Vai al contenuto
IGNORED

Bottone con il motto dell’Ordine della Giarrettiera


apollonia

Risposte migliori

Supporter

Salve.

Il bottone ha un diametro di 18 mm e pesa 4,0 g.

bottoned.jpg.0b3c074b9cdfe46328a715b7a7437fd7.jpg

bottoner.thumb.jpg.be74279f56cdf8e78b46c0eaae56e4fc.jpg

Su sfondo smaltato di colore blu è raffigurato lo stemma di linea semplice completo di scritta “HONI SOIT QUI MAL Y PENSE, in francese antico, che possiamo tradurre con “svergognato sia colui che pensa male!”, il motto dell’Ordine della Giarrettiera.

Questo antico ordine cavalleresco inglese ancor oggi attivo è stato istituito, secondo una tradizione leggendaria, dal re d’Inghilterra Edoardo III in onore della propria amante, la contessa di Salisbury, alla quale durante un ballo era caduta una giarrettiera; il re si precipitò a raccoglierla e rimproverò con tali parole i cortigiani che sorridevano dell’episodio. La frase è citata con varianti di forma per la prima parola “honni” (honi, honny).

apollonia

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Buonasera,

esistono anche delle monete inglesi con questa scritta.

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Honni soit qui mal y pense!
Le prime testimonianze relative al termine giarrettiera le troviamo negli scritti di Eginardo nel 800 d.C, storico franco al servizio di Carlo Magno, conosciuto per essere stato il suo biografo, il quale in una delle sue biografie parla di giarrettiere quale accessorio usato dal monarca per sostenere le calze. Più tardi, nel 1200, la giarrettiera divenne parte integrante dell’abbigliamento maschile. Storia o leggenda, non si sa, di certo curioso e suggestivo, l’aneddoto relativo all’origine del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera, The Most Noble Order of the Garter, il più antico ed elevato ordine cavalleresco del Regno Unito, risalente al Medioevo. Si racconta che, a metà del XIV; durante un ballo a corte, la contessa di Salisbury, amante di Edoardo III d’Inghilterra, perse la giarrettiera. Il re chinatosi per raccoglierla, si offrì di aiutare la sua ospite a indossarla di nuovo ma uditi i bisbigli e le risatine maliziose dei cortigiani, si alzò e in francese disse: “honni soit qui mal y pense!, sia svergognato colui che pensa male. Altre fonti raccontano che in realtà la giarrettiera era una panciera, realizzata da un medico napoletano, un certo Giovanni Baudo, per la contessa di Salisbury. Dopo un incontro d’amore col re, la contessa si accorse di averla dimenticata in camera da letto e per non essere dileggiata dalla servitù, pregò il re di ordinare che, nel parlarne, la medesima fosse trasformata nell’indumento sexy per eccellenza. Anche il motto dell’Ordine “honni soit qui mal y pense!” pare che non sia altro che la traduzione a orecchio nella lingua francese, di una frase napoletana dell’inventore della panciera: “nunn’ o’ ssai chi ha mal ‘i panza?”. “Honni soit qui mal y pense!” è divenuta, poi, ufficialmente il motto dell’ordine e presente in lettere dorate, ancora oggi, sullo stemma dell’Ordine, ovvero sulla giarrettiera in velluto blu. Quest’ultima viene indossata al polpaccio sinistro dai cavalieri e al braccio sinistro dalle signore durante le cerimonie formali. Gli uomini sono conosciuti come Knight Companion, le donne Lady Companion , non Dame. Eccezionalmente l’Ordine può ammettere membri fuori dal limite di 24 (in questo caso chiamati soprannumerari), in genere familiari del sovrano oppure sovrani stranieri. Data l’esclusività dell’Ordine, esso viene conferito solo a personalità che si siano distinte per altissimi meriti nel servire il Regno Unito. presente inoltre sul rovescio delle sterline in oro della serie 1817-1820 recanti sul dritto l’effigie di re Giorgio III. La Giarrettiera è indossata dai membri dell’Ordine durante le occasioni formali. Il motto Honi soit qui mal y pense è anche scritto sulla polena della nave ammiraglia HMS Victory, protagonista della Battaglia di Trafalgar agli ordini di Horatio Nelson. Un’altra leggenda, vede nell’origine dell’Ordine, un omaggio di Edoardo III al suo antenato Riccardo Cuor di Leone. Riccardo, durante una crociata, prima di una battaglia fece indossare una giarrettiera ai suoi soldati, perché così comandatogli in sogno da San Giorgio la notte prima, per vincere la battaglia. A partire dal XVIII secolo la giarrettiera cominciò a farsi strada come accessorio di seduzione, furono, infatti, impreziosite da pietre preziose, da gioielli, nastri e pizzi. Spesso ritraevano anche il proprio marito o l’amante. Nel XIX secolo si diffuse la moda di portare non più due giarrettiere l’una sopra il ginocchio per fissare la calza, l’altra sotto di esso per vezzo. Un tempo, nelle zone francofone, tra le usanze e tradizioni matrimoniali, vigeva la tradizione del “don de la jarretière” ovvero durante le cerimonie nuziali si tagliava la giarrettiera in piccoli pezzi e si distribuiva tra gli invitati, un po’ quello che oggi si fa con la cravatta dello sposo. A partire dalla fine del XIX secolo l’uso della giarrettiera ha cominciato a tramontare a causa dell’avvento del reggicalze femminile prima e del collant e delle calze autoreggenti poi. Il rituale di sfilare la giarrettiera e lanciarla rimane, ancora oggi soprattutto in alcune regioni italiane, una tradizione ben radicata durante le cerimonie nuziali. La frase oggi si usa ormai in modo ironico per chi voglia fare l’innocente ma in realtà non lo sia affatto. …”

