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Euro digitale


magicoin

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5 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Lo stato non è una famiglia, direi che questa immagine che ci viene fornita è fuorviante.

Non ritengo fuorviante l'immagine giacché il concetto "di sana e prudente gestione del buon padre di famiglia", al netto dell'ampollosità delle parole, ritengo possa applicarsi tanto a una famiglia quanto a uno Stato. Non per nulla il c.d. pareggio di bilancio fu un argomento cruciale nel pensiero e nell'azione di un Luigi Einaudi, di un Guido Carli e via dicendo...

10 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

lei si è mai chiesto come mai a fronte di 30 anni di tagli nel pubblico il debito sappia solo crescere? 

Perché si è tagliato male: si sono tagliati i servizi ma non i sussidi, si è preferito "regalare soldi" invece che investire (anche nella formazione delle persone) ecc.

 

14 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

p.s. L'talia è uno dei pochi paesi che non è mai fallito nel corso della storia, ci sarà un perchè?

 Per il semplice fatto che siamo troppo grandi per fallire e una nostra insolvenza rappresenterebbe un problema per l'intera Europa. Ma non ritengo che questa sia una scusa per continuare a essere "disinvolti" nella lotta all'evasione e agli sprechi (vedi superbonus).

Un saluto cordiale e a presto.

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3 ore fa, viganò dice:

Non ritengo fuorviante l'immagine giacché il concetto "di sana e prudente gestione del buon padre di famiglia", al netto dell'ampollosità delle parole, ritengo possa applicarsi tanto a una famiglia quanto a uno Stato. Non per nulla il c.d. pareggio di bilancio fu un argomento cruciale nel pensiero e nell'azione di un Luigi Einaudi, di un Guido Carli e via dicendo...

Perché si è tagliato male: si sono tagliati i servizi ma non i sussidi, si è preferito "regalare soldi" invece che investire (anche nella formazione delle persone) ecc.

 

 Per il semplice fatto che siamo troppo grandi per fallire e una nostra insolvenza rappresenterebbe un problema per l'intera Europa. Ma non ritengo che questa sia una scusa per continuare a essere "disinvolti" nella lotta all'evasione e agli sprechi (vedi superbonus).

Un saluto cordiale e a presto.

 

ho capito tutto, torniamo a parlare di monete, il nostro sarebbe un dialogo tra sordi.

la saluto con amicizia.

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28 minuti fa, Massimiliano Tiburzi dice:

ho capito tutto, torniamo a parlare di monete, il nostro sarebbe un dialogo tra sordi.

la saluto con amicizia.

Ma no, dai: i ragionamenti sono sempre costruttivi e non sono mai un dialogo tra sordi...

La saluto anch'io con amicizia. 🙂

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Il 23/10/2023 alle 23:51, nikita_ dice:

Quindi la nuova valuta si chiamerà 'euro digitale'.... non vedo grandi cambiamenti, basta evidenziarlo sulle banconote e l'utilizzo del contante rimane tale e quale :D

 

eurod22.jpg.e064122c5543f85c488dd339642b5bf0.jpg

 

 

 

 

 

Questo mi ha fatto sorridere!

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8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Io a volte non capisco se scrivo male e vengo frainteso o se le posizioni distorcono il senso dello scritto.

Mai detto che la colpa è della divisa denominata €, poteva chiamarsi pure Peppino, ma l'utilizzo che se ne è fatto in questi 20 anni maledetti , non so quanti anni avete, ma ricordo bene che con tassi usurari delle banche si campava tutti e si aveva tutti una casa e servizi statali invidiati e soddisfacenti, fermo restando che si rubava, c'era la corruzione e tutto il resto, come se ora fossero spariti, ditemi se la vita è la stessa o riuscite a cogliere la differenza? Se non la vedete, buon per voi, significa che la vita vi sorride, non altrettanto possono dire milioni di lavoratori, specialmente con P.I. che grazie alle politiche scellerate della UE che abbiamo abbracciato senza se e senza ma, che prevedono solo tagli ed impoverimento, laddove lo Stato doveva essere padrone, e parlo di scuola, sanità e infrastrutture, mi viene da sorridere quando penso che oggi che abbiamo i governi regionali e gridate Allelujah .

