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Cronache del Tempo che fu: tra Antico e Moderno...


littleEvil

Risposte migliori

... ci sono venti secoli di mezzo!

Ciao a tutti, proprio ieri sera ne parlavo con amici, oggi leggo che @petronius arbiter scrive:

38 minuti fa, petronius arbiter dice:

E tutt'altro che antica. Le monete del secolo scorso si definiscono "contemporanee", l'antichità è un'altra cosa ;)

petronius :)

e così prendo l'occasione per riportare le mie riflessioni sul forum.

Intanto premetto che bisogna andare su più strade parallele per poter meglio definire certi concetti temporali: una banconota seppur "antica", non avrà mai gli anni di una moneta definibile ugualmente "antica".

Ho stilato una serie di aggettivi per cercare di coprire e differenziare epoche diverse:

- antica
- classica
- medievale
- classica moderna
- moderna
- contemporanea

Non ho usato appositamente termini come "del regno" o simili, in quanto sarebbero limitanti geograficamente, per es. in Svezia anche gli attuali euro potrebbero essere definiti "del regno" e personalmente parlerei di contemporaneità solo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l'arco temporale di una "vita" calcolata a ritroso dall'"oggi".

Inoltre secondo me - e qui rischio criticando il titolo di una sezione del forum ;) - una moneta del '500 non è proprio "moderna"

image.png.e125280b80ac3e46c1391de35cb7c5d5.png

Dal settecento in poi, che ne dite di "monete classiche moderne"? Sulla traccia di: quelle romane repubblicane sono "antiche", quelle degli imperatori "classiche"?

Le monete dei savoia? Moderne.

Possiamo scendere nel dettaglio con termini temporali generalistici? uhm... cosa ne dice qualcuno che - solo un esempio - colleziona monete di Lucca: come definire un tremisse? ed uno scudo?

 

Questo post non è pensato per chi adesso vorrebbe criticare asserendo che "queste sono ideee strambe, ciò non serve a niente, si è sempre fatto così", ma a chi vuol costruttivamente contribuire con libere opinioni al riguardo.

Per non usare un anglicismo, facciamo una bella tempesta cerebrale 😁

Servus,

Njk

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10 ore fa, littleEvil dice:

... ci sono venti secoli di mezzo!

Ciao a tutti, proprio ieri sera ne parlavo con amici, oggi leggo che @petronius arbiter scrive:

e così prendo l'occasione per riportare le mie riflessioni sul forum.

Intanto premetto che bisogna andare su più strade parallele per poter meglio definire certi concetti temporali: una banconota seppur "antica", non avrà mai gli anni di una moneta definibile ugualmente "antica".

Ho stilato una serie di aggettivi per cercare di coprire e differenziare epoche diverse:

- antica
- classica
- medievale
- classica moderna
- moderna
- contemporanea

Non ho usato appositamente termini come "del regno" o simili, in quanto sarebbero limitanti geograficamente, per es. in Svezia anche gli attuali euro potrebbero essere definiti "del regno" e personalmente parlerei di contemporaneità solo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l'arco temporale di una "vita" calcolata a ritroso dall'"oggi".

Inoltre secondo me - e qui rischio criticando il titolo di una sezione del forum ;) - una moneta del '500 non è proprio "moderna"

image.png.e125280b80ac3e46c1391de35cb7c5d5.png

Dal settecento in poi, che ne dite di "monete classiche moderne"? Sulla traccia di: quelle romane repubblicane sono "antiche", quelle degli imperatori "classiche"?

Le monete dei savoia? Moderne.

Possiamo scendere nel dettaglio con termini temporali generalistici? uhm... cosa ne dice qualcuno che - solo un esempio - colleziona monete di Lucca: come definire un tremisse? ed uno scudo?

 

Questo post non è pensato per chi adesso vorrebbe criticare asserendo che "queste sono ideee strambe, ciò non serve a niente, si è sempre fatto così", ma a chi vuol costruttivamente contribuire con libere opinioni al riguardo.

Per non usare un anglicismo, facciamo una bella tempesta cerebrale 😁

Servus,

Njk

 

Non è questione di aver sempre fatto così, semplicemente qui in Italia i concetti di antico, medievale, moderno e contemporaneo sono indicatori ben definiti di altrettanto ben definiti periodi storici.

Andare a modificarli - anzi peggio: mantenerli ma assegnando loro una diversa collocazione cronologica - creerebbe solo confusione. 

Non dimentichiamo che a numismatica non è un hobby, ma è anzitutto una scienza strettamente legata alla storia; il linguaggio delle due discipline deve essere necessariamente affine.

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2 ore fa, Gallienus dice:

qui [...] i concetti di antico, medievale, moderno e contemporaneo

"qui" e sottinteso "adesso, mentre scriviamo" sono due punti di rifermento rispettivamente geografico e temporale, che se non definiti in partenza possono portare a fraintendimenti in un discorso.

Il Medioevo è un periodo storico ben definito, qui non ci sono dubbi, ma sia "moderno" che "contemporaneo" sono due termini malleabili, non vincolanti.

Tra duecento anni, i futuri numismatici, potranno ancora parlare di una moneta del 1905 descrivendola come contemporanea?

Se sì, il concetto di contemporaneità verrebbe in questo caso privato del suo significato intrinseco, spostandolo su di un piano astratto.

Per localizzare correttamente il concetto, oltre al "qui" ed "oggi" ci servirebbe allora un' altra coordinata: il "cosa".

Scrivere che la monetazione moderna nasce nel XV secolo mi sta benissimo, inciampo però sul fatto di poter definire moderno un tondello di 500 anni fa.

Buon fine settimana!

Njk

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Ha ragione @Gallienus. I concetti di evo moderno (dal 1492 al 1815) ed evo contemporaneo (dal 1815 in poi) sono codificati negli studi storici. Contemporaneo significa che alcune caratteristiche fondamentali dell'epoca sono comparse dopo la rivoluzione francese e sono tuttora valide. E speriamo che lo siano ancora per molto tempo...

Lo stesso vale per l'evo moderno che accomuna tre secoli con caratteristiche comuni.

Arka

Diligite iustitiam

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In realtà non c'è un vero e proprio consenso unanime sulla periodizzazione contemporanea.

E fatico anche a prendere per buono che chi nasce oggi possa avere delle affinità con chi ha vissuto ai tempi delle guerre napoleoniche.

Quindi secondo me non è così strano ragionare sul tema.

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2 ore fa, Arka dice:

I concetti di evo moderno (dal 1492 al 1815) ed evo contemporaneo

 come @Arka scrive, l'evo moderno ha un inizio ed un a fine; ma per quello contemporaneo era stato previsto un limite temporale? Non proprio.

Credo che  in futuro qualche numismatico dovrà fare un riorganizzamento e qui non ci vedo nulla di male se oggi stesso noi iniziamo a rifletterci sopra.

Njk

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Il 23/2/2024 alle 20:47, littleEvil dice:

parlerei di contemporaneità solo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l'arco temporale di una "vita" calcolata a ritroso dall'"oggi".

Concordo. Anche col solo criterio dell'epoca, la guerra fredda è un'ottima linea di cesura fra contemporaneo e moderno.

Modificato da ART
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Provate a pensare invece a quante cose tutt'ora valide ci uniscono agli uomini che vissero dopo la Rivoluzione francese. Da Napoleone partono i codici legislativi, odiati dalla aristocrazia, ma non più aboliti. Sono la base per la libertà individuale, tutt'ora valida. Da lì partono anche le Costituzioni nazionali. Anche queste alla base delle libertà individuali. Iniziano anche i movimenti nazionali. Nochè qualche decennio più tardi i primi movimenti a difesa dei lavoratori. La previdenza sociale inizia subito dopo, assieme alle regole di lavoro e riposo. Per non parlare dello sviluppo industriale e delle invenzioni tecnologiche, che continuano pure oggi. E si può trovare molti altri argomenti comuni, come libertà di movimento e quindi viaggi, turismo e tutto ciò che comporta. Nel nostro settore pensate all'Unione Latina come a un predecessore dell'Euro... e così via discorrendo...

Arka

Diligite iustitiam

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Il problema nasce dal fatto che la tripartizione fu fatta distinguendo un' età antica, un' età medievale (medio evo, ovvero età di mezzo), e un' età moderna che corrispondeva pressappoco alla contemporaneità dei tempi di questa tripartizione. Oggi quel "moderno" risulta troppo datato quindi abbiamo creato una nuova categoria storica detta contemporanea. Età moderna ha quindi perso quel senso di modernità e oggi indica un periodo storico ben preciso, quello compreso tra l'età medievale e l' età contemporanea, che solitamente si fa iniziare con la rivoluzione francese o il congresso di Vienna. Resta il fatto che queste categorie cronologiche sono oggi molto discusse anche in ambito storico perché eurocentriche, riflettono la storia dell' Europa ma non quella di altre parti del mondo, e assai limitate, come tutte le convenzioni cronologiche. Tuttavia non si può rinunciare ad una classificazione cronologica che a mio avviso resta fondamentale, quindi anche se imprecisa è meglio che niente!

Quanto alla numismatica questa riflette la storia quindi mi sembra giusto che le categorie di classificazione numismatica ricalchino quelle storiche. Dobbiamo solo accettare che moderno non significa moderno come lo intendiamo oggi ma fa riferimento all' età moderna, un periodo molto distante culturalmente dalla nostra contemporaneità. 

C'è anche da dire che oggi non solo i secoli pesano come macigni ma persino gli anni quindi le nostre categorie cronologiche "scadono" più rapidamente... Tra il 1550 ed il 1680 non c'era tanta differenza nel modo in cui la gente viveva quotidianamente... Non potremmo dire lo stesso dello stesso intervallo cronologico tra il 2024 ed il 1894; persino 70 anni fa la vita, specialmente qui da noi, era veramente molto diversa da oggi. Quindi il nostro passato lo sentiamo sempre più lontano, facciamo fatica a considerare l'Ottocento contemporaneo quanto l'oggi eppure questo è dovuto al fatto che tutto è cambiato molto in fretta in pochissimo tempo, forse a breve avremo bisogno di inflazionare ancora quel termine contemporaneità...e creare una categoria di ultra contemporaneità ma presto ci sarà stretta anche quella!

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