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Nuove necropoli vaticane


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Gli scavi sono andati avanti per decenni ma oggi questa nuova attrazioni del Vaticano è pronta per svelarsi agli occhi del pubblico in un nuovo allestimento. Si tratta di una necropoli che ha portato importantissime testimonianze sulle usanze e la vita quotidiana di quella che oggi potremmo definire la classe operaia dell’antica Roma. 

I lavori di scavo e di studio sono durati dagli anni Cinquant fino al 2003, ma oggi questa necropoli è pronta per farci vivere un viaggio all’indietro nel tempo per scoprire come viveva la classe lavoratrice romana in quel periodo in cui il paganesimo cedeva il passo al cristianesimo. Con un percorso autonomo rispetto a quello dei celebri Musei Vaticani, dal 15 novembre 2023 Roma si arricchisce di un’attrazione in più: il sito archeologico del Varco di Sant Rosa in piazza Risorgimento.

La nuova attrazione in Vaticano: il Varco di Santa Rosa

Tutto ebbe inizio negli anni Cinquanta quando, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio a lato della Basilica di San Pietro, emerse dalle viscere della terra un cimitero intatto e perfettamente conservato in corrispondenza di un tratto della Via Triumphalis. Gli scavi continuarono per decenni e nel frattempo il Varco di Santa Rosa fu chiuso al pubblico perché utilizzato come accesso al parcheggio dai dipendenti del Vaticano. Nel 2006 il varco fu dotato di un ingresso monumentale, opera dallo scultore Gino Giannetti. Sul sito dei Musei Vaticani si può leggere che da ora in poi si potrà accedere da qui direttamente all’area archeologica per visitare la Necropoli della Via Triumphalis.

Si tratta dunque di un ingresso più comodo e indipendente che svela preziosi reperti che hanno ora maggiore visibilità e un nuovo allestimento. In vista del Giubileo 2025 tale ingresso dell’area archeologica agevolerà l’accesso di visitatori e pellegrini. Sempre sul sito dei Musei Vaticani è possibile prenotare la visita guidata della nuova necropoli nella formula “Musei & Necropoli o Giardini Vaticani & Necropoli”. Attualmente, le visite guidate si svolgono solo nei giorni di venerdì e sabato. L’esperienza di visita può essere individuale o di gruppo ma con guida obbligatoria. Il percorso archeologico non è al momento adatto alle famiglie con bambini in passeggino e alle persone con problemi di deambulazione o in sedia a rotelle.

La necropoli di Porta Rosa: cosa vedere

Ciò che è emerso dalla necropoli ha un qualcosa di straordinario. L’area cimiteriale infatti conserva perfettamente le sepolture  di migliaia di persone vissute in un periodo tra il I e il IV secolo, svelando così abitudini di vita del ceto medio basso, di cui raramente ci sono giunte tombe intatte. Questa perfetta conservazione è il frutto di un’enorme frana che, attorno al V secolo, ricoprì l’intera area. Siamo dunque in un momento a cavallo tra il paganesimo e l’affermazione del cristianesimo, dunque questa necropoli ci permette di conoscere stili di vita legati alla Roma pre cristiana.

Attraverso il percorso possiamo osservare così la tomba di Alcimo, scenografo al Teatro di Pompeo, la cui sepoltura porta le raffigurazioni dei suoi strumenti di lavoro, quella dello schiavo ventitreenne Bitus. oppure ancora quella di uno scalpellino, ritratto mentre è al lavoro nella bottega, assieme al suo cane. Ma tra la gente semplice, spiccano anche tombe di personaggi ricchi, poche per la verità. E’ il caso della sepoltura degli esponenti di una famiglia di cavalieri, adornata da un ampio mosaico raffigurante Dioniso contornato da grappoli d’uva. Completano questa specie di mausoleo alcuni sarcofaghi di marmo scolpiti.

I Musei Vaticani di Roma

I Musei Vaticani sono i più celebri e tra i musei più belli di Roma. Si tratta dell’istituzione museale ufficiale della Città del Vaticano, voluta all’inizio del Cinquecento da papa Giulio II. All’interno vi è conservata una delle collezioni artistiche più grandi e importanti al mondo, visitata in media ogni anno da 6 milioni di persone. I Musei Vaticani sono composti all’interno da 12 percorsi espositivi, 5 gallerie, 3 cappelle e 9 tra sale e appartamenti.

Tra essi, la Pinacoteca vaticana custodisce opere di pittori fondamentali della storia dell’arte come Giotto, Leonardo, Raffaello e Caravaggio. E ancora quelle di Bacon, Carrà, Chagall, Dalí, de Chirico, Gauguin, Kandinsky, Matisse e van Gogh. Alcuni musei interni al complesso sono dedicati all’arte antica e rinascimentale, all’antico Egitto, alla civiltà etrusca, all’arte paleocristiana. Le Stanze di Raffaello mostrano il famoso affresco della “Scuola di Atene”.

Ma fiore all’occhiello dei Musei Vaticani è senza dubbio la Cappella Sistina, realizzata a più riprese da Michelangelo Buonarroti. Ad esempio, gli affreschi della volta e delle lunette furono eseguiti tra il 1508 e il 1512 mentre il celebre “Giudizio universale”, che ricopre la parete di fondo sopra l’altare, risale a un periodo compreso tra il 1535 e il 1541 circa.

L' articolo completo di foto in

https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/nuova-attrazione-in-vaticano-aperta-al-pubblico-un-inedita-necropoli-in-vista-del-giubileo-2025/ar-AA1koKzF?ocid=msedgdhp&pc=EDGEDB&cvid=9dc52a0606194f78889ca95b9cd42eaf&ei=31

 

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