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Scoperta tomba di un guerriero del VII secolo. Fu sepolto con cavallo, spada, armatura, arco e frecce. Chi era quell’uomo

 

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Una sontuosa tomba di un guerriero àvaro, sepolto sotto il proprio cavallo e dotato di un corredo composto da un’armatura lamellare, una lunga spada, arco e frecce, è stata trovata dagli archeologi ungheresi durante alcuni lavori nei pressi della città di Ebes, un Comune di circa 5mila abitanti, situato nell’Ungheria orientale.

Il ritrovamento della tomba è stato presentato nelle ore scorse dagli archeologi del Déri Múzeum di Derecske [ERRORE: la città si chiama Debrecen] – cittadina capoluogo di distretto – alla presenza del sindaco di quest’ultima. Il guerriero, secondo una prima valutazione dei materiali e delle modalità di sepoltura, sarebbe vissuto nella prima metà del VII secolo d. C. Gli archeologi hanno isolato la tomba e prelevato l’intero blocco del terreno in cui il guerriero fu sepolto per procedere a un accurato e scavo chirurgico in laboratorio.

 
avari-4-1024x691.webp Il terreno in cui era posta la tomba è stato prelevato in blocco e inserito in una cassa di legno @ Foto Dèri Muzéum

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Chi erano gli Àvari? Furono un’alleanza di gruppi nomadi eurasiatici le cui origini rimangono oscure, attivi durante la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo. Sono noti principalmente per le loro incursioni e le devastazioni causate nelle guerre con i bizantini, avvenute tra il 568 e il 626. Le analisi del Dna compiute su alcune tombe avare hanno consentito di stabilire che le persone sepolte – dotate di occhi e di capelli scuri – avessero probabilmente origini turco-mongole. Si può ritenere che queste popolazioni avessero, come i longobardi, formato un’élite guerriera che consentiva sia la conquista di nuovi territori che il servizio a pagamento per altri popoli. Ciò grazie, soprattutto, all’abilità nell’uso del cavallo e all’uso della staffa d’equitazione, inventata in India attorno al II secolo d.C. (forse anche prima) e introdotta in Europa, appunto, degli Avari, il popolo della steppa che occupò l’attuale Ungheria al tempo in cui essa fu abbandonata dai Longobardi. La staffa consentiva di migliorare le performance dei cavalli e la stabilità del cavaliere, offrendogli un appoggio per cavalcare in piedi e un punto di appoggio, in tensione, per il corpo che consentiva il miglioramento della precisione nel tiro delle frecce e il combattimento con la spada.

 

In sintesi si può affermare che queste popolazioni nomadi acquistarono potenza in seguito alla disgregazione dell’Impero romano e, successivamente a devastanti conquiste, divennero stabili. Per governare, gli Avari stabilirono un khaganato che abbracciava il bacino carpatico e vaste porzioni di Europa centrale e orientale, comprese Ungheria, Austria, Cechia, Slovacchia, Slovenia interna, parti di Polonia, Romania, Moldavia, Croazia interna, Serbia, Bosnia-Erzegovina interna e Bulgaria. Benché i primi riferimenti agli Avari risalgano alla metà del V secolo, quelli insediatisi in Pannonia e Dacia entrarono nel panorama storico solo nella metà del VI secolo, fuggendo dalle steppe pontico-caspiche sotto il dominio dei Göktürk. Secondo fonti contemporanee, gli Avari costituirono una classe dominante ma numericamente limitata nei loro domini. Dopo un periodo di crisi, le campagne di conquista dell’impero carolingio contro gli Avari portarono alla definitiva sconfitta del loro khaganato negli anni ‘790, causando la perdita del potere politico all’inizio dell’IX secolo e, poco dopo, della loro identità culturale.

Gli studiosi propongono che esistesse una società avara altamente strutturata e gerarchica, con interazioni complesse con altri gruppi “barbari”. Il khagan era la figura fondamentale, circondato da una ristretta cerchia aristocratica nomade. Le sepolture eccezionalmente ricche ritrovate confermano che il potere era limitato ai khagan e a una classe affiatata di “guerrieri d’élite” Oltre ai cumuli di monete d’oro che accompagnavano le sepolture, gli uomini venivano spesso sepolti con simboli che mostrassero il rango raggiunto in vita, ad esempio grazie a cinture decorate, armi, staffe simili a quelle trovate in Asia centrale, nonché al loro cavallo, come è avvenuto per il guerriero recentemente trovato in Ungheria.

L’armatura lamellare, come quella trovata nella tomba appena scoperta, era composta da centinaia di piastre rettangolari intrecciate, come quella mostrata – nella foto, qui sotto – dall’archeologa ala sindaco del capoluogo di distretto, nel corso della conferenza stampa di presentazione della scoperta.
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https://stilearte.it/scoperta-tomba-di-un-guerriero-del-vii-secolo-fu-sepolto-con-cavallo-spada-armatura-arco-e-frecce-chi-era-quelluomo/

 
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The remains of a fully armed Avar warrior were excavated by the archaeologists of the Déri Museum in Debrecen

The archaeologists of the Déri Museum in Debrecen found the grave of a fully armed Avar warrior on the border of Ebes in November of last year, the details of the find are currently being revealed by the specialists.

