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La svizzera produce la sua ricchezza producendo prodotti ad alto valore aggiunto. Partendo da oro si fanno orologi di lusso, da cacao si produce cioccolato di qualita‘, da grani di caffe‘ le capsule nespresso vendute a peso d‘oro. La chimica e farmaceutica producono prodotti ad alta tecnologia che si vendono pure cari.

Partendo da prodotti base semplici si fanno prodotti di alta qualita‘ che si vendono in tutto io mondo a prezzi alti.

In svizzera si punta molto sulla formazione sia attraverso un apprendistato di qualita‘ dove si imparano le professioni sia spendendo molto per le universita‘ che vogliono attrarre i miglior professori internazionali per essere altamente competitivi sul piano internazionale.

l‘italia per quel che ne so io ha la moda e la filiera alimentare che produce prodotti da esportazione ma non sono prodotti ad altissimo valore aggiunto. Le universita‘ italiane non si danno molto da fare per attrarre i miglior professori internazionali e hanno principalmente professori italiani.

l‘attuale governo italiano anche per i direttori dei musei italiani non punta sui migliori candidati assoluti provenienti anche da altre nazioni ma predilige candidati italiani. Per conto mio se si vuole veramente il meglio per la nazione non si devono assumere gli amici degli amici o gli amici del partito o dei candidati italiani nei posti chiave se esistono candidati migliori provenienti da altre nazioni.

 

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Buonasera.

Il paragone con la Svizzera è poco utile, per ragioni storiche e "dimensionali".

I termini di paragone per l'Italia sono Francia, Germania, Regno Unito e Spagna (elencati in ordine sparso...). Comparando il nostro modus operandi al loro potremo individuare pregi e difetti che caratterizzano la nostra gestione della cosa pubblica.

Un saluto cordiale e a presto.

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1 ora fa, ART dice:

Oggi la produttività la si deve aumentare con altri mezzi, come nell'esempio tedesco, non si può più farlo col chiagni e fotti. Il reddito bisogna costruirlo lavorando sodo e rendendo lo stato efficiente, perchè l'era dell'aggirare i problemi a scapito della sovranità (reale) europea, come nel caso di quella monetaria, è finita.

Comunque sulla questione della correlazione svalutazione-produttività-reddito segnalo questo interessante articolo: https://www.noisefromamerika.org/articolo/capire-questione-euro

P.S.    Quest'altro invece è consigliato a chi vede l'UE come un problema e magari sogna ancora di uscirne: https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/04/26/accettate-di-essere-piu-poveri-e-bufera-su-banca-centrale-gb_541d7a62-9280-4794-a118-fe65be68c6cb.html

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A me sembra che la banca centrale d‘inghilterra ha centrato il punto: l‘inflazione se ‚combattuta‘ aumentando i salari non e‘ veramente combattuta ma al contrario questo aumento di salari genera altra inflazione. Aumentare i salari non fa scendere i prezzi.

combattere l‘inflazione alla fine significa proprio accettare di aver perso potere di acquisto. Se non si fa questo si entra in una spirale inflazionistica da cui e‘ difficile uscire.

ho fatto il paragone con la svizzera perche‘ e‘ il paese dove abito e che conosco.

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5 ore fa, coinzh dice:

l‘italia per quel che ne so io ha la moda e la filiera alimentare che produce prodotti da esportazione ma non sono prodotti ad altissimo valore aggiunto.

In realtà ci sono anche un'industria meccanica ed elettronica di prim'ordine, ma questo paradossalmente è poco noto anche qui in quanto trova sviluppo e sbocco soprattutto nell'esportazione e nella grande industria (specialmente quella militare).

Modificato da ART
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7 ore fa, coinzh dice:

La svizzera produce la sua ricchezza producendo prodotti ad alto valore aggiunto. Partendo da oro si fanno orologi di lusso, da cacao si produce cioccolato di qualita‘, da grani di caffe‘ le capsule nespresso vendute a peso d‘oro. La chimica e farmaceutica producono prodotti ad alta tecnologia che si vendono pure cari.

