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Un po’ di storia non fa mai male.

Per commemorare il 50° anniversario della proclamazione del regno d'Italia, furono coniate, in forza del RD 830/1910, delle monete da 50 lire in oro, da 5 lire e 2 lire in argento e da 10 centesimi in bronzo; questa serie è oggi conosciuta con la denominazione di "Cinquantenario". La coniazione di queste monete fu decisa, su proposta del Presidente, durante la seduta della Commissione monetaria del 18 gennaio 1910, nel corso della quale fu scelto all'unanimità il Prof. Domenico Trentacoste quale modellista ed a cui, dopo avere scartato l'idea di raffigurare nella serie monetale in oggetto il monumento a Vittorio Emanuele II, fu lasciata carta bianca nella scelta dei modelli. Nella seduta del 7 maggio del 1910 il Trentacoste presentò alla Commissione un modello per il dritto e due per il rovescio delle monete. Dopo avere decretato un unanime plauso all'autore dei modelli, la Commissione decise di adottare, oltre a quello del dritto, entrambi i modelli del rovescio; uno da utilizzarsi, il più largo nelle linee e con carattere di maggiore ampiezza, per le monete più piccole (2 lire e 10 centesimi) e l'altro, più ricco di particolari e più minuto, per le monete più grandi (50 lire e 5 lire) [Lanfranco 1932b, p. 300].

Queste monete, riportano, nel rovescio, l'allegoria dell'Italia, generata da Roma, che, dopo cinquant'anni di regno sabaudo, da nazione prevalentemente agricola, rappresentata da un aratro infiorito (50 lire e 5 lire) o ornato di frutti e spighe (2 lire e 10 centesimi) è diventata potenza militare, rappresentata da una nave da guerra (50 lire e 5 lire), e commerciale, rappresentata da una nave mercantile (2 lire e 10 centesimi). Carboneri [1915b, p. 843, tab. A1], ripreso poi da altri autori, descrive, probabilmente condizionato dalla presenza della nave sullo sfondo, il tipo del rovescio di questa emissione come "Italia marinara"; tuttavia, la Relazione sui Servizi della Regia Zecca del MdT [1912, pp. 35, 37, 40] non riporta mai il termine "Italia marinara" per questo tipo di monete, ma lo associa, invece, alle monete da 2 centesimi e 1 centesimo (la cui serie comprende anche quelle da 10 centesimi e 5 centesimi) coniate a partire dal 1908 e conosciute come "Italia su prora" o "Donna su prora". Delle monete da 50 lire ne circolarono solo pochi esemplari, poiché ricercati per le raccolte numismatiche [Carboneri 1915b, p. 515].

Tutte le monete di questa serie presentano l'asse del rovescio allineato a quello del dritto, contrariamente a tutte le altre della monetazione che le comprende, che riportano, invece, l'asse del rovescio ruotato di 180° rispetto a quello del dritto. Le monete in argento da 5 lire e 2 lire di questo tipo, presentano l'effigie sovrana rivolta verso sinistra e non verso destra, come era sempre avvenuto e continuerà poi ad essere per le monete di questo materiale.