 

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It was written that a complete lamellar armor was found in the solitary early Avar grave and that the warrior’s horse was also buried above the relatively shallow grave. Beneath the horse, spread out over the deceased, the armor was found, on which the warrior’s wooden open quiver with its arrows, as well as his bow and sword, was placed.

The importance of the tomb is given by the armor inside it, which – after the discovery in Derecske in 2017 – is the second piece of lamellar blood that can probably be said to be complete and was found in a relatively intact state during an archaeological excavation. As a result, except for the horse bones, the entire group of finds was removed in one block by specialists and is currently being dismantled and documented in the restoration workshop. All of this makes it possible to interpret and reconstruct the structure of the armor and can provide additional data on the lamellar armor of the Avar period, they said.

At the same time, dismantling the assemblage in the workshop enables the detection and examination of phenomena, such as organic remains, which would not be possible under field conditions.

It was highlighted that lamellar armor was an important part of the equipment of the Avar heavy cavalry. A few fragments and a few connected pieces of several types of armor made of small iron plates are usually found in the graves. Those graves where the number of lamellae found in them indicates complete armour, were affected by contemporary or modern disturbances.

“That’s why the grave of a warrior who lived at the beginning of the 7th century, found during the archaeological excavation of the M35 highway in the spring of 2017, on the southwestern border of Derecske, was special,”

– says the statement, according to which the armor spread under the man – also takes into account European armor finds of the same age taking – the first lamellar blood, which can be said to be complete, was discovered by a specialist and was not removed in a disturbed state, but in its original position.

The significance of the find in Derecske is shown by the fact that the museum’s treasures were also visible in Austria (Schallaburg) and then in Germany (Halle) at exhibitions presenting equestrian nomads organized in recent years.

At the same time, these armors were tailored to the individual, they were not uniform: they could be made of plates of different sizes, shapes, and numbers, with different lacing methods, and could consist of a different number of rows, so the more complete or nearly complete armor finds in intact condition, the more complete a picture we can get not only of the about armor but also about the Avar heavy cavalry.

This is why the horse grave recently found in Ebes is of great importance. The examination has already begun, currently, the armor and weapons are visible on the body, but as the restoration progresses, additional valuable artifacts may be found, the document states.

The archaeologists, since they came across the find in November, on Rufus Day, gave this name to the warrior who lived in the early Avar period, probably in the first half of the 7th century.

(MTI)

Photos: Déri Museum

 
 

https://www.debrecensun.hu/local/2024/01/30/the-remains-of-a-fully-armed-avar-warrior-were-excavated-by-the-archaeologists-of-the-deri-museum-in-debrecen/


Inviato

 

1-s2.0-S0305440323001759-gr2_lrg-2.jpg?w Map of Central Europe in the 8th century A.D. with the places mentioned in the text | photo Jiří Macháček et al.

 

 

 

 

The remains of the Avar warrior with his armor and equipment The remains of the Avar warrior with his armor and equipment | photo Déri Múzeum


Inviato (modificato)

@ARES III qui si sta "zappando nel tuo orto"🙂 .

https://stilearte.it/scoperta-tomba-di-un-guerriero-del-vii-secolo-fu-sepolto-con-cavallo-spada-armatura-arco-e-frecce-chi-era-quelluomo/

Confido che, come tua usanza,saprai approfondire e scovare foto nuove e migliori 😁c  

Mi accorgo ora che mi avevi preceduto di una ventina di ore...

Per tutte le mie gaffes si rimanda al mio "sito" : www. Narcolettico.stord.it.o 🤔😴

Modificato da Adelchi66
  • Haha 1

Inviato
2 ore fa, Adelchi66 dice:

@ARES III qui si sta "zappando nel tuo orto"🙂 .

https://stilearte.it/scoperta-tomba-di-un-guerriero-del-vii-secolo-fu-sepolto-con-cavallo-spada-armatura-arco-e-frecce-chi-era-quelluomo/

Confido che, come tua usanza,saprai approfondire e scovare foto nuove e migliori 😁c  

Mi accorgo ora che mi avevi preceduto di una ventina di ore...

Per tutte le mie gaffes si rimanda al mio "sito" : www. Narcolettico.stord.it.o 🤔😴

 

Effettivamente si:

 @CdC potresti gentilmente unire le due discussioni. Grazie mille


Inviato

Una corazza lamellare avara è tanta roba 😳 !


Inviato
2 ore fa, Adelchi66 dice:

Una corazza lamellare avara è tanta roba 😳 !

 

Aspettiamo fiduciosi i restauri...


Inviato
8 ore fa, ARES III dice:

potresti gentilmente unire le due discussioni. Grazie mille

Fatto.

  • Grazie 1

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