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Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone 


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Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone 

Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone  - foto 1

Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell'Accademia ad Atene.

 

Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell'Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca "GreekSchools" condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Secondo quanto emerso, Platone sarebbe stato sepolto nel giardino a lui riservato (un'area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. La scoperta è emersa dalla rilettura di parte del papiro contenente la Storia dell'Accademia di Filodemo di Gadara

https://www.tgcom24.mediaset.it/cultura/ercolano-papiri-platone-sepoltura_81142280-202402k.shtml

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Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

Svelato leggendo mille nuove parole

Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone. Fotografia al vicino infrarosso (Fonte: D.P. Pavone)
Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone. (Fonte: D.P. Pavone)

Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell'Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un'area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell'Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca 'GreekSchools' condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell'Accademia di Filodemo di Gadara.

L'aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all'incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. 

Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull'isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l'isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. 

I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell'oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in 'Filione' (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

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https://www.ansa.it/amp/canale_scienza/notizie/scienza_arte/2024/04/23/nei-papiri-di-ercolano-il-luogo-di-sepoltura-di-platone-manca-foto_6f92c859-ad99-47bd-a039-ae5e73a2035a.html

 

 
I papiri di Ercolano rivelano il luogo di sepoltura di Platone 
 
Il progetto "GreekSchools" ha realizzato una nuova edizione della Storia dell'Accademia di Filodemo. Nelle nuove porzioni di testo lette emergono informazioni inedite sul grande filosofo greco
Uno dei papiri di Ercolano con testi di Filodemo di Gadara, oggetto di studio di GreekSchools

Uno dei papiri di Ercolano con testi di Filodemo di Gadara, oggetto di studio di GreekSchools - GreekSchools.eu

Nelle oltre mille parole, corrispondenti al 30% del testo, lette grazie all'incrocio tra moderne tecnologie e scienza filologica, del papiro ercolanense carbonizzato contenente la Storia dell'Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.), è emerso il luogo di sepoltura di Platone.

Le nuove tecnologie stanno rendendo progressivamente possibile la lettura della biblioteca ritrovata carbonizzata nella cosiddetta Villa dei Papiri a Ercolano. Se il progetto della Vesuvis Challenge è quello più noto alle cronache, anche perché si tratta di una sorta di gara con premi per chi decifra porzioni di testo attraverso l'intelligenza artificiale, non è il solo a lavorare sui preziosi reperti. Oggi a Napoli, presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, è stato presentato lo stato dell'avanzamento della ricerca del progetto "GreekSchools".

Iniziato nel 2021 e della durata di 5 anni e otto mesi, GreekSchools è coordinato da Graziano Ranocchia dell'Universita' di Pisa in collaborazione con l'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l'Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli" (ILC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli presso la quale questo papiro, carbonizzato a seguito dell'eruzione del Vesuvio nel 79 d. C, è conservato insieme a molti altri nell'Officina dei Papieri Ercolanesi. Il progetto, oltre all'indagine sullo stato di conservazione di tali manufatti, ha l'obiettivo di pubblicare un'edizione aggiornata - grazie all'applicazione di tecniche di imaging e di metodi filologici - della Rassegna dei filosofi di Filodemo, la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso. Di essa fa parte appunto la Storia dell'Accademia, che racchiude molte informazioni esclusive su Platone e sullo sviluppo dell'Accademia sotto i suoi successori. Il testo era già stato parzialmente letto con metodi tradizionali, perché srotolato in passato con mezzi meccanici. "Rispetto alle edizioni precedenti, ora c'è un testo quasi radicalmente cambiato, che implica una serie di fatti nuovi e concreti su vari filosofi accademici. Attraverso la nuova edizione e la sua contestualizzazione, gli studiosi sono arrivati a deduzioni inaspettate di portata interdisciplinare per la filosofia antica, la biografia e la letteratura greche e la storia del libro", ha commentato Graziano Ranocchia.

Tra le novità emerse c'è anche l'informazione che Platone fu sepolto nel giardino a lui riservato (un'area privata destinata alla scuola platonica) dell'Academia ad Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Finora era solo noto che egli era sepolto genericamente nell'Academia.

