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Carlo Ruzzini: quarto di zecchino.


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Di recente acquisizione.

Sartor 28/10/2023 Asta 3 - Lotto 200

Venezia - Carlo Ruzzini (1732-1735) Quarto di Zecchino - D/ CAR RVZ - S M VEN, San Marco stante a sinistra porge il vessillo al doge genuflesso, lungo l'asta DVX R/EGO SVM - LVX MVN, il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa da dodici stelle a sei raggi, cinque a sinistra, cinque a destra, una sopra il capo e una sotto i piedi - Mont. 2510 Pao. 4 Au 0,88 g RR 

Grading/Stato: qSPL/SPL

Note
Asta NAC 108, 2018, 1035. Ex collezioni De Lazara e Gavazzi

 

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Modificato da Oppiano
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L’esemplare presente al Museo Correr di Venezia:

https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Carlo_ruzzini,_quarto_di_zecchino,_1732-35.jpg

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Modificato da Oppiano
Dele: Corner - Adde: Correr
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Grazie @numa numa !
Ho corretto e mi scuso per il refuso.

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Asta NAC 108 Lotto 1035 con descrizione.

no: LVX MVN - EGO SVM

si: EGO SVM - LVX MVN

Possibili refusi anche nelle descrizioni dei lotti.

Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12) [«Ego sum lux mundi; qui sequitur me non ambulat in tenebris, sed habebit lumen vitae»]. 
 

D’altronde, la Cattedrale è allo stesso tempo fulcro spirituale, ma anche artistico, da cui si diparte ogni altro itinerario nella città di Spoleto. Nella elegante facciata risplende il grande mosaico di Solsterno datato al 1207 raffigurante una deesis (dal greco, significa intercessione, supplica), un’iconografia di matrice bizantina che presenta il Cristo con ai lati la figura della Vergine e un altro santo (in questo caso Giovanni evangelista) che intercedono, con le loro preghiere, per i peccatori. Al centro del mosaico, il Pantocratore, seduto sul trono, è raffigurato nell’atto di benedire con tre dita della mano destra, mentre con la sinistra mostra il libro aperto con il versetto derivato da Giovanni “EGO SUM LUX MUNDI” (8, 12): “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. L’evangelista della facciata indica non solo con la mano, ma anche con lo sguardo il passo del suo Vangelo il cui tema riguarda il Cristo-luce che illumina la strada di chi lo segue.… https://www.beniculturali.it/evento/lux-mundi

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Dal Papadopoli:

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Il Paolucci che lo riporta al Tipo 4 attribuisce un grado di rarità pari a 1 (raro) in una scala che va da 1 a 6 (conosciuta in qualche pezzo od unica) oltre alla base C (comune).

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Anche il Gamberini di Scarfea (terza edizione 1980) lo descrive al n. prog. 1410 con peso medio 0,87 gr e grado di rarità “1” con la precisazione però che oltre alla base C (comune) l’indice di rarità utilizzato è quello secondo il Papadopoli per le monete dogali e predogali. In questo caso, la scala va da 1 a 8.

Questa scala diverge dalle altre due delineate dal Gamberini (sempre oltre la base C):

  • da 1 a 5 compresi, secondo l’uso moderno italiano per le monete dal 1797 in poi.
  • da 1 a 10 compresi, per le bolle e per le Oselle.

d

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Sempre “dimenticanza” nella descrizione della NAC 108: sono “sfuggite” le due stelle, una sopra (capo) e l’altra sotto (piedi) il Redentore.

Le descrizioni fatte dalle due Aste evidentemente, per praticità, non hanno evidenziato le interpunzioni del D/ e R/, riprese invece dal Montenegro.

 

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Il Friedberg (9th edition) riporta il Quarto di zecchino del Ruzzini al n. 1386 (pag. 590).

Come per molti degli esemplari del testo, due categorie solamente: VF (bellissimo) e EF (splendido). Di solito, come ben specificato nel testo, le valutazioni sono date per due stati di conservazione. Salvo indicazioni diverse nel testo:

  • per le monete anteriori al 1800 circa: VF e EF
  • per le monete dal 1800 al 1950 circa: EF e UNC (fior di conio)
  • per emissioni moderne: UNC e PRF (fondo a specchio)

Come noto, il testo si riferisce a Gold Coins of the World.

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Precedenti passaggi in asta di altri esemplari.

 

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Ciao!

Ottima disamina. Complimenti per l'acquisto.

saluti

luciano

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