Partendo da prodotti base semplici si fanno prodotti di alta qualita‘ che si vendono in tutto io mondo a prezzi alti.

In svizzera si punta molto sulla formazione sia attraverso un apprendistato di qualita‘ dove si imparano le professioni sia spendendo molto per le universita‘ che vogliono attrarre i miglior professori internazionali per essere altamente competitivi sul piano internazionale.

l‘italia per quel che ne so io ha la moda e la filiera alimentare che produce prodotti da esportazione ma non sono prodotti ad altissimo valore aggiunto. Le universita‘ italiane non si danno molto da fare per attrarre i miglior professori internazionali e hanno principalmente professori italiani.

l‘attuale governo italiano anche per i direttori dei musei italiani non punta sui migliori candidati assoluti provenienti anche da altre nazioni ma predilige candidati italiani. Per conto mio se si vuole veramente il meglio per la nazione non si devono assumere gli amici degli amici o gli amici del partito o dei candidati italiani nei posti chiave se esistono candidati migliori provenienti da altre nazioni.

 

 

E’ un discorso un po’ superficiale il cui limite e’ la scarsa conoscenza del ‘sistema’ Italia.

l’Italia sa esprimere eccellenze sia tecnologiche sia nella qualità dei prodotti ad alto valore aggiunto.

Una delle società tecnologiche piu’ importanti al mondo la STMicrolectronics, leader nella produzione di semiconduttori e’ per metà italiana ( e meta’ francese - e per combinazione ha sede in svizzera ma con stabilimenti in tutto il mondo). Leonardo ( ex Finmeccanica ) e’ all’avanguardia nella produzione di elicotteri, siatemi avanzati  di difesa etc.

le auto di lusso sportive piu’ desiderate a livello mondiale - Ferrari e Lamborghini - hanno origini italiane. Uno dei settori con i marchi a maggior valore aggiunto ovvero quello della moda parla italiano meglio del francese. Potrei continuare.

e’ chiaro che l’imprenditoria italiana e’ fortissima e capace come pochissime altre. Il problema non e’ di filiera, di prodotti, d’imprenditori. Il problema che ha l’Italia e’ un problema di regole, di struttura del sistema burocratico, dii sovrabbondanza e confusione di regolamenti, di leggi che rallentano d intasano il sistema, di sistema di governo  che conosce poco o nulla e supporta pochissimo l’imprenditoria ( a differenza ad esempio della Francia che difende a spada tratta le proprie aziende); di inefficienza della struttura su cui si appoggia l’ossatura industriale e societaria del Paese; di mancanza di visione pianificaxione strategica per il Paese per indirizzare a livello macro cio’ chd il singolo imprenditore non puo’ vedere e fare ( nascita e sviluppo di distretti di eccellenza dove lo Stato intelligente interviene per sviluppare un’industria)…

i problemi sono arcinoti ma nessun Governo - assorbito dalle contingenze - ha saputo lontanamente porvi rimedio. 
e’ ormai un compito da Gargantua e dubito a meno di trasformazioni radicali del sistema - che non so come possano realizzarsi - si possa risolvere

nel frattempo si tira a campare - gli imprenditori ( bravi) continuano a fare intrapresa e tirare fuori gioielli di società, prodotti, marchi , eccellenze ma e’ come se in una gara di corsa con gli altri concorrenti stranieri partissero dovendosi trascinare uno pneumatico per tutto il giro di pista. 
 

in quanto ai direttori dei musei stranieri consiglierei di aggiornarai. Pochi anni fa l’italia ha aperto un concorso per i principali musei e ha assunto direttori stranieri qualificatissimi per 8 dei suoi grandi musei : ad Uffizi, Napoli, Pompei, Brera etc sono andati tedeschi, canadesi, francesi che hanno saputo rinnovare istituzioni e promuovere incontri e mostre eccellenti rinnovando - nel possibile permesso dai budget - anche le strutture. Eike Schmidt, Zuchtriegel, Bradbourne le dicono qualcosa? 

