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IGNORED

Medaglia rozza con fenice e gigli per Isia.


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Inviato

Buonasera...condivido questa interessante medaglia, la comprai per lo stile rozzo e perché attirato dall'iconografia dell'aquila/fenice che spicca il volo. Nel cartellino poche informazioni e la dicitura, "mancante in tutte le raccolte note" e anche questo mi incuriosì. 

Facendo un pò di ricerche qualche informazione in più l'ho scovata. 

In entrambi i lati della medaglia, rispettivamente sotto l'appicagnolo e sotto l'aquila/fenice c'è la scritta ISIA. Isia in latino, in francese Èze,  una località di mare nella costa azzurra,  un comune di tremila anime, citta antica così descritta:

Èze (Eza, in italiano: Esa, in occitano) è una città del dipartimento delle Alpi-Marittime (Alpes-Maritimes) della regione Provence-Alpes-Côte d’Azur.

Attualmente si compone della città storica, sulla cima della collina, conosciuta come Èze-Village e la parte più moderna sorta nel novecento sulla costa, chiamata Èze-Bord-de-Mer.

Secondo la tradizione sarebbe una fondazione fenicia, le sue origine sono comunque antiche, dato che le tracce di un insediamento risalgono al I secolo a.C., i romani la denominarono Avizio.

Nel 1328 fu co-signoria del cavaliere nizzardo Bruno Richerii (Bruno Riquier), vicario di Hyères, e di altri, compresi alcuni membri della sua stessa famiglia. La signoria su Èze fu confermata da Roberto d’Angiò, re di Napoli e conte di Provenza, nel 1316 ma sempre condivisa con altri.

Nel 1388 passa, con il territorio di Nizza a oriente del Var, sotto il dominio del conte di Savoia.

Nel 1534 subisce l’attacco delle armate del sultano Solimano il Magnifico, alleato di Francesco I di Francia e durante i secoli XVII e SXVIII,fu occupato e devastato più volte dall’esercito francese in guerra coi Savoia.

Fino al 1818 il territorio del comune di Eza comprendeva anche quello di Trinità (poi denominata Trinità-Vittorio e quindi La-Trinité).

Nel 1861 la contea di Nizza venne ceduta alla Francia di Napoleone III.

Lo stemma civico si blasona: « D’azur à l’os de jambe en pal sommé d’un phénix essorant et accosté de deux pampres fruités, chacun de deux pièces le tout d’argent ». (D’azzurro all’osso della gamba in palo, cimato da una fenice2 sorante e accostato da due pampini di vite fruttati, ciascuno di due pezzi, il tutto d’argento).
Allo stemma è associato il motto latino ISIA MORIENDO RENASCOR (“[io] Esa, morendo rinasco”).

Le armi erano, originariamente, quelle della famiglia Fighiera; Joseph de Fighiera fu notaio d’Èze nel XVII secolo. Allorché si trattò di scegliere le armi civiche per la città, Charles Alexandre Fighiera, conservatore del Musée Masséna di Nizza, propose di riprendere quelle del suo antenato. Infatti i pampini, in origine, erano due rami di fico, un riferimento alla leggenda secondo la quale i Mori tolsero l’assedio ad Èze perché bersagliati incessantemente dagli assediati che, in mancanza di meglio lanciarono loro anche i fichi e i datteri delle loro riserve, a dimostrazione del fatto che avrebbero potuto resistere ancora a lungo, contrariamente agli assedianti esausti.

 

(1): questa la denominazione ufficiale, ma la segnaletica (e la denominazione della locale stazione ferroviaria SNCF) indica: Èze-sur-Mer.

(2): è aperto il dibattito se la fenice debba essere rappresentata o meno con la sua immortalità (fiamme dalle quali rinasce), senza le quali potrebbe facilmente essere scambiata con un aquila o altro rapace. Sull’esemplare in uso da parte del Comune esse non sono presenti: noi ci siamo rifatti a quello.

Leggendo è più chiaro ciò che troviamo rappresentato...un aquila/fenice ad ali spiegate che usa come trespolo un osso, credo un femore, affiancato da tralci di vite.

Sull'altro lato i tre gigli usati spesso come simbolo del Legittimismo...infatti l'unica altra informazione da cartellino è che la medaglia risale al periodo della restaurazione borbonica 1814. Sempre se è corretta la datazione.

Ancora...sempre online ho trovato questo riferito alla medesima medaglia:

Méreau della città di Èze. nd

A/ ISIA/ MORIENDO. RENASCOR. Stemmi reali posizionati uno e due.
R/ IS – IA. Armi della città di Èze.
Stagno. 18,29 g. 33,0 mm. 12:00
RRR. VF.

Per la città di Èze (3.095 abitanti) il cui stemma porta l'azzurro con una gamba d'argento, in pallido, sorregge una fenice nascente, e accostato da due tralci di vite, tutti uguali. Le viti rappresentate erano originariamente rami di fico d'india che si riferivano alla leggenda secondo la quale Èze fu liberata dai Mori da assalitori muniti di rami di fico. Il motto della città è Moriendo renascor ovvero Morendo rinasco. Senza dubbio un martello del periodo reale, realizzato con angoli incisi localmente.
 