Nonostante la Convenzione con la Lega monetaria latina, causa le mutate condizioni economiche, prevedesse che, a partire dal 1862, le monete in argento da 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi dovessero essere coniate con il titolo di 835 millesimi ed avere corso legale limitato, quelle da 5 lire continuarono ad essere coniate con il titolo di 900 millesimi e ad avere corso legale illimitato. In questo modo la coniazione delle monete da 5 lire in argento veniva riservata unicamente ai privati, proibendosi implicitamente allo Stato di proseguirne per proprio conto la fabbricazione. Per effetto della L 788/1862, i privati conservavano la facoltà di richiedere dalle zecche dello Stato la coniazione delle monete da 5 lire; essi, secondo quanto stabilito dal RD 370/1861, dovevano pagare, quale diritto di coniazione, 1,72222 lire per ogni chilogrammo d'argento fino lavorato; cosicché, l'argento fino monetato a pieno titolo (900 millesimi), dedotti i diritti di coniazione, veniva ad avere il valore di 220,50 lire al chilogrammo. Pertanto, il valore intrinseco delle monete d'argento a pieno titolo era di 222,22222 lire al chilogrammo. Tuttavia, a seguito di quanto stabilito dalla Convenzione addizionale della Lega monetaria latina del 31 gennaio 1874, si cercò di limitare la coniazione di queste monete e, causa la diminuzione del prezzo dell'argento, si procedette al ribasso dell'accetazione in zecca dell'argento, da 220,50 lire a 218,88 lire al chilogrammo, al fine di impedire che i privati richiedessero ingenti coniazioni con lo scopo di lucrare sulla differtenza di prezzo fra il metallo e la moneta [Carboneri 1915b, pp. 296, 299, 340-341, 482]. Successivamente, fu emanata la L 2651/1875, che autorizzava il governo a dare esecuzione alla citata Convenzione del 1874, e, nel 1877, a seguito uno scambio di note diplomatiche tra i Paesi della Lega, si decise, sempre a causa del continuo deprazzamento dell'argento, di sospendere definitivamente in tutti gli Stati la coniazione delle monete da 5 lire. Fu comunque concesso all'Italia di eseguire nel 1878 un'ulteriore coniazione, poi effettuata sia a nome di Vittorio Emanuele II sia a nome di Umberto I, nel frattempo asceso al trono d'Italia. Infine, a seguito della Convenzione della Lega monetaria latina del 5 novembre 1878, fu sancita la sospensione definitiva della coniazione delle monete da 5 lire, salvo poterla eventualmente riprendere tramite l'accordo unanime degli Stati contraenti. L'Italia, ottenne a stento la facoltà di coniare, utilizzando delle piastre borboniche giacenti presso il Tesoro, un ulteriore quantitativo di monete da 5 lire, rinunciando ad utilizzare le altre monete antiche di argento in ulteriori coniazioni del genere [Carboneri 1915b, pp. 300, 348, 477, tab.]. Tuttavia, in Italia, queste monete furono coniate anche nel, 1901, 1911 e 1914.

Le monete da 5 lire in argento, del tipo "Italia e Roma genitrice", furono coniate nel 1911 in 60.000 pezzi, per un totale di 300.000 lire [MdT 1912, p. 35; Carboneri 1915b, pp. 886-887, tab. B1; span data-note-bib=303>MdF1940, p. 49, tab. A3].

Tra le monete aventi la legenda del contorno composta dai tre motti fert, in incuso tra nodi e rosette, se ne possono trovare alcune in cui, seppur raramente, per la consunzione, deformazione o rottura, dovuta all'usura delle lettere f, e, r e t poste in incuso sulla ghiera, uno, due o tutti i tre motti si presentano alterati in fekt, fent, fept, feri, ffkt, ffrt, fih, fikt, fkrt, iiki o iirt. Più frequentemente, invece, può capitare che, per l'errata disposizione della ghiera, vi siano delle monete che presentano la legenda del contorno impressa al contrario, ossia quando i tre motti fert appaiono capovolti rispetto alla faccia del dritto.”

https://catalogogigante.it/monete-italiane/regno-ditalia/vittorio-emanuele-iii-di-savoia-1900-1936-re/5-lire-1911-italia-e-roma-genitrice-37-mm-24.675-25.075-g-ag/tipologia?mpe=2&aal=2-9-42-0&tip=42-125-0-1523-2
 

 

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Il Cinquantenario dell'Unità d'Italia e l'ideologia della Vittoria

Nel 1911 anche il primo Cinquantenario dell'unità d'Italia veniva festeggiato con emissioni che rappresentavano due personificazioni femminili: in primo piano l'Italia "aratrice" e alle sue spalle - assisa su un alto plinto - Roma elmata nell'atto di donarle lo scettro e il globo. Sulla sinistra del nominale da cinquanta lire in oro [62] compariva un aratro infiorato e sullo sfondo una nave da guerra adorna di festoni (fig. 24), sostituita da una nave mercantile sui pezzi da cinque e due lire d'argento e sui dieci centesimi in rame [63] (fig. 25).

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Figura 24 e 25

Entrambe le navi evocavano spazi marini e territori lontani e si inserivano nel solco di una tradizione che aveva assegnato alla nave il ruolo di metafora dello Stato guidato da un abile timoniere, causa e generatore di LATITIA e di FELICITAS TEMPORUM [64].

Da: 

LA TRADIZIONE ICONICA E CULTURALE CLASSICA NELLA MONETAZIONE DI VITTORIO EMANUELE III

di Maria Caccamo Caltabiano

https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/apriArticolo.html?idArticolo=29&from=I
 

Domanda: nave da guerra “ideale” o rappresentazione di una “italiana” vera?

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Complimenti per la bellissima moneta e grazie per aver raccontato la storia delle monete della serie cinquantenario.