Non ci siamo proprio capiti.

Se "la vita è la stessa" o meno dipende solo dall' "utilizzo che si è fatto della valuta" oppure da una serie di svariati fattori economici e politici che agiscono a ogni livello? La risposta mi sembra scontata, ma mi chiedo che senso logico abbia questo attribuire praticamente tutti i mali dell'Italia all' "utilizzo che si è fatto della valuta" o alle "politiche scellerate dell'UE" (con tutte le legittime critiche possibili semplifichiamo un po' troppo, direi) come se di "politiche scellerate" non se ne facessero anche autonomamente negli stati - che dell'UE hanno il comando - e non se ne facessero anche prima dell'istituzione dell'unione monetaria. E i governi regionali con tutto il debito che hanno generato non è stata certo l'UE a imporli.

 

8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Il debito pubblico chiaramente non dipende dall'euro, la mia era una battuta al signore sopra,

Ovvio, pure la mia era una battuta.

 

8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

D'altra parte le tasse che paghiamo servirebbero a quello, ma non avendo controllo sulla nostra moneta, oltre che pagare alla BCE un costo del 6% per ogni euro che prendiamo.

Il controllo sulla nostra moneta ce l'abbiamo attraverso la BCE, che gestisce la politica monetaria europea. Ai tempi della lira invece ne avevamo assai poco, dato che la lira poco e niente contava e a spredominare in Europa era il marco tedesco, con tutti gli altri che si accodavano alla politica della Bundesbank. La libertà di tirarci mazzate negli zebedei con le cosiddette "svalutazioni competitive", generando inflazione e facendo esplodere il debito, quella sì che ce l'avevamo.

 

8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Concludo dicendo che, non io, che non capisco una mazza di economia e tecnicismi vari, ma premi Nobel per l'economia come Stieglitz e Krugman, dicono che l'euro non funziona, sarei tentato di dargli ragione vista la situazione attuale.

Mi tengo volentieri i miei zero gradi, più limpidi rispetto coloro che sono in piena sindrome di Stoccolma verso l'euro.

Fermo restando che i premi nobel non sono dèi infallibili, altri nobel e non-nobel dicono che invece funziona, senza scomodare la sindrome di Stoccolma per chiunque non osi credere ai primi. Anche chi pensava che l'euro sarebbe crollato dopo pochi anni o ha tentato di sfasciarlo con gli hedge fund miliardari si è accorto che invece funziona eccome.

 

8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

P.s. L'unione Europea non ha nulla di federale, nemmeno la moneta e proprio qui sta il problema, se fosse moneta federale sarebbe tutto ok.

La gestione della moneta è di fatto federale in quanto centralizzata. Che l'UE stessa non sia federale è tutt'altro discorso, ed è una questione che sono io stesso il primo a ritenere un grave problema ancora irrisolto.

 

Modificato da ART
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8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Darebbe fastidio se fosse moneta federale, così fa solo sorridere ed inorridire al tempo stesso, crea disparità insanabili tra stati grazie ad un assetto monco e sghembo dell'unione che non ha interesse che tutta la zona Euro vada insieme, ma oggi verso l'interesse di una e domani verso quella dell'altra, le riforme senza Europa Federale non servono a nulla, ahimè.

Fosse per me l'Europa federale si farebbe domani mattina, ma purtroppo molti (soprattutto fra quelli che danno addosso all'euro) non lo vogliono proprio.

 

8 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

il debito pubblico monta fuori controllo, oltre a causa di quello precedente che potevamo governare, poichè con la perdita di sovranità monetaria, noi Italiani, compriamo le banconote in € dalla BCE, organo privato composto dalle banche centrali statali europee, con un tasso del 6% che monta sul debito pubblico, lei si è mai chiesto come mai a fronte di 30 anni di tagli nel pubblico il debito sappia solo crescere? questo è il motivo principale.
 

Vedo davvero molta confusione.

La BCE è tutt'altro che un organo privato, perchè è (anche formalmente) un'istituzione comunitaria, mentre le banche centrali statali sono istituti privati di diritto pubblico, cioè sottoposti di fatto al controllo degli stati. E nessuno "compra" banconote dalla BCE pagandole il 6% che andrebbe addirittura a montare sul debito pubblico. Queste sono le classiche balle complottiste della categoria "signoraggista", con cui a mio avviso si spiega il vero motivo di fondo della sua ostilità contro l'euro, signor mio. Lei ha tutto il diritto di averla, benintesi... ma qui altro che sindrome di Stoccolma.

