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Bacoli, scoperti resti di una villa romana d'epoca imperiale: «Da qui Plinio il Vecchio vide l'eruzione del Vesuvio»


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l sindaco e la Soprintendenza della città metropolitana annunciano il rinvenimento «eccezionale» fatto durante i lavori per la nuova villa comunale: i resti trovati laddove c'era un ecomostro potrebbero essere quelli di una pertinenza della residenza del Praefectus classis Misenensis

Bacoli, scoperta villa romana d'epoca imperiale. Il sindaco: «Si affacciava sul mare di Miseno, rinvenimento eccezionale»

I resti di una villa romana di epoca imperiale, affacciata sul mare di Miseno,  laddove c'era un ecomostro abusivo abbattuto nel 2007. Ed esattamente nel luogo dal quale Plinio il Vecchio, nel 79 d. C., osservò l'eruzione del Vesuvio. E chissà, gli studiosi non lo escludono, potrebbe essere stata proprio questa la sua residenza.  «È una scoperta eccezionale», esulta su Facebook il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, avvenuta a Punta Sarparella, durante i lavori per la riqualificazione della villa comunale. I resti emersi, spiega una nota della Soprintendenza Archeologia, Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, sarebbero quelli di «una monumentale villa romana, databile intorno al I secolo d.C., realizzata in opera reticolata di cubilia di tufo assai ben costruita, che si estende senza soluzione di continuità fino alla spiaggia e ai fondali antistanti. Sono stati individuati - si spiega - una decina di ambienti di grandi dimensioni con diverse fasi edilizie, piani di calpestio e tracce di rivestimento murario. Tali evidenze sono probabilmente pertinenti a quello che resta di una delle terrazze della residenza del Prefetto della Flotta romana del Tirreno, la Classis Misenensis». Qui c’era la massima visibilità dell’intero bacino portuale ed un’ampia veduta sul Golfo intero e da qui, dunque, «Plinio il Vecchio, in quel periodo Praefectus classis Misenensis, avrebbe visto l’eruzione del Vesuvio, e poi sarebbe salpato alla volta di Stabiae, per soccorrere gli abitanti delle diverse città costiere, minacciate dall’eruzione vesuviana».

Bacoli, scoperti resti di una villa romana d'epoca imperiale: «Da qui Plinio il Vecchio osservò l'eruzione del Vesuvio»
Il progetto di scavo estensivo

Scoperta fondamentale dal punto di vista archeologico, dunque, ma anche storico. E che è solo all'inizio. Presto sarà definito un progetto di scavo estensivo, ma nel frattempo «il perimetro degli ambienti è stato ben individuato e recintato, e restituito, grazie anche alla prossima istallazione di pannellistica esplicativa, al pubblico godimento», afferma il sindaco annunciando che a breve sarà inaugurato il percorso di visita.  «La scoperta», si legge ancora nella nota della Soprintendenza, «è ancor più eccezionale se si considera che ignoti sono ancora tuttora l’articolazione e lo sfruttamento degli spazi all’interno e intorno al porto romano per l’assenza quasi completa di dati che chiariscano le dinamiche organizzative della base logistica, le vie di comunicazione tra il porto e il resto della cittadina e l’ubicazione stessa del centro della Colonia di Misenum.  L'individuazione di tali strutture in un punto nevralgico del territorio antico, prospiciente il bacino interno del porto romano, prossima all’ingresso del teatro di Misenum e all’area che doveva ospitare il foro cittadino, aggiungono un tassello di grande importanza alla conoscenza dell’articolazione del palinsesto insediativo antico». 

Sotto l'ecomostro

Ma il sindaco Della Ragione sottolinea anche un altro importante aspetto, per nulla secondario. I resti della villa sono stati trovati esattamente «dove era stato costruito uno tra i più grandi scempi edilizi sulla costa della Campania, l’ex Lido Piranha, un ecomostro, con colate di cemento in spiaggia ed in mare. Non solo è stato demolito. Non solo abbiamo bonificato interamente l’area. Ma, mentre stavamo allestendo il parco affacciato su Punta Sarparella, abbiamo fatto una scoperta archeologica di portata eccezionale. Proprio occasione dei lavori di rigenerazione urbana per restituire alla pubblica fruizione uno degli accessi più spettacolari alla spiaggia di Miseno. Per lunghi anni resa inaccessibile da rifiuti e sterpaglie». Riqualificando, dunque, si è scoperto un tesoro

 
Modificato da marco1972

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