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Inviato
5 ore fa, numa numa dice:

Capisco sia comodo dire ;

armatevi e partite ( che io mi godo li spettacolo)

le associazioni caro Vigano’ - vada a leggersi gli statuti - hanno obiettivi preminentemente culturali, non di lobby. Lei forse confonde.. 

 

Mah...gli statuti sono belli e roboanti..come la Costituzione..peccato che poi molti articoli siano totalmente ignorati..diritto allo studio dell'obbligo gratuito, sanità, concorrere equamente in base alla capacità conttributiva ecc ecc. Quindi...sicuramente le associazioni hanno obiettivi preminentemente culturali ma non posso fare a meno di notare che nei circoli si fanno anche tante compravendite, e non sempre di qualche centinaio di euro.. Dai, diciamolo chiaramente, a nessuno fa piacere sapere che di alcune tipologie monetarie esistono migliaia di pezzi...anche se non immessi sul mercato creano ansie nel collezionista che fino a ieri pensava di avere pezzi piuttosto rari in collezione.

Si la NIA qualcosa ha fatto visto che il Presidente insieme a Viganò ha fatto di tutto per promuovere le interrogazioni parlamentari. Bizerba ha scritto ai Ministeri, ai componenti della Commissione che si è occupata di inventariare il materiale di cui alla nota 56 ma le risposte sono state evasive e in alcuni casi non ci sono state proprio!

Senza l'errore della nota 56, che considero uno scivolone, di questo materiale non si sarebbe saputo nulla per chissà quanto tempo ancora.

Mi piacerebbe tanto sapere chi ha inserito nella monografia la nota..e soprattutto sapere che fine ha fatto😀

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Inviato
13 minuti fa, elledi dice:

Mah...gli statuti sono belli e roboanti..come la Costituzione..peccato che poi molti articoli siano totalmente ignorati..diritto allo studio dell'obbligo gratuito, sanità, concorrere equamente in base alla capacità conttributiva ecc ecc. Quindi...sicuramente le associazioni hanno obiettivi preminentemente culturali ma non posso fare a meno di notare che nei circoli si fanno anche tante compravendite, e non sempre di qualche centinaio di euro.. Dai, diciamolo chiaramente, a nessuno fa piacere sapere che di alcune tipologie monetarie esistono migliaia di pezzi...anche se non immessi sul mercato creano ansie nel collezionista che fino a ieri pensava di avere pezzi piuttosto rari in collezione.

Si la NIA qualcosa ha fatto visto che il Presidente insieme a Viganò ha fatto di tutto per promuovere le interrogazioni parlamentari. Bizerba ha scritto ai Ministeri, ai componenti della Commissione che si è occupata di inventariare il materiale di cui alla nota 56 ma le risposte sono state evasive e in alcuni casi non ci sono state proprio!

Senza l'errore della nota 56, che considero uno scivolone, di questo materiale non si sarebbe saputo nulla per chissà quanto tempo ancora.

Mi piacerebbe tanto sapere chi ha inserito nella monografia la nota..e soprattutto sapere che fine ha fatto😀

 

Che fine ha fatto la nota o chi l'ha scritta??☺️


Inviato
1 minuto fa, Liutprand dice:

Che fine ha fatto la nota o chi l'ha scritta??☺️

 

Chi l'ha scritta non si sa...ma credo che avrà preso un liscio e busso non da poco😂


Inviato
1 ora fa, Liutprand dice:

Che fine ha fatto la nota o chi l'ha scritta??☺️

 

gli autori sono tutti  vivi e vegeti.. basta chiedere a loro


Inviato
58 minuti fa, numa numa dice:

gli autori sono tutti  vivi e vegeti.. basta chiedere a loro

 

non mi pare..Però se sei in grado di dirci chi ha materialmente redatto la nota 56 proverò a contattarlo...ma dubitiam😇


Inviato

Non  ho idea di chi abbia scritto la nota 56 ma se mi stesse a cuore e volessi approfondire  contatterei gli autori per prima cosa 


Inviato (modificato)

E se la nota 56 invece di essere un atto maldestro avesse avuto lo scopo di mettere la pulce nel orecchio?

Modificato da principesax
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Inviato
12 ore fa, numa numa dice:

Non  ho idea di chi abbia scritto la nota 56 ma se mi stesse a cuore e volessi approfondire  contatterei gli autori per prima cosa 

 

E secondo te non ci abbiamo provato in tutti questi anni?

Bizerba ricevette una sola risposta, piuttosto supponente e per niente esaustiva...ed è tutto dire. Anche dei componenti della Commissione non ha risposto nessuno. Ovviamente...

