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Ritrovamento romano a Norfolk


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Inviato
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Prova il metal detector all’antivigilia di Natale. Trova una aesica di bronzo. E’ romana. Cos’è. I legionari del forte

 

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Norfolk, Inghilterra, a5 dicembre 2023 – L’antivigilia di Natale un appassionato di ricerca di oggetti antichi ha preso il proprio metal detector per fare una passeggiata e, nel contempo, cercare qualcosa. In Gran Bretagna ciò è concesso se la ricerca non avviene in luoghi archeologici e se l’indagine avviene con il consenso del proprietario del campo. La strumentazione ha segnalato in modo inequivocabile la presenza del blocco di metallo. L’uomo ha preso dallo zainetto Una paletta dalla lama concava ed ecco che il pezzo è stato recuperato. Un oggetto singolare per forma, che però l’occhio minimamente addestrato riconduce a una fibula romana. Il detectorista ha seguito le procedure di legge segnalando l’oggetto alle autorità e al portale dei ritrovamenti il giorno successivo, cioè il 24 dicembre 2023.

La fibula, come bel sappiamo, è una grossa spilla che i romani utilizzavano per unire le varie falde degli abiti che indossavano. Esse, al tempo stesso, avevano una funzione evidente di fornire qualche informazione del proprietario. probabilmente zona di provenienza, o classe sociale. E, per i militari, erano dimostrazione di un’appartenenza. L’oggetto ritrovato è probabilmente collegato, sotto il profilo tipologico, a una particolare forma di spilla trovata per la prima volta presso un forte romano del vallo di Adriano.

Ma torniamo al ritrovamento delle scorse ore, avvenuto presso Sporle con Palgrave, una parrocchia civile della contea inglese di Norfolk, in Inghilterra. Una zona agricola in cui abitano un migliaio di persone.

inghilterra-fibula-1-1-jpg.webp La fibula romana trovata nelle ore scorse da un appassionato di metal detector @ Foto di Garry Crace, Creative commons 

“Si tratta di una spilla in lega di rame (bronzo, ndr.) – è scritto nella scheda dell’istruttoria, compilata in queste ore –
E’ una spilla con gancio posteriore, una tipologia che porta alla Aesica romana in lega di rame di classe Mackreth 2.a1. Il periodo di realizzazione è compreso tra 43 e l’80 circa d.C. L’oggetto ha una lunghezza di 31 mm, una larghezza, tra le ali, di 14,4 mm, un peso 5,46 grammi
Mackeret, citato nella scheda è uno studioso che ha analizzato e classificato le diverse tipologie di fibule romane presenti sul territorio britannico. Con il termine aesica si indica una particolare fibula legata a un forte romano presso il Vallo di Adriano.

Æsica era un forte situato a un miglio e mezzo a nord della città di Haltwhistle, nel Northumberland, Inghilterra. Costruito come il nono forte lungo il Vallo di Adriano, aveva il compito di difendere un’area potenzialmente debole della fortificazione: il punto in cui il fiume l’Haltwhistle Burn attraversava il muro. La guarnigione del II secolo era la Sesta Coorte dei Nerviani (Belgi) , seguita dalla Sesta Coorte dei Reti ( popolazioni provenienti da Svizzera, Lombardia del Nord, Baviera, Tirolo, ). La guarnigione del III secolo era la Seconda Coorte degli Asturiani (celti iberici) con un distaccamento di Raeti Gaeseti, (Galli, soprattutto mercenari, secondo Polibio).

Un sistema di acquedotti convogliava l’acqua dall’Haltwhistle Burn – Caw Burn direttamente nel forte, contribuendo al suo approvvigionamento idrico. Il forte, dalla forma oblunga, misurava 108 metri da nord a sud, 128 metri da est a ovest, occupando un’area relativamente limitata di 12.000 m². Attualmente, la parte nord-est del forte è occupata da edifici agricoli costruiti sopra il percorso del Muro.

Il forte presentava tre porte principali: a sud, est e ovest, ognuna dotata di doppie entrate e torri. In un determinato momento, la porta ovest fu completamente sigillata. Torri erano posizionate agli angoli del forte, mentre la Via Militare attraversava la porta est e usciva dalla porta ovest. .

Il Vallo di Adriano correva a breve distanza a sud del forte e veniva attraversato da una strada che collegava la porta sud allo Stanegate. A sud ed est del forte, si trovava un vicus, dove sono state scoperte diverse lapidi.

