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Tenea: scoperto un importante tesoro monetale


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29 monete d’argento, deposito offertoriale femminile e acquedotto dell’imperatore Adriano portati alla luce durante gli scavi

 

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Corinto, 14 gennaio 2024 – Durante gli scavi archeologici condotti a Tenea, un’antica città greca nelle vicinanze di Corinto, gli archeologi hanno riportato alla luce una sezione dell’acquedotto di Adriano, una delle più imponenti opere idrauliche del II secolo d.C. Questa rilevante scoperta è stata annunciata dalla Direzione delle Antichità Preistoriche e Classiche del Ministero della Cultura in seguito agli scavi effettuati a Chiliomodi, nella regione di Corinzia, nel sud della Grecia, negli ultimi mesi del 2023. Nel corso degli stessi interventi di dindagine archeologica è stato rinvenuto un prezioso deposito di monete, legato probabilmente a un atto di fondazione religiosa. I materiali recuperati e le contestualizzazioni sono ora al vaglio degli studiosi.

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Tenea (Τενέα) è un ex comune situato nella periferia del Peloponneso, in Grecia, con una popolazione di circa 5500 abitanti. Questo comune è stato soppresso come parte della riforma amministrativa nota come Programma Callicrate, entrato in vigore nel gennaio 2011. Attualmente, il territorio di Tenea è incluso nel comune di Corinto. La storia di Tenea è avvolta nella mitologia e nei testi storici, con la leggenda che racconti la sua fondazione da parte dei prigionieri di guerra troiani intorno al 1100 a.C. La sua valenza storica nella regione è stata confermata da scoperte archeologiche, inclusi reperti preistorici e un’antica sezione dell’acquedotto di Adriano, che hanno portato alla luce elementi distintivi della sua storia e cultura.

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Nel corso degli scavi, che si sono concentrati principalmente nella zona di Chiliomodi a circa 80 chilometri a sud-ovest di Atene, gli archeologi non solo hanno portato alla luce l’acquedotto di Adriano, ma hanno anche rinvenuto un eccezionale tesoro composto da 29 rare monete greche antiche d’argento. Queste monete, risalenti al periodo compreso tra la fine del VI secolo a.C. e il 330 a.C., sono descritte come alcune delle più rare e storiche dell’antica Grecia.

Tra le monete trovate spiccano infatti tre stateri di Elide coniati ad Olimpia durante vari Giochi Olimpici, stateri di Egina, stateri di Stinfalo, Argo e Opuntia Lokron, nonché stateri di Tebe del V secolo a.C. che raffigurano Ercole che soffoca due serpenti con le mani.

La scoperta di questo tesoro è stata collegata alla presenza di manufatti rituali, tra cui figurine femminili, animali, vasi in miniatura e altri, che erano stati scoperti nei precedenti scavi, conferendo così un distintivo carattere rituale ai siti esplorati.

Gli archeologi hanno avuto l’opportunità di esplorare e studiare la sezione dell’acquedotto adrianeo che trasportava l’acqua dall’antica città di Corinto da Stinfalo. La struttura dell’acquedotto, scoperta vicino alle terme romane lungo il fiume Karkana, è stata descritta come una delle più grandi opere idrauliche della Grecia del II secolo d.C. Il tratto scavato ha una lunghezza di circa 31 metri in direzione nord-sud. La condotta idrica presenta pareti verticali esterne alte 3,20 metri e una copertura a volta semicircolare.
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La scoperta dell’acquedotto di Adriano è di particolare importanza poiché offre una visione dettagliata di questa struttura monumentale che ha contribuito allo sviluppo e alla fornitura d’acqua dell’antica città di Corinto. Contestualmente, sono emersi reperti archeologici che testimoniano l’esistenza di Tenea, un’antica città leggendaria menzionata nei miti e nei testi storici, costruita secondo la leggenda dai prigionieri di guerra troiani intorno al 1100 a.C. Sono stati anche ritrovati resti dell’insediamento preistorico di Tenea, risalente alla Prima Età del Bronzo II (2600-2300 a.C.), e un complesso di edifici che abbraccia il periodo dal tardo arcaico a quello ellenistico, comprendente luoghi di culto e tre cisterne elaborate.

