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dubbio (atroce) su patina verde


Risposte migliori

Buonasera a tutti

desidero chiedervi cortesemente un aiuto per un dubbio che ho avuto in passato riguardante la patina verde sui bronzi romani e che non ho mai capito completamente.

Mi è capitato anni fa di avere a che fare con una moneta in oricalco (di cui non possiedo più foto né tondello, ahimè) che presentava una patina verde omogenea "farinosa" o "granulosa" costituita da alcune concrezioni verde più chiaro e altre più scuro (le chiare più dure e spesse, le scure più "malleabili"), il che sembrava presupporre nella mia immensa ignoranza, una moneta con patina originale...il mio problema/dubbio è stato che utilizzando uno stuzzicadenti e grattando al microscopio la superficie si creavano (ovunque) bricioline di patina verde chiara che si staccava a blocchetti (minuscoli al microscopio, mentre a occhio nudo non si vedeva praticamente nulla) e una polverina non secca, malleabile, verdina che lasciava spazio a una superficie sottostante di color bruno.

Non era certamente cancro del bronzo perché la moneta non si sfaldava e non si creavano crateri...se utilizzavo invece uno spillo la superficie bruna si graffiava con facilità mostrando il metallo.

La mia domanda è: la patina verde sulla moneta era una cera o una patina artificiale? oppure stavo togliendo la patina naturale della moneta? Non pensando che si potesse asportare la patina con un semplice stuzzicadenti mi sono incuriosito; purtroppo non ho più la foto di quel pezzo, quindi inserisco una foto di un sesterzio con patina "granulosa" per rendervi l'idea

Grazie a chi vorrà rispondere

normal_PLOTINA-SARTI.jpg

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1 minuto fa, LaHire dice:

si può falsificare la patina sulle monete?

Se sì: quale patina può essere falsificata e quale no?

 

1) assolutamente sì

2) esistono finte patine di qualsiasi colorazione, dipende dai minerali utilizzati e dalla lega componente

Saluti

Illyricum

 

 

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5 minuti fa, LaHire dice:

si può falsificare la patina sulle monete?

Se sì: quale patina può essere falsificata e quale no?

 

Ogni moneta che produce patina naturalmente può essere patinata in modo artificiale, sia quelle antiche che quelle recenti.

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2 ore fa, Illyricum65 dice:

1) assolutamente sì

2) esistono finte patine di qualsiasi colorazione, dipende dai minerali utilizzati e dalla lega componente

Saluti

Illyricum

 

 

 

È quindi possibile anche conferire l'aspetto granuloso dell'esempio? Io ho sempre pensato ad una patina finta come a una vernice che uniformemente ricopre la superficie, invece nelle patine granulose il "colore" al microscopio attecchisce a tratti sul metallo, creando escrescenze qua e là difficili da riprodurre...occorrerebbe che qualcuno postasse esempi di ingrandimenti con patine vere e false per comprendere meglio

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17 ore fa, leop dice:

È quindi possibile anche conferire l'aspetto granuloso dell'esempio? Io ho sempre pensato ad una patina finta come a una vernice che uniformemente ricopre la superficie, invece nelle patine granulose il "colore" al microscopio attecchisce a tratti sul metallo, creando escrescenze qua e là difficili da riprodurre...occorrerebbe che qualcuno postasse esempi di ingrandimenti con patine vere e false per comprendere meglio

Magari averne di testi del genere. Uno simile era "Meravigliose patine dei sesterzi romani" (trovabile sul web a prezzi cmq non bassi). Poi sono usciti testi consimili. Ma ho letto anche dubbi sulla "naturalezza" di alcune patine mostrate nei testi. 

Se quella che tu chiami "patina granulosa" in realtà è malachite diffusa (come sembra - ripeto sembra - da quella immagine che hai postato sopra) ebbene sì, può esser anche artificiale o almeno così mi è stato detto.

Nulla toglie che nella mia percezione personale la presenza di malachite superficiale mi suggerisce 'autenticità' essendo presente sia su monete dal Braithwell che dal Grassmoor hoard in mio possesso. Ma è una sensazione personale per l'appunto e non univoca.

Ciao

Illyricum 

😉

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Supporter

Buongiorno @leop

è possibile creare delle patine artificiali (anche se in questo caso la parola "patina" viene utilizzata in maniera del tutto impropria).

Il rame contenuto nell'oricalco e nelle varie leghe bronzee, reagisce con varie sostanze con cui viene a contatto, e la reazione viene accentuata e velocizzata dalla contestuale presenza di calore e umidità.

Più che di "patinatura" si dovrebbe parlare di corrosione, i cui principali fattori che la attivano sono:

- l'ossigeno presente nell'aria, che da luogo alle ossidazioni 

- I carbonati 

- I solfuri e i diversi composti solforati ambientali

- i cloruri

- l’acqua, che riveste un ruolo fondamentale per tutti i processi di natura elettrolitica e elettrochimica (per acqua si intende anche la semplice umidità)

- gli acidi

- la materia organica (che in decomposizione da luogo a moltissimi composti in grado di reagire con il rame... ma anche con gli altri metalli)

- le temperature elevate. 

Come ipotizzato da @Illyricum65, nella moneta che hai postato, il colore chiaro può (e ribadisco il "può" indicare che si tratti di idrossido carbonato rameico (malachite) ... ma anche un cloruro basico di rame (atacamite o paratacamite)... ci vorrebbe un'analisi chimica per saperlo con certezza. 

Il fatto che non siano visibili delle efflorescenze polverose (ma da una foto non si può capire) escluderebbe possa trattarsi di un cloruro di rame la cui formazione avviene in presenza di cloro in soluzione acquosa ... la nantochite (il tanto temuto "cancro del bronzo").

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Il 28/06/2024 alle 22:41, Illyricum65 dice:

Se quella che tu chiami "patina granulosa" in realtà è malachite diffusa (come sembra - ripeto sembra - da quella immagine che hai postato sopra) ebbene sì, può esser anche artificiale o almeno così mi è stato detto.

E' vero quanto ti hanno detto , anche la malachite , come tante altre pietre semi preziose e preziose , possono essere artefatte 😭 In particolare la malachite viene falsificata con frammenti polverizzati di colore verde in impasto ceramico per aumentarne la durezza e la resistenza , ma anche con resine sintetiche tinte di verde e colorate con bande di verde piu' scuro per imitare la bella pietra naturale di un verde naturale a bande da chiaro a scuro ; comunque e' abbastanza facile , ma solo se sia di grandezza non troppo piccola , riconoscere la malachite naturale dalla resina , la pietra artificiale al tatto restituisce una sensazione di tiepido/caldo , mentre quella naturale al tatto e' fredda come un po' tutte le pietre naturali .

Quando nelle monete antiche compaiono chiazze scure di malachite credo che siano invece garanzia di autenticita' della moneta e della patina poiche' la malachite si forma solo , e in casi particolari , per alterazione di minerali o leghe contenenti rame .

 

 

.

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Grazie per i vostri contenuti.

Guardando la superficie di una moneta al microscopio è possibile osservare un mondo fantastico, fatto di escrescenze verdi, rosse, nere, azzurre...purtroppo pensare che quella bellezza possa essere ricreata artificialmente, senza poterla distinguere dalla naturale, a fini di frodare qualcuno è veramente triste

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