 

https://vallesoana.it/i-minuti-mancanti-ogni-giorno-honni-soit-qui-mal-y-pense-san-giorgio-dove-larmonia-xxv-aprile-2016-non-ci-sono-liberatori-ma-uomini-che-si-liberano-la-signora-informazione-camminare/

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Honi soit qui mal y pense. La prima osservazione spontanea di chi per la prima volta si imbatte nel motto dell’Ordine della Giarrettiera, il più importante ordine cavalleresco inglese, è: “perché il motto di un Ordine inglese è in francese?”.

Bisogna risalire alla conquista normanna dell’Inghilterra nell’XI secolo, da parte di Guglielmo I, Duca di Normandia, conosciuto come Guglielmo il Conquistatore, per trovare il momento in cui la lingua normanna divenne la lingua comunemente parlata in Inghilterra; nel tempo si trasformò in una lingua infarcita di termini inglesi per poi essere abbandonata dopo il XIV secolo.

Nel 1337, quando Edoardo III diede inizio alla guerra dei Cent’anni contro i francesi e quando nel 1340, si proclamò Re di Francia, la lingua parlata alla corte inglese, dall’aristocrazia, dal clero e nei tribunali, era ancora la lingua francese. Quindi, quando nel 1348 Edoardo III fondò il Cavalleresco Ordine della Giarrettiera, l’aristocrazia parlava ancora questa lingua.

Sono molte le teorie per spiegare il motivo per cui fu dato questo nome all’Ordine. Lo Storico inglese Elias Ashmole (1617 – 1692), Araldo di re Carlo II d’Inghilterra, afferma che il nome deriva dall’incitazione alla battaglia da parte del Re Edoardo III, al grido di “fuori tutte le giarrettiere al segnale”, a Crécy, dove vi fu lo scontro decisivo che portò alla sconfitta della Normandia.

Secondo una leggenda, invece, sembra che Edoardo III lo scelse in onore della Contessa di Salisbury, sua favorita, alla quale cadde una giarrettiera durante un ballo; il Re si precipitò a raccoglierla e disse “vergogna a chi pensa male” in risposta ai sorrisi ironici dei cortigiani, in quanto voleva solo sottolineare l’assoluto valore cavalleresco del gesto nei confronti di una dama.

