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Inviato

Buonasera, 

recentemente ho aggiunto in collezione un Follis di Galeria Valeria, il primo di questa Augusta, ha un bel modulo a mio avviso peccato che non riesca a fare delle foto che facciano risaltare la patina. Non vorrei perché non ho usato il mio solito panno rosso. :)

Riporto un po' di notizie prese come al solito da Wikipedia. 

Galeria Valeria (... – Salonicco, 315) era figlia dell'imperatore romano Diocleziano, seconda moglie dell'imperatore Galerio, nonché Augusta.

Galeria Valeria era figlia di Diocleziano e Prisca e sposò Galerio nel 293, quando suo padre lo elesse cesare per l'Oriente. Questo matrimonio, chiaramente organizzato per rafforzare i rapporti tra i due imperatori, richiese che Galerio divorziasse dalla sua prima moglie, di cui si ignora il nome. Il padre diede alla figlia il titolo di Augusta per evidenziare la preminenza di Galerio tra i tetrarchi e il titolo di mater castrorum (madre degli accampamenti) nel novembre 308.

Probabilmente sterile, Valeria non diede figli a Galerio, per cui decise di adottare come proprio il figlio di una concubina di suo marito, di nome Candidiano. Valeria simpatizzava con i cristiani, mentre suo marito li perseguitava.

Quando Galerio morì, nel 311, Licinio divenne imperatore, e gli furono affidate Valeria e sua madre Prisca. Le due donne, comunque, furono costrette a sacrificare agli dei e fuggirono da Licinio, molto interessato a sposare Valeria, per mettersi sotto la protezione di Massimino Daia, già sposato, la cui figlioletta venne promessa in matrimonio a Candidiano. Poco tempo dopo però anche Massimino Daia, volendo rafforzare la sua posizione al potere e impadronirsi dell'eredità di Galerio, propose a Valeria di sposarlo, promettendole che avrebbe divorziato dalla prima moglie.

Narra il retore Lattanzio nel De mortibus persecutorum che Valeria indossava ancora le vesti nere del lutto per Galerio e dignitosamente rifiutò le proposte di matrimonio di Massimino, grazie alla libertà che come augusta e figlia dell'imperatore poteva permettersi: le sue argomentazioni furono che era ancora in lutto; che l'ex marito che era stato padre (adottivo) di Massimino, quindi il legame appariva quasi incestuoso; che era riprovevole ripudiare una moglie fedele e un tale marito avrebbe fatto lo stesso con lei alla prima occasione; infine che un'augusta prendesse un secondo marito era cosa contraria agli usi e senza precedenti.

Massimino si infuriò contro Valeria, ma non osava ucciderla, per cui la punì indirettamente, facendo condannare a morte tre nobili matrone sue amiche con false accuse di adulterio. Poi la fece arrestare e confinare in Siria, confiscando le sue proprietà. Valeria tuttavia riuscì con dei messi ad avvisare il padre della sua situazione, chiedendo aiuto. Diocleziano inviò a più riprese dei legati, ma le sue richieste di riscattare la figlia non vennero ascoltate da Massimino.

Alla morte di Massimino, Licinio decisa di avviare una purga dei possibili rivali, per cui fece assassinare Candidiano, nipote di Diocleziano, a Nicomedia e ordinò la pena capitale per Valeria. La donna fuggì, nascondendosi in varie provincie per più di un anno, mascherata da plebea, finché non fu trovata a Tessalonica; fu catturata assieme alla madre Prisca. Le due donne furono portate, tra la compassione della folla, fino alla pubblica piazza, dove vennero decapitate. I loro corpi furono gettati in mare.

 

Di seguito la classificazione della casa d'Aste. 
Galeria Valeria (Augusta, AD 293-311). Æ Follis (24mm, 7.2g). Antioch mint, 3rd officina. Struck under Galerius, circa late AD 308. Draped bust right, wearing stephane. R/ Venus standing left, holding up apple and raising drapery over shoulder; –|(crescent)/Γ//ANT•. RIC VI 98.

Saluti 

Alberto 

Screenshot_20240622_191949_Gallery.jpg

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Inviato
58 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera, 

recentemente ho aggiunto in collezione un Follis di Galeria Valeria, il primo di questa Augusta, ha un bel modulo a mio avviso peccato che non riesca a fare delle foto che facciano risaltare la patina. Non vorrei perché non ho usato il mio solito panno rosso. :)

Riporto un po' di notizie prese come al solito da Wikipedia. 

Galeria Valeria (... – Salonicco, 315) era figlia dell'imperatore romano Diocleziano, seconda moglie dell'imperatore Galerio, nonché Augusta.

Galeria Valeria era figlia di Diocleziano e Prisca e sposò Galerio nel 293, quando suo padre lo elesse cesare per l'Oriente. Questo matrimonio, chiaramente organizzato per rafforzare i rapporti tra i due imperatori, richiese che Galerio divorziasse dalla sua prima moglie, di cui si ignora il nome. Il padre diede alla figlia il titolo di Augusta per evidenziare la preminenza di Galerio tra i tetrarchi e il titolo di mater castrorum (madre degli accampamenti) nel novembre 308.