 

_________________________________________

Mi fermo pure io, troppa insistenza non è opportuna. Ma sono tornato per qualche giorno ai bei vecchi tempi delle battaglie forumistiche contro i detrattori di Dio Denaro onnipotente nella Sua manifestazione Euro, che è una delle più pregiate al mondo, e per questo la ringrazio.

Pace e bene, fratelli.

Modificato da ART
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Secondo me tutti gli interventi che ho letto sono condivisibili in parte o per intero e disquisire sull'argomento Europa, Euro, Politiche adottate, tassi di cambio adottati all'istituzione di questa moneta e successivi prezzi, è .un discorso che non finirebbe mai.....

Penso comunque che vogliano creare una valuta di tipo virtuale al pari di Bitcoin etc.. così da avere più vita facile con i giochetti di tipo finanziario....

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7 ore fa, viganò dice:

Non ritengo fuorviante l'immagine giacché il concetto "di sana e prudente gestione del buon padre di famiglia", al netto dell'ampollosità delle parole, ritengo possa applicarsi tanto a una famiglia quanto a uno Stato. Non per nulla il c.d. pareggio di bilancio fu un argomento cruciale nel pensiero e nell'azione di un Luigi Einaudi, di un Guido Carli e via dicendo...

Parole sante. Il primo dei due citati fra l'altro è stato uno dei più grandi federalisti europei della storia.

 

11 minuti fa, Aretusa dice:

Penso comunque che vogliano creare una valuta di tipo virtuale al pari di Bitcoin etc.. così da avere più vita facile con i giochetti di tipo finanziario....

Quelli si fanno comodamente con il denaro elettronico odierno e con le criptovalute private, che di fatto servono apposta per quello e per la speculazione finanziaria. Le criptovalute di stato sono una tendenza globale che s'inserisce nella marcia (a mio avviso scellerata) verso l'abolizione del contante.

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Ho letto delle idee e delle riflessioni interessanti.

Ritengo che digitale o no, per molti di noi sia quasi inevitabile innanzitutto un confronto tra l'epoca pre euro e questa, spesso con nostalgia per la prima: avevamo più potere d'acquisto, eravamo più giovani.

Questa moneta si inserisce nell'ideale di un' Europa unita che difatti non si è completamente realizzata o forse solo non si è ben realizzata, vuoi per predominanza dei due paesi (economie) principali, vuoi per le peculiarità di alcuni paesi che si sono tradotte in evidenti disparità.

La mia sensazione è che questa digitalizzazione non apporti nessun concreto beneficio ai cittadini ma sia un altro strumento di controllo oltre che tassello nella costruzione dell'Europa intesa soprattutto come entità finanziaria.

 

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1 ora fa, magicoin dice:

Ritengo che digitale o no, per molti di noi sia quasi inevitabile innanzitutto un confronto tra l'epoca pre euro e questa, spesso con nostalgia per la prima: avevamo più potere d'acquisto, eravamo più giovani.

Il problema è che non ha senso prendere l'euro come spartiacque fra un'era passata in cui il potere d'acquisto era più alto dell'attuale e una odierna dov'è più basso di prima (vero o falso che effettivamente sia, rapportando ai vari periodi), perchè suddetto potere d'acquisto non dipende solo dalla valuta e il suo andamento ma anche da svariati fattori economici e politici, in primo luogo dalla gestione saggia o scellerata dell'economia da parte dei governi, nonchè dalla solidità politica e amministrativa degli stessi stati. Quando è nato l'euro (ricordiamo che era il 1999, e non il 2002 della nota speculazione sul cambio di contante) nessuno ha lamentato diminuzioni del potere d'acquisto.

 

1 ora fa, magicoin dice:

Questa moneta si inserisce nell'ideale di un' Europa unita che difatti non si è completamente realizzata o forse solo non si è ben realizzata, vuoi per predominanza dei due paesi (economie) principali, vuoi per le peculiarità di alcuni paesi che si sono tradotte in evidenti disparità.

