Guysimpsons Inviato 18 Marzo #1 Inviato 18 Marzo Non colleziono francobolli da secoli ma ogni tanto franaso sulla baia per vedere se trovo dei pezzi che mancano alla collezione di mio padre o semplicemente per curiosità. Avevo anche pensato di poter mettere in vendita qualcosa ma vedere la serie "i ginnici" aggiudicati a 12€ mi ha fatto desistere... 2
Bruzio Inviato 18 Marzo #2 Inviato 18 Marzo Purtroppo è così, già da qualche anno la filatelia sta scivolando in un lento declino. Peccato.
ART Inviato 19 Marzo #3 Inviato 19 Marzo Sta andando un po' a finire come per i miniassegni, il che è triste ma allo steso tempo permette a chi ancora colleziona di fare affari prima impensabili.
caravelle82 Inviato 19 Marzo #4 Inviato 19 Marzo 2 ore fa, ART dice: Sta andando un po' a finire come per i miniassegni, il che è triste ma allo steso tempo permette a chi ancora colleziona di fare affari prima impensabili. E per ora è tempo di affari...
torpedo Inviato 19 Marzo #5 Inviato 19 Marzo Purtroppo è proprio vero la filatelia è in declino, salvo poche eccezioni.
ADMIN incuso Inviato 19 Marzo Staff ADMIN #7 Inviato 19 Marzo 1 ora fa, caravelle82 dice: Tempo ci vuole e ammireremo la sua ripresa. Temo sia praticamente impossibile. In generale, si colleziona ciò che si conosce. Qual è stata l'ultima volta che avete usato un francobollo?
Baylon Inviato 19 Marzo Supporter #8 Inviato 19 Marzo Nel caso specifico dell'emissione postata dall'amico @Guysimpsons, quello è più o meno il prezzo reale di mercato di quella serie, come pure diamo per scontato che il pregio collezionistico, e di conseguenza pecuniario, di un determinato oggetto collezionato dai frequentatori di questa comunità virtuale ha le sue non poche variabili. Ma veniamo al dunque: questa serie ha si pregio collezionistico, ma non in condizioni MNH, cioè nuova, ma ha pregio se è viaggiato. Sebbene abbia una tiratura piuttosto esigua rispetto alle altre del suo periodo, la sua particolarità sta nell'essere il francobollo della Repubblica Italiana con la più corta validità postale, che è di soli 28 giorni e di conseguenza molto ricercato nell'assolvimento del suo dovere, gioia dei puristi della filatelia. Di seguito allego scheda di catalogo ( la colonna di destra delle quotazioni è quella dell'usato ). Per quanto riguarda la situazione della filatelia in generale, è vero che è sottotono, ma è viva e vegeta. Di sicuro si possono spuntare aggiudicazioni migliori nelle varie aste, ma provate ad acquistare il periodo ruota nella sua forma più completa, comprensiva di tutti i servizi postali e che alimentano il pregio collezionistico, sono sicuro che dello stipendio non vi rimarrà molto. 😅 2 1
caravelle82 Inviato 19 Marzo #9 Inviato 19 Marzo 7 minuti fa, incuso dice: Temo sia praticamente impossibile. In generale, si colleziona ciò che si conosce. Qual è stata l'ultima volta che avete usato un francobollo? Mah sai a volte basta una scintilla. Magari per me che gli ho usati i francobolli, potrebbe risultare banale,l' inverso a chi non sa neanche cosa sono. Il collezionismo a volte è folle, rapisce e colpisce. Specie di questi tempi, in un ambiente numismatico tirato sempre più al selettivo,che all' inclusivo, io mi sento di sbilanciarmi in questa idea sinceramente, specie coi prezzi che invogliano quanto meno ad una curiosità,a delle domande da fare a scoprire ciò che magari questi giovani non hanno nè usato nè maneggiato. In sostanza quel che affermi non lo vedo un aggravante, ma un fattore che facilita una rinascita Questo è ovviamente il mio pensiero, già espresso tra l' altro da un pò. Riccardo 1
caravelle82 Inviato 19 Marzo #10 Inviato 19 Marzo Anche il fatto di confrontar whatsapp con una cartolina....curiosità di altri tempi. I giovani curiosi ci sono.
