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Inviato

Avrei bisogno del vostro aiuto per chiarire, se possibile, alcuni aspetti riguardanti la monetazione fusa italica, in particolare di Luceria.

Per fare una breve panoramica, le prime emissioni di questa città sono suddivisibili in tre fasi:

la prima costituita da una serie pesante basata su un’unità di peso identificabile con la libbra romana e caratterizzata da assenza di lettere e suddivisione decimale (asse, quincuncia, quatruncia, teruncia, biuncia, oncia e semioncia);

la seconda iconograficamente invariata rispetto alla precedente ma con segno L, medesima suddivisione decimale e riduzione ponderale (probabilmente trientale);

la terza caratterizzata invece da nuova iconografia, da un’ulteriore riduzione ponderale, da suddivisione duodecimale dell’asse (dunque su standard romano) e dall’utilizzo di nominali coniati dal semisse in giù.

Mi sono addentrato un po’ nell’annosa questione delle datazioni e mi è balzato all’occhio un fatto che mi lascia perplesso, almeno in termini di ragionamento.

Il contesto storico, secondo le teorie tradizionali, è quello delle Guerre Sannitiche (la seconda in particolare), mentre secondo quelle ribassiste siamo intorno al 269 a.C., dunque tra il conflitto con Pirro e la Prima Guerra Punica.

La datazione “più rialzista” che ho trovato fa risalire la prima serie pesante intorno al 314 a.C., anno in cui Luceria divenne colonia romana; lo stesso Catalli dice che queste prime emissioni non si possono allontanare di molto da quella data.

Premetto che il mio interesse per questo tipo di monetazione è molto recente, le mie conoscenze sono scarse ed i testi che ho a disposizione sono pochi... dunque siate pazienti e comprensivi…i miei dubbi provengono certamente da insufficienti conoscenze in materia.

Detto questo, le domande che mi sono posto sono le seguenti:

Come mai, una volta divenuta colonia, Luceria iniziò ad emettere moneta con una suddivisione differente dallo standard duodecimale romano?

Perché utilizzò una suddivisione “più adriatica” basata però su libbra romana?

Non è possibile che queste prime emissioni fossero “puramente italiche”e nate in maniera relativamente autonoma? Se così fosse la datazione dovrebbe essere alzata almeno di qualche anno o decennio…

Il voler ricercare per forza di cose una relazione diretta tra le emissioni di Roma ed italiche non potrebbe essere una sorta di forzatura?

C’è qualcuno che può aiutarmi e farmi capire cosa mi sfugge?

Grazie a tutti in anticipo

Awards

Inviato

Non so se questo ti puo aiutare, ma riallacciandomi al discorso che facevamo in chat, posso dirti che monete Italiche Campane, ( Capua Atella )sono state battute su monete Romane, sul ponderale semilibrale, questo ha fatto si che la datazione venisse ribassata al 214-212.


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