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IGNORED

Pentesilea, la regina delle Amazzoni


apollonia

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Salve.

Il contorniato di Nerone della Roma Numismatics Auction 25 del 22.09.2022 raffigura al rovescio Pentesilea, la regina amazzone figlia di Ares e Otrera della mitologia greca, e Achille, l’eroe greco con spada e scudo mentre la trascina a terra dal cavallo per ucciderla nella guerra di Troia.

RomaNumcontorniatoneroneacillespentesilea.thumb.jpg.6b7992b796242f7855b17044a7ad85de.jpg

Lot 963. Nero Æ Contorniate. Rome, late 4th century AD. IMP NERO CAESAR AVG P M X (sic), laureate head of Nero to right; silver inlay palm-branch in right field / ACILLES PENTISILEA, Achilles, with sword and shield, advancing to right in the act of knocking the Amazon queen Penthesilea to the ground in order to kill her; horse to right and fallen arms in exergue. Mittag Nero XVIII/78; Alföldi 12. 39.03g, 42mm, 6h.
Very Fine; pierced with part of suspension loop still in hole. Extremely Rare.

 

Pentesilea si convinse a partecipare alla guerra di Troia combattendo al fianco dei difensori della città perché, durante una caccia, aveva ucciso accidentalmente la sorella Ippolita con una lancia. Questo incidente causò a Pentesilea un dolore così grande da desiderare solo di morire, ma, in quanto guerriera e amazzone, doveva farlo con onore e in battaglia.

Pentesilea arrivò a Troia con dodici compagne la notte prima della ripresa dei combattimenti dopo la morte e il funerale di Ettore, e promise ai Troiani che avrebbe ucciso Achille. Nel suo primo e unico giorno di combattimento Pentesilea uccise molti uomini e cercò di combattere contro Aiace Telamonio, ma questi si limitò a deridere i suoi tentativi, ritenendola un'avversaria inadatta. Aiace chiamò Achille che con un solo colpo alla corazza la fece cadere a terra. Pentesilea implorò per la sua vita, ma un impassibile Achille la uccise e si fece beffe del suo cadavere. Ma quando le tolse l'elmo rimase colpito dalla sua bellezza e provò un grande rimorso, per cui cullò il corpo di Pentesilea e ne pianse la morte.

Ma non è tutto, come vedremo in seguito.

 

apollonia

Modificato da apollonia
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Si è detto che Pentesilea, prode eroina e fanciulla bellissima, aveva cercato scampo in Troia fuggendo alle Erinni di sua sorella Ippolita che essa aveva ucciso per errore con una freccia durante una battuta di caccia, oppure, come sostengono gli Ateniesi, nel corso della rissa che seguì alle nozze di Teseo e Fedra.

Purificata da Priamo, nacque un legame di solidarietà dal quale, nella guerra dei Greci contro Troia, Pentesilea parteggiò per i Troiani alla testa di un contingente di Amazzoni, distinguendosi in battaglia fino allo scontro con Achille a lei fatale.

La condanna degli dei per l’uccisione della sorella accompagnò Pentesilea anche dopo la morte poiché Achille, dopo averla uccisa, la spogliò delle armi com'era prassi dei vincitori e, sfilatole l'elmo e vedendo il suo volto la cui bellezza nemmeno la morte era riuscita ad intaccare, non poté fare a meno di desiderarla nonostante l’Ade l'avesse già chiamata a sé. Posseduto da Eros, l'eroe ne violò le spoglie in un atto di necrofilia. Quando in seguito chiese a dei volontari di seppellire il cadavere della regina, Tersite, il più brutto dei guerrieri greci chiamati a raccolta intorno a Troia e spettatore dell'abuso del giovane eroe sulle spoglie della regina, derise l'eroe per la sua passione per un cadavere e con un colpo secco cavò gli occhi fuori dalle orbite dell'Amazzone. L'eroe, infuriato, si avventò contro di lui e vibrò a Tersite un pugno con una forza tale da spaccargli tutti i denti e da far ruzzolare la sua anima giù nel Tartaro.