Ho iniziato ad appassionarmi e frequentatare il forum leggendo post come questo, ricchi di informazioni e foto di splendide monete!

Grazie ancora e buona serata

Giovanni

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Gran Bella moneta, complimenti ! Grazie per aver condiviso la storia della serie Cinquantenario, io ho le 50 lire in oro, ma devo ammettere che il 5 lire in argento ha un grande fascino.

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Riporto la "Briciola" comparsa sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #5 del giugno 2019 a proposito del 50 Lire "Cinquantenario":

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Complimenti per l’acquisto è veramente una splendida moneta!! E grazie per aver condiviso la storia della serie del cinquantenario.

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Grazie @El Chupacabra molto interessante, aggiungiamo nozioni su nozioni ....🙂 


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Moneta da 5 lire. figura maschile e femminile

CALCO DI MEDAGLIONE, 1911 - 1911 

Trentacoste Domenico (1856/ 1933)
 

https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900650714

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Complimenti @Oppiano per il suo ottimo esemplare e grazie per la storia della sua moneta.

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Inviato

Domenico Trentacoste era nato a Palermo il 20 Settembre 1859 ed è morto il 18 Marzo 1933 a

Firenze. Figlio di un fabbro, ma di famiglia baronale decaduta, studiò dapprima a Palermo, sotto la guida di Delisi e Costantino e, dopo un breve soggiorno a Napoli, si trasferì nel 1878 a Firenze per completare gli studi. Due anni dopo è nuovamente a Palermo per partecipare ai lavori di realizzazione di un arco di trionfo in occasione della visita del re Umberto I, per il quale realizzò una grande statua in gesso di Minerva seduta. Subito dopo si recò a Parigi dove strinse amicizia con lo scultore Lanzirotti e dove ebbe possibilità di esporre sue opere. Chiamato a Londra dal pittore Edwin Long, espose alla Academy con un vivo successo di pubblico l'opera Cecilia. Da questo momento, ormai famoso e consacrato scultore di forme leggiadre di tradizione classica ma, al tempo stesso, capaci di rivelare una non comune forza espressiva, le sue opere vennero accettate alla Prima Biennale di Venezia, all' Esposizione Internazionale di Firenze, all'Esposizione di Torino, alla III Esposizione

Triennale di Brera, a Monza ed in altre mostre prestigicse fino agli ultimi anni prima della morte. Per lunghi anni fu insegnante all'Accademia di Belle Arti di Firenze e un anno prima della scomparsa fu nominato Accademico d'Italia.

Nel giugno 1905 si riunì per la prima volta la Commissione permanente Tecnico Artistico Mo-netaria, istituita dal Ministero del Tesoro con il compito di vigilare sulla qualità della produzione nazionale di monete metalliche e banconote. Le scelte tipologiche monetali di quegli anni si muovevano ancora nell'ambito della tradizione iconografica tardo ottocentesca, con schemi compositivi che non lasciavano spazio alla libera creatività dell'artista. Vennero chiamati a collaborare con la Commissione artisti già famosi quali Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, Pietro Canonica da Torino ed Egidio Boninsegna da Milano.

Nel 1911 in occasione delle celebrazioni indette per festeggiare i primi 50 anni di proclamazione del Regno d'Italia, si decise di realizzare una speciale emissione commemorativa la cui progettazione fu affidata a Domenico Trentacoste e l'esecuzione dei coni all'incisore della Zecca, Luigi Giorgi.

La composizione proposta ed accettata, che mostrava una Roma seduta con scettro e globo e una prosperosa Italia, risentiva fortemente del gusto liberty di quel momento e permise di inserire questa moneta del Cinquantenario tra le più belle tipologie monetarie di tutta la produzione del Regno d'Italia. Sullo sfondo è una nave (da guerra ornata di festoni e dallo scudo sabaudo nei tagli da 50 lire oro e 5 lire argento oppure una nave mercantile nei tagli da 2 lire argento e da 10 centesimi in rame) che avanza verso destra, probabile diretta allusione alle mire coloniali della giovane Nazione, mentre un aratro fiorito vuole richiamare la tradizione contadina ed agricola del Paese. Anche il modello della testa nuda del Re che caratterizza tutti i rovesci è opera del Trentacoste, incisa nei conii dallo stesso Giorgi.”

https://medagliere-firenze.lamoneta.it/docs/DonoTrentacoste1933-2011.pdf

 

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Sempre interessanti questi approfondimenti grazie


  • 4 settimane dopo...
Inviato
1 ora fa, Daunos dice:

il valore economico di questa moneta?

