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Inviato
6 minuti fa, Releo dice:

Ciao, Augusto1989. Si tratta di un 120 grana 1798, ma non ha il sottocorona rigato.

 L'ho pubblicato proprio perché il numerale della legenda porta la barretta bassa. Ti assicuro che non è il solo nominale con la barretta in questa posizione, bella precisa. L'ho pubblicato  per testimoniare come la barretta sia utilizzata in posizioni diverse e modalità diverse, che a noi sembrano astruse, ma che, probabilmente, per l'incisore avevano un ruolo significativo. Ciao

 

Ciao releo

Ti volevo mostrare invece 2  delle mie piastra in collezione del 1798 con sottocorona rigato che riporta la V di FERDINANDUS con esubero , che non sono certamente delle A .

 

Screenshot_20230929_151424_Gallery.jpg

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Supporter
Inviato

Non saranno delle “A”, ma un esubero è un fatto casuale e, secondo me, non è proprio pacifico e scontato che debba andare ad unire con una buona precisione i due lati di una “V”. Oltretutto, le due barrette hanno consistenza e profili diversi, in quanto appartenenti a due conii diversi.

Io resto del parere che troviamo difficoltà a comprendere questi segni proprio perché non dovevano essere compresi, se non da chi li apponeva. Ed allora, non capendoci nulla, risolviamo tutto facendo puntualmente ricorso ad accumuli di metallo o a cattivo funzionamento del conio. E così siamo tranquilli ed abbiamo risolto tutto!


Inviato (modificato)
2 ore fa, Releo dice:

Io resto del parere che troviamo difficoltà a comprendere questi segni proprio perché non dovevano essere compresi, se non da chi li apponeva. Ed allora, non capendoci nulla, risolviamo tutto facendo puntualmente ricorso ad accumuli di metallo o a cattivo funzionamento del conio. E così siamo tranquilli ed abbiamo risolto tutto!

Anche io sono di questo parere ed è saputo e confermato da testi che nella zecca di napoli in quasi tutto il periodo post Carlo - quando in zecca dominavano i Perger - si usavano dei segni segreti per catalogare tipo di metallo, lotti dati in appalto esterni, pagamenti di riscatti per tracciare il denaro, monitorare attività di operai "strani", lasciapassare per certi gruppi segreti,... ecc ecc. Purtroppo questi libri/elenchi/cataloghi/con le specifiche dei segni sono andati distrutti dopo il 1870 ed oggi è difficile capire le motivazioni dietro a certi pezzi segnati ed ancora piu difficile individuarli, ma ci sono perche non tutte le stranezze di questa monetazone possono definirsi errori di conio, sbadataggini o esuberi di metallo. Alcuni segni inseriti nei conii sono chiari e incontestabili altri vanno studiate con attenzione.

 

segri.jpg

Modificato da didrachm
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Inviato

@didrachm una curiosità, che piastra è quella di Ferdinando II? Non è il conio della 34...mi sembra un rovescio degli anni 40!

Possibile? 

Ti ringrazio. 

Un saluto Raffaele. 


Inviato
58 minuti fa, Raff82 dice:

@didrachm una curiosità, che piastra è quella di Ferdinando II? Non è il conio della 34...mi sembra un rovescio degli anni 40!

Possibile? 

Ti ringrazio. 

Un saluto Raffaele. 

 

...è una 1844....distrazione, dimenticarono a punzonare la I...un errore non un segno di tracciatura...probabile vennero ritirate e fuse

  • Grazie 1

Inviato
Adesso, didrachm dice:

1844.

Volevo dire!! 

Grazie mille per aver soddisfatto la mia curiosità. 

Un pezzo veramente veramente interessante, complimenti. 

Un saluto Raffaele. 


Inviato
22 minuti fa, Raff82 dice:

Volevo dire!! 

Grazie mille per aver soddisfatto la mia curiosità. 

Un pezzo veramente veramente interessante, complimenti. 

Un saluto Raffaele. 

 

Figurati per cosi poco....i pezzi con degli errori in legenda "clamorosi" sono tanti in quel mezzo secolo...errori in zecca voluti o casuali difficile dirlo, quello che è certo e che ne sono sopravvissuti ben pochi, per me tutti R4 quelli "gravi", mi viene in mente in tema delle  piastre la 1805 con HEER quella con HSIP...la 1816 INPANS...la vecchia mezza del 1794 con SICILAR, la HISPANAR, la GRAITA del 1834, la TVR del 1856,...etc, errori in zecca molto gravi, e questi numeri bassi di oggi arrivati a noi mi fanno sospettare che venivano ritirati e fusi ma che qualche pezzo venne nascosto, questi pochi pezzi sopravvisuti indicano che in qualche modo venivano ritirate anche senza un decreto.


Supporter
Inviato

Didrachm, è proprio come dici tu. Accumuli di metallo casuali   o cattivo funzionamento del conio non potrebbero mai lasciare dei segni tanto chiari e precisi in molte monete diverse. Segni  che, evidentemente, non siamo nelle condizioni di interpretare.
La casualità comporterebbe necessariamente delle sfrangiature, delle interruzioni del tratto, delle sinuosità, degli sbaffi, degli sforamenti oltre le linee che delimitano i lati delle “V”, delle parti più a rilievo e delle altri meno a rilievo.
Poi, naturalmente, a catalogo finiscono solo le evidenze più macroscopiche, le variazioni più eclatanti, più importanti e meglio definite, quelle che più facilmente riusciamo a spiegarci. Non si può certo riportare tutto…

 

 


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