Questo crimine suscitò la grande indignazione dei Greci e Diomede, che era cugino di Tersite e voleva vendicarsi dell'empietà di Achille, per disprezzo all'eroe trascinò via il corpo di Pentesilea e lo gettò nello Scamandro come pasto per i pesci del fiume.

apollonia

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Dal romanticismo alla necrofilia è stato un attimo 😱

Grazie per aver condiviso questo bel contorniato e per l'approfondimento mitologico sempre molto gradito ☺️

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Forse l’atto necrofilo di Achille era ineluttabile...

Pentesilea, in quanto figlia del dio della guerra Ares e di Otrera, la prima leggendaria regina delle Amazzoni, era per così dire una figlia d’arte in fatto di virtù guerriere. A lei, però, a differenza dei genitori, la propria bellicosità sarebbe costata cara. Infatti, da poco succeduta alla madre sul trono, la giovane regina si macchiò di un crimine imperdonabile uccidendo la sorella Ippolita. Un incidente di caccia, secondo alcune versioni del mito; secondo altre, l’esito funesto di una rissa scoppiata durante il banchetto nuziale di Fedra e Teseo. E, poiché alle Erinni – vendicatrici implacabili dei delitti contro i familiari – poco importava dell’intenzionalità dell’atto, il destino di Pentesilea era segnato. Si sarebbe dovuta purificare per non vivere l’onta e l’agonia della colpa, guadagnandosi in combattimento una gloria immortale.

Per questa ragione, nel decimo anno della guerra di Troia, Pentesilea si presentò a Priamo – precedentemente suo nemico – con le dodici più valorose guerriere del suo popolo. Sotto le mura di Troia l’amazzone sperava di compiere il proprio destino trovando attraverso il coraggio un degno riscatto.

Pur essendo nobile, forte, bellissima, valorosa e di natura semidivina, Pentesilea non piaceva a tutti gli Olimpi. La dea Afrodite, in particolare, la odiava tanto da scagliarle contro una maledizione atroce. Il motivo di tanto odio è andato perduto con il poema che raccontava il mito. Forse la dea era adirata perché una festa di nozze era stata contaminata dalla violenza e dal sangue. O perché la regina – dando Troia per persa – era stata sul punto di ripartire, lasciandosi convincere solo con molte lusinghe e doni d’oro da Paride. Oppure, semplicemente, perché Pentesilea era tutto ciò che una donna non poteva e non doveva essere per piacere alla divina protettrice dell’amore. In ogni caso, l’editto di Afrodite era di una crudeltà sconcertante: la regina delle Amazzoni sarebbe stata violentata da qualsiasi uomo l’avesse vista senza armatura.

Quando Pentesilea iniziò a combattere tra le schiere dei Troiani, il valore delle Amazzoni riuscì a risollevare le sorti di una guerra che sembrava decisa. Guidando le sortite contro gli Achei e difendendo strenuamente le mura, però, era solo questione di tempo prima che lei e Achille si scontrassero. Il migliore tra i Greci, infatti, si era placato solo in parte con la morte del principe uccisore di Patroclo. Ora, cosa accadde tra il re di Ftia e la regina delle Amazzoni? Le versioni del mito sono molteplici e contraddittorie; in più di un caso peraltro, va detto, il famoso eroe omerico non ci fa una gran figura.

Secondo una delle versioni, Achille sarebbe sì riuscito a sconfiggere Pentesilea, ma soltanto per intervento divino. Infatti, l’eroe sarebbe stato riportato in vita da Zeus, commosso dalle suppliche di sua madre Teti, dopo che Pentesilea lo aveva sconfitto e ucciso. L’eroina, peraltro, avrebbe trionfato utilizzando una delle armi di sua invenzione: l’ascia da guerra oppure l’alabarda.

Secondo un’altra versione, invece, l’eroe avrebbe colpito a morte l’Amazzone dopo aver trafitto un compagno, Calcone, che – invaghitosi di Pentesilea – le avrebbe fatto da scudo. Spogliandola dell’armatura, come si usava coi nemici sconfitti, l’eroe però sarebbe stato preda di Eros e della maledizione di Afrodite, commettendo un atto di necrofilia. In questa versione, il vile Tersite avrebbe assistito allo scempio, deridendo Achille per essersi macchiato di una simile vergogna. Per tutta risposta, allora, l’eroe lo avrebbe spedito all’altro mondo con un pugno sui denti. Adirato per l’assassinio del cugino Tersite, l’eroe Diomede avrebbe poi impedito ad Achille di seppellire degnamente Pentesilea. Quest’ultima, invece, sarebbe finita in pasto ai pesci nel fiume Scamandro.

apollonia

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Contorniato Nerone/Achille e Pentesilea della NAC 92/2, lot 2538, 24 maggio 2016.

