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Sotto questo bosco c’è il palazzo reale. Trovati i muri e un gioiello femminile. Qui nel 1330 avvenne un terribile attentato

 
ungheria-gioiello-1024x683.webp Il fermaglio recentemente trovato durante gli scavi @ Crediti fotografici: Agenzia di notizie archeologiche NRI

A Visegrád, in un boschetto, in cui sorgevano strutture del palazzo reale, è stata scoperta, nel terreno, un particolare gioiello trecentesco, che avrebbe potuto decorare l’abito della regina Erzsébet Piaszt o di una donna della sua corte. “Questi fermagli così piccoli e ornati venivano usati nel medioevo a livello della scollatura di abiti femminili. – sostengono gli esperti del Magyar Nemzeti Múzeum -. I resti del palazzo dell’era angioina – XIV secolo, ndr – sono stati individuati dal personale archeologico del Museo Nazionale durante gli scavi effettuati nel territorio del Palazzo Reale di Visegrad. La ricerca è stata condotta per conto della Capitaneria del Castello nell’ambito del lavoro congiunto dell’Istituto Nazionale di Archeologia del Museo e del MNM Mátyás Király Múzeum Visegrád”. L’edificio fu demolito alla fine del XIV secolo, ma le sue vestigia sono trovate durante questo scavo.

Le repliche delle strutture storiche, incluso il palazzo di Visegrád, saranno presto costruite come parte del Programma di sviluppo rinascimentale di Visegrád.

ungheria-copertina-1024x556.webp La zona dello scavo e il fermaglio @ Crediti fotografici: Agenzia di notizie archeologiche NRI

Visegrád è una piccola città nella contea di Pest, in Ungheria. È situata a circa 35 chilometri a nord di Budapest, sulla riva destra del Danubio, dove inizia la relativa ansa, ai piedi dei monti omonimi. Il paesaggio è splendido. La cittadina ospitava vertici intergovernativi di rilievo ed era un luogo di soggiorno estivo dei regnanti. Il castello – tra i resti del quale è stato trovato il fermaglio – si riferisce all’era angioina. Pochi sanno che un nobile di nascita napoletana – Carlo Roberto d’Angiò – divenne sovrano d’Ungheria con il nome di Károly I. E il palazzo che ora oggetto di scavo era il suo.

Carlo Roberto d’Angiò, conosciuto anche come Carlo I d’Ungheria, Caroberto e Carlo I Roberto, nacque a Napoli nel 1288 o nel 1291 e morì proprio a Visegrád il 16 luglio 1342. Regnò come Re d’Ungheria dal 1308 fino alla sua morte. Figlio di Carlo Martello d’Angiò e Clemenza d’Asburgo, quest’ultima figlia dell’imperatore Rodolfo I e nipote diretto di Carlo II di Napoli, Carlo Roberto, noto come Carlo Roberto prima di salire al trono ungherese, rivendicò il titolo di Re d’Ungheria in quanto pronipote di Stefano V. Ottenne il sostegno del papa Bonifacio VIII in questa rivendicazione.

Sua nonna, Maria, figlia di Stefano V d’Ungheria, fu data in sposa a Carlo II d’Angiò, re di Napoli. Nel agosto del 1300, Carlo Roberto lasciò Napoli per recarsi in Dalmazia. La sua incoronazione come Re d’Ungheria avvenne nel 1310, dopo la morte di Andrea III, ultimo sovrano della dinastia degli Arpadi, avvenuta il 14 gennaio 1301.

Károly I, nel 1320, sposò Erzsébet Piaszt – Elisabetta Piast -, figlia del re di Polonia. A lei o a una donna della sua corte si riferiscono i fermagli trovati durante lo scavo autunnale 2023.
Robert Károly sposò Erzsébet nel 1320., Da quel momento in poi la regina giocò per sessant’anni un ruolo decisivo nella definizione della politica interna ed estera e della vita culturale del Paese, quasi come un co-governante Colta, illuminata, ricca di pietà nei confronti dei poveri, molto abile sotto il profilo diplomatico, la regina divenne un importante punto di riferimento nazionale ed internazionale. Elisabetta diede alla luce cinque figli, tra i quali raggiunsero l’età adulta Lajos, il futuro re ungherese, Endre , e István , che portava il titolo di principe dalmata – croato – slavo . La famiglia reale sopravvisse, proprio qui, a Visegrád, a più famigerati della storia ungherese: quello del 1330 . il 17 aprile un nobile, Zách Felicián, attaccò il re ungherese e la sua famiglia a . Nell’attentato fu ferita anche Elisabetta, che proteggeva i suoi figli: “… Feliciano si avvicinò di soppiatto alla tavola del re inosservato e, estraendo la sua spada affilata dal fodero , – dicono le antiche cronache – voleva uccidere senza pietà il re e la regina con un attacco feroce come un cane rabbioso e i loro figli. […] Ha inflitto una leggera ferita alla mano destra del re […]. Ma – oh, dolore – le quattro dita della mano destra della santa regina, che ella era solita tendere compassionevolmente ai poveri, ai miserabili e ai caduti quando distribuiva l’elemosina, furono immediatamente mozzate”.

