Israele: si scopre un antico sigillo

11 Maggio

Cammina. Vede qualcosa di particolare nel terreno. Giovane escursionista scopre un antico sigillo

Durante un’escursione nella Riserva Naturale Tabor Stream in Bassa Galilea, Erez Avrahamov, residente a Peduel, Israele, ha fatto una scoperta straordinaria: un antico sigillo a forma di scarabeo risalente al periodo del Primo Tempio. La scoperta è stata prontamente comunicata all’Israel Antiquities Authority, suscitando grande interesse tra gli esperti.

Avrahamov, 45 anni, ha raccontato di aver trovato l’oggetto mentre camminava nei dintorni di Tel Rekhesh, una collina ricca di grotte e sorgenti d’acqua. “Ero in un’escursione durante un breve periodo di pausa dal servizio nelle riserve dell’IDF”, ha spiegato. “Ho notato qualcosa che brillava per terra e, incuriosito, ho deciso di raccoglierlo. Era un sigillo inciso a forma di scarabeo.”

La scoperta ha suscitato l’interesse di Nir Distelfeld, Ispettore dell’unità di prevenzione dei furti di antichità dell’Israel Antiquities Authority, che ha guidato le indagini successive. “Ho ricevuto una chiamata da Erez e ho subito capito che si trattava di qualcosa di speciale”, ha raccontato Distelfeld. “Dopo avergli suggerito di esaminare attentamente il sigillo, abbiamo scoperto incisioni che raffiguravano una creatura mitica, simile a un grifone o a un cavallo alato al galoppo.”

Secondo il professor emerito Othmar Keel dell’Università di Friburgo, il sigillo, realizzato in corniola, potrebbe risalire all’VIII secolo a.C. e potrebbe avere legami con l’antica arte del Vicino Oriente. Il dottor Itzik Paz, archeologo dell’Israel Antiquities Authority, ha evidenziato l’importanza del reperto, datandolo all’età del ferro (VII-VI secolo a.C.) e suggerendo che potrebbe essere collegato alla presenza assira nella fortezza di Tel Rekhesh, con implicazioni significative per la comprensione della storia della regione.

Lo scarabeo, un tipo di sigillo diffuso nel mondo antico, era considerato un simbolo del dio creatore dagli antichi egizi. Questo ritrovamento aggiunge un importante tassello alla comprensione della storia della regione, suscitando grande interesse tra gli studiosi e gli appassionati di archeologia.