4 ore fa, principesax dice:

E se la nota 56 invece di essere un atto maldestro avesse avuto lo scopo di mettere la pulce nel orecchio?

 

No. escludilo. Non a caso dopo che scoppiò il bubbone provarono a "nascondere" la monografia nei meandri del portale...

La situazione è questa...esce la nota 56...subito contattati gli autori della monografia...poi approfondimenti sulla Commissione..poi interpellanze parlamentari....risultati..ZERO...

e infine SILENZIO ASSOLUTO...

  • Mi piace 1

Inviato

Buon Giorno,

                               solo una annotazione a margine, presumo nelle mia ignoranza siano poche le “autorità” che in qualche modo possano “curiosare” negli armadi e nei depositi di questo ente, di questi con ogni probabilità nessuno ha attualmente il minimo interesse (azzarderei tornaconto “politico”*) a farlo rompendo equilibri tra i vari poteri al di là del “polverone” di facciata. Si spera che mentre maturano le condizioni, il tempo scorre con velocità diverse per alcune istituzioni, a volte rallenta moltissimo, non abbia a verificarsi qualche disguido.

Nulla di nuovo, anche perché, non ostante la nota richiamata, non ci sono giustificazioni da fornire, presumo esistano procedure e consuetudini consolidate, si dovrà aspettare che i tempi maturino.

*Ho volutamente specificato politico

Scusate se può sembrare un commento da Bar Sport (probabilmente non è niente di diverso), riflette il senso di impotenza e irrilevanza delle persone comuni.

 

Cordialità


Inviato
2 ore fa, elledi dice:

E secondo te non ci abbiamo provato in tutti questi anni?

Bizerba ricevette una sola risposta, piuttosto supponente e per niente esaustiva...ed è tutto dire. Anche dei componenti della Commissione non ha risposto nessuno. Ovviamente...

bastava scriverlo prima ..

cosi nessuno  fa il Donchisciotte... ;)


Supporter
Inviato (modificato)

Mi sembra di averlo già scritto in altro post.

La “nota 56” è presente nel lavoro a firma Silvana Balbi de Caro, COLLEZIONE REALE E IL SUO COMPLETAMENTO NEL 1983, in Bollettino di Numismatica n. 1/2012 “La collezione di Vittorio Emanuele III e gli studi di storia monetaria.”

https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/apriArticolo.html?idArticolo=43&from=C

Si legge:

Nell’aprile del ’45 anche l’oro della zecca venne trasferito da Fortezza a Roma dalle forze alleate assieme alle restanti partite di lingotti, verghe e monete della Banca d’Italia: si trattava di 13 barili per un peso dichiarato dalla zecca, e mai verificato dalla Banca, di kg 1677,000000[56].

 

[56] CARDARELLI - MARTANO 2000, p. 150 e ss. Dopo il passaggio della zecca italiana dal Ministero del Tesoro all'Istituto Poligrafico dello Stato (L.154/1970), dalla Tesoreria Centrale furono acquisiti alcuni barili ed alcune bisacce contenenti monete d'oro, preziosi e medaglie, già depositati in cauta custodia presso la Zecca. Nel 1992, con decreto del Ministro del Tesoro del 25 maggio, ad un'apposita Commissione di esperti, appartenenti alle Amministrazioni del Tesoro, dei Beni Culturali e dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, venne assegnato il compito di procedere alla ricognizione, catalogazione e valutazione delle monete e dei valori esistenti presso la Tesoreria Centrale dello Stato o presso la Zecca. I lavori di verifica sono terminati nel 2009. Oltre a una grandissima quantità di monete in oro di circolazione, specialmente sterline, marchi, franchi e dollari, il fondo esaminato dalla Commissione interministeriale ha rivelato l'esistenza, per la parte italiana (oltre 10 mila pezzi), di un significativo numero di monete per collezionisti, emesse dallo Stato ed evidentemente rimaste invendute. Tra le monete in oro emesse a nome di Vittorio Emanuele III sono da segnalare le 100 lire del tipo Aquila sabauda del 1903 (alcune decine di esemplari) e del 1905 (pochissimi esemplari); quelle del 1923 con il tipo del fascio littorio, emesse per il primo anniversario della marcia su Roma (oltre 5 mila pezzi); quelle del 1925 emesse per celebrare i primi 25 anni di regno di Vittorio Emanuele III con il tipo Vetta d'Italia (parecchie centinaia di esemplari); alcune prove in oro delle 100 lire del 1931 del tipo Italia su prora modellate dal Romagnoli (anni '31/IX, *31/ X e 32/X); le 100 lire del 1936 con il littore di primo tipo e del 1940 con il littore di secondo tipo (alcuni esemplari, tra cui alcuni pezzi di prova del 1940/XVIII proof).