Nel 1894, durante degli scavi, furono rimossi i bastioni. Si scoprì che la torre ovest della porta sud conteneva un tesoro di gioielli, tra cui una spilla smaltata a forma di lepre, una spilla di bronzo dorato considerata un capolavoro dell’arte celtica, un collare d’argento con pendente, un anello d’oro e un anello in bronzo con gemma. Durante gli scavi, fu parzialmente esplorato l’edificio del quartier generale (principia) insieme alla sua camera blindata sotterranea a volta. Inoltre, fu scoperto un blocco di baracche.

https://stilearte.it/prova-il-metal-detector-allantivigilia-di-natale-trova-una-aesica-di-bronzo-e-romana-cose-i-legionari-del-forte/

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Inviato

Dico la mia ? ?

Dico la mia :

intanto mi atterrei a quello che abbiamo,senza rimandare a trovamenti eterogenei e geograficamente poco mirati.

la fibula è interessante ,stilisticamente parlando,si tratta di un'ornamento afferente alla sfera muliebre (per chi è meno di" PhD " : "spilla da donna " 🤗).

la sporgenza piatta a paletta è incompleta , probabilmente poteva sembrare una coda di pavone e andava rivolta verso l'alto.

la particolarità,a mio avviso, è data però dalla "finta " ornamentazione che vi appare cioè una falsa fibula Aucissa al cui ago è infilato un falso anello o vago di collana, essendo il tutto frutto di una fusione unica.

a cavallo tra la fine della Repubblica e l'inizio dell' impero era comune ,soprattutto nelle popolazioni non propriamente romane ,usare fibule molto grandi che permettessero l'inserimento di monili catenelle monete forate anelli ecc.   a scopo ornamentale.

in questo caso l'artigiano ha operato un "sottosquadro" sia plastico,sovrapponendo due manufatti diversi ,sia cronologico poiché probabilmente il manufatto principale è decisamente posteriore al periodo delle Aucisse.

praticamente,non so per quale motivo,ha voluto esaltare una pratica e un "modello" ormai desueti creando un manufatto stilisticamente "stratificato" .

mi piacerebbe sentire il parere del buon @Vel Saties..

 


Supporter
Inviato

Se di ogni ritrovamento dobbiamo scrivere un articolo ! per giunta in questo modo ! non se ne esce più...
@Adelchi66 questo oggetto non penso c'entri con una fibula Aucissa (v. qui sotto) che, tra l'altro è di orizzonte culturale e cronologico tardo-lateniano/romano quindi ben precedente all'oggetto in questione, che peraltro non conosco e non so come sia completo in quanto non ho mai incontrati.

immagine.thumb.png.021ac414b6e712825ccae1686ee8b3bf.png

 


Supporter
Inviato
20 minuti fa, Adelchi66 dice:

Era " pour parler"

🤷‍♂️

 

Visti i tempi ho letto "pour paté"


Inviato

Comunque: per chi avesse voglia di seguirmi nel mio" delirio"..

Questa è l' Aucissa riprodotta dall' artigiano ,evidenziata nella sua visione frontale ,lato patente ,molla ,per intenderci :

 

Screenshot_20231226-193248~2.png

Questa è sempre l'"Aucissa" vista lateralmente ,si può notare l'ago che partendo dal lato "molla" si infila nel pseudo anello.

 

Screenshot_20231226-193503~2.png

Pseudo anello o vago di collana.

 

Screenshot_20231226-193642~2.png

  • Mi piace 1

Inviato

Aucissa vera fotografata quasi dallo stesso punto di vista rispetto alla foto dell' articolo.

 

Screenshot_20231226-194200~2.png

Va da sé che non si può pretendere perfetta corrispondenza iconografica ,vi erano molti tipi di decorazioni e varianti sul modello e all' artigiano bastava rendere l'idea sul manufatto da lui creato.


Inviato
49 minuti fa, Vel Saties dice:

pour paté"

Di fegato d'oca o di fegato d'anatra ?

Entrambe specialità locali (ma più l'oca).

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Inviato
1 minuto fa, ARES III dice:

Di fegato d'oca o di fegato d'anatra ?

Entrambe specialità locali (ma più l'oca).

 

Si , l' oca a Mortara, l' anatra lo facevano a Sartirana ,poi andare in TV in un noto programma agricolo domenicale e chiudere è stata la stessa cosa.


Inviato
6 minuti fa, Adelchi66 dice:

Si , l' oca a Mortara, l' anatra lo facevano a Sartirana ,poi andare in TV in un noto programma agricolo domenicale e chiudere è stata la stessa cosa.

 

In Ungheria il fegato è in tutte le salse e di tutti i tipi: bovino, vitello, maiale, oca, anatra, pollo, tacchino, struzzo, coniglio, pecora, capra, pesci vari.... Si vede che siamo un popolo affine agli Etruschi...


Supporter
Inviato
13 ore fa, Adelchi66 dice:

Questa è l' Aucissa riprodotta dall' artigiano ,evidenziata nella sua visione frontale

AH, ho capito.


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