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Euskadi

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Vorrei sottolineare per ora che questi passaggi per legare gli anelli allo scudo sono presenti in ogni tipologia del manufatto che anche se con cuspidi diverse per numero e forma lasciano sempre la possibilità al laccio di annodarsi ed unire il pezzo allo scudo. Ci sarà tempo per analizzare alcuni casi che secondo me si differenziano adattandosi alle tipologie di scudi e culture diversi

IMG-20241102-WA0002.thumb.jpg.3bb8a48ba989e0c046a096da6882cd27.jpgIMG-20241102-WA0000.thumb.jpg.e154582a66543c534180ab73d8961e05.jpg

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Per capire la foto qui sopra dobbiamo però fare due passi indietro e tornare alla tipologia di anelli precedente e cioè questo 

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come si può vedere sono presenti segni di abrasione sulla parte superiore, causati probabilmente dallo scorrimento della catena durante la marcia, l'abrasione è presente soprattutto sul lato dell'anello dove la catena esce, infatti come da foto precedenti, possiamo vedere che la catena entra sul lato opposto di fianco alla cuspide singola per uscire proprio in corrispondenza dei segni 

 nella foto qui sotto è evidenziato il passaggio dei lacci che dovrebbero scorrere attorno alle cuspidi per poi allacciare l'asta sulla parte superiore dell'anello in modo che non possa sfuggire verso il basso1(8).JPG.a27f41d1703a6a3c85cdbef9340b42933.thumb.jpeg.f6ddfdd4168f00481962ecd4de2dde4f.jpeg

 

 

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Sperando di essere stato sufficentemente chiaro passerei al secondo anello postato, cioè questo: 

Come si può vedere questo anello e' quasi completamente piatto, e secondo le prove che ho effettuato si aggancia ad uno scudo di tipo diverso dal precedente che era tondo. In questo caso le cuspidi sarebbero rivolte verso l'alto e legato con lacci e non catena, infatti tra le cuspidi sembrerebbe essere rimasto del materiale incorporato nell'ossido riconducibile al tipo di legatura. image.jpeg.84bb62584f9f0342ac8d2a3d7cb40881.jpeg

Questa altra foto mostra anche il secondo laccio, quello trasversale che serve come nell'anello esaminato precedentemente per legare le aste in modo che non scivolino verso il basso ostacolando così la marcia 

image.jpeg

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Riguardo i residui di legatura (laccio) di cui ho accennato prima posto queste foto:

Un fenomeno che anche io non credevo possibile ma che è più frequente di quello che si crede comunemente. Nella foto dell'anello è poco apprezzabile, per questo motivo vi mostro anche la foto di un giavellotto  di fattura celtica dove il fenomeno è molto evidente, infatti si vede bene il residuo di un cordino, e piu sotto completamente inclusa nell'ossido residui di tessuto, forse, di una veste

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Anche in questo caso vistosi segni di abrasione proprio dove passa la catena

946R~2.jpge cuspide singola spezzata, proprio la cuspide rivolta verso lo scudo e che assorbe gli urti 

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ciao a tutti e ciao @Euskadi, vedo che ti sei lanciato! ;)

Ad essere sincero, più descrivi la teoria dello scudo e meno io me la posso immaginare.

===================

- Perchè c'è quasi sempre un lato liscio, arrotondato e l'altro è più lavorato e decorato? Quello dovrebbe essere il lato in vista.

All'epoca, le cose non venivano fatte per caso e gli oggetti in metallo erano preziosi già solo per la loro natura. 

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Il 03/11/2024 alle 14:22, littleEvil dice:

 @Euskadi

- Perchè c'è quasi sempre un lato liscio, arrotondato e l'altro è più lavorato e decorato? Quello dovrebbe essere il lato in vista

 

In che senso?

Lo immagino che sia difficile da capire, io ci ho messo veramente tanto tempo e di persona sarebbe tutto più comprensibile, ma siamo qui su e si fa quel che si può. Dovrei postare una foto con tutto l'insieme assemblato (scudo, lance, sacco, e giacilio), e magari si capirebbe meglio. Se riesco a costruire uno scudo abbastanza fedele la faccio, ma ci vorrà un po' di tempo 

Queste cerchiate non sono decorazioni sono sporgenze per assicurare che l'anello si appoggi sopra il bordo dello scudo 

Vedi che sono fatte a sezione di circonferenza, come lo scudo. Ma in generale tutto l'oggetto asseconda la forma dello scudo che lo accopia946R~3.jpg

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Questo esemplare è esposto al museo di crema nella teca insieme al tesoro di rivolta d'Adda

 

Come si vede ci sono evidenti segni di usura dove passa la catena e la rottura dell'anello, aspetto che si riscontra frequentemente. Questo tipo di rottura in uno dei punti di massima sollecitazione 

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Mi piacerebbe studiare anche questa tipologia. Se qualcuno mi desse la possibilità di visionare un esemplare dal vero potrebbe essere utile a me e magari anche al proprietario 

 

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Il 03/11/2024 alle 14:22, littleEvil dice:

 @Euskadi 

Quello dovrebbe essere il lato in vista.

 

Nessun lato è in vista. Uno appoggia allo scudo l'altro è coperto dalla attrezzatura. senza foto è veramente difficile 

 

Questo per me è un oggetto tecnologico di una età lontana. Voglio aggiungere un esempio: se tra 2500 anni qualcuno se imbattesse in un pistone di un motore a scoppio (immagino che tutti abbiano visto un pistone) e ormai dopo così tanto tempo si sia perso il ricordo di questo oggetto, magari ci si muove con altri mezzi più evoluti, o magari si è tornati al cavallo 🐴,  sarebbe un bel problema capire cosa è ; ce ne sono di molti tipi con un anello di tenuta, con due, tre, quattro e via, oppure forati, o con rientranze, tutti diversi, ma sempre lo stesso oggetto inspiegabile. Una volta inserito nel contesto giusto tutto diventa "semplice".

