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Gens Domitia - Denario - Gneo Domizio Enobarbo - Prua di nave


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Supporter
Inviato (modificato)

Ciao a tutti,
dopo tanto torno a fare un'intrusione nel periodo Repubblicano con una moneta che volevo da tanto ma che per vari motivi, ho sempre tenuto in stand-by, alla fine, dopo un periodo particolarmente impegnativo a lavoro e nella vita privata, ho deciso di farmi un regalo estivo e l'ho aggiunta alla collezione.

Ho il piacere di condividere con voi un bellissimo denario della Gens Domitia, coniato da Gneo Domizio Enobarbo, il bisnonno del futuro Imperatore Nerone, nel 41 a.C., a pochi anni dall'assassinio di Cesare (di cui lui era un sostenitore, dell'assassinio, non di Cesare 😒) e in seguito alla vittoria Navale di Brindisi del 42 a.C. contro la flotta di Antonio, Ottaviano e Lepido.

La vittoria è celebrata dal meraviglioso rovescio (che mi esalta ogni volta che lo vedo 😍) con la prua della nave e il trofeo che contiene in legenda anche IMP, titolo utilizzato in questo caso nell'accezione repubblicana di "generale vittorioso".

Personaggio che ammetto, fino ad un annetto fa, non conoscevo molto, mi ha colpito il suo saltare da una fazione all'altra a seconda del suo comodo (modo di fare che è rimasto immutato ancora oggi 😁), prima contro Cesare, poi da questi perdonato, a quel punto diventa sostenitore del suo assassinio, Antonio lo perdonerà di nuovo e lo avrà come sostenitore, dopo un po' però le mire monarchico/orientaleggianti di Antonio e Cleopatra lo porteranno a cambiare di nuovo parte poco prima della battaglia di Azio del 31 a.C., che però non vedrà perché morirà di una malattia (pare) pochi mesi prima. Insomma, alla fine è pure riuscito a morire nel suo letto sembra 😎

Oltre al valore storico in se, perché il personaggio in questione di cose da raccontare ne ha a prescindere dal fatto che sia bisnonno di Nerone, la moneta ha per me un valore collezionistico incredibile in quanto è una di quelle che collegano la storia di Roma alla mia passione principale che è la dinastia Giulio-Claudia e soprattutto al suddetto Imperatore :)

Veniamo alla moneta:

image.thumb.jpeg.8bf1b760016026728f44b302d0a571ce.jpeg


Zecca Itinerante, 41 a.C., Crawford 519/2, 3.71g x 20mm.
Al D/ AHENOBAR; testa maschile.
Al R/ CN DOMITIVS IMP; prua con trofeo.

E' presente una punzonatura che non so se accidentale o voluta ma che comunque fortunatamente non ha rovinato nessuno dei soggetti sia al dritto che al rovescio.

Per approfondimenti c'è un interessante articolo di Cronaca Numismatica (anche se ogni tanto lo chiamano "Geno" e non "Gneo") del quale metto qui sotto il link, è dedicato al suo aureo ma racconta la storia del personaggio ed è presente anche un altro esemplare del mio denario il cui dritto è molto più bello ma, permettetemi una piccola soddisfazione, per quanto riguarda il rovescio preferisco il mio 🙃

https://www.cronacanumismatica.com/gneo-domizio-enobarbo-indeciso-od-opportunista/ 

Grazie a tutti per l'attenzione,

Matteo

Modificato da Rufilius
  • Mi piace 8

Inviato
9 ore fa, Rufilius dice:

Per approfondimenti c'è un interessante articolo di Cronaca Numismatica (anche se ogni tanto lo chiamano "Geno" e non "Gneo")

Salve , il prenome CN va letto come GNEO . 

Probabilmente essendo la G una lettera introdotta nell' alfabeto latino , ma di derivazione greca (Gamma) , in eta' repubblicana si preferiva usare la tradizionale C di derivazione

etrusca - latina .

Da Wikipedia :

Questa lettera (la G) fu introdotta nell'alfabeto latino intorno al 230 a.C. , essa , come anche Y e Z , non è di origine etrusca , bensì venne creata , secondo la tradizione , dal Console Spurio Carvilio Massimo Ruga , con l' aggiunta di una sbarretta verticale alla preesistente C (derivata dal gamma , Γ, dell' alfabeto greco) per distinguere dal suono sordo K il suono sonoro G (la lingua etrusca , a differenza del latino , non aveva queste due consonanti in opposizione fonologica) . Fino allora i Romani usavano la C per entrambi i suoni , e tale uso si ritrova in alcune abbreviazioni mantenute anche in epoca classica e post-classica , ad esempio , C. e Cn. per Praenōmina Gaius e Gnaeus rispettivamente . Le grafie Caius e Cnaeus , al pari dell' italianizzazione Caio usata in riferimento a personaggi dell'antica Roma , sebbene si possano trovare perfino in libri scolastici di storia antica , sono filologicamente errate .

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Grazie @Cremuzio per l'approfondimento che tra l'altro mi chiarisce alcuni dubbi che avevo sulla questione.

Per l'articolo di CN penso che comunque l'utilizzo di "Geno" sia solo un refuso dovuto a correttore o fretta nello scrivere più che altro, sono tuttavia felice che la cosa abbia generato questo tuo intervento che trovo molto interessante, grazie  🙂


Inviato

Complimenti è veramente una bellissima moneta

Ti confesso che non avevo mai ragionato sul personaggio storico ...

  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, L. Licinio Lucullo dice:

Complimenti è veramente una bellissima moneta

E si , sono quelle monete molto rare e di un' epoca storica particolare che si comprano in qualsiasi condizione .

  • Grazie 1

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