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Mezzo scudo Nicolò Contarini


Risposte migliori

Buonasera. Questa sera volevo condividere un interessante mezzo scudo della croce di Nicolò Contarini. Ex asta Ranieri 2 del 2010. 

IMG-20240528-WA0002.jpg

IMG-20240528-WA0003.jpg

Molto particolare l'uso delle A invertite al posto della U e della V in dux e ven. Inoltre il massaro Urbano Malipiero risulta essere molto raro. Non ho trovato nessun altro passaggio in asta di un mezzo con questo massaro. Classificata R3 ma secondo me molto più raro con questo massaro. 

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Ciao @DOGE82, complimenti anche da parte mia.

Il tuo esemplare è una varietà non citata dal Papadopoli che peraltro descrive una sola varietà (tipo 29) che presenta la V di VEN sostituita da una A rovesciata, ma non la V di DVX, e inoltre il Massaro è Domenico Basadonna (DB) in luogo di Urbano Malipiero che, come riportato dal CNI, entra il 18 aprile 1630.

Quindi il D/ del tuo esemplare è un inedito rispetto al Papadopoli.

Motivo del doppio utilizzo della A rovesciata in luogo della V di VENET e della V (U di DVX)? In assenza di documenti a supporto, tutto è opinabile. Mette conto rilevare, però, che questa sostituzione non abbia riguardato la V (U) della sigla del Massaro anche se (forse) esaminandola bene qualche accenno e’ pure presente.

Ricordiamo che il Contarini resse la Serenissima per soli 15 mesi e in un momento assai triste e doloroso per la Repubblica. Basti ricordare gli esiti della guerra per la successione di Mantova, o, peggio ancora, la peste (il Doge morì proprio in occasione della posa della prima pietra dell’erigendo Tempio votivo della Salute).

In tale situazione, e’ verosimile ipotizzare che anche la Zecca subisse gli effetti, tant’è che la stessa fu chiamata a dare impulso alla propria attività finalizzata a far fronte alle enormi spese causate dalla guerra e dall’invasione del territorio nonché da quelle causate dalla peste. Facile, quindi, poter ipotizzare un errore di coniazione. Ma è solo un’ipotesi anche perché del dogato del Contarini -a detta del Papadopoli- si conosce una sola deliberazione del Senato relativa a coniazione di monete in quest’epoca. Non si conoscono altri documenti, anche sulle monete d’argento come l’esemplare in discussione che ricordiamo:

Argento titolo 948 (peggio 60) peso grammi 15,914 (grani veneti 307 1/2).

Saluti.

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Sicuramente moneta coniata in periodo molto difficile e per questo possibile che siano stati usati pezzi di conio diciamo non proprio fatti per l'occasione ma di recupero,( tipo le A rovesciate)

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