neppure un pezzo in argento comune (C) che si riduce ad un BB per ampia circolazione si trova con zero danni al taglio e legenda senza evidenti graffi. Perdonatemi ma per me non è compatibile cone analisi. Questo taglio e legenda sono incompatibili con una moneta che ha 80% dei rilievi nei campi dr/rv usurati fino ad un BB.

3ca4.jpg

Modificato da didrachm
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6 minuti fa, Gallienus dice:

Seguendo l'esempio di prima, fantasticando sul nostro amico che ha ritirato una manciata di cinquantenari: alla fine due li tiene (e restano FDC), otto li dà via agli amici. Di questi, due sono incuriositi e li conservano (e restano qFDC), gli altri sei riprendono a circolare. Tre o quattro vengono conservati da coloro che li ricevono nel giro di qualche transazione (e restano sullo SPL, conservati alla bell'e meglio, quali sono la gran parte dei cinquantenari), ma un paio fanno qualche giro in più, scendono magari anche sotto allo SPL, e uno sfortunato (o fortunato, se guardiamo a quella che è la "missione" di una moneta) continua a circolare finendo poi in questa discussione :D

E' pour parler, non ho alcuna pretesa di scientificità con queste mie asserzioni, né tantomeno credo di avere la verità in tasca, sia ben chiaro.

Certo, comprendo lo spirito della chiacchierata...però, a tutto quanto già detto, perchè non provi anche ad aggiungere il fatto che gli scudi, in quanto tali, ormai erano divenute monete quanto meno abbastanza desuete nella seconda decina del XX secolo? Chi li usava più? Gli ultimi, quelli di Umberto, erano stati battuti 30 anni prima e la carta moneta ora circolava a più non posso.

Poi però arriva dalla campagna quello che per pagare il formaggio mette sul tavolo uno scudo del '14 o del cinquantenario...forse quasi più per stupire gli astanti che per aver volutamente deciso di pagare con quella modalità...Torno a dire...tutto è possibile, ma la comparsa sempre più frequente di scudi del '14 in condizioni stra-circolate, a me non fa una buona impressione. 

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Tutte considerazioni giuste, ma forse stiamo omettendo che in mezzo ci sono state due guerre mondiali. Quasi sicuramente non venivano scambiate al valore facciale, ma non sono magari fioriti mercati neri o torbidi, dove servivano discrete quantità di oro e argento al peso e magari con l'estero? Penso alla guerra in Ucraina, se il bancomat non dà più fuori i contanti, secondo me 1kg di pane, acqua e benzina tutti noi li pagheremmo con una sterlina d'oro, o no? Se dovessimo partire per una spedizione, porteremo dietro banconote o oro? È una mia ipotesi, non lo so ovviamente, chiedo a voi

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Di questa moneta non ho mai avuto tra le mani ne una patacca, ne una copia d'argento insidiosa e ne una autentica, quindi non posso dare un parere.

Riguardo la circolazione ho pensato ad un mio conoscente: mette nella sua raccolta nel 2002 (perchè poteva farlo) le banconote in FDS da 5-10-20-50-100-200 e 500 euro Duisemberg oggi molto ricercate e ben valutate.

Dopo meno di un anno preleva per necessità le banconote da 10-20-50-100-200-500 euro dalla sua raccolta per utilizzarle nella spendita (penso che non ne sia rimasta nemmeno una in FDS a parte il 5 euro che si è conservato), non si è rivolto al mercato collezionistico perchè era passato pochissime tempo e non erano ancora apprezzate come adesso.

Per similitudine nella spendita/circolazione, per qualche possessore di quei 5 lire d'argento, ho pensato ai tempi duri del periodo della prima guerra mondiale.

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1 minuto fa, Fastrunner dice:

Tutte considerazioni giuste, ma forse stiamo omettendo che in mezzo ci sono state due guerre mondiali. Quasi sicuramente non venivano scambiate al valore facciale, ma non sono magari fioriti mercati neri o torbidi, dove servivano discrete quantità di oro e argento al peso e magari con l'estero? Penso alla guerra in Ucraina, se il bancomat non dà più fuori i contanti, secondo me 1kg di pane, acqua e benzina tutti noi li pagheremmo con una sterlina d'oro, o no? Se dovessimo partire per una spedizione, porteremo dietro banconote o oro? È una mia ipotesi, non lo so ovviamente, chiedo a voi

E qui ti do tranquillamente ragione.

Ma quella, però, non è più circolazione nel senso monetario del termine, ma è utilizzo delle monete (e ciò vale, a maggior ragione anche per fascioni e fascetti), come merci, metalli preziosi o comunque mezzi di scambio per baratti.

Questa però non è circolazione monetaria come la intendiamo usualmente e dunque parlare di "usura da circolazione" mi pare improprio. 

 

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