Online si trovano molte riproduzioni di questa medaglia e anche questo mi fa intuire che è un oggetto interessante. 
Ponderali: 33 mm per 20 grammi circa, materiale stagno.
Sarebbe bello datarla più puntualmente e capire con più precisione il perché sia stata creata.
Ecco le foto. Graditi i commenti. Cristiano.
 

20231217_164202.jpg

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Supporter
Inviato

Non credo che sia una medaglia ma un gettone adattato a medaglia, come questo (iNumis, Mail Bid Sale 15):

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Description

Ancien régime, méreau de la ville d'Èze en étain
A/ISIA/ MORIENDO. RENASCOR. Armes royales posées un et deux.
R/IS - IA. Armes de la ville d'Èze.
TTB, RRR
Étain, 33,0 mm, 18,29 g, 12 h.


Pour la ville d'Èze (3.095 habitants) dont les armes portent d'azur à l'os de jambe d'argent, en pal, soutenant un phénix essorant, et accosté de deux pampres, le tout du même. Les pampres représentés étaient à l'origine des branches de figuiers de Barbarie qui faisaient référence à la légende selon laquelle Èze aurait été délivrée des Maures par des assaillants munis de branches de figuiers. La devise de la ville est Moriendo renascor soit En mourrant je renais. Sans doute un méreau d'époque royale, réalisé à partir de coins gravés localement.

apollonia

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Inviato
7 ore fa, apollonia dice:

Non credo che sia una medaglia ma un gettone adattato a medaglia, come questo (iNumis, Mail Bid Sale 15):

970268.m.jpg.dc0c36c9a99f5534372f3b34880f3ff8.jpg

Descrizione

Antico regime, bandiera in peltro della città di Èze
A/ISIA/ MORIENDO. RENASCOR. Stemma reale posizionato uno e due.
R/IS - AI. Armi della città di Èze.
TTB, RRR
Peltro, 33,0 mm, 18,29 g, 12 ore.


Per la città di Èze (3.095 abitanti) il cui stemma porta l'azzurro con una gamba d'argento, in pallido, sorregge una fenice nascente, e accostato da due tralci di vite, tutti uguali. Le viti rappresentate erano originariamente rami di fico d'india che si riferivano alla leggenda secondo la quale Èze fu liberata dai Mori da assalitori muniti di rami di fico. Il motto della città è Moriendo renascor ovvero Morendo rinasco. Senza dubbio un martello del periodo reale, realizzato con angoli incisi localmente.

apollonia

 

Buongiorno e grazie Apollonia...io cmq  non leggo "gettone".

Poi è la medesima parte che ho citato anche io nel post solo che l'ho tradotta . Per me è una medaglia con l'araldica di Èza/Isia, poi perché fatta così rozzamente e datarla, sarebbe quello che vorrei.


Supporter
Inviato

“Mereau” è un termine francese per indicare quei gettoni emessi da enti religiosi che erano distribuiti ai pellegrini come attestato della loro visita (gettoni di presenza), e anche ai bisognosi della parrocchia nei casi di necessità.

Il termine tradotto nella nostra lingua è “merello” e tra le schede dei gettoni di Paolo Pitotto trovi anche quella dal titolo “Merelli”.

Come ho detto, la mia impressione è che si tratti di un gettone/merello adattato a medaglia

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Riguardo alla data, una indicazione la trovi nel riferimento di numista da te citato: “Probably a mereau from the royal period, made from locally engraved wedges”.

Periodo reale della città di Eze.

apollonia

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Inviato

Grazie Apollonia...Non avevo mai sentito parlare di questi mereau/Merelli...cmq il cartellino Varesi la data 1814 Restaurazione, Inumis "Royal Period"...

Una cosa che non capisco... se è distribuito da un ente religioso perchè non c'è nessun riferimento religioso? 

Approfondirò! Un saluto Cristiano.


Supporter
Inviato

Qui puoi trovare qualche notizia sui merelli: https://museeprotestant.org/notice/mereaux/

Anche sull'etimologia del nome (meritare, essere degno di).

apollonia

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Occasionalmente un merello è coniato con l’anello di sospensione, di cui ho appreso ora il nome francese: bélière.

merellobeliere.JPG.e239e069d9b97452d841e6558c06dd63.JPG

Méreaux
PAYS-BAS SEPTENTRIONAUX, Bois-le-Duc (''s-Hertogenbosch) ?, AE méreau, s.d. Gilde des Fossoyeurs. D/ Un crâne sur deux faux en sautoir. R/ DE DOODE BEGRAEVEN Un cercueil et une pelle sous l''oeil divin. 41mm 26,75g Avec bélière. Méreau gravé, avec une notice manuscrite le décrivant comme unique.
Très Beau
Very Fine
Provient de Hariga, Bruxelles, 29 octobre 1988, 437.

apollonia

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