alla testa del museo nazionale romano oggi siede un francese. Non e’ che straniero sia sinonimo di migliore qualità ma in questo casi si sono scelte persone aperte competenti e progressiste che hanno migliorato servizi e offera di cultura. 
naturalmente - immancabilmente - la parte piu’ retriva gelosa e invidiosa della nomenclatura burocratica italiana ha fatto la guerra a tali scelte con tanto di ricorsi, interviste e commenti al fiele , perche lo strappo e’ stato troppo forte e in molti casi sono state messe in luce incompetenze di Gestioni passate che hanno fatto male al burocrate inefficiente o incapace di dare quel passo che molte di queste istituzioni hanno poi avuto.

l’Italia e’ perfettamente in grado di esprimere eccellenze come di attrarre talenti ma ha difficoltà a mantenere ld condizioni perche queste possano svilupparsi ed operare al meglio.

La svizzera potrebbe imparare qualcosa dall’ ingegnosità italiana, l’italia qualcosa dalla svizzera sull’efficienza e la capacità di gestire bene un Paese..

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E‘ indubbio che ci siano eccellenze in italia. Pero‘ credo ci sia un divario tra le eccellenze e il resto.

la svizzera alla fine ha un sistema ottimo che riesce a inglobare tutti i mediocri e ad andare aventi tutti assieme su quel che si e‘ costruito nel passato. Sia economicamente che politicamente.

Abbiamo poche eccellenze che brillano veramente ma una qualita‘ media elevata gestita da mediocri ben istruiti.

il sistema politico svizzero non conosce crisi di governo. Il governo e‘ sostenuto dai maggiori partiti e va avanti da 100 (?) anni in una continuita‘ che permette di fare progetti a lungo termine che non vengono poi sconfessati dai governi successivi come nei paesi in cui regna l‘alternanza tra chi governa e chi sta all‘opposizione.

Riguardo ai musei avevo letto questo articolo

https://www.ilpost.it/2023/09/01/nomine-direttori-musei-stranieri/?homepagePosition=1

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4 ore fa, coinzh dice:

la svizzera alla fine ha un sistema ottimo che riesce a inglobare tutti i mediocri e ad andare aventi tutti assieme su quel che si e‘ costruito nel passato.

Esatto e’ proprio questi il punto che cercavo dj fare. La questione sra proprio nel ‘sistema Italia’ altamente inefficiente e che non migliora e non aiuta le imprese anzi le svantaggia rispetto ai sistemi in altri paesi. 
 

da qui l’inferenza importante che per una ricchezza collettiva piu’ equa e di livello piu elevato fa piu’ un sistema efficiente che non singole eccellenze 

 

in Italia e’ lo Stato purtroppo ad essere altamente inefficiente e deficitario e questo su riflette direttamente sulle imprese e in ultima analisi sul benessere della collettività 


 

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7 ore fa, numa numa dice:

E’ un discorso un po’ superficiale il cui limite e’ la scarsa conoscenza del ‘sistema’ Italia.

l’Italia sa esprimere eccellenze sia tecnologiche sia nella qualità dei prodotti ad alto valore aggiunto.

