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Inviato

Solo una considerazione su un dettaglio che mi incuriosisce: la capigliatura di S. Giovanni che termina alla fine dei ciuffi con una pallina. Particolare che mi sembra peculiare di questa tipologia.


Inviato

Buona Sera,

consideriamo il lotto 712 che imita il segno “sonaglio” del Fiorino MIR 8-1b. La b è una mia aggiunta in quanto si possono trovare nel MIR errori di numerazione per alcune serie, rileviamo per la serie VIII due Fiorini 8-1 e due 8-2. Il suffisso b individua la seconda occorrenza del medesimo codice indicativo.

Vorrei evidenziare alcune particolarità, nella imitazione Bolaffi, la più evidente riguarda il complesso gamba piede sinistro, presenta una forma caratteristica, rimanda alla X serie, il Santo è di bassa statura, le proporzioni sono particolari e per finire alcune lettere delle legende possono richiamare altre imitazioni.

Come in precedenza allego l’immagine di un originale, del lotto in questione e di un paio di ulteriori imitazioni con paternità anonime diverse.

L’originale dall’asta NAC 81 del 2014, l’imitazione da Bolaffi asta 45, una imitazione dalla stessa NAC 81 e ultima una da Galerie des Monnaies che presenta il bordo inferiore del manto privo di frange.

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Per quest’ultima moneta, al diritto, sembra essere stata ripresa la “spina” sul vertice del giglio, caratteristica dei Fiorini più antichi, in luogo del bisante solito.

 

Con riferimento alla curiosità espressa dall'utente cippiri76 riferita alla particolarità riscontrata nei "riccioli" della capigliatura (per altro rilevabile anche se in misura meno evidente anche in altri "ricci" e ciuffi di pelo), difficile dare una risposta precisa in ragione di una conservazione e di una battitura non ottimali. Potrebbe trattarsi di punzoni realizzati in modo particolare, di punzoni troppo "corti" ripresi, di effetti legati all'usura o alla battitura oppure a altre cause, forse si potrebbe dire qualcosa di più con la moneta in mano per una valutazione diretta.

 

Cordialità

 

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Inviato

Guardando le ultime immagini che ha postato @ghezzi60, ho notato nella serie del ''fiore'' una notevole differenza nei punzoni delle lettere L e T tra l'originale e le imitazioni. Nella serie del ''sonaglio'' la differenza è meno evidente.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato

Buona Notte

                        le ultime due imitazioni sembrano non avere modelli diretti tra i Fiorini ufficiali, la prima di queste al lotto numero 726 per la quale non riesco a comprendere cosa voglia rappresentare  il segno, si presenta di fattura particolarmente “grezza”, priva di  affinità con gli originali in particolare al rovescio, l’ultima (lotto numero 727) con un aspetto e uno stile molto caratteristici, di fattura decisamente migliore, ha come segno di zecca  una maschera, forse non chiaramente identificabile su questo esemplare.

Allego le ultime due immagini dei lotti richiamati oltre a quella di un’altra imitazione segno “maschera” da Comptoir des Monnaies (stessi coni di diritto e rovescio) dove la maschera è agevolmente distinguibile. Metto in evidenza anche per questa coppia di monete le campiture delle ali del giglio realizzate in due fasi per ovviare alla mancata corrispondenza tra il punzone e l’area da “riempire”.

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cordialità

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Inviato

Buona Sera,

                         resta da valutare il lotto 725 già proposto da Bolaffi in una sua precedente asta (la numero 43): con tutti i limiti derivanti dal non aver vista la moneta direttamente, basandosi solo sulle due immagini utilizzate per la presentazione nelle aste e sulle indicazioni di peso fornite, possiamo certamente escludere si tratti di una imitazione. Mancherebbe quasi un quarto del peso atteso per la moneta, il fatto che nelle due aste (nelle quali è stata proposta la moneta, rimasta invenduta alla prima occorrenza) venga indicato lo stesso peso calante escluderebbe un refuso riguardo a questo dato. L’aspetto del diritto risulta “corretto” con segni di usura, i dubbi sono ingenerati dall’aspetto quanto meno bizzarro del rovescio. Troviamo a ore cinque una sorta di rigonfiamento, una escrescenza, a ore sette appare quella che sembrerebbe una piega nel bordo del tondello o in alternativa ispessimento anomalo del bordo, forse quest’ultima è la ipotesi più probabile (il diritto non sembra mostrare pieghe). Merita un’attenzione maggiore l’area attorno a ore undici, qui sembrerebbe essere affiorato del materiale che non ha l’aspetto dell’oro, di colore scuro. Anche il confronto con l’immagine della precedente Asta numero 43 che presentava la moneta non pulita, evidenzia oltre alle anomalie a ore cinque e a ore sette, questa zona pesantemente alterata (si potrebbe trattare di un rigonfiamento che ha lacerato il rivestimento superficiale, successivamente asportato).

In considerazione di queste problematiche, e dell’aspetto delle facce che sarebbe compatibile con quello di un Fiorino MIR 25-13 (non ho immagini di questi specifici coni), ipotizzerei possa trattarsi di copie galvaniche di un Fiorino, unite tra loro, con un “riempimento” tra le due valve di qualche lega. Qualche alterazione del nucleo potrebbe aver creato “bolle” e rigonfiamenti.

Potrei essere in errore, è un’ipotesi basata su pochi dati, immagini non eccezionali e valutazioni personali, non riesco a trovare altro che possa giustificare contemporaneamente l’aspetto e il peso eccessivamente basso di una moneta non consunta e non tosata. Solo la visione diretta potrebbe consentire di trovare la soluzione.

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Si potrebbero approfondire molti particolari per ciascuna di queste imitazioni, ma presumo di avere approfittato oltre misura della Vostra pazienza, inoltre si correrebbe un rischio non marginale di agevolare l’opera di volenterosi artigiani dediti alla produzione di imitazioni contemporanee a noi invece che alle monete imitate. Si possono trovare più esempi nel panorama delle aste.

Tornerò a tediare, tra qualche giorno, con un problema che sto cercando di risolvere da una decina di anni relativo a due segni che potrebbero essere visti come uno solo realizzato in modo più o meno accurato.

cordialità

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