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Quattro giganti di pietra scoperti per caso a Rocca Brivio


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Spuntano statue dal terreno. Quattro giganti di pietra scoperti per caso a Rocca Brivio

Durante alcuni lavori un volontario è “inciampato” in una testa: partiti gli scavi, poi lo stupore. Si tratta dei telamoni, figure maschili di 2 metri e mezzo. "Ma è presto per fare valutazioni".

 
 
Spuntano statue dal terreno. Quattro giganti di pietra scoperti per caso a Rocca Brivio
Spuntano statue dal terreno. Quattro giganti di pietra scoperti per caso a Rocca Brivio
 

Dal passato di Rocca Brivio riemergono quattro giganti di pietra. Insolita scoperta, quella fatta dall’associazione Roccabrivio nel giardino dell’omonima villa seicentesca, a San Giuliano. Durante lo svolgimento di alcuni lavori di manutenzione del verde, i volontari si sono imbattuti in quattro imponenti statue, che erano sepolte nel terreno e sono state così riportate alla luce. Uno dei volontari è “inciampato” nella testa di una delle statue, semi-sporgente dal terreno; a quel punto, è bastato scavare un po’ per far affiorare tutti i manufatti. Si tratta dei cosiddetti "telamoni", ossia figure maschili di grandi dimensioni (quelle ritrovate in Rocca sono alte due metri e mezzo) solitamente usate come elementi di sostegno architettonico, o anche solo come abbellimento. Con ogni probabilità, un tempo queste opere facevano parte dell’arredo dell’edificio.

 

"È presto per fare delle valutazioni, ma queste statue potrebbero avere qualche secolo di vita", azzarda il presidente dell’associazione Luigi Ventura, secondo il quale i quattro giganti "potrebbero essere arrivati a Rocca Brivio insieme alla scultura denominata “Il Venerdì Santo”, negli anni Sessanta e Settanta, ossia durante la gestione dell’ordine religioso dei Servi di Maria, che ai tempi era proprietario dell’edificio. Di certo questo straordinario ritrovamento aggiunge ulteriore fascino e mistero al patrimonio storico della Rocca". La scoperta è stata subito segnalata agli enti competenti, prima di tutto la Rocca Brivio Sforza srl, società pubblica proprietaria dello stabile. Del fatto è stato informato anche il sindaco di San Giuliano Marco Segala. Ora si tratterà di "avviare gli adempimenti necessari al recupero e alla conservazione delle statue", osserva Ventura, "e di capire se queste opere possano avere un reale valore storico-architettonico". Bisognerà inoltre fare una valutazione sul loro stato di conservazione, considerando che sono rimaste sepolte nella terra presumibilmente per decenni. "Una scoperta che aggiunge un capitolo intrigante alla storia di Rocca Brivio - conclude il presidente - sottolineando l’impegno costante della nostra associazione nel preservare e valorizzare il tessuto storico della comunità". Da anni l’associazione Roccabrivio svolge un’importante attività di cura e presidio dell’antico maniero seicentesco, dove i volontari eseguono pulizie e manutenzioni pressoché quotidiane.

L’associazione è attiva anche nel promuovere, all’interno della Rocca, eventi culturali e di aggregazione. Il rinvenimento delle statue, a maggior ragione, testimonia gli sforzi compiuti dai volontari per cercare di valorizzare e far conoscere l’immobile.

San Giuliano non è nuova ai ritrovamenti storico-archeologici. Nel 2017 le campagne di Sesto Ulteriano hanno restituito il coperchio di un antico sarcofago risalente al terzo secolo dopo Cristo. A fare l’inusuale scoperta è stato un attivista dell’associazione Italia Nostra. Anche in questo caso, del fatto è stato interessato il Comune. Una volta restaurato, il reperto verrà esposto allo Spaziocultura di piazza Vittoria.

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/spuntano-statue-dal-terreno-quattro-giganti-di-pietra-scoperti-per-caso-a-rocca-brivio-4ebfb44e

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BENI ARCHITETTONICI

Palazzo storico, dimora storica

Questo complesso monumentale nasce come baluardo difensivo. Verso la fine del 1300, perde la sua funzione militare per diventare casa padronale all’interno dei terreni acquistati dai Brivio, nobili di origine germanica le cui ricchezze derivano dalle attività agricole. l nome di Rocca deriva dal fatto, che in origine, la costruzione fu uno dei baluardi difensivi eretti lungo la strada Milano – Lodi nell’alto Medioevo, all’epoca delle guerre che opposero il Comune di Milano al Comune di Lodi. L’edificio attuale fu costruito nel 1600 dai marchesi Brivio sulle rovine del castello preesistente. Fu al centro di importanti episodi bellici, come la Battaglia di Marignano del 1515 e nel 1859, quando in data 8 giugno Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrarono vittoriosi a Milano, sconfiggendo gli austriaci. Dal punto di vista architettonico si tratta di un palazzo barocco costruito con uno schema piuttosto elaborato: la parte a nord – ovest ospita una cappella gentilizia, ricca di stucchi e dorature tipicamente seicentesche. L’ingresso presenta un grande portale con un cancello in ferro battuto di splendida fattura, opera di un artigiano melegnanese del 1700, ricco di volute e arabeschi. Dal 1996 è proprietà pubblica ed ospita nei suoi saloni dai soffitti affrescati e dai grandi camini, mostre di pittura, concerti di musica classica e convegni di rilevanza nazionale. 

https://fondoambiente.it/luoghi/rocca-brivio-san-giuliano-milanese-7343?ldc

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