“La prima stagione di scavo 2023 – dicono i responsabili del Museo ungherese – si è chiusa il 25 novembre, sotto la guida dello storico archeologo Gergely Buzás, direttore del Museo King Mátyás, e dell’archeologo Andrea Deák, dipendente dell’Istituto Archeologico Nazionale. I lavori, come proseguimento dell’esplorazione dei fossati di ricerca effettuata due decenni fa, sono stati realizzati ai piedi della collina del castello a sud dell’ex monastero francescano, creando l’occasione per una più completa interpretazione e sistemazione dei dati precedenti. L’edificio ora identificato faceva parte della residenza reale medievale, alla quale appartenevano anche il monastero francescano. L’obiettivo principale delle scoperte realizzate nell’ambito del programma di sviluppo rinascimentale di Visegrád è conoscere i dettagli del complesso edilizio almeno a livello fondamentale prima che inizi la rinascita del complesso di palazzo di Visegrad”.

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Unique Anjou-era jewelry piece unearthed in Visegrád, Hungary

During an archaeological excavation conducted in preparation for the Visegrád Renaissance Development Program, experts unearthed the oldest surviving structure of the first royal palace and a unique jewel from the Anjou period.

Unique Anjou-era jewelry piece unearthed in Visegrád, Hungary Credit: Hungarian National Museum

This exploration was led by the Castle Administration and conducted by the staff of the King Matthias Museum and the National Archaeological Institute of the Hungarian National Museum.

The highlight of this discovery is a pair of finely crafted, gilded, cast-silver clothes clasps, measuring just 3.5 centimeters wide, believed to be around 700 years old. The clasps, found near the former palace chapel dedicated to St. George, are adorned with openwork decoration characteristic of the Middle Ages.

Archaeologists speculate that these clasps may have adorned the dress of Queen Elisabeth Piast, the widowed Queen Mother who resided in the palace during the mid-14th century.

Unique Anjou-era jewelry piece unearthed in Visegrád, Hungary Credit: Hungarian National Museum
Unique Anjou-era jewelry piece unearthed in Visegrád, Hungary Credit: Hungarian National Museum

The dating of the clasps to the first half of the 14th century aligns with the historical accounts of the Queen Mother’s residence in the palace. Gergely Buzás, an archaeologist and art historian, and Andrea Deák, an archaeologist from the National Institute of Archaeology, led the excavation efforts on behalf of the Castle Administration.

 


 

The investigation of the building will reveal much about the earliest period of the Visegrád palace complex since the current structures were only established during the reign of Louis I.

The excavated building, originally constructed in the time of Charles I, replaced a late 13th-century wooden townhouse and took on a multi-storied, possibly tower-like form from stone. The location of this mansion near the former palace chapel hints at its significance in royal life.

The comprehensive excavation, still pending completion, has unveiled traces of earlier settlements dating back to the late 13th century, including hearths and imprints of wall beams from wooden structures.

Unique Anjou-era jewelry piece unearthed in Visegrád, Hungary Credit: Hungarian National Museum

The unique discovery of the silver clasps, combined with the architectural features of the building, provides compelling evidence for the theory that this structure was the residence of Queen Elizabeth Piast. Historical accounts from the mid-1340s mention the independent mansion of the widowed Queen Mother, which underwent significant enlargement after Charles’s death, eventually transforming into a one-story house.

The royal palace, standing to this day, was built in the second half of the 14th century, likely incorporating a new suite for Queen Dowager while the old Queen’s house was repurposed and ultimately demolished at the end of the century.

As part of the Visegrád Renaissance Development Program, the Castle Authority is committed to rebuilding historic buildings in their original style, with a special focus on renewing the Citadel and the Royal Palace.

https://archaeologymag.com/2024/01/anjou-era-jewelry-piece-unearthed-in-visegrad/


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Ricostruzioni

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Modificato da ARES III

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