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La Terra dei tempi che furono (geologia senza pretese)


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I piccoli corsi d'acqua mi affascinano da sempre, e spesso mi sorprendo a pensare: "Ma questo ruscello da quanto tempo esiste?" 

Continenti, mari, calotte di ghiaccio, isole, laghi, fiumi, terre emerse o sommerse che non esistono più e nessuno più vede... ma che un tempo erano vive e vegete e lo sono rimaste anche per milioni di anni, o per più modesti centinaia di migliaia di anni, o magari per sole migliaia. Piccole o grandi che furono alcune di queste terre sono state abitate e sfruttate anche dai nostri diretti antenati, dall'Homo Sapiens pienamente formato. Alcuni casi sono così relativamente recenti che se ne ha memoria storica o sopravvivono nelle leggende.

 

Per iniziare ecco a voi il lago Agassiz. In quanti avranno ammirato le sue limpide acque estinte e si saranno abbeverati sulle sue rive? Quanti baldi giovani cacciatori avranno dichiarato il loro amore alle ragazzine preistoriche guardando insieme il tramonto specchiato nelle sue acque? (con tutta probabilità all'epoca non andava esattamente così, ma è per rendere più interessante il post)

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/dd/Agassiz.jpg

 

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https://www.researchgate.net/publication/340544330/figure/fig11/AS:881180157149185@1587101129287/The-barbed-point-made-of-antler-recovered-in-1932-by-the-Colinda-fishing-vessel-Length.ppm

Questo arpione preistorico è stato trovato sul fondo del Mar del nord.

Cosa ci faceva lì? Semplice: il Mar del nord non è stato sempre mare ma una volta era terra emersa e abitata, oggi chiamata Doggerland. Quanti pescatori e cacciatori preistorici hanno vissuto e prosperato lì, in quella terra incredibilmente ricca di risorse? Quanti baldi giovani avranno dichiarato il loro amore alle ragazzine preistoriche guardando insieme il tramonto specchiato nelle sue acque interne? (vedi parentesi nel primo post). Ma questo idillio finì con una serie di catastrofiche inondazioni provocate da una gigantesca frana sottomarina.

 

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Jskt0-vyMhGOrAwacoWavve3y998_H31P7Hz9Y5ND-VSMuD6evK5cDUs8_k9-OtG8uNtsOqupbRGjNl0JfeIot5GBrRyYREIW-x1rFp3zDl1YbUlKBc1a-rgYXcw5y-zYHh4jYHnj-Tx/s1600/doggerland1.jpg

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Questa magnifica mappa interattiva mostra il globo com'era in varie epoche geologiche remote, sia per (milioni di) anni che per eventi fondamentali della storia del pianeta:  https://dinosaurpictures.org/ancient-earth#0

Stesso tema di questo video, in cui alla fine si ipotizza anche come si muoveranno i continenti nei milioni di anni futuri:

 

Quest'altro è interamente dedicato all'evoluzione dei continenti nel futuro:

 

 

 

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Quello del lago/mare d'Aral (uno dei resti dell'antico mar Paratetide ) è un caso molto interessante, anche se qui il problema è stato provocato dalla sconsiderata azione umana.

 

https://www.pressenza.com/wp-content/uploads/2017/07/mar.jpg

 

https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2017/07/lago_aral2_copia.jpg

 

La situazione al 2021:

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9 ore fa, VALTERI dice:

La marina imperiale dello Zar ( quello di allora ) aveva una flotta sul mare di Aral .

Mentre dal 1948 l'URSS aveva sull'ex-isola di Vozroždenie una base segreta per la ricerca sulle armi chimiche, dove a partire dal 1954 si produssero enormi quantità di antrace, vaiolo, peste, brucellosi e tularemia.  Dopo che la base fu abbandonata, nel 1991, molta dell'antrace immagazzinata fuoriuscì dai contenitori provocando una situazione pericolosa quando nel 2001 il ritiro delle acque trasformò l'isola in una penisola. L'anno dopo per fortuna il sito venne messo in sicurezza da una spedizione americana che decontaminò diversi siti.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cd/Modis_aral.jpg

 

undefined   

 

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Nell'ambito del ciclo dei supercontinenti sappiamo che sulla Terra sono esistite varie singole masse continentali che si sono unite e separate nel corso di miliardi di anni.

Il primo supercontinente fu Vaalbara esistito fra tra 3,6 e 2,8 miliardi di anni fa, mentre si crede che il prossimo sarà il Pangea Ultima, che esisterà fra 250 milioni di anni. A quanto dice l'autore della simulazione che l'ha generato, Pangea Ultima si posizionerà all'equatore e di fatto sarà una sorta di enorme deserto, caratterizzato da temperature altissime, mediamente più calde di 25-30° rispetto a quelle attuali.

 

  https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2d/Platetechsimple.png

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