Tuttavia ringraziamo il cielo che, per quanti difetti possa avere, un minimo di unità europea ce l'abbiamo: non scordiamoci di che situazione c'era prima del processo d'integrazione. E' verissimo che l'unità europea non è completamente/ben realizzata, e io sono il primo a lamentarmi di ciò, ma questo dovrebbe fare da sprone a un serio impegno per uscire da siffatta dannosa e pericolosa condizione... il che non lo si otterrà certo additando l'euro di essere solo una fonte di problemi, o nientemeno che la fonte, quando invece parecchi ne ha risolti.

 

1 ora fa, magicoin dice:

La mia sensazione è che questa digitalizzazione non apporti nessun concreto beneficio ai cittadini ma sia un altro strumento di controllo oltre che tassello nella costruzione dell'Europa intesa soprattutto come entità finanziaria.

Con la cripto-digitalizzazione delle valute nazionali, tendenza avviata in tutti i maggiori paesi del mondo, non si può controllare niente più di quanto si controlli già ora (cripto o non cripto è sempre di una forma di denaro elettronico che parliamo). Serve a qualcosa di ben peggio: spianare la strada a una futura abolizione del contante.

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10 ore fa, ART dice:

Tuttavia ringraziamo il cielo che, per quanti difetti possa avere, un minimo di unità europea ce l'abbiamo: non scordiamoci di che situazione c'era prima del processo d'integrazione. E' verissimo che l'unità europea non è completamente/ben realizzata, e io sono il primo a lamentarmi di ciò, ma questo dovrebbe fare da sprone a un serio impegno per uscire da siffatta dannosa e pericolosa condizione... il che non lo si otterrà certo additando l'euro di essere solo una fonte di problemi, o nientemeno che la fonte, quando invece parecchi ne ha risolti.

Concordo al 100%.

Bello il ricordo di Einaudi: monarchico, liberale ed europeista.

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Il 25/10/2023 alle 19:45, ART dice:

controllo sulla nostra moneta ce l'abbiamo attraverso la BCE, che gestisce la politica monetaria europea. Ai tempi della lira invece ne avevamo assai poco, dato che la lira poco e niente contava e a spredominare in Europa era il marco tedesco, con tutti gli altri che si accodavano alla politica della Bundesbank. La libertà di tirarci mazzate negli zebedei con le cosiddette "svalutazioni competitive", generando inflazione e facendo esplodere il debito, quella sì che ce l'avevamo.

Qui si dimenticano alcune cose che forse e’ bene considerare.

ai tempi della lira la variabile cambio era sovrana per i governi italici  che l’hanno usata a piu’ non posso attraverso le famose ‘svalutazioni competitive’ che hanno permesso all’Italia di compensare quello che l’Italia non riusciva a raggiungere in termini di maggiore produttività ( produttività- non produzione che invece nominalmente aumentava sempre).

e’ la produttività che mantiene alta la redditività’ di un Paese e gli permette incrementi di reddito reale .

l’euro ha tolto questa flessibilità tutta italiana che rendeva dava un vantaggio incomparabile alle imprese italiane ( sfavorendo invece i consumatoti che acquistavano beni esteri) e il risultato e’ che oggi i salari reali sono oari o inferiori a quelli di 25 anni fa.  Ovvero il Paese non e’ riuscito a fare guadagni di produttività in questo periodo perdendo capacità di generare reddito reale.

in altre oarole il Paese oggi si e’ impoverito come classe media e soprattutto a perdere sono stati i percettori di reddito fisso - salariati e stipendiati - mentre quelli a reddito variabili si sono in qualche modo difesi alzando prezzi di beni e e servizi quando hanno potuto o eludendo le tasse pur di mantenere il loro reddito inalterato. L’evasione non e’ diminuita ma anzi in molte fasce aumentata e questo ha permesso di vivere sopra i propri mezzi con i percettori di redfito variabile in una situazione migliore di quelli a reddito fisso  oggi in indubbiamente in media piu povero di 20/25 anni fa . 
in tutto questo il debito pubblico e’ oggi molto piu’ alto di 30 anni fa avendo scelto di vivere sopra i ns mezzi e decidendo consapevolmente di trasferire l’extracosto dei ns privilegi sulle generazioni future che difficilmente potranno reggerne il peso ( vedi sistema pensionistico in crisi e Sanità inefficiente e male organizzata oktre che costosissima per lo Stato). 