Guysimpsons Inviato 19 Marzo Autore #11 Inviato 19 Marzo 17 minuti fa, Baylon dice: Nel caso specifico dell'emissione postata dall'amico @Guysimpsons, quello è più o meno il prezzo reale di mercato di quella serie, come pure diamo per scontato che il pregio collezionistico, e di conseguenza pecuniario, di un determinato oggetto collezionato dai frequentatori di questa comunità virtuale ha le sue non poche variabili. Ma veniamo al dunque: questa serie ha si pregio collezionistico, ma non in condizioni MNH, cioè nuova, ma ha pregio se è viaggiato. Sebbene abbia una tiratura piuttosto esigua rispetto alle altre del suo periodo, la sua particolarità sta nell'essere il francobollo della Repubblica Italiana con la più corta validità postale, che è di soli 28 giorni e di conseguenza molto ricercato nell'assolvimento del suo dovere, gioia dei puristi della filatelia. Di seguito allego scheda di catalogo ( la colonna di destra delle quotazioni è quella dell'usato ). Per quanto riguarda la situazione della filatelia in generale, è vero che è sottotono, ma è viva e vegeta. Di sicuro si possono spuntare aggiudicazioni migliori nelle varie aste, ma provate ad acquistare il periodo ruota nella sua forma più completa, comprensiva di tutti i servizi postali e che alimentano il pregio collezionistico, sono sicuro che dello stipendio non vi rimarrà molto. 😅 Mi hai dato una buona notizia per la mia collezione Repubblica usati! 😊
ART Inviato 19 Marzo #12 Inviato 19 Marzo (modificato) 21 ore fa, Guysimpsons dice: Non colleziono francobolli da secoli E' ora di ripartire 😀 2 ore fa, caravelle82 dice: I giovani curiosi ci sono. Ma credo che se venissero a contatto con quelle figurine Panini in miniatura che sono i francobolli italiani di oggi purtroppo non sarebbero molto invogliati al collezionismo. Modificato 19 Marzo da ART
caravelle82 Inviato 19 Marzo #13 Inviato 19 Marzo 15 minuti fa, ART dice: E' ora di ripartire 😀 Ma credo che se venissero a contatto con quelle figurine Panini in miniatura che sono i francobolli italiani di oggi purtroppo non sarebbero molto invogliati al collezionismo. Secondo me ognuno ha una capoccia,diversa da altri. Ognuno si può distinguere o può amalgamarsi alla massa.... dipende. 1
Baylon Inviato 19 Marzo Supporter #14 Inviato 19 Marzo 3 ore fa, Guysimpsons dice: Mi hai dato una buona notizia per la mia collezione Repubblica usati! 😊 Attenzione, quest'emissione è una delle pochissime del periodo della Repubblica che ha più valore da usato che da nuovo. Altrettante raggiungono la parità tra nuovo ed usato. Praticamente per le restanti, che sono la quasi totalità, la condizione che acquisisce maggior valore pecuniario è quella MNH, ovvero nuova. Per farti un'idea più precisa sulle valutazioni da catalogo, se non ne possiedi cartaceo, puoi far visita al sito https://www.ibolli.it/index.php, che è un buon catalogo on-line, con la consapevolezza di quella che è la nostra esperienza nel proprio ambito collezionistico, è capace di determinarne il reale valore.
