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Inviato

DE GREGE EPICURI

Dopo la Elpis di Diocleziano, oggi ve ne mostro una di Gallieno. Il tetradrammo naturalmente è un po' più pesante: 10,53 g per 21-22 mm di diametro. Ritratto di Gallieno piuttosto bello, con scritta lunga:  ΑΚ ΠΑ ΙΟΥ ΓΑΛΛΙΗΝΟC...

Al rovescio, Elpis a sinistra, e la data LΓ

Dovrebbe essere: Milne 3903, Dattari-Savio 5199, BMC 2180. Siete d'accordo?

P1000814.JPG

P1000816.JPG


Inviato

DE GREGE EPICURI

Volevo farvi notare che il ritratto di Gallieno è molto diverso da quelli imperiali, tanto che a colpo d'occhio, se non si osserva la legenda, non lo si riconosce.

Elpis invece (=la Spes) è praticamente identica a quanto si vede sulle monete imperiali, da Claudio in poi.


Inviato
14 minuti fa, gpittini dice:

Volevo farvi notare che il ritratto di Gallieno è molto diverso da quelli imperiali, tanto che a colpo d'occhio, se non si osserva la legenda, non lo si riconosce.

Hai ragione. Sono onesto non ricordo di aver mai visto un Gallieno così raffigurato.


Supporter
Inviato
4 ore fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Volevo farvi notare che il ritratto di Gallieno è molto diverso da quelli imperiali, tanto che a colpo d'occhio, se non si osserva la legenda, non lo si riconosce.

Elpis invece (=la Spes) è praticamente identica a quanto si vede sulle monete imperiali, da Claudio in poi.

 

Qui come sui rovesci imperiali Elpis, la controparte greca della Spes romana, è rappresentata come una giovanissima fanciulla, rivestita di una leggera tunica, che accenna un passo verso sinistra sollevandosi con la mano sinistra la veste e reggendo con la mano destra un fiore. La giovinetta indossa per la prima volta un vestito da adulta e tira su l'orlo della gonna per evitare di trascinarla a terra, mentre il fiore nell'altra mano rimarca la nuova speranza di primavera e di rinnovata crescita. L’immagine è stata diffusamente adottata lungo il corso dell’impero, soprattutto in prossimità dell’assunzione del potere da parte di un nuovo soggetto, a rappresentare l’aspettativa di buone cose in primo luogo per l’Imperatore, ma anche per tutti i cittadini dell’impero quale benefico effetto di questo evento.

Ricordiamo che nella mitologia greca Elpis, la speranza, fu la sola a rimanere nel vaso/scrigno di Pandora quando il leggendario contenitore di tutti i mali del mondo venne scoperchiato e chiuso di nuovo, perché non fece in tempo ad allontanarsi a differenza degli altri. Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza.

apollonia


Supporter
Inviato

Vado un po’ fuori tema per ricordare che Elpis è presente come simbolo di controllo sul rovescio del tetradramma Price 679 coniato dal 304 al 290 a. C. nella zecca di Corinto per Demetrio I Poliorcete, in nome e nei tipi di Alessandro Magno.

RomaNum.679tetraaleelpis.thumb.jpg.e9ff47e5f8ef5e841255d80cd688e629.jpg

Demetrio I re di Macedonia, figlio (336 a. C. circa - 283 o 282 a. C.) di Antigono Monoftalmo, ebbe l’appellativo di Poliorcete (assediatore di città) per l’abilità esplicata nell'assedio di Rodi (305-304 a. C.). Uomo energico, attivo, ricco di ingegno ma incostante, Demetrio è stato il re di Macedonia ricordato come una delle figure più notevoli della storia macedonica.

apollonia


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