ContorniatoNAC.jpg.515771a019f623fdc92cb67df4533003.jpg

Description

THE ROMAN EMPIRE
Contorniate time of Valentinian III
Hammered contorniate, Æ 26.08 g. Laureate head of Nero r. Rev. Achilles, with sword and shield, advancing r. in the act of knocking the Amazon queen Penthesilea to the ground in order to kill her, horse to r. behind and fallen arms in exergue. Unpublished in the standard references, for general type cf. A. Alföldi, Die Kontorniat-Medaillons, p.61, 196, pl. 73, 12.
Rare. Light green patina and good very fine.

Estimate 2'500 CHF. Starting price 2'000 CHF. Price realized 5'500 CHF.

apollonia

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7 ore fa, apollonia dice:

Contorniato Nerone/Achille e Pentesilea della NAC 92/2, lot 2538, 24 maggio 2016.

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Description

THE ROMAN EMPIRE
Contorniate time of Valentinian III
Hammered contorniate, Æ 26.08 g. Laureate head of Nero r. Rev. Achilles, with sword and shield, advancing r. in the act of knocking the Amazon queen Penthesilea to the ground in order to kill her, horse to r. behind and fallen arms in exergue. Unpublished in the standard references, for general type cf. A. Alföldi, Die Kontorniat-Medaillons, p.61, 196, pl. 73, 12.
Rare. Light green patina and good very fine.

Estimate 2'500 CHF. Starting price 2'000 CHF. Price realized 5'500 CHF.

apollonia

   Ma da Curatore di un Forum numismatico la domanda che formulo è: che connessione c'è per il romano del IV secolo tra Nerone e il Mito di Achille e Pentesilea?

( per approfondimenti sul mito: https://federica90.wixsite.com/emozionearte/post/la-tragica-storia-d-amore-di-achille-e-pentesilea-secondo-exechias-il-tragediografo-della-pittura )

  Ho trovato un riferimento sul testo "Nerone e il potere delle immagini" di M. Cadario dove Achille rappresenterebbe Nerone e l'amazzone Pentesilea la rappresentazione dell'Armenia ma perchè ripescare una vicenda bellica del 58-63 d.C. (Corbulone)?

http://farm6.static.flickr.com/5132/5522348501_0c05c9f069_b.jpg

http://ancient-anatolia.blogspot.com/2010/04/nero-armenia.html

Perchè poi Nerone, personaggio storico noto ma che a differenza di un Traiano non rappresenta sicuro l' Optimo Princeps ?

Illyricum

;)

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Lo scontro tra Achille e Pentesilea compare anche su un bronzo provinciale di Gallieno emesso a Samo durante il regno di Valeriano e Gallieno (https://www.coinarchives.com/a/openlink.php?l=1707522%7C3846%7C51%7C216285b1950bc521aaaae9175630e0db).

RomaneProvincialipentesilea.jpg.81d1e0d1373f6fb2b4517a09fd71705c.jpg

apollonia

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Nel contributo di Viktorya Vasilyan (Institute of Archaeology and Ethnography, National Academy of Sciences, Republic of Armenia) sui Proceedings of the Sixth International Congress on Black Sea Antiquities (Constanţa – 18-22 September 2017) viene discussa per la prima volta l'iconografia di donne guerriere simili alle Amazzoni che personificano l'Armenia e la Bitinia-Frigia.

L’Armenia, in quanto antico e grande impero, è stata spesso raffigurata come conquistata da Roma e tra i suoi tipi iconografici, quello dell'Amazzone è noto dai tempi di Alessandro Magno che si considerava un discendente di Achille, ed era raffigurato mentre combatteva con Pentesilea, che era la personificazione dell'Oriente e dell'Asia barbarica. Questa evocazione del mito greco trasmetteva un potente messaggio precedente: come i Greci avevano respinto le invasioni aggressive dei barbari orientali tra cui le Amazzoni e i Persiani, così Roma avrebbe rovesciato il decadente e dispotico impero partico. Si può supporre che la leggenda delle Amazzoni esistesse tra i popoli dell'antico Oriente e dell'Asia Minore. La storia letteraria della leggenda delle Amazzoni inizia con l'antica Grecia.