Però voglio dire che non è importante che tutti condividano la mia idea, o la capiscano. Le idee circolano e c'è sempre qualcuno più curioso degli altri, e il resto viene con il tempo. Come dice un mio amico: que dios los bendiga a todos

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littleEvil per esempio in questo gli unici punti in vista sono questi, e sono dietro la testa del fante rivolti nel senso di marcia 

Dimenticavo di specificare che, per quanto possibile vedendolo in foto soltanto, penso che anche in questo caso le cuspidi siano rivolte verso l'alto 

IMG-20241104-WA0002~2.jpg

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14 ore fa, chievolan dice:

Una cosa resta certa ... i fori sono molto piccoli per aste di giavellotto.

 

Tutti i vostri dubbi sono benvenuti. Scusate per gli errori di ortografia ma ho le dita grosse ed in più scrivo alla svelta.

Anche a me è sorto lo stesso dubbio ed ho pensato che forse questi anelli supportassero solo due aste semplici per consentire il trasporto dell'attrezzatura, ma poi ho misurato diverse cuspidi e secondo me le dimensioni possono coincidere. Questi anelli gemini hanno fori che vanno da un Minimo di 18 ad un massimo di 22 mm e il maggior numero è circa 19mm . le armi antiche sono incredibilmente piccole rispetto alle nostre , vi prego di verificare appena avete la possibilità. Ho delle cuspidi leggere che addirittura sono 16 mm di asta , normalmente non superano i 20mm ma eccezionalmente può succedere. Le lance erano un po' più grandi dei giavellotti. Sono strumenti di precisione leggere e sottili, paragonabili ad  un bisturi più che a un'arma pesante. Ho amici all'estero che commerciano armi e oggetti antichi e ne ho viste un bel numero. Le spade ad esempio viste da vicino sembrano in miniatura rispetto all'idea che ci siamo fatti , l'impugnatura mediamente è 8,5 cm di lunghezza, la mia mano non entra ad esempio. I corsetti di bronzo dell'età del ferro  mi sono chiesto più volte come facessero ad indossarli persone adulte. C'è un altro modo per capire le dimensioni di queste armi , e cioè osservare le lance africane del 1800 inizi 900, le ultime civiltà che usavano realmente queste armi e quindi non souvenir, e gli uomini fino a fine 800 erano ancora piccoli.

 

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Qui due foto per spiegare come ho provato il bloccaggio senza staffa ma con catena che su questa tipologia per me è il più coerente. La prima foto è la vista dell'esterno dello scudo , il segno bianco sarebbe la posizione del laccio per fermare le aste. La seconda la vista dall'interno dello scudo con la catena che prosegue verso il centro dello stesso per agganciarsi.

Per le tipologie di anelli piatti, come quello della foto precedente, con la testa cornuta, l'accoppiamento avverrà con le cuspidi rivolte verso l'alto ( almeno quelle che ho osservato finora) , infatti ogni tipologia ha il suo scudo e va studiata singolarmente. Vorrei dire poi che questo è un lavoro molto vasto e per completarlo in modo definitivo bisognerebbe avere accesso a tutte le tipologie di anelli gemini, ed inoltre avere un aiuto per gli scudi, infatti mi sono trattenuto nel costruirne uno sia per la mancanza di tempo ma anche perché ne servirebbero almeno 3 o  4 diversi, sono molto rari visti gli esigui ritrovamenti , e anche sul mercato delle antichità 

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Tornando alle lance e le loro dimensioni mi è venuto in mente un brano di Socrate che descrive le sue esperienze nella falange, e diceva che queste aste si spezzavano abbastanza facilmente nell'impatto tra opliti. Spezzare un'asta di frassino dal diametro superiore ai 2 cm è molto difficile, forse prima cede la mano. Per i giavellotti resta il problema del lancio e secondo me non potevano nemmeno superare i 18 perché sarebbe stato inutile . Del resto quella punta di giavellotto rettangolare che ho postato ieri è tra i 17,5 e i 18mm, confrontatela al mio dito. Domani fotograferò qualche punta di freccia di quel periodo per farvi vedere le dimensioni completamente diverse anche di quell'arma. Dovrei riuscire a recuperare anche qualcosa d'altro da  misurare precisamente.

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Sotto la punta di freccia di cui parlavo ieri, veramente piccola (la bacchetta misura 6mm) paragonata ad una punta moderna, ma comunque letale la potremmo paragonare ad un proiettile calibro 38 moderno.

Riguardo le dimensioni delle aste vorrei aggiungere alcune osservazioni: ho riguardato i rilievi fatti per questo studio e  devo dire che gli anelli cuspidati specificatamente della pianura padana come misure dei fori non  superano quasi mai i 18 mm. Escluderei l'asta delle lance dal discorso che quasi sempre è tra i 20 e i 21 mm(come si può vedere anche nella prima delle due foto del post precedente). Mentre le punte da giavellotto che ho misurato , anche quelle molto più antiche, alcune anche dell' età del bronzo mi hanno dato mediamente 18 mm circa per l'asta quindi ho ipotizzato un leggera conicità di circa 1 mm tra la base e la cuspide, permettendo cosi all'asta di entrare nel foro altrimenti impossibile senza questa leggera conicità. Non ho reperito notizie utili in tal senso, per ora è solo una mia ipotesi ma questi legni venivano selezionati e lavorati singolarmente e su misura.

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