Guysimpsons Inviato 19 Marzo Autore #15 Inviato 19 Marzo 12 minuti fa, Baylon dice: Attenzione, quest'emissione è una delle pochissime del periodo della Repubblica che ha più valore da usato che da nuovo. Altrettante raggiungono la parità tra nuovo ed usato. Praticamente per le restanti, che sono la quasi totalità, la condizione che acquisisce maggior valore pecuniario è quella MNH, ovvero nuova. Per farti un'idea più precisa sulle valutazioni da catalogo, se non ne possiedi cartaceo, puoi far visita al sito https://www.ibolli.it/index.php, che è un buon catalogo on-line, con la consapevolezza di quella che è la nostra esperienza nel proprio ambito collezionistico, è capace di determinarne il reale valore. Dai miei ricordi anche il Gronchi rosa usato ha un suo perchè. Ma dato il crollo verticale dei prezzi vado a curiosare sul sito che mi hai indicato. Sia per i ginnici che per il Gronchi rosa ho la perizia. Grazie! 1 ora fa, ART dice: E' ora di ripartire 😀 Carissimo @ART cerco di essere realista... sto riducendo lo spettro delle banconote... non credo di ripartire con la filatelia anche se non rinnego il mio "secondo amore" (il primo è stata una preziossima collezione di etichette di acque minerali! :-D)
PostOffice Inviato 20 Marzo #16 Inviato 20 Marzo (modificato) Leggendo questa discussione ovviamente sono più d'accordo con alcune opinioni che con altre. Il collezionismo quello vero nasce da un bisogno culturale, che è creato a volte dalla famiglia, dall'istruzione ricevuta, dal contesto di vita dell' individuo. Non ha importanza che questo oggetto del desiderio sia ancora in uso o meno. Esempio: Un mio carissimo amico colleziona utensili agricoli antichi, chi li userebbe oggi... ?! Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Converrete con me che la cosa è un pochino più complessa. Questo per quanto riguarda il vero collezionista. Poi ci sono quelli che vogliono fare il business, che pensano di fare soldi senza avere aperto o possedere un libro sull'argomento. Ma di questa categoria mi fermo qui non esprimo commenti. I giovani di oggi purtroppo per loro sono meno colti delle generazioni precedenti, ma garantisco che ci sono e sono dei curiosi collezionisti. Voglio anche dire che noto che si parla di declino della filatelia solo in Italia, che poi non è così, i collezionisti ci sono è che non si vedono, non sono nei forum sono schivi. Questo è un hobby mondiale in crescita in tutto il mondo, si colleziona francobolli in Vietnam, in Islanda.. dappertutto, per vedere questo basta allargare lo sguardo. Ormai non si può più parlare di filatelia guardando solo l'Italia. Con il web il mercato filatelico è globale. PS. Vorrei anche sottolineare che un hobby non declina perché i prezzi sono bassi. Declina solamente l'interesse di coloro che pensavano di avere dei bot in banca. Modificato 20 Marzo da PostOffice 7
caravelle82 Inviato 20 Marzo #17 Inviato 20 Marzo 2 ore fa, PostOffice dice: Leggendo questa discussione ovviamente sono più d'accordo con alcune opinioni che con altre. Il collezionismo quello vero nasce da un bisogno culturale, che è creato a volte dalla famiglia, dall'istruzione ricevuta, dal contesto di vita dell' individuo. Non ha importanza che questo oggetto del desiderio sia ancora in uso o meno. Esempio: Un mio carissimo amico colleziona utensili agricoli antichi, chi li userebbe oggi... ?! Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Converrete con me che la cosa è un pochino più complessa. Questo per quanto riguarda il vero collezionista. Poi ci sono quelli che vogliono fare il business, che pensano di fare soldi senza avere aperto o possedere un libro sull'argomento. Ma di questa categoria mi fermo qui non esprimo commenti. I giovani di oggi purtroppo per loro sono meno colti delle generazioni precedenti, ma garantisco che ci sono e sono dei curiosi collezionisti. Voglio anche dire che noto che si parla di declino della filatelia solo in Italia, che poi non è così, i collezionisti ci sono è che non si vedono, non sono nei forum sono schivi. Questo è un hobby mondiale in crescita in tutto il mondo, si colleziona francobolli in Vietnam, in Islanda.. dappertutto, per vedere questo basta allargare lo sguardo. Ormai non si può più parlare di filatelia guardando solo l'Italia. Con il web il mercato filatelico è globale. PS. Vorrei anche sottolineare che un hobby non declina perché i prezzi sono bassi. Declina solamente l'interesse di coloro che pensavano di avere dei bot in banca. Ovviamente concordo in toto. Non saremmo mai più amanti neanche dei veicoli storici d' epoca.... Cosa rimarrebbe da raccogliere o collezionare? Solo l' euro,visto che è ora in vigore. Quello che è passato non è perduto,anzi esaltato ed approfondito. Poi è chiaro che esiste anche la realtà dei contesti come ben sottolinei....contesti che non sono tutti uguali. Saluti
DB48 Inviato 20 Marzo #18 Inviato 20 Marzo (modificato) Quando ero ragazzo (più di mezzo secolo fa!) il collezionismo di francobolli era molto popolare tra i giovani. Ricordo la vera e propria caccia ai francobolli presenti sulla corrispondenza che arrivava a casa e la festa quando mio padre mi portava dall'ufficio della ditta svizzera dove lavorava i frammenti con francobolli arrivati dall'estero. Addirittura negli anni '60 (se ricordo bene) ci fu un periodo di vera e propria euforia speculativa con i prezzi di emissioni stampate in milioni di esemplari che crescevano in modo spropositato. Già allora ci fu un drammatico crollo di mercato e ricordo ancora chi prendeva in giro coloro che buttavano i loro soldi per acquistare le cosiddette "novità", invitandoli a concentrarsi su pezzi storici. Dopo molti decenni di abbandono, sono capitato per caso a seguire qualche asta filatelica e non vi nascondo la mia sorpresa nel vedere che ormai la base d'asta di rarissimi pezzi con oltre un secolo di storia si colloca intorno al 10% della quotazione di catalogo. Ma la cosa ancora più sorprendente è che spesso i lotti non vengono venduti o vengono aggiudicati al prezzo base senza alcun rilancio. Questo è il sintomo inequivocabile che la domanda è crollata mentre - contemporaneamente - passano a miglior vita numerosi vecchi collezionisti ed i loro eredi mettono sul mercato importanti collezioni. I giovani (non solo i giovanissimi) hanno smesso di collezionare francobolli probabilmente perché oggi hanno molte altre alternative e soprattutto perché ormai non sanno più cosa sia un francobollo. Questa mattina alla cassa del supermercato guardavo delle persone giovani davanti a me ed ho notato che pagavano quasi tutte usando il loro cellulare. Tra un po' i ragazzi non sapranno più neppure cosa sia una moneta. Tuttavia - almeno per il momento - la numismatica sembra andare meglio della filatelia, anche se la carenza di giovani collezionisti si sente moltissimo anche tra chi colleziona monete. Aggiungo un'ultima considerazione che non è centrale rispetto all'argomento discusso, ma forse contribuisce a spiegare perché la numismatica non sia in condizioni "precarie" come la filatelia. A più di 20 secoli di distanza, oggi possiamo collezionare monete antiche che - pur avendo subito un significativo attacco da parte del tempo - mantengono ancora le loro caratteristiche fondamentali. Anzi la patina accumulata con lo scorrere del tempo accresce il loro fascino. Purtroppo non si può dire così per i francobolli. Per assurdo, se gli antichi romani avessero usato i francobolli, probabilmente non se sarebbe arrivato a noi nemmeno uno. La carta è soggetta alle ingiurie del tempo molto più del metallo. Talvolta mi capita di osservare interessanti pezzi degli Stati pre-unitari e - attirato dal prezzo "stracciato" sarei tentato di acquistarli, ma poi osservo i colori ormai sbiaditi e la carta ingiallita e rinuncio pensando che il processo di degrado è ormai inarrestabile. Forse la filatelia è destinata a rimanere una magnifica esperienza di collezionismo che ha contribuito a formare milioni di giovani ma che - almeno come fenomeno di massa - sarà circoscritta nel tempo, così come sono ormai circoscritti nel tempo i francobolli che l'hanno generata. Modificato 20 Marzo da DB48 1
