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IGNORED

Monetazione CGIL / CGIP


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Segnalo che Ronenans sta offrendo all'asta, con un clamoroso errore di classificazione, un piccolo bronzo provinciale repubblicano estremamente raro ( https://www.biddr.com/auctions/roenesanscoins/browse?a=3822&l=4441899 ) :

 

Roman Republic Coins
Pompey Junior 47-45 BC, As, 2,6 g. 15,1 mm. RCV 1386.

 

4441899_1692868510 (1).jpg


Inviato

Si tratta, in realtà,  del bronzo RPC 2273.

Le legende recitano, al dritto (appena visibile su questo esemplare) CG/IL e, al retro, Q LVCRETI L PONT II / VIR / COL DED PR. 

I firmatari sarebbero quindi Q. Lucretius e L. Pontius, duumviri coloniae deducendae; PR andrebbe sciolto in "primi" (riferito ai duumviri). Ben più interessante è la legenda CGIL; fa riferimento, per pacifica teoria degli storici, alla Colonia Iulia Lampsaci (ossia Lampsaco), onde la moneta viene datata al 45 a.C., ma sul significato della "G" si discute. Michael Grant (e, con lui, McCabe) scioglie la G in "Gemina" e osserva come nello stesso anno siano tate emesse monete di Pario con legenda CGIP, ossia quindi Colonia Gemina Iulia Parii. Egli ritiene, infatti, che che le due colonie siano state fondate quale assegnazione di terre ai veterani di una stessa legione, oppure di due legioni gemellate per qualche ragione, talché siano divenute - appunto - colonie "geminae".

 

Qui potete vedere l'esemplare di McCabe, molto ben conservato: https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/3934339922.

 

Come dicevo, si tratta di un'emissione molto rara, il RPC censisce due soli esemplari, di cui uno al British Museum.

McCabe osserva, giustamente, che è una moneