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Risposte migliori

Inviato (modificato)
2 ore fa, vindar dice:

Non si sa quindi se è stata coniata prima o dopo la caduta del regime? 

 

Torniamo alla numismatica ... anche se questa non è una moneta.

Tutte le riproduzioni di fantasia di cui si è parlato sono state fatte a partire dagli anni '70. Prima non vi è alcuna traccia (dato che viene ben precisato da numerose case d'aste... cito testualmente "Questa valuta non è un conio ufficiale. Questa valuta appare dagli anni '70".). 

Per conto della Repubblica di Salò, sono state coniate dalla ditta Cogne di Aosta solo le monete  da 10 centesimi (acmonital) e da 20 centesimi (Nichelio).

Furono coniate utilizzando i macchinari e gli stessi coni portati via dalla zecca di Roma e di conseguenza risultano indistinguibili da quelle coniate a Roma con lo stesso millesimo. (N.B. Per saper cosa successe agli altri coni di maggior valore bisognerebbe chiedere al Museo della Zecca dello Stato... l'unica certezza è che non finirono nelle mani dei repubblichini)

L’ultima moneta della serie Impero, con valore da 10 centesimi, venne coniata in acciaio (in modo sperimentale), sempre negli stabilimenti della zecca a Cogne in Valle d’Aosta, dopo il 25 luglio 1944.

Si tratta di una moneta realizzata in soli 32 esemplari, di cui due sono conservati al Museo della Zecca a Roma, 20 finirono alla Direzione generale del Tesoro della RSI a Brescia e 10 distrutti.

Come giustamente ha detto @Oppiano, questo argomento era già stato "sviscerato" diversi mesi fa.

La storia e la realtà dei fatti non si può cambiare. 

Alla domanda iniziale (che comunque sembrava volutamente provocatoria, visto l'oggetto), hanno già risposto in molti ... e mi pare in modo totalmente concorde.

Quindi chiedo cortesemente a @Federr, di evitare, tra un paio di mesi, di riproporre ancora una volta sempre la stessa noiosa minestra, e a chi di dovere di chiudere questa discussione.

 

Modificato da Andy66

Inviato
5 ore fa, Andy66 dice:

Torniamo alla numismatica ... anche se questa non è una moneta.

Tutte le riproduzioni di fantasia di cui si è parlato sono state fatte a partire dagli anni '70. Prima non vi è alcuna traccia (dato che viene ben precisato da numerose case d'aste... cito testualmente "Questa valuta non è un conio ufficiale. Questa valuta appare dagli anni '70".). 

Per conto della Repubblica di Salò, sono state coniate dalla ditta Cogne di Aosta solo le monete  da 10 centesimi (acmonital) e da 20 centesimi (Nichelio).

Furono coniate utilizzando i macchinari e gli stessi coni portati via dalla zecca di Roma e di conseguenza risultano indistinguibili da quelle coniate a Roma con lo stesso millesimo. (N.B. Per saper cosa successe agli altri coni di maggior valore bisognerebbe chiedere al Museo della Zecca dello Stato... l'unica certezza è che non finirono nelle mani dei repubblichini)

L’ultima moneta della serie Impero, con valore da 10 centesimi, venne coniata in acciaio (in modo sperimentale), sempre negli stabilimenti della zecca a Cogne in Valle d’Aosta, dopo il 25 luglio 1944.

Si tratta di una moneta realizzata in soli 32 esemplari, di cui due sono conservati al Museo della Zecca a Roma, 20 finirono alla Direzione generale del Tesoro della RSI a Brescia e 10 distrutti.

Come giustamente ha detto @Oppiano, questo argomento era già stato "sviscerato" diversi mesi fa.

La storia e la realtà dei fatti non si può cambiare. 

Alla domanda iniziale (che comunque sembrava volutamente provocatoria, visto l'oggetto), hanno già risposto in molti ... e mi pare in modo totalmente concorde.

Quindi chiedo cortesemente a @Federr, di evitare, tra un paio di mesi, di riproporre ancora una volta sempre la stessa noiosa minestra, e a chi di dovere di chiudere questa discussione.

 

 

Mi sembra di esser stato molto diplomatico anche nelle accuse e nelle provocazioni, come questa. È stata soltanto una domanda…. Che non è stata percepita in maniera positiva, come era il mio intento.


Inviato
9 ore fa, Andy66 dice:

Quindi chiedo... a chi di dovere di chiudere questa discussione.

Penso sia meglio, così come avevo chiuso l'altra. L'argomento "moneta di Mussolini" è stato trattato a più riprese nel forum, dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che, di qualunque metallo siano fatte, queste produzioni non hanno alcun interesse numismatico, e ancor meno dignità storica. Quanto al valore economico, l'oro è sempre oro, sotto qualunque forma, ma quando questa, come nel caso in questione, intende celebrare uno dei periodi più bui della nostra storia, la cosa migliore da fare sarebbe forse trasformarlo in moneta sonante, con l'aiuto di una buona fonderia ;) 

petronius

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