Una delle società tecnologiche piu’ importanti al mondo la STMicrolectronics, leader nella produzione di semiconduttori e’ per metà italiana ( e meta’ francese - e per combinazione ha sede in svizzera ma con stabilimenti in tutto il mondo). Leonardo ( ex Finmeccanica ) e’ all’avanguardia nella produzione di elicotteri, siatemi avanzati  di difesa etc.

le auto di lusso sportive piu’ desiderate a livello mondiale - Ferrari e Lamborghini - hanno origini italiane. Uno dei settori con i marchi a maggior valore aggiunto ovvero quello della moda parla italiano meglio del francese. Potrei continuare.

e’ chiaro che l’imprenditoria italiana e’ fortissima e capace come pochissime altre. Il problema non e’ di filiera, di prodotti, d’imprenditori. Il problema che ha l’Italia e’ un problema di regole, di struttura del sistema burocratico, dii sovrabbondanza e confusione di regolamenti, di leggi che rallentano d intasano il sistema, di sistema di governo  che conosce poco o nulla e supporta pochissimo l’imprenditoria ( a differenza ad esempio della Francia che difende a spada tratta le proprie aziende); di inefficienza della struttura su cui si appoggia l’ossatura industriale e societaria del Paese; di mancanza di visione pianificaxione strategica per il Paese per indirizzare a livello macro cio’ chd il singolo imprenditore non puo’ vedere e fare ( nascita e sviluppo di distretti di eccellenza dove lo Stato intelligente interviene per sviluppare un’industria)…

i problemi sono arcinoti ma nessun Governo - assorbito dalle contingenze - ha saputo lontanamente porvi rimedio. 
e’ ormai un compito da Gargantua e dubito a meno di trasformazioni radicali del sistema - che non so come possano realizzarsi - si possa risolvere

nel frattempo si tira a campare - gli imprenditori ( bravi) continuano a fare intrapresa e tirare fuori gioielli di società, prodotti, marchi , eccellenze ma e’ come se in una gara di corsa con gli altri concorrenti stranieri partissero dovendosi trascinare uno pneumatico per tutto il giro di pista. 
 

in quanto ai direttori dei musei stranieri consiglierei di aggiornarai. Pochi anni fa l’italia ha aperto un concorso per i principali musei e ha assunto direttori stranieri qualificatissimi per 8 dei suoi grandi musei : ad Uffizi, Napoli, Pompei, Brera etc sono andati tedeschi, canadesi, francesi che hanno saputo rinnovare istituzioni e promuovere incontri e mostre eccellenti rinnovando - nel possibile permesso dai budget - anche le strutture. Eike Schmidt, Zuchtriegel, Bradbourne le dicono qualcosa? 

alla testa del museo nazionale romano oggi siede un francese. Non e’ che straniero sia sinonimo di migliore qualità ma in questo casi si sono scelte persone aperte competenti e progressiste che hanno migliorato servizi e offera di cultura. 
naturalmente - immancabilmente - la parte piu’ retriva gelosa e invidiosa della nomenclatura burocratica italiana ha fatto la guerra a tali scelte con tanto di ricorsi, interviste e commenti al fiele , perche lo strappo e’ stato troppo forte e in molti casi sono state messe in luce incompetenze di Gestioni passate che hanno fatto male al burocrate inefficiente o incapace di dare quel passo che molte di queste istituzioni hanno poi avuto.

l’Italia e’ perfettamente in grado di esprimere eccellenze come di attrarre talenti ma ha difficoltà a mantenere ld condizioni perche queste possano svilupparsi ed operare al meglio.

La svizzera potrebbe imparare qualcosa dall’ ingegnosità italiana, l’italia qualcosa dalla svizzera sull’efficienza e la capacità di gestire bene un Paese..

 

Condivido appieno,

più una Nazione è piena di burocrazia e numero di leggi, maggiore è il clientelismo , l'inefficienza, la corruzione ed il malaffare.

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16 ore fa, coinzh dice:

A me sembra che la banca centrale d‘inghilterra ha centrato il punto: l‘inflazione se ‚combattuta‘ aumentando i salari non e‘ veramente combattuta ma al contrario questo aumento di salari genera altra inflazione. Aumentare i salari non fa scendere i prezzi.

combattere l‘inflazione alla fine significa proprio accettare di aver perso potere di acquisto. Se non si fa questo si entra in una spirale inflazionistica da cui e‘ difficile uscire.

ho fatto il paragone con la svizzera perche‘ e‘ il paese dove abito e che conosco.