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1 ora fa, numa numa dice:

ai tempi della lira la variabile cambio era sovrana per i governi italici  che l’hanno usata a piu’ non posso attraverso le famose ‘svalutazioni competitive’ che hanno permesso all’Italia di compensare quello che l’Italia non riusciva a raggiungere in termini di maggiore produttività

le 'svalutazioni competitive' non sono a gratis. si pagano con un'inflazione elevata.

un vantaggio dell'inflazione elevata è che il debito pubblico realmente diminuisce, anche se aumenta dal punto di vista numerico ma i cittadini se la passano meglio con un'inflazione al 2% rispetto a un'inflazione al 10-20%.

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Ne abbiamo già discusso molte volte di questo mito delle "svalutazioni competitive" che ci hanno tolto, la "flessibilità tutta italiana" (perchè gli altri se ne stavano fermi a guardare noi fare i furbi), questo sotterfugio che si concepiva per avere vantaggi temporanei nelle esportazioni a costo di alta inflazione e debito come fosse la panacea di ogni male. Per poi lamentarci che le aziende non riuscivano a tenere il passo nella concorrenza globale e dovevano piangere "svalutazioni competitive" al governo invece di investire in qualità. Con l'euro proprio quello è cambiato, che nei prodotti italiani c'è molta più qualità (il tanto osannato "made in Italiy") e a produttività alta o bassa che sia per qualunque fattore non c'è più bisogno di far pagare al consumatore italiano il chiagni & fotti pseudocompetitivo. Non a caso i vari sapientoni anti-euro che negli anni 2000 urlavano l'imminente crollo delle esportazioni italiane e il fallimento seguente a causa dell'euro "troppo forte" col cambio "troppo alto" hanno pensato bene di starsene zitti dopo che si macinava un record dietro l'altro in esportazione. Ormai siamo abituati ad agire come la Germania aveva sempre fatto: darci dentro e combattere invece di andare a piangere da papà Stato. 

 

13 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Adoro gli euroinomani.....:-)

Si penta dei suoi peccati. N.S. Denaro sia sempre lodato in ogni Sua forma. Amen.

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14 ore fa, coinzh dice:

le 'svalutazioni competitive' non sono a gratis. si pagano con un'inflazione elevata.

un vantaggio dell'inflazione elevata è che il debito pubblico realmente diminuisce, anche se aumenta dal punto di vista numerico ma i cittadini se la passano meglio con un'inflazione al 2% rispetto a un'inflazione al 10-20%.

 

Esattamente 

per questo l’Italia - nonostante l’inflazione in termini nominali elevata - a livello di reddito reale stava messa molto meglio 40 anni fa di adesso

eccetto - lo ripeto - per alcune categorie di percettori di reddito variabile che con elusioni riescono a nascondere parte del reddito - per i percettori di reddito fisso non vi e’ dubbio che siano meno abbienti di 40 anni fa (in termini reali ovviamente - non a parita’ di reddito nominale) 

oggi semplicemente non e’ piu’ possibile scaricare la mancata produttività sul meccanismo svalutativo della divisa che aumentava l’inflazione e salvava il reddito reale

Modificato da numa numa
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Per la nazione italia complessivamente secondo te e‘ meglio avere tanta inflazione o l‘inflazione al 2% ?

L‘inflazione in svizzera sul lunghissimo periodo sta sul 2% e alla fine secondo me la svizzera come economia se la cava meglio dei paesi con inflazione alta.

https://www.pictet.com/content/dam/www/documents/publications/shares-and-bonds-in-switzerland/2023/Performance-Of-Swiss-Equities-and-Bonds-EN-2023.pdf

