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Supporter
Inviato

Condivido volentieri uno degli ultimi esemplari della monetazione veneziana dell’anno in corso, con provenienza dalla recente asta della Numismatica Picena (Lotto 367).

Si tratta di una monetina dal peso di circa 0,38 grammi con coniazione nel periodo 1249-1253 sotto il dogato di Marino Morosini, 44º Doge della Repubblica di Venezia.

E’ un “Bianco” riportato dal CNI in tre versioni, e -ritengo- che l’esemplare in questione possa riferirsi al tipo 20 del CNI stesso.

Sempre salvo errori, il medesimo esemplare in questione dovrebbe essere quello già pubblicato:

Riprendo anche una vecchia discussione sul bianco veneziano:

Domenico

 

 

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  • Mi piace 2

Inviato
11 minuti fa, Oppiano dice:

Sempre salvo errori, il medesimo esemplare in questione dovrebbe essere quello già pubblicato:

Sì, è lo stesso esemplare. Bellissimo esemplare di questa rara moneta.

Arka

Diligite iustitiam

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Il Papadopoli in un suo importante scritto del 1887, rileva, dopo aver esaminato tre documenti del secolo XIV, che il bianco o blancoe’ un pezzo di infimo valore, giacchè in dichiarazioni di questo genere, quando uno vuol asserire che nulla possiede di pertinenza d'altra persona, sceglie sempre la moneta di minor prezzo”, mentre nel “secondo e nel terzo documento, oltre al confermare il minimo valore della monetina, riconosciamo che il bianco non è la stessa cosa del piccolo, giacchè tanto il venderigolo di S. Luca che lo spiciario di S. Giuliano adducono a loro discolpa di non possedere il bianco per dare il resto al compratore di un quarto d'olio, per il quale aveva pagato sette od otto piccoli.” E, proprio a questo punto con riferimento al terzo documento, il Papadopoli fornisce un esempio (del tutto calzante ad oggi se ci riferiamo alle nostre monetine da un centesimo di euro). Egli, infatti, scrive: “Ogni giorno vediamo ripetersi lo stesso fatto ed anche oggi il guardiano di un pedaggio, ovvero il venditore di frutta o di altre cose di poco prezzo, approfitta della scarsezza dei piccoli centesimi per farne illecito guadagno, che per la poca importanza si trascura dal passeggiero e dal compratore.

Domenico


Supporter
Inviato

«Et non pecierimus nec dabimus operam ad habendum maiorem potestatem in nostro regimine ad nostram propriam utilitatem et proprium factum quam nobis concessa est».


Inviato

Bellissima e rara moneta. Complimenti.


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