 

Correggetemi se sbaglio, ma la Svizzera oltre alle suddette capacità interne di eccellere, non era quel paese in cui tutto il mondo portava soldi, e quindi valore, di qualsiasi provenienza, lecita ed illecita, fino a qualche anno fa non era il paradiso fiscale tra i più ambiti? Non è quello stato in cui ci sono più conti cifrati che cristiani? Ricordo male? perchè dimenticarsene vuol dire dimenticare la maggior parte del successo Svizzero, no?

Il 28/10/2023 alle 08:44, coinzh dice:

Per la nazione italia complessivamente secondo te e‘ meglio avere tanta inflazione o l‘inflazione al 2% ?

L‘inflazione in svizzera sul lunghissimo periodo sta sul 2% e alla fine secondo me la svizzera come economia se la cava meglio dei paesi con inflazione alta.

https://www.pictet.com/content/dam/www/documents/publications/shares-and-bonds-in-switzerland/2023/Performance-Of-Swiss-Equities-and-Bonds-EN-2023.pdf

 

Infatti la svizzera batte moneta per conto proprio senza chiedere nulla a nessuno, vedi crack bancari recenti in cui hanno investito senza batter ciglio centinaia di miliardi per salvare gli istituti, in questo caso debito pubblico che affoga la popolazione non mi sembra che ci sia....:-)

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22 ore fa, viganò dice:

Buonasera,

quello che dice è in gran parte condivisibile, però la colpa non è dell'Euro o dell'Europa. Cerco di spiegarmi...

Non dimentichi che l'Europa nasce soprattutto per evitare nuove guerre sui nostri territori e questo obiettivo è stato finora raggiunto, grazie anche all'indispensabile adesione alla NATO. Se mi consente la battuta, forse siamo più poveri di trent'anni fa ma siamo vivi e, nonostante le tante cassandre che girano da un pò di tempo, non credo a una guerra in Europa nei prossimi anni (chiaramente a patto di far capire ai tanti satrapi che popolano il mondo che non siamo "inermi").

Che poi l'Europa debba essere profondamente riformata credo siamo tutti d'accordo. Per cominciare occorrerebbero dei Titoli di Stato europei, attraverso i quali il debito pubblico dei vari Stati sia "unificato". Però le faccio una domanda: se Lei non fosse italiano, sarebbe disposto a mettere il suo debito in comune con quello di una Nazione opportunista, cialtrona, assistenzialista, instabile, lassista, evasiva ed elusiva della fiscalità come la nostra? Mi risponda con sincerità...

Ecco allora che torniamo a quel che scrissi giorni addietro: prima di giudicare gli altri, facciamoci un esame di coscienza. Credo sia il primo passo per affrontare le questioni della modernità a testa alta. 

Un saluto cordiale e a presto.

 

Io credo che faccia un po' di confusione, la guerra in casa ce l'abbiamo e proprio per colpa della Nato e sulla scia di questa è nata la speculazione energetica che ha dato il via al rialzo dei prezzi e dell'inflazione, che in se per se sarebbe pure un buon segnale se gli stipendi andassero di pari passo, significherebbe che l'economia tira, che ci sta stremando con un costo della vita insostenibile.

fare un debito pubblico europeo, come dice lei, magari, ma avrebbe le stesse regole che se fosse solo Italiano, ora vorrei capire, se non le piace il debito pubblico italiano, perchè dovrebbe piacerle quello europeo? Mica sarebbero due cose diverse.

IO, il debito, non lo metterei con chi non fa gli interessi di tutto il sistema, quindi non lo farei con la germania, francia, olanda...etc. etc.