PostOffice Inviato 20 Marzo #19 Inviato 20 Marzo (modificato) Ma ritorniamo a parlare di mercato e di domanda crollata.. ?! Scusi. Pensavo di avere spostato il discorso a un livello diverso da quello del mercante. Chiarisco in parole semplici, ..... il mercato può anche crollare domani mattina, al vero collezionista non gli interessa niente, anzi. Le dirò di più, i veri collezionisti collezionano anche materiale che non vale un piffero, senza gronchi rosa o antichi stati italiani, che sono sbiaditi per varianti di colore non necessariamente dal tempo. Scusate, ho modificato e cancellato io stesso alcune cose superflue. Scusate ancora. Modificato 20 Marzo da PostOffice 1
Baylon Inviato 20 Marzo Supporter #20 Inviato 20 Marzo 7 ore fa, PostOffice dice: Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Per questo motivo a me piace definire il collezionista "custode di un patrimonio culturale" 2
Baylon Inviato 20 Marzo Supporter #21 Inviato 20 Marzo (modificato) 23 ore fa, Guysimpsons dice: Dai miei ricordi anche il Gronchi rosa usato ha un suo perchè. Esatto, anche lui si annovera fra quei pochissimi di cui abbiamo discusso per i Ginnici. E' un bene che siano periziati, soprattutto per la certificazione della loro genuinità, per il resto sappiamo benissimo entrambi che è il mercato che comanda... Modificato 20 Marzo da Baylon 1
Andy66 Inviato 20 Marzo Supporter #22 Inviato 20 Marzo (modificato) 9 ore fa, PostOffice dice: Nel vero collezionista è insito oltre al possesso dell' oggetto, la salvaguardia dell' oggetto stesso. Ne è ammiratore e solo lui ne vede una bellezza che altri non colgono. Inoltre vuole salvare l'oggetto dall'oblio e dalla distruzione e perdita dello stesso. Ne diventa un difensore, un curatore e un conservatore, oltre che ammiratore ricercatore e studioso. Converrete con me che la cosa è un pochino più complessa. Questo per quanto riguarda il vero collezionista. Scusate l'intromissione ma, dopo aver letto quanto avete scritto, ci terrei a dire la mia ... per quel poco che vale. Concordo pienamente... ma aggiungerei che, a parer mio e oltre a quanto già citato da @PostOffice, la collezione (o anche una "raccolta"), nasce anche, e soprattutto, da un piacere personale nel poter godere della vista e del disporre (possedere mi suona male) di un determinato genere di oggetti... siano essi quadri, francobolli, monete o semplici tappi di birra. Se si trascurano tutti questi fattori, a favore del valore di mercato, vengono a decadere tutte quelle caratteristiche che caratterizzano un collezionista. Aggiungerei che per la filatelia (ma non sono un esperto... quindi ragiono per semplice logica) ci sono stati dei fattori, nel tempo, che hanno fortemente influenzato l'andamento della domanda legata al collezionismo. Per prima cosa i francobolli erano alla portata di tutti poiché, una volta usati, avevano perso il proprio valore monetario e, dato che le lettere erano l'unica forma di comunicazione possibile, erano di facile reperibilità. Quando poi la domanda per il collezionismo è cresciuta esponenzialmente, si è venuta a creare una particolare fase di mercato... una sorta di bolla speculativa, caratterizzata da un esagerato e totalmente ingiustificato aumento dei prezzi... in questa fase sono aumentati a dismisura anche i "finti collezionisti" ovvero quelli che pensavano di poter sfruttare la bolla. Alla fine, come per tutte le bolle speculative, anche questa si è esaurita nel tempo. La storia ci racconta che la prima bolla speculativa documentata (proprio per il collezionismo) è stata quella dei tulipani nel 1600. I veri collezionisti, quelli che provano un palpito nel cuore quando ammirano un oggetto che possono tenere tra le mani, non smetteranno mai di esistere... e ne nasceranno sempre di nuovi. Modificato 20 Marzo da Andy66 2
viganò Inviato 28 Marzo #23 Inviato 28 Marzo Buongiorno a tutti. Io per primo colleziono per passione e non ho MAI rivenduto una moneta comprata, benché dobbiamo dire senza essere ipocriti che a nessuno piace buttare i soldi. Rimane il fatto che se un determinato bene si deprezza è perché interessa a un numero di persone che va restringendosi. Un saluto cordiale
Risposte migliori