Consistente anche il lotto dei pezzi da L. 50 del 1936 anno XIV della serie dell'Impero (tra cui alcune prove) e la serie completa del Boninsegna del 1912 con il tipo dell'Aratrice (nel complesso parecchie centinaia di pezzi), oltre ad un consistente numero di esemplari diversi tra loro per taglio, anno di emissione e metallo.

IMG_4223.jpeg

All’epoca (2010) gli autori del libro citato di cui apre la Nota 56 erano:

Sergio Cardarelli (Orte, 1953) è funzionario dell'Ufficio Ricerche Storiche della Banca d'Italia e responsabile dell'Archivio storico. Ha pubblicato alcuni studi di storia economica e bancaria.

Renata Martano (Napoli, 1959) è archivista presso l'Ufficio Ricerche Storiche della Banca d'Italia, Settore Archivio storico.

Modificato da Oppiano
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Inviato

Grazie Oppiano 

sempre bene riportare ‘i fatti’ in questo caso la nota e gli autori, altrimenti chi legge puo’ non avere presente a cosa si fa riferimento.

personalmente la nota ce l’ho ben presente - il suggerimento che davo sopra ( di contattare gli autori ) era rivolto a chi sembra essere molto preso, quasi ossessionato,  dalla questione.

Mi risulta che ambedue i funzionari della banca d’Italia, responsabili dello scritto siano non solo viventi ma in attività - Cardarelli e’ responsabile dell’archivio storico della banca d’Italia. Quindi possono essere contattati. Se poi non rispondono, o non hanno risposto questa e’ altra questione. Bene comunque chi ci avra’ provato. 


Inviato

Se andate a leggere il libro Dei due autori potrete notare che la nota 56 è del tutto avulsa dal pezzo che va dalle pagine 150 e seguenti...quanto scritto nella nota 56 non appare nel volume pregevole dei due funzionari..e dunque..da dove sono stati estrapolati quei numeri??

 

In quanto ad essere presi/ossessionati dalla questione...lascio agli studiosi ogni autonoma valutazione...se volete vi scannerizzo le pagine 150 e seguenti...ma non troverete quei numeri...inventati? estrapolati da qualche altro scritto? chissà..l'ossessione continua😂

Fatti..non parole...e direi..carta NON canta😂

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Inviato
22 ore fa, Oppiano dice:

IMG_4223.jpeg

Non riesco a trovare il decreto del Ministro del Tesoro del 25/05/1992: qualcuno ha avuto modo di leggerlo?

Awards

Inviato
7 ore fa, elledi dice:

Se andate a leggere il libro Dei due autori potrete notare che la nota 56 è del tutto avulsa dal pezzo che va dalle pagine 150 e seguenti...quanto scritto nella nota 56 non appare nel volume pregevole dei due funzionari..e dunque..da dove sono stati estrapolati quei numeri??

Una nota e’ appunto un approfondimento esplicativo non deve essere forzatamente una pedissequa ripresa del testo - la nota aggiunge normalmente, dati, riferimenti, contesto a quanto riportato nel testo principale.
Funziona cosi - almeno per le pubblicazioni di carattere tecnico- scientifiche.

Per i dati citati dai due autori - che sono archivisti e che quindi hanno accesso alle fonti documentali - non posso  che ripetere quanto scritto sopra: la cosa piu’ semplice sarebbe di chiederne contezza a chi il volume l’ha scritto e ricercato. 


Inviato

Certe affermazioni non dicono e non aggiungono nulla a quanto gia' noto. 


Inviato
9 ore fa, numa numa dice:

Una nota e’ appunto un approfondimento esplicativo non deve essere forzatamente una pedissequa ripresa del testo - la nota aggiunge normalmente, dati, riferimenti, contesto a quanto riportato nel testo principale.
Funziona cosi - almeno per le pubblicazioni di carattere tecnico- scientifiche.

Per i dati citati dai due autori - che sono archivisti e che quindi hanno accesso alle fonti documentali - non posso  che ripetere quanto scritto sopra: la cosa piu’ semplice sarebbe di chiederne contezza a chi il volume l’ha scritto e ricercato. 

 

Inutile replicare...tanto non riesco a spiegarmi: il contenuto della nota 56 non appare mai e in nessun modo nel volume dei due funzionari...la nota 56 non è assolutamente stata stilata da questi funzionari....viene da altre fonti...quali?  non si sa....chissà se mi sono spiegato..boh..


Inviato

Il contenuto della nota 56 poteva essere noto solo ai componenti della Commissione (interpellati con zero risposte) o a funzionari dell'IPZS...(interpellati, zero risposte)..Banca d'Italia...non ne sapeva assolutamente nulla..