https://stilearte.it/29-monete-dargento-deposito-offertoriale-femminile-e-acquedotto-dellimperatore-adriano-portati-alla-luce-durante-gli-scavi/

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  • ARES III ha rinominato il titolo in Tenea: scoperto un importante tesoro monetale
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Rare ancient Greek coins and other artifacts found at Tenea
 
Rare ancient Greek coins and other artifacts found at Tenea | photo Greek Ministry of Culture  

A Spectacular Treasure Trove of Rare Greek Coins from Between the 6th and 4th Centuries BC and Other Objects Found in Ancient Tenea

 

In October 2023, the systematic archaeological investigation in Chiliomodi (Corinthia region, Greece) concluded, at the site of ancient Tenea, under the direction of archaeologist Dr. Elena Korka and conducted by the Directorate of Prehistoric and Classical Antiquities of the Ministry of Culture.

 

The excavation, among other things, revealed for the first time this year a portion of the Hadrianic aqueduct in the area of ancient Tenea, precisely determining the course of one of the largest hydraulic works of the 2nd century AD in Greece, intended to supply water to ancient Corinth from Stymphalus.

The aqueduct was located near the Roman baths along the Karkana River. It was excavated over a length of 31 meters in a north-south direction. It is a water conduit constructed with a semicircular vaulted roof, whose surface was visible in antiquity.

The section of the Hadrianic aqueduct now uncovered The section of the Hadrianic aqueduct now uncovered | photo Greek Ministry of Culture
 

The structure has external vertical walls, 3.20 meters in height, made of rough stones bound together with mortar, reinforced in depth with a second series of rough stones to ensure the stability of the monument.

At the same time, a portion of the prehistoric settlement of Tenea was found and excavated, dating back to the Early Bronze Age II (2600-2300 BC), confirming the occupation of the area before the fall of Troy. It was found on the outskirts of the hill Agioi Asomatoi, east of the aqueduct.

 

Furthermore, a rich complex of buildings from the late archaic to the Hellenistic period was discovered and excavated, including individual places of worship, including three extremely elaborate cisterns, one of them with a cathodic-anodic scale.

The 29 ancient coins from between the 6th and 4th centuries B.C. The 29 ancient coins from between the 6th and 4th centuries B.C. | photo Greek Ministry of Culture
 
 
 

Of exceptional archaeological importance and rarity is the treasure of 29 ancient Greek silver coins found along with a portable clay altar, a miniature vase, and a figurine of a horse with a rider. There are 20 staters, 5 drachmas, 3 half-drachmas, and 1 diobol.

The treasure includes coins dating from the late 6th century BC to the 330s BC, many of them being the rarest and most historical coins of ancient Greece: three staters of Helios, minted in Olympia during different Olympic Games; an Aegina stater with a land turtle instead of a sea turtle; staters from Stymphalus (Arcadia), Argos, and Locris Opuntia, as well as a 5th-century BC Theban stater depicting Hercules strangling two snakes with his hands.

The presence of this treasure is linked to the findings of ritual use (female and animal figurines, miniature vessels, and others) discovered last year and continued to be found this year, giving a clear ritual character to the uncovered sites.

Tombs from the archaic period were also found Tombs from the archaic period were also found | photo Greek Ministry of Culture
 

In the same area, four silver coins from the late classical period were also found, constituting a separate treasure.

In the upper layers of excavation, two complexes of Roman and late Roman buildings were excavated, along with intricately carved archaic tombs and other Roman tombs.

The oldest tombs are distinguished by their sarcophagus and pit tomb typology, covered with pore-shaped covering slabs, and all of them had a rough stone marker outside the boxes. The burials belonged to both adults and children, decorated with rich geometric and animal motifs.


 

https://www.labrujulaverde.com/en/2024/01/a-spectacular-treasure-trove-of-rare-greek-coins-from-between-the-6th-and-4th-centuries-bc-and-other-objects-found-in-ancient-tenea/

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