Modificato da coinzh
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Stamani mi sono svegliato bene e partecipo alla discussione, io sono uno di quelli col reddito variabile, ma vi assicuro che gli autonomi come me se la passano non bene, soprattutto abbigliamento e scarpe, ma voglio spezzare "un'arancia" verso quella divisa a me invisa( son poeta), la crisi del settore non è da attribuire alla moneta , ma alla deregulation che ha portato al fallimento tutto il settore di produzione manifatturiero che oggi è in mano ai cinesi internamente ed esternamente, e qui so bene di quello che parlo, forse con un mercato protetto, con le licenze bloccate si sarebbe difeso, almeno, il lavoro del dettagliante e delle industrie nostrane, ma noi abbiamo l'europa, signora mia, che è una mamma che ci vuole tanto bene, talmente bene che ci soffoca col suo abbraccio capitalista iperbolico in una comunità che ha fatto due guerre mondiali per darci la social democrazia....che figli ingrati.  :-)

Un saluto a tutti, buon weekend

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7 ore fa, coinzh dice:

Per la nazione italia complessivamente secondo te e‘ meglio avere tanta inflazione o l‘inflazione al 2% ?

L‘inflazione in svizzera sul lunghissimo periodo sta sul 2% e alla fine secondo me la svizzera come economia se la cava meglio dei paesi con inflazione alta.

https://www.pictet.com/content/dam/www/documents/publications/shares-and-bonds-in-switzerland/2023/Performance-Of-Swiss-Equities-and-Bonds-EN-2023.pdf

 

La svizzera e’ un paese con un sistema che non e’ molto comparabile. Il suo segreto e’ l’efficienza che ha portato a guadagni di produttività incredibili e per questo ad uno dei redditi piu alti d’europa ( e naturalmente pari livello dei costi).

Un paese senza in pratica risorse ( per secoli il suo unico export era capacità bellica da mettere al soldo altrui) ha saputo trasformarsi e costruirsi un settore secondario e uno terziario di servizi di qualità altissima con una fascia di grandi imprese al cui paragone le piu grandi italiane sono dei nani.

al contempo il paese riesce a mantenere un livello d’imposizione basso grazie alla sua efficienza, alla burocrazia molto leggera che snellisce le procedure e al fatto che le tasse le pagano tutti. 
la loro moneta si apprezza di continuo al punto che la banca centrale invece di difendere il cambio cerca di tirarlo giu - vendendo franchi - in quanto il continuo apprezzamento danneggia l’export. 
e’ un caso cosi oarticolare che addirittura Napoleone se n’era accorto e invece di assorbirla nell’impero ( come avevano cercato - maldestramente - di fare i repubblichini rivoluzionari) volle che venisse mantenuta indipendente e fu lui a disegnare per lei lo stato federale che mantiene tutt’oggi

4 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

deregulation che ha portato al fallimento tutto il settore di produzione manifatturiero che oggi è in mano ai cinesi internamente ed esternamente, e qui so bene di quello che parlo, forse con un mercato protetto, con le licenze bloccate si sarebbe difeso,

So che i cinesi hanno approfittato da matti di questa situazione  distruggendo interi distretti locali quali quello delle camcie a bergamo/brescia dove ditte locali hanno chiuso a decine i battenti non potendo sopportare la concorrenza e i costi di produzione cinesi

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1 ora fa, numa numa dice:

La svizzera e’ un paese con un sistema che non e’ molto comparabile. Il suo segreto e’ l’efficienza che ha portato a guadagni di produttività incredibili e per questo ad uno dei redditi piu alti d’europa ( e naturalmente pari livello dei costi).

Un paese senza in pratica risorse ( per secoli il suo unico export era capacità bellica da mettere al soldo altrui) ha saputo trasformarsi e costruirsi un settore secondario e uno terziario di servizi di qualità altissima con una fascia di grandi imprese al cui paragone le piu grandi italiane sono dei nani.

al contempo il paese riesce a mantenere un livello d’imposizione basso grazie alla sua efficienza, alla burocrazia molto leggera che snellisce le procedure e al fatto che le tasse le pagano tutti. 
la loro moneta si apprezza di continuo al punto che la banca centrale invece di difendere il cambio cerca di tirarlo giu - vendendo franchi - in quanto il continuo apprezzamento danneggia l’export. 
e’ un caso cosi oarticolare che addirittura Napoleone se n’era accorto e invece di assorbirla nell’impero ( come avevano cercato - maldestramente - di fare i repubblichini rivoluzionari) volle che venisse mantenuta indipendente e fu lui a disegnare per lei lo stato federale che mantiene tutt’oggi

So che i cinesi hanno approfittato da matti di questa situazione  distruggendo interi distretti locali quali quello delle camcie a bergamo/brescia dove ditte locali hanno chiuso a decine i battenti non potendo sopportare la concorrenza e i costi di produzione cinesi

 

In Umbria hanno fatto chiudere praticamente tutti i laboratori, settore trainante della regione, da San Giustino Umbro a San Liberato.