  • Mi piace 2

Inviato

non è il mio periodo, e faccio una domanda in punta di piedi, vi prego non uccidetemi :D

non ho capito una cosa:

supponiamo che della moneta X in oro, un meraviglioso 100 lire in oro, siano noti al mercato 3 esemplari, e che quindi la moneta sia molto ambita.

supponiamo che in un bidone ce ne siano altre 200, finora ignote, che restano comunque musealizzate, e che non arriveranno mai al mercato (perché questa ipotesi, scusatemi, ma mi pare in Italia assolutamente impensabile)....

cosa cambia?

Non è la signora Pina che ne ha trovate 200 nel materasso e le porta da una casa d'asta per venderle ....

quindi in tutto questo il passaggio in questione mi manca... cambia la narrazione di un articolo, certamente, ma non mi pare cambi il prezzo di mercato... no?

grazie


Inviato
4 minuti fa, Poemenius dice:

non è il mio periodo, e faccio una domanda in punta di piedi, vi prego non uccidetemi :D

non ho capito una cosa:

supponiamo che della moneta X in oro, un meraviglioso 100 lire in oro, siano noti al mercato 3 esemplari, e che quindi la moneta sia molto ambita.

supponiamo che in un bidone ce ne siano altre 200, finora ignote, che restano comunque musealizzate, e che non arriveranno mai al mercato (perché questa ipotesi, scusatemi, ma mi pare in Italia assolutamente impensabile)....

cosa cambia?

Non è la signora Pina che ne ha trovate 200 nel materasso e le porta da una casa d'asta per venderle ....

quindi in tutto questo il passaggio in questione mi manca... cambia la narrazione di un articolo, certamente, ma non mi pare cambi il prezzo di mercato... no?

grazie

 

Beh insomma. Sapere che da qualche parte ci siano solo più di 5000 pezzi di 100 lire fascione non è proprio cosa da poco. Non colleziono ori del regno ma come minimo ci penserei 10 volte prima di prenderla. Poi che nessuno abbia interessi a farle uscire da lì è un altro discorso. 

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Inviato
30 minuti fa, kingmasu dice:

Beh insomma. Sapere che da qualche parte ci siano solo più di 5000 pezzi di 100 lire fascione non è proprio cosa da poco. Non colleziono ori del regno ma come minimo ci penserei 10 volte prima di prenderla. Poi che nessuno abbia interessi a farle uscire da lì è un altro discorso. 

 

ok quindi parliamo di un aspetto che però è psicologico, non numismatico .... sapere che questa cosa esiste, anche se non è in vendita e non lo sarà mai, cambia il mio approccio alla cosa stessa.... 

non lo capisco...non mi sembra perfettamente logico... ma la cosa c'è è ne prendo atto.

grazie comunque per la risposta e scusate "l'intormissione" :)

  • Mi piace 1

Inviato

Non so se il paragone calza ma potremmo dire lo stesso del tesoro di Como,1000 monete più o meno rare non hanno scalfito minimamente le quotazioni delle varie tipologie in questione giacche' tali monete non approderanno mai al mercato antiquario essendo esse musealizzate.

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Inviato
12 minuti fa, Adelchi66 dice:

Non so se il paragone calza ma potremmo dire lo stesso del tesoro di Como,1000 monete più o meno rare non hanno scalfito minimamente le quotazioni delle varie tipologie in questione giacche' tali monete non approderanno mai al mercato antiquario essendo esse musealizzate.

 

queste pero’ non sono musealizzate - questa e’ la differenza 

18 minuti fa, elledi dice:

Il contenuto della nota 56 poteva essere noto solo ai componenti della Commissione (interpellati con zero risposte) o a funzionari dell'IPZS...(interpellati, zero risposte)..Banca d'Italia...non ne sapeva assolutamente nulla..

 

Bene . Allora proviene dai componenti della Commissione. 
Quello che mi parrebbe strano  pero’ e’ che due autori che sono responsabili del volume come facevano a ignorare che tale nota fosse nel loro testo?

se scrivo un volume e ne consegno le bozze dovrei accorgermi se c’e’ una nota che appare  incongrua e magari ne parlo prima con l’editore, o presumiamo che gliel’abbiano messa di straforo? E se cosi anche  fosse i due autori non hanno nulla da dire? 


Inviato

Quindi, se quanto riportato nella nota 56 corrisponde al vero, la commissione in questione è stata in carica dal 1992 al 2009 e del proprio lavoro durato 17 anni non ha lasciato alcuna traccia pubblica? Ma il Decreto del Ministro del Tesoro del 25 maggio 1992 esiste? Io non l'ho trovato.

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