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Verona: scoperta una domus romana in piazza Bra


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Verona, la scoperta durante gli scavi: una domus romana in piazza Bra

Domus romana in piazza Bra la scoperta durante gli scavi

I reperti sono stati analizzati e poi ricoperti

Alcune parti di una domus romana in piazza Bra, un frammento dell’antica via Postumia in corso Porta Palio. Forse non ritrovamenti spettacolari, ma comunque elementi che aiutano a ricomporre il puzzle delle stratificazioni storiche urbane, occasioni quindi importanti per l’archeologia.

I lavori condotti da V-Reti

Sono solo alcuni dei ritrovamenti che hanno fatto capolino nel sottosuolo veronese grazie agli interventi iniziati dal 10 luglio scorso e condotti da V-Reti, la società per i sotto servizi del gruppo Agsm-Aim, in vari punti della città: si tratta del potenziamento a 20mila volt della linea di media tensione e di ammodernamento dell’infrastruttura elettrica chiesti dal Comitato Olimpico Internazionale e dalla Fondazione Milano Cortina 2026. Dell’esistenza di una domus romana in piazza Bra, nell’area tra i bagni pubblici e il parcheggio dei taxi, proprio in mezzo alla carreggiata lungo la corsia preferenziale dei bus, si sapeva dai tempi della realizzazione dei servizi di stile liberty che risalgono al 1911. Fu allora che fu rinvenuto un brano di mosaico di età medio imperiale, prelevato e conservato nelle raccolte museali civiche. Ora con i nuovi interventi ritenuti necessari in vista delle due manifestazioni che saranno ospitate in Arena nel 2026: la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali e quella di apertura delle Paralimpiadi invernali sono emerse altre parti.

Lo scavo è stato chiuso 

I lavori infrastrutturali che, come sempre accade, sono condotti sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e del Comune di Verona hanno riportato alla luce alcuni ritrovamenti forse ricollegabili a quella domus già scoperta nel 1911. Il pavimento, questa volta non musivo, ma cementizio con intarsi di pietre e marmi policromi, potrebbe essere sempre riconducibile all’età imperiale. Si tratta però di una tecnica usata per lungo tempo e che quindi non offre elementi di datazione così precisi. V-reti ha dunque dovuto optare per un nuovo posizionamento della cabina di trasformazione interrata, dove i pochi resti nel sottosuolo erano già stati compromessi da precedenti interventi di altre epoche.
Dopo i rilievi e la documentazione completa di tutti i reperti, lo scavo è stato l’altro giorno richiuso: difficile pensare che in un punto così al centro del passaggio automobilistico i resti possano essere lasciati a vista. Stessa sorte è toccata al brano di via Postumia emerso in corso Porta Palio che a un certo punto è stato ben visibile: rifacimento di epoca medievale o moderna, il brano dell’antica arteria di collegamento che da Genova risaliva verso Aquileia, in uso per molti secoli, è stato infatti re-interrato. Così come lo fu il lungo tratto di basolato romano emerso in occasione della realizzazione dei sotto servizi in Corso Cavour, più di vent’anni fa, che consentì di realizzare rilievi e indagini di importanza eccezionale.

https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/verona/cronaca/23_settembre_18/verona-la-scoperta-durante-gli-scavi-una-domus-romana-in-piazza-bra-dba08ac0-8b8c-4a36-8e2e-d16291ea0xlk.shtml


Inviato

Prego correggere la formattazione che così è illeggibile.


Inviato
2 ore fa, Veridio dice:

Prego correggere la formattazione che così è illeggibile.

 

Ho fatto copia e incolla. Poi ho tentato di modificare i caratteri, ma non me lo permette (e non è la prima volta succede). Non so @CdC potresti gentilmente fare qualcosa. Grazie.


Supporter
Inviato

provvedo io.

==========

 

Verona, la scoperta durante gli scavi: una domus romana in piazza Bra.

di Camilla Bertoni
 

I reperti sono stati analizzati e poi ricoperti: in un punto di passaggio non essere lasciati a vista.

Alcune parti di una domus romana in piazza Bra, un frammento dell’antica via Postumia in corso Porta Palio. Forse non ritrovamenti spettacolari, ma comunque elementi che aiutano a ricomporre il puzzle delle stratificazioni storiche urbane, occasioni quindi importanti per l’archeologia.

I lavori condotti da V-Reti

Sono solo alcuni dei ritrovamenti che hanno fatto capolino nel sottosuolo veronese grazie agli interventi iniziati dal 10 luglio scorso e condotti da V-Reti, la società per i sotto servizi del gruppo Agsm-Aim, in vari punti della città: si tratta del potenziamento a 20mila volt della linea di media tensione e di ammodernamento dell’infrastruttura elettrica chiesti dal Comitato Olimpico Internazionale e dalla Fondazione Milano Cortina 2026. Dell’esistenza di una domus romana in piazza Bra, nell’area tra i bagni pubblici e il parcheggio dei taxi, proprio in mezzo alla carreggiata lungo la corsia preferenziale dei bus, si sapeva dai tempi della realizzazione dei servizi di stile liberty che risalgono al 1911. Fu allora che fu rinvenuto un brano di mosaico di età medio imperiale, prelevato e conservato nelle raccolte museali civiche. Ora con i nuovi interventi ritenuti necessari in vista delle due manifestazioni che saranno ospitate in Arena nel 2026: la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali e quella di apertura delle Paralimpiadi invernali sono emerse altre parti.

Lo scavo è stato chiuso 

I lavori infrastrutturali che, come sempre accade, sono condotti sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e del Comune di Verona hanno riportato alla luce alcuni ritrovamenti forse ricollegabili a quella domus già scoperta nel 1911. Il pavimento, questa volta non musivo, ma cementizio con intarsi di pietre e marmi policromi, potrebbe essere sempre riconducibile all’età imperiale. Si tratta però di una tecnica usata per lungo tempo e che quindi non offre elementi di datazione così precisi. V-reti ha dunque dovuto optare per un nuovo posizionamento della cabina di trasformazione interrata, dove i pochi resti nel sottosuolo erano già stati compromessi da precedenti interventi di altre epoche.  
Dopo i rilievi e la documentazione completa di tutti i reperti, lo scavo è stato l’altro giorno richiuso: difficile pensare che in un punto così al centro del passaggio automobilistico i resti possano essere lasciati a vista. Stessa sorte è toccata al brano di via Postumia emerso in corso Porta Palio che a un certo punto è stato ben visibile: rifacimento di epoca medievale o moderna, il brano dell’antica arteria di collegamento che da Genova risaliva verso Aquileia, in uso per molti secoli, è stato infatti re-interrato. Così come lo fu il lungo tratto di basolato romano emerso in occasione della realizzazione dei sotto servizi in Corso Cavour, più di vent’anni fa, che consentì di realizzare rilievi e indagini di importanza eccezionale.

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Supporter
Inviato
10 minuti fa, ARES III dice:

Grazie mille @Oppiano.

 

Di nulla, figurati!


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