Un’intensa rappresentazione dell'ideologia è visibile nel già citato programma scultoreo del Sebasteion nella città di Afrodisia (Caria, Turchia). Alcuni di questi rilievi raffigurano divinità significative per la genealogia della dinastia giulio-claudia, ma la maggior parte rappresenta eroi della mitologia greca noti per il loro ruolo nella difesa della Grecia dai barbari orientali. Ne sono un esempio le stele di Achille e Pentesilea (Figura 1) che raffigurano la drammatica morte della regina delle Amazzoni nei campi di Troia. Achille è raffigurato in piedi in nudità eroica, con indosso solo l'elmo. Pentesilea, che ha quasi ceduto alle ferite, è raffigurata seminuda, con un mantello e un berretto frigio. La scena con Pentesilea (l'archetipo del barbaro orientale) e Achille (l'archetipo dell'eroe greco) illustra la superiorità culturale e militare dei Greci sui barbari orientali.

armeniafig.1.JPG.1283454b5ff11bcc3a051c3da02f890a.JPG

(segue)

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Le somiglianze tra i rilievi di Nerone e Armenia e la morte di Pentesilea sono particolarmente evidenti. Armenia è raffigurata nell'immagine di un'amazzone ferita e morente, vestita solo di un mantello e di un berretto frigio, e ricorda l'immagine di Pentesilea. Nerone è rappresentato come Achille, che porta le forze orientali del caos sotto il dominio dell'Occidente. Nerone la afferra da dietro, mostrando il suo totale dominio. Il mito greco si fonde con la storia imperiale romana.

armeniafig.2.JPG.1f490c823cb6396f4fea73c986ae5ebc.JPG

Alla base del piedistallo a rilievo si trova un'iscrizione che recita: Armenia- [Neron] Klaudios Drousos Kaesar Sebastos Germanicos (Figura 2). Il genere femminile e la personificazione di un'Amazzone erano associati ai Persiani e agli Armeni nella mente di Greci e Romani. Le personificazioni nei rilievi del Sebasteion esprimono chiaramente un'idea anti-persiana. Così, attraverso l'uso di allegorie femminili, gli scultori crearono un'immagine dell'impero romano “impavido” come degno concorrente del “debole” impero persiano. Roma è raffigurata come un impero vasto, potente e forte, mentre la Persia è il simbolo del declino e del dispotismo.

(segue)

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D’altra parte le personificazioni delle nazioni conquistate evocano una femminilità perversa, esemplificata dalle figure di Cleopatra, Clitennestra e delle Amazzoni: donne che hanno rinunciato ai protocolli sociali per raggiungere il potere politico, con risultati disastrosi. Dato il loro sesso femminile, l'opposizione di figure come Britannia e Armenia all'imperatore appare innaturale e persino minacciosa. Sono incarnazioni del caos e del disordine cosmico che devono essere conquistati dall'imperatore romano per il bene dell'intera umanità. Il rilievo imperiale “Nerone e l'Armenia” (Figg. 2 e 3) contiene iconografia romana e orientale e rappresenta non solo l'idea del dominio e del mondo, ma anche la compassione dell'imperatore verso il popolo conquistato.

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Nerone è raffigurato mentre sovrasta l'allegoria del popolo armeno. Il fisico nudo e muscoloso di Nerone è ornato solo da un corto mantello drappeggiato intorno al collo e chiuso da una spilla rotonda. È raffigurato con un fodero vuoto, appeso al fianco, che sovrasta la personificazione della nazione armena. Il ritratto e il busto sembrano modellati sui tipi di ritratto imperiale giovanile di Nerone. La personificazione dell'Armenia, la cui figura accasciata e sconfitta siede a terra sostenuta dalle gambe e dalle mani di Nerone, contiene numerosi elementi iconografici che la identificano come una nazione barbara. Il corto mantello sulle spalle e i corti stivali con lacci a nastro, insieme al morbido “berretto frigio”, posto sopra i lunghi capelli sciolti che le ricadono sulle spalle, rappresentano una figura barbarica; la faretra e l'arco appoggiati accanto alla figura vinta rappresentano un'iconografia tipicamente associata all'Armenia.

apollonia

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