Vuole saper perchè? Qualcuno anni fa disse che nel momento di fare l'europa gli italiani sarebbero entrati da europei, i Francesi da francesi ed i tedeschi da tedeschi,  chi ha fatto questa previsione non ha sbagliato nulla.

la saluto cordialmente pure io.

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6 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Correggetemi se sbaglio, ma la Svizzera oltre alle suddette capacità interne di eccellere, non era quel paese in cui tutto il mondo portava soldi, e quindi valore, di qualsiasi provenienza, lecita ed illecita, fino a qualche anno fa non era il paradiso fiscale tra i più ambiti? Non è quello stato in cui ci sono più conti cifrati che cristiani? Ricordo male? perchè dimenticarsene vuol dire dimenticare la maggior parte del successo Svizzero, no?

si stima che il 20% del pil svizzero sia dovuto a banche e settori connessi. forse però il 20% è troppo.

i soldi di provenienza criminale non si sono mai accettati dal punto di vista politico e infatti la svizzera ha sempre dato assistenza giudiziaria per questi casi. in svizzera però l'evasione fiscale non è un delitto ma solo un illecito amministrativo e per questo non dava assistenza giudiziaria per evasione fiscale. attualmente vige lo scambio di informazioni bancarie tra i paesi e a fine anno la svizzera spedisce ad esempio i nominativi e l'estratto del portafoglio di tutti gli italiani che hanno conti in svizzera.

il segreto bancario non fa distinzione tra conti cifrati (che non esistono quasi più credo) e conti usuali. per entrambi vige lo stesso segreto bancario.

io non credo che le banche hanno contribuito più del 20% all'economia svizzera.

12 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Infatti la svizzera batte moneta per conto proprio senza chiedere nulla a nessuno, vedi crack bancari recenti in cui hanno investito senza batter ciglio centinaia di miliardi per salvare gli istituti, in questo caso debito pubblico che affoga la popolazione non mi sembra che ci sia....:-)

negli ultimi anni ci sono state due grandi banche svizzere che stavano per fallire e in entrambi i casi la banca nazionale svizzera ha dato liquidità e prestiti alle due banche per evitare il fallimento. La cosa strana è che dopo un po' di mesi / anni entrambe le banche hanno restituito i miliardi in prestito alla banca nazionale pagandole pure gli interessi. è una cosa che riesco poco a comprendere ma è stato cosò. alla fine lo stato ci ha pure guadagnato gli interessi dei prestiti.

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8 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Io credo che faccia un po' di confusione, la guerra in casa ce l'abbiamo e proprio per colpa della Nato e sulla scia di questa è nata la speculazione energetica che ha dato il via al rialzo dei prezzi e dell'inflazione,

senza la nato l'ucraina non esisterebbe più presumibilmente e la polonia e la romania sarebbero presumibilmente pure state invase da putin.

il rialzo dell'energia ha molto a che fare con la guerra ma per me meglio i prezzi più alti che avere i russi coi carri armati che spingono in europa.

10 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

fare un debito pubblico europeo, come dice lei, magari, ma avrebbe le stesse regole che se fosse solo Italiano,

un debito comune europeo permette a paesi come l'italia di accedere al credito senza dover pagare interessi molto elevati perché chi presta i soldi si fida più di riaverli se l'europa intera garantisce per il debito rispetto a se questa garanzia la da solo l'italia da sola.

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22 ore fa, coinzh dice:

più che altro si può supporre che se l'italia non fosse nell'EU sarebbe andata in bancarotta come l'argentina con le conseguenze sociali che questo comporta.

o avrebbe un'inflazione sul modello turco.

 

e mi sembrava che ancora non avessimo tirato fuori il fallimento dell'Argentina, il paragone non calza poichè quel paese aveva commesso l'errore di parificare il peso al dollaro agganciando la loro economia a quella del dollaro americano con conseguenze catastrofiche, noi non corriamo questo rischio.

https://www.quinterna.org/pubblicazioni/rivista/07/fallimento_argentino.htm#:~:text=Due tornate di iper-inflazione,inviare i loro capitali all'

Questo articolo spiega molto bene le cose.