 

L’esemplare che Domenico ha aggiunto alla sua straordinaria collezione e’ realmente eccezionale. In questa favolosa qualità superiamo abbondantemente i 2.500 euro oggi come oggi.

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1 ora fa, Daunos dice:

allora lo dovrò acquistare :) 

 

Così e’ difficilissimo da trovare, anche se si hanno le possibilità finanziarie. 🤷🏼‍♂️


Inviato
44 minuti fa, Scudo1901 dice:

Così e’ difficilissimo da trovare, anche se si hanno le possibilità finanziarie. 🤷🏼‍♂️

 

Ne ha due Moruzzi 


Inviato
27 minuti fa, Daunos dice:

Ne ha due Moruzzi 

 

Si certo. Che non hanno nulla a che vedere con quella di Domenico ☺️


Inviato

Concordo con chi mi ha preceduto i due esemplari di Moruzzi non hanno nulla a che vedere con quello di @Oppiano, che è semplicemente fantastico.


Staff
Inviato (modificato)
Il 16/06/2024 alle 13:04, Daunos dice:

allora lo dovrò acquistare :) 

 

Ciao, questa è una moneta molto particolare. Particolare per il conio, molto delicato, e suscettibile a diverse problematiche, come debolezze nell'impressione dei rilievi.
Prima di procedere all'acquisto dovresti avere ben chiaro in mente la qualità che ricerchi, che varia anche a seconda del tipo di patina, dettaglio "accessorio" che ha il suo peso sia nella reperibilità che sul valore economico.

Come ti hanno già scritto gli amici prima di me, gli esemplari tuttora nello shop di Moruzzi sono di qualità inferiore. Attenzione a questo aspetto, ovvero saper giudicare la qualità anche da una foto; è di importanza basilare specie in un acquisto a distanza.

Se ti serve aiuto puoi aprire un post in questa sezione, oppure puoi contattarmi in privato.


Fabrizio

Modificato da ilnumismatico
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Complimenti, moneta fantastica! Non c'è nient'altro da aggiungere!


Inviato

buongiorno signori, 😀 visto che siamo in tema come vi sembra questa in tema di conservazione?.. è stato un colpo di fulmine.. presa d'istinto senza ragionare troppo per cui c'era il rischio che quando arrivava a casa potesse non piacermi.. bella patina lustro delicato.. conio un po scarico di rilievo soprattutto al dritto 

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Staff
Inviato (modificato)
1 ora fa, tonycamp1978 dice:

come vi sembra questa in tema di conservazione?

 Non mi dire che ne hai presa un’altra! Molto molto bella! 
 

Ps. Io me ne sono tenuta una delle mie quattro. Come la tua un po debole di rilievi, ma la patina... 

 

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Modificato da ilnumismatico
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Inviato
3 minuti fa, ilnumismatico dice:

 On mi dire che ne hai presa un’altra! Molto molto bella! 
 

Ps. Io me ne sono tenuta una delle mie quattro

 

5L-1911_w.jpg

 

infatti ho detto subito.. acquisto poco ragionato 🤣.. non era in programma.. però quando si attiva qualche neurone di piacere dormiente.. è difficile trattenersi..🤣il mio desiderio è sempre stato quello di averne una in alta conservazione con bella patina.. però adesso stop agli acquisti per un bel po di tempo.. 

10 minuti fa, ilnumismatico dice:

 On mi dire che ne hai presa un’altra! Molto molto bella! 
 

Ps. Io me ne sono tenuta una delle mie quattro

 

5L-1911_w.jpg

 

infatti cercavo proprio questa in asta.. ma non l'ho trovata 🤣👍


Staff
Inviato
28 minuti fa, tonycamp1978 dice:

infatti ho detto subito.. acquisto poco ragionato

Orto… ti ho attaccato la malattia del cinquantenario! Comunque è veramente bella, complimenti sinceri! La patina è tipica della moneta non circolata, difficile da trovare su questo nominale (a parte che lo lavano alla grande!)

 

29 minuti fa, tonycamp1978 dice:

infatti cercavo proprio questa in asta.. ma non l'ho trovata

Sono contento ti piaccia. È stata dura scegliere perché ogni esemplare aveva il suo punto di forza, ma dentro di me ho sempre saputo che questo, con questa patina, era il mio preferito (tra l’altro, preso direttamente da Emilio Tevere, e sotto certi aspetti è legato a un bel ricordo di lui)

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