Lo stemma dei Cavalieri dell’Ordine della Giarrettiera è costituito da una giarrettiera che sormonta il motto Honi soit qui mal y pense, motto che oggi si trova scritto nelle aule dei tribunali britannici, sulla copertina dei passaporti, sul rovescio delle sterline in oro della serie 1817-1820, sul simbolo Regimentale del Royal Army Service Corps, corpo attivo fino al 1965; era anche scritto sulla polena della nave ammiraglia HMS Victory, che partecipò alla Battaglia di Trafalgar, disarmata e poi ricostruita nel 1803, oggi nave museo. Nel 2019 è stata coniata dalla Zecca Reale una edizione speciale di monete d’oro, del peso di un’Oncia con l’antico simboloaraldico inglese; lo stemma riporta i più noti motti: Dieu et mon droit e Honi soit qui mal y pense, con una giarrettiera che circonda lo scudo.

Il capo dell’Ordine della Giarrettiera è il Sovrano del Regno Unito e vi sono ammessi i componenti della famiglia reale, 24 membri (Knight Companion e Lady Companion) scelti dal Sovrano stesso e i coniugi dei cavalieri. Eccezionalmente possono essere ammessi membri soprannumerari (anche Sovrani stranieri) in caso di persone che abbiano dato lustro al Regno Unito.

Ogni anno, nel mese di giugno, i membri dell’Ordine si riuniscono nella cappella di San Giorgio, patrono d’Inghilterra. I nuovi membri – che vengono annunciati il 23 Aprile - vengono investiti nella sala del Trono del Castello. Subito dopo viene organizzato un pranzo e la sfilata in abiti cerimoniali per raggiungere la cappella.

https://www.italianimonarchici.it/blog/honi-soit-qui-mal-y-pense

Il motto Honi soit qui mal y pense ("Vergogna su chi ne pensa male") è presente anche sul rovescio delle sterline in oro della serie 1817/1820, recanti sul dritto l’effige di re Giorgio III.”

Pubblicita’ gratuita: https://www.orovilla.com/blog/the-royal-arms-2019.html

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter
2 ore fa, Alan Sinclair dice:

Buonasera,

esistono anche delle monete inglesi con questa scritta.

 

Salve.

Collectors of some of our older products might be surprised to find that a number of English coins have the French phase ‘honi soit qui mal y pense’ stamped on the reverse side.

‘Honi soit qui mal y pense’ is a French term that has been adopted as the motto of the Order of the Garter. It has several translation and interpretations, but is generally accepted to mean 'shame on he who thinks ill of it.' The phrase often surrounds the shield of the Royal coat of arms of the United Kingdom, and as a result has made its way onto British coinage.

Coin_Banner.jpg.52a1cf2c841dc84a6fd58ed6996c790a.jpg

 

Coins from the reigns of George III, George IV and Queen Victoria, all featuring the phrase ‘Honi soit qui mal y pense’

As the image above shows, the design has minor variations depending on the particular monarch, but the phrase always appears surrounding the shield. In the case of the Queen Victoria Shilling – the right-hand coin – the phrase is obscured somewhat behind the shield.

 

2017_Proof_Sovereign.jpg.5e7ae3d9c98532f5394a933a069368eb.jpg

 

2017 Proof Sovereign

Though traditionally found on older coins, ‘honi soit qui mal y pense’ can still be found on some modern coins. The 2017 gold Sovereign for example, had it stamped on proof versions of the coin – as seen above. The phrase also such plenty of use in 2022, with the Royal Arms becoming the central pillar for the design of the Jubilee and Memorial Sovereigns issued in that year. The Royal Arms coin range in it's own right also remains popular and features the classic inscription honi soit qui mal y pense around the centre shield.

 

Da https://www.bullionbypost.co.uk/index/collectible-coins/honi-soit-qui-mal-y-pense/

apollonia

 

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Buongiorno,

precisamente.... Io ne ho un paio ( una di Victoria e l'altra di Giorgio III° ) e le trovo bellissime !

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Molto belle, veramente.

 

Buona giornata,

Domenico

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.