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Trovata in Siberia la fortezza più antica del mondo


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Trovata in Siberia la fortezza più antica del mondo. Una scoperta “rivoluzionaria”

 
 Un gruppo di archeologi guidati dalla Libera Università di Berlino ha scoperto in Siberia l’insediamento del sito fortificato più antico finora noto. Secondo l’ateneo tedesco, la scoperta è rivoluzionaria perché potrebbe modificare le nostre conoscenze sulla nascita delle società complesse.

Si trova in Siberia il più antico insediamento fortificato del mondo finora dimostrato. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca internazionale guidato dagli archeologi della Freie Universität Berlin, la Libera Università di Berlino: una scoperta che l’ateneo tedesco definisce “rivoluzionaria” poiché secondo gli archeologi berlinesi potrebbe portare a modificare le nostre conoscenze sulla nascita delle società complesse. Lo studio scientifico è stato pubblicato sulla rivista Antiquity della Cambridge University Press.

I risultati della ricerca mostrano che cacciatori e raccoglitori in Siberia costruirono difese complesse attorno ai loro insediamenti già 8.000 anni fa. “Questa scoperta”, spiega il professor Henny Piezonka dell’Istituto di Archeologia Preistorica della Libera Università di Berlino, “cambia la nostra comprensione delle prime società umane e mette in discussione l’idea che le persone abbiano iniziato a costruire insediamenti permanenti con architettura monumentale e a sviluppare strutture sociali complesse solo con l’avvento dell’agricoltura”.

Il focus dello studio era l’insediamento fortificato di Amnya, considerato la fortezza dell’età della pietra più settentrionale dell’Eurasia. Tanja Schreiber, archeologa presso l’Istituto di Archeologia Preistorica della Libera Università di Berlino e dottoranda presso il Cluster of Excellence ROOTS di Kiel, coautrice dello studio, spiega: “Durante le indagini archeologiche dettagliate ad Amnya, abbiamo raccolto campioni per la datazione al radiocarbonio, che conferma l’età della pietra del sito, lo identifica come la fortezza più antica conosciuto al mondo. I nostri nuovi studi paleobotanici e stratigrafici mostrano che gli abitanti della Siberia occidentale conducevano uno stile di vita altamente sviluppato basato sulle ricche risorse della taiga. Secondo la ricerca, gli abitanti preistorici pescavano nel fiume Amnya e cacciavano alci e renne con ossa e pietre. Per preservare le loro scorte di olio di pesce e carne, realizzavano ceramiche riccamente decorate”.

 

Finora il gruppo di ricerca è riuscito a identificare dieci fortezze dell’età della pietre a fossa, circondate da mura di terra e palizzate di legno. Gli edifici dimostrano le capacità architettoniche e difensive avanzate delle società che insistevano su queste terre. Questa nuova scoperta mette però in discussione la precedente opinione dei ricercatori secondo cui gli insediamenti permanenti con fortificazioni difensive erano associati solo alla nascita di società agricole. L’insediamento di Amnya appena scoperto smentirebbe infatti l’idea che l’agricoltura e l’allevamento del bestiame fossero prerequisiti per strutture sociali diversificate.

 

“I reperti siberiani, insieme ad altri esempi globali come Göbekli Tepe in Anatolia”, prosegue il professor Piezonka, “contribuiscono a una più ampia riconsiderazione delle precedenti idee evoluzioniste che suggeriscono uno sviluppo graduale dalle società semplici a quelle complesse. In varie parti del mondo, dalla penisola coreana alla Scandinavia, le comunità di cacciatori-raccoglitori svilupparono insediamenti grandi e spesso sedentari utilizzando principalmente fonti alimentari acquatiche. La ricchezza di risorse naturali nella taiga siberiana, le battute di pesca annuali e le mandrie migratorie hanno probabilmente svolto un ruolo cruciale nella creazione dei forti dei cacciatori-raccoglitori. Gli insediamenti fortificati affacciati sui fiumi potrebbero essere serviti come luoghi strategici per controllare e sfruttare le ricche zone di pesca. La natura competitiva derivante dallo stoccaggio delle risorse e dall’aumento della popolazione è evidente in questi edifici preistorici e confuta le precedenti ipotesi secondo cui non esistevano grandi conflitti nelle società di cacciatori-raccoglitori”.

 

I nuovi risultati della ricerca, secondo l’università di Berlino, dimostrano la diversità delle possibilità sociali che hanno portato a un’organizzazione sociale complessa, che si riflette nella creazione di edifici monumentali come il forte siberiano ad Amnya. I risultati dello studio sottolineano inoltre l’importanza delle condizioni ambientali locali per lo sviluppo delle società umane.

 

Nella foto: il fiume Amnya, nei pressi del quale è stato scoperto l’insediamento preistorico.

 

 

Trovata in Siberia la fortezza più antica del mondo. Una scoperta “rivoluzionaria”
Trovata in Siberia la fortezza più antica del mondo. Una scoperta “rivoluzionaria”
 

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L'ho sempre pensato, fin dai miei trascorsi a Irkutsk, che nella "terra che dorme" c'è qualcosa di speciale, di magico.

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