 

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4 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

noi non corriamo questo rischio.

senza l'aiuto di BCE e EU l'italia sarebbe già fallita come sarebbero fallite le due grandi banche svizzere senza l'aiuto della banca nazionale svizzera.

non so se ricordi quando si parlava di spread che saliva molto pericolosamente quando monti diventò pdc.

lo spread che sale significa che gli interessi da pagare diventano enormi e lo stato non ce la fa più a pagare gli interessi ai creditori.

tu dirai: si ma se stampavamo noi moneta saremmo andati benone. guarda quel che succede in turchia con un'inflazione fuori controllo.

Copia-di-Copia-di-Copia-di-Copia-di-Grafici-giorno-03-gennaio-32.thumb.png.a4fc4a0c9e7908832256ee4b529697aa.png

https://grinnyfinanza.com/turchia-inflazione-fuori-controllo/

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14 minuti fa, coinzh dice:

senza la nato l'ucraina non esisterebbe più presumibilmente e la polonia e la romania sarebbero presumibilmente pure state invase da putin.

il rialzo dell'energia ha molto a che fare con la guerra ma per me meglio i prezzi più alti che avere i russi coi carri armati che spingono in europa.

un debito comune europeo permette a paesi come l'italia di accedere al credito senza dover pagare interessi molto elevati perché chi presta i soldi si fida più di riaverli se l'europa intera garantisce per il debito rispetto a se questa garanzia la da solo l'italia da sola.

 

mi permetto di far notare che in regime di sovranità monetaria e fin quando abbiamo avuto il gold standard, l'italia non è mai fallita, neanche dopo la guerra, i nostri problemi iniziano nel 1981 quando Andreatta fece disgiungere il tesoro dalla banca d'italia esponendo di fatto il paese alle bizze dei mercati.

un saluto

4 minuti fa, coinzh dice:

senza l'aiuto di BCE e EU l'italia sarebbe già fallita come sarebbero fallite le due grandi banche svizzere senza l'aiuto della banca nazionale svizzera.

non so se ricordi quando si parlava di spread che saliva molto pericolosamente quando monti diventò pdc.

lo spread che sale significa che gli interessi da pagare diventano enormi e lo stato non ce la fa più a pagare gli interessi ai creditori.

tu dirai: si ma se stampavamo noi moneta saremmo andati benone. guarda quel che succede in turchia con un'inflazione fuori controllo.

Copia-di-Copia-di-Copia-di-Copia-di-Grafici-giorno-03-gennaio-32.thumb.png.a4fc4a0c9e7908832256ee4b529697aa.png

https://grinnyfinanza.com/turchia-inflazione-fuori-controllo/

 

due situazioni imparagonabili

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lo spread nel nostro caso fu fatto salire a vizio per punizione e per far cadere il governo Berlusconi che non voleva applicare le misure lacrime e sangue al nostro paese, l'unica mossa azzeccata del cavaliere che gli venne fatta pagare con gli interessi, il resto lo conosciamo.

a presto, buona serata

20 ore fa, ART dice:

Oggi la produttività la si deve aumentare con altri mezzi, come nell'esempio tedesco, non si può più farlo col chiagni e fotti. Il reddito bisogna costruirlo lavorando sodo e rendendo lo stato efficiente, perchè l'era dell'aggirare i problemi a scapito della sovranità (reale) europea, come nel caso di quella monetaria, è finita.

Comunque sulla questione della correlazione svalutazione-produttività-reddito segnalo questo interessante articolo: https://www.noisefromamerika.org/articolo/capire-questione-euro

 

un po' vecchiotto sto articolo, no?

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27 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

lo spread nel nostro caso fu fatto salire a vizio per punizione e per far cadere il governo Berlusconi

E ti pareva che non veniva fuori la teoria del "gomblotto" . 🙂

ANTONIO 

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49 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

un po' vecchiotto sto articolo, no?