"Alcune integrazioni precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi precedentemente frammentari sono stati integrati o riletti. L'aumento del testo corrisponde all'incirca alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Le nuove letture attingono spesso a fatti nuovi e concreti sull'Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e la storia antica in generale", aggiunge Kilian Fleischer, l'editore di questo prezioso papiro nell'ambito del progetto GreekSchools. Oltre alla sepoltura si apprende che Platone fu venduto come schiavo sull'isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l'isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Fino ad ora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio, in un dialogo tra personaggi, Platone si esprime in modo sprezzante sulle capacità musicali e ritmiche di una musicista barbara originaria della Tracia.

La Storia dell'Accademia, conservata in due diverse rielaborazioni, una prima e provvisoria versione (PHerc. 1691/1021) e una successiva e definitiva (PHerc. 164), contiene molte informazioni altrimenti perdute sullo sviluppo dell'Accademia e sulle sue figure più importanti, da Platone ad Antioco e Aristo di Ascalon. In particolare, la prima parte di PHerc. 1021 (cols. 1-21) rappresenta un mosaico di brani copiati o parafrasati direttamente o indirettamente da opere perdute di filosofi, storici e biografi del primo ellenismo come Filippo di Opus, Neanthes di Cyzicus, Filocoro, Dicaarco, Diocle di Magnesia, Demochares, Hermippus, Phanias, Timeo, Diodoro, Filisco di Egina, Lacydes, Antigono di Caristo e Apollodoro.

"Il progetto GreekSchools ha anche lo scopo di sviluppare metodi di indagine dei manoscritti applicando le piu' avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione (imaging ottico nell'infrarosso e nell'ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digitale, ecc.)", precisa Costanza Miliani del CNR-ISPC. Personale di questo Istituto, del CNR-SCITEC e di altri centri di ricerca europei, facendo uso di strumentazioni mobili della piattaforma Molab afferente all'infrastruttura di ricerca europea sull'Heritage Science E-RIHS, applica tecniche non invasive a papiri opistografi (cioè scritti su entrambi i lati) e stratificati al fine di leggere il testo inaccessibile sul verso o nascosto all'interno di strati multipli.

Le novità sono infatti emerse dalla lettura, effettuata per la prima volta, di sequenze di lettere nascoste all'interno di strati multipli, rimasti attaccati l'uno all'altro dopo lo srotolamento fatto nei secoli passati con la tecnica meccanica che aveva provocato la dislocazione di interi frammenti di testo. "Si tratta di un salto di qualità enorme, anche se lo studio è solo alle battute iniziali: l'impatto reale sul piano delle conoscenze lo vedremo solo nei prossimi anni", ha commentato Graziano Ranocchia. "Gli strati multipli rappresentano un problema drammatico per la lettura di quasi tutti i rotoli che sono stati svolti, all'incirca 1.560 sui 1.840 totali sopravvissuti all'eruzione del Vesuvio nel 79 d. C.", spiega Ranocchia. "Queste gravi stratificazioni stravolgono buona parte dei testi rendendone impossibile l'edizione. Poter finalmente individuare questi strati e ricollocarli virtualmente nella loro posizione originaria per ripristinare la continuità del testo significa raccogliere una quantità di informazioni enorme rispetto al passato".

https://www.avvenire.it/agora/pagine/ia-i-papiri-di-ercolano-rivelano-il-luogo-di-sepoltura-di-platone

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La scoperta: “I papiri di Ercolano rivelano il luogo esatto di sepoltura di Platone”. Le informazioni lette tra lettere bruciate. Ecco il punto

 

La lettura di un manoscritto carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio ha portato al recupero di fondamentali informazioni sul filosofo Platone, con l’indicazione del luogo in cui egli fu sepolto.