Probabilmente sterile, Valeria non diede figli a Galerio, per cui decise di adottare come proprio il figlio di una concubina di suo marito, di nome Candidiano. Valeria simpatizzava con i cristiani, mentre suo marito li perseguitava.

Quando Galerio morì, nel 311, Licinio divenne imperatore, e gli furono affidate Valeria e sua madre Prisca. Le due donne, comunque, furono costrette a sacrificare agli dei e fuggirono da Licinio, molto interessato a sposare Valeria, per mettersi sotto la protezione di Massimino Daia, già sposato, la cui figlioletta venne promessa in matrimonio a Candidiano. Poco tempo dopo però anche Massimino Daia, volendo rafforzare la sua posizione al potere e impadronirsi dell'eredità di Galerio, propose a Valeria di sposarlo, promettendole che avrebbe divorziato dalla prima moglie.

Narra il retore Lattanzio nel De mortibus persecutorum che Valeria indossava ancora le vesti nere del lutto per Galerio e dignitosamente rifiutò le proposte di matrimonio di Massimino, grazie alla libertà che come augusta e figlia dell'imperatore poteva permettersi: le sue argomentazioni furono che era ancora in lutto; che l'ex marito che era stato padre (adottivo) di Massimino, quindi il legame appariva quasi incestuoso; che era riprovevole ripudiare una moglie fedele e un tale marito avrebbe fatto lo stesso con lei alla prima occasione; infine che un'augusta prendesse un secondo marito era cosa contraria agli usi e senza precedenti.

Massimino si infuriò contro Valeria, ma non osava ucciderla, per cui la punì indirettamente, facendo condannare a morte tre nobili matrone sue amiche con false accuse di adulterio. Poi la fece arrestare e confinare in Siria, confiscando le sue proprietà. Valeria tuttavia riuscì con dei messi ad avvisare il padre della sua situazione, chiedendo aiuto. Diocleziano inviò a più riprese dei legati, ma le sue richieste di riscattare la figlia non vennero ascoltate da Massimino.

Alla morte di Massimino, Licinio decisa di avviare una purga dei possibili rivali, per cui fece assassinare Candidiano, nipote di Diocleziano, a Nicomedia e ordinò la pena capitale per Valeria. La donna fuggì, nascondendosi in varie provincie per più di un anno, mascherata da plebea, finché non fu trovata a Tessalonica; fu catturata assieme alla madre Prisca. Le due donne furono portate, tra la compassione della folla, fino alla pubblica piazza, dove vennero decapitate. I loro corpi furono gettati in mare.

 

Di seguito la classificazione della casa d'Aste. 
Galeria Valeria (Augusta, AD 293-311). Æ Follis (24mm, 7.2g). Antioch mint, 3rd officina. Struck under Galerius, circa late AD 308. Draped bust right, wearing stephane. R/ Venus standing left, holding up apple and raising drapery over shoulder; –|(crescent)/Γ//ANT•. RIC VI 98.

Saluti 

Alberto 

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Complimenti Alberto,gran bella monetina,il ritratto è bellissimo...

Stai solo attento a quelle fiorescenze verdi, potrebbe essere cancro del bronzo...

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Inviato

Bella moneta con una Augusta dalla storia turbolenta direi 😯

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Inviato (modificato)

Il dritto mostra una Galeria Valeria con un ritratto tipicamente "tetrarchico": testa grossa, collo, taurino. Sembra quasi un soldato; anche il drappeggio ricorda più quello che troviamo sotto le corazze. Uniche concessioni alla femminilità sono lo stéphane (appena visibile) ed un sorriso appena accennato. Ma, per fortuna, c'e' poi il rovescio, con Venere (qui Victrix- non so onestemente se riferita, nell'appellativo, a qualche particolare evento storico).

Una sola nota sulla moneta in sé.

L'officina dovrebbe essere epsilon e non gamma (come si vede dalla lettera sotto il crescente nel campo destro del rovescio) anche se ciò non cambia la classificazione.

Interessante poi il dot che e' molto lontano da ANT e quasi attaccato a -ICTRICI.

Ciao.

Stilicho

Modificato da Stilicho
correzione di errore battitura
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Inviato

Buonasera @Litra68 Alberto. 

Vorrei aggiungere, oltre ai vivissimi complimenti per la tua stupenda moneta, le mie osservazioni. 

Coniata forse nel 311 dopo cristo (se una delle ultime) conserva ancora intatti tutti i rilievi specialmente al dritto, dove l'effige di Valeria, moglie di Galerio, trasmette bellezza e autorità. 

La forma, quasi perfettamente rotonda, dona alla moneta armonia e accentua la bellezza del modellato di Venere, simbolo del sesso e dell'amore. 

Non seguo questi fantastici tondelli e non so dirti se raro o comune, resta il fatto che è di un fascino unico.

Un abbraccio sincero. 

Sergio. 

 

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