Vecchiotto o meno spiega bene tutte le falle di certi ragionamenti sull'euro. E in generale è sempre meglio cercare di capire che rischiare di cadere nella rete delle balle complottiste. A tal proposito consiglio un altro sito molto utile: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/

Modificato da ART
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27 minuti fa, Pxacaesar dice:

E ti pareva che non veniva fuori la teoria del "gomblotto" . 🙂

ANTONIO 

 

"Gomblotto o no" chissà!!!!

A pensar male si fa peccato ma a volte ci s'azzecca!!!!

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14 minuti fa, Aretusa dice:

"Gomblotto o no" chissà!!!!

Chissà, anche perchè all'epoca ad averne abbastanza della politica del "Cavaliere" era prima di tutto il mondo produttivo italiano, specialmente l'industria. Chissà da dove veniva davvero il GOMBLOTTO :ph34r:

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4 minuti fa, Aretusa dice:

"Gomblotto o no" chissà!!!!

A pensar male si fa peccato ma a volte ci s'azzecca!!!!

 

Il peccato sarebbe stato fallire, e ci siamo andati molto vicini. Che ci piaccia o no dipendiamo dall'Europa ed abbiamo adottato l'euro (parere personale dico e meno male!!. Non oso immaginare se in quel periodo avessimo avuto la lira che cosa sarebbe successo....altro che lacrime e sangue di Monti...). Sul fatto che siamo commissariati dall'UE è un dato di fatto. Sono loro che ci dicono cosa fare e bisogna farsene una ragione anche se non può piacere. Lo dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, le promesse elettorali di chi ha vinto le elezioni totalmente disattese e completamente rimangiate ( sono quasi tutti ministri e politici dello stesso governo che come Schettino abbandonarono la nave, con tutti a bordo ,mentre stava affondando nel 2011....) proprio per non fare la stessa fine. Ma tant'è....Chiudo anche io con un proverbio....ricordiamoci che al peggio non c'è mai fine. Che il buon Dio ce la mandi buona 🙂

ANTONIO 

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Purtroppo stiamo degenerando da giorni nella politica.

Invito tutti a tornare OT e propongo questo interessante documento nel link sotto, una tesi di laurea dove si spiega bene l'euro e le altre valute digitali di stato, e anche un concetto che tendiamo a sottovalutare: arriveranno a breve criptovalute private pensate per essere stabili, quindi utilizzabili proprio come valuta e non solo come mezzo di speculazione.

- Rischiamo forse a lungo termine di tornare ai tempi di Gasparo Scaruffi, in cui l'esasperazione per la confusione monetaria era talmente grande da far invocare al grande economista del XVI secolo una valuta mondiale?

- I governi, specialmente quelli delle cosiddette "democrazie illiberali", si sfregano davvero le mani al pensiero di come sarà facile controllare i pagamenti? E sarà davvero facile controllarli?

- Siamo davvero furbi come volpi o siamo dei gran co*****i a voler abolire il contante?

 

https://tesi.univpm.it/retrieve/da9b194c-e0a1-42c4-9b65-004aba5a4ebd/Le valute digitali emesse dalle Banche Centrali.pdf   

Modificato da ART
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https://europa.today.it/economia/euro-digitale-cosa-cambia-pos-bonifici-conti-correnti.html

E secondo voi tutti gli Istituti bancari sono contenti che vengano eliminati i costi accessori per i vari servizi?

Non capisco quali sarebbero gli effetti positivi per i privati cittadini, anche se si vuol fare intendere il contrario.

P.S. Il tasso di valuta rimarrebbe uguale all'euro fisico o verrebbe unificato? I nostri salari (Italia) rimarrebbero sempre inferiori più della metà rispetto ai nostri fratelli Europei o verrebbero adeguati?

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