Murat 5 lire

[piergi00]

Non so cosa troveremo a Carmagnola, visto che il nostro amico non ci sarà.

243822[/snapback]

Peccato avevo nel mirino un paio di sue monete , vuol dire che sara' una occasione per setacciare gli altri venditori :D

Inoltre e' un periodo a me favorevole per gli acquisti cartacei nei mercatini

Comunque rimane l' amico del punto informativo LaMoneta per le classiche ;)

2500 euro per una moneta simile e' una pazzia :blink:

Modificato 3 Luglio, 2007 da piergi00

[aka6969]

:D non avevo sbagliato di molto (solo 500 euro) e scommetto che la considerano mSPL . :)

[Guest Eurosabre]

Daltronde quardate il lotto 2427 appena chiuso del catalogo '' INASTA ''

http://www.inasta.com/index.asp?page=1&sub...rue&intPage=122

Meglio conservato ma con i bordi con alcuni colpi .

Ciao

[Costi92]

Beh più che di alcuni colpi sembra trattarsi di striature di aggiustamento e di difetti di conio, per quanto abbastanza deturpanti. Comunque il prezzo di aggiudicazione non a caso è stato di 461 euro.

[mirkoct]

per me bb/spl, 600/800€ è un buon prezzo per chi compra

[picchio]

Rispondo solo ora, scusate ma da tampo sono latitante sul sito.

In primo luogo si tende ad identificare questa monetazione del 1813 con un conio unico, nonostante la modesta tiratura ufficiale i conii utilizzati per soddisfare la battitura sono davvero tanti, per il 1813 ho potuto constatare più di quattordici conii, ognuno dei quali con peculiarità e difetti all'origine.

Dico questo perchè se è vero che in alcune coppie di conii, il conio era già frusto a "nuovo" in quanto riadattato questo però non avviene per tutti i conii.

Quindi ci sono monete FDC nate stanche ed altre FDC che con l'usura hanno perso di qualità.

Se dovessi classificare questa moneta al dr. potrei dire:

da conio stanco, altrimenti buon BB.

Al diritto si nota la mancanza di rilievo sulla basetta, orecchia, e ciocca di capelli. I fondi sono, a giudicare dall'immagine integri e sufficientemente lucenti, mentre il bordo ha numerose picchiettature da circolazione. La moneta ha circolato, ci sono segni sul volto, tracce di sporco mal pulite, abrasioni sulle lettere della leggenda

Per identificare il conio oltre alla punteggiatura e spaziatura della leggenda va considerata la capigliatura e la foggia del collo. Per quel che ne so questo punzone al diritto è quasi sempre (praticamente sempre) con le debolezze qui evidenziate.

Al rovescio la moneta presenta la tipica forma concava e l'assenza di rilievo o schiacciatura nel primo quarto della partitura dello scudo, anche in questo caso ci sono evidenti segni di circolazione, ma essendo leggermente concava, sono meno pronunciati e pertanto si potrebbe azzardare un q. Spl.

Come conservazione oltre non andrei assolutamente, è una moneta reperibile in conservazione FDC.

Non vi tedio sulle rarità delle varianti di conio, tra testa grande, piccola, capigliatura con ricciolo oltre la base del collo oppure pendente sulla fronte o tipo cresta di gallo, ma vi garantisco sono davvero molte.

Come millesimo direi che una delle monete più comuni del periodo napoleonico, nel contempo ci sono varianti del 1813 che conosco solo in uno o due pezzi giunti sino a noi. Commercialmente queste varianti, importanti per capire l'ordinamento in zecca, non hanno valore aggiunto. Comunque questa è una delle più comuni.

Valore commerciale, oggi è difficile che vengano vendute in questa conservazione sotto i 600/800 euro, anche perchè se da una parte l'acquirente mette a nudo i difetti della moneta, il venditore basa la quotazione sulla gradevole patina (innegabile) sulla tipologia (il 1812 è R4), sulla bellezza del ritratto del Rega o dell'Arnaud, non ultimo sul non trascurabile dettaglio che la moneta è sua !

E' una moneta davvero comune come lo sono i 12 carlini del 1810 poco meno il 1809 (ed anche in questo caso la vera rarità è nelle varianti di conio, del 1809 compaiono quasi sempre 2 coppie di conii mentre le altre 5 sono davvero rare).