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53 minuti fa, coinzh dice:

non mi hai risposto alla domanda "Per la nazione italia complessivamente secondo te e‘ meglio avere tanta inflazione o l‘inflazione al 2% ?"

 

E’ una domanda poco intelligente

se e’ ceteris paribus si risponde da sola soprattutto oggi che non vi e’ piu possibilità di svalutazioni competitive e quindi avere slta inflazione e’ solo dannoso ma non esistono condizioni ferme ed eguali per tutti e quindi occorre vedere cosa fanno gli altri parametri  

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7 ore fa, Massimiliano Tiburzi dice:

Stamani mi sono svegliato bene e partecipo alla discussione, io sono uno di quelli col reddito variabile, ma vi assicuro che gli autonomi come me se la passano non bene, soprattutto abbigliamento e scarpe, ma voglio spezzare "un'arancia" verso quella divisa a me invisa( son poeta), la crisi del settore non è da attribuire alla moneta , ma alla deregulation che ha portato al fallimento tutto il settore di produzione manifatturiero che oggi è in mano ai cinesi internamente ed esternamente, e qui so bene di quello che parlo, forse con un mercato protetto, con le licenze bloccate si sarebbe difeso, almeno, il lavoro del dettagliante e delle industrie nostrane, ma noi abbiamo l'europa, signora mia, che è una mamma che ci vuole tanto bene, talmente bene che ci soffoca col suo abbraccio capitalista iperbolico in una comunità che ha fatto due guerre mondiali per darci la social democrazia....che figli ingrati.  🙂

Un saluto a tutti, buon weekend

Buonasera,

quello che dice è in gran parte condivisibile, però la colpa non è dell'Euro o dell'Europa. Cerco di spiegarmi...

Non dimentichi che l'Europa nasce soprattutto per evitare nuove guerre sui nostri territori e questo obiettivo è stato finora raggiunto, grazie anche all'indispensabile adesione alla NATO. Se mi consente la battuta, forse siamo più poveri di trent'anni fa ma siamo vivi e, nonostante le tante cassandre che girano da un pò di tempo, non credo a una guerra in Europa nei prossimi anni (chiaramente a patto di far capire ai tanti satrapi che popolano il mondo che non siamo "inermi").

Che poi l'Europa debba essere profondamente riformata credo siamo tutti d'accordo. Per cominciare occorrerebbero dei Titoli di Stato europei, attraverso i quali il debito pubblico dei vari Stati sia "unificato". Però le faccio una domanda: se Lei non fosse italiano, sarebbe disposto a mettere il suo debito in comune con quello di una Nazione opportunista, cialtrona, assistenzialista, instabile, lassista, evasiva ed elusiva della fiscalità come la nostra? Mi risponda con sincerità...

Ecco allora che torniamo a quel che scrissi giorni addietro: prima di giudicare gli altri, facciamoci un esame di coscienza. Credo sia il primo passo per affrontare le questioni della modernità a testa alta. 

Un saluto cordiale e a presto.

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più che altro si può supporre che se l'italia non fosse nell'EU sarebbe andata in bancarotta come l'argentina con le conseguenze sociali che questo comporta.

o avrebbe un'inflazione sul modello turco.

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Oggi la produttività la si deve aumentare con altri mezzi, come nell'esempio tedesco, non si può più farlo col chiagni e fotti. Il reddito bisogna costruirlo lavorando sodo e rendendo lo stato efficiente, perchè l'era dell'aggirare i problemi a scapito della sovranità (reale) europea, come nel caso di quella monetaria, è finita.

Comunque sulla questione della correlazione svalutazione-produttività-reddito segnalo questo interessante articolo: https://www.noisefromamerika.org/articolo/capire-questione-euro

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