L’annuncio è stato dato in queste ore durante uno convegno di specialisti della Greek Schools, che si tiene alla Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’ di Napoli, Sala Rari. Il progetto “GreekSchools” ha realizzato una nuova edizione della Storia dell’Accademia di Filodemo. Nelle nuove porzioni di testo lette emergono informazioni inedite sul grande filosofo greco

Il fulcro di questa avventura intellettuale è rappresentato da un frammento prezioso, il papiro ercolanense carbonizzato, custodito gelosamente nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Questo documento, sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è stato a lungo un enigma, un testo antico avvolto dal mistero e dalla carbonizzazione. Ma grazie agli sforzi congiunti dei ricercatori, il velo dell’oscurità si sta lentamente squarciando, rivelando un tesoro di conoscenza senza precedenti.

Il cuore pulsante di questa impresa è rappresentato dalla decifrazione e dalla ricomposizione della “Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara”. Questo testo, risalente al periodo tra il 110 e il 40 a.C., non solo traccia il percorso dell’Accademia platonica attraverso le ere, ma offre anche uno sguardo senza precedenti sulla vita e sul pensiero di Platone e dei suoi successori.

Ma non è solo il contenuto di questo antico manoscritto a catturare l’immaginazione dei ricercatori. È il processo stesso di riportare alla luce queste parole sepolte sotto secoli di cenere che affascina e ispira. Attraverso l’applicazione di tecniche all’avanguardia, come l’imaging ottico e l’analisi filologica, i ricercatori stanno gettando nuova luce su un periodo cruciale della storia della filosofia.

Uno dei risultati più sorprendenti di questo lavoro è stata la rivelazione del luogo di sepoltura di Platone. Contrariamente alle credenze precedenti, il grande filosofo non riposa in una tomba anonima, bensì è stato individuato nel giardino riservato all’interno dell’Academia ad Atene, accanto al sacro Museion. Questa scoperta non solo aggiunge un nuovo capitolo alla biografia di Platone, ma getta nuova luce sulle pratiche funerarie dell’antica Grecia e sull’importanza simbolica dell’Academia stessa.

Ma le rivelazioni non si fermano qui. Attraverso l’analisi accurata dei testi e la comparazione con altre fonti antiche, i ricercatori hanno anche svelato dettagli sorprendenti sulla vita e sulle vicende di Platone. Dalle sue presunte esperienze come schiavo a Egina, fino alle sue opinioni sprezzanti sulla musica barbara, ogni nuova informazione apre finestre su mondi sconosciuti della storia antica.

Inoltre, il progetto “GreekSchools” non si limita solo alla decifrazione di un singolo manoscritto. Esso rappresenta un tentativo ambizioso di sviluppare nuove metodologie per lo studio dei testi antichi, aprendo la strada a una comprensione più profonda della nostra eredità culturale.

Il manoscritto che racconta la storia dell’Accademia di Platone arrivò a Ercolano, probabilmente portato o prodotto lì da Filodemo di Gadara (circa 110 a.C. – circa 35 a.C.), un filosofo epicureo di origine greca nato a Gadara, in Giordania, e studente di Zenone di Sidone, ad Atene.

Verso il 75 a.C., Filodemo si trasferì in Italia e fu ospitato a Ercolano nella Villa dei Papiri, appartenente a Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Cesare. Pisone divenne un amico stretto di Filodemo, che Cicerone descrisse nell’orazione In Pisonem come un “greco piuttosto libertino, suo compagno nelle dissolutezze”, forse a causa dei suoi Epigrammi, alcuni dei quali avevano contenuti erotici.

Filodemo contribuì notevolmente alla diffusione dell’epicureismo in Italia e insegnò a Sirone, che a sua volta fu maestro di Virgilio e Orazio.

Durante le esplorazioni del XVIII secolo, furono scoperti numerosi papiri nella biblioteca della Villa dei Papiri, sepolti sotto i materiali piroclastici dell’eruzione del Vesuvio. Questi papiri includevano frammenti delle opere filosofiche di Filodemo.

https://stilearte.it/la-scoperta-i-papiri-di-ercolano-rivelano-il-luogo-esatto-di-sepoltura-di-platone-le-informazioni-lette-tra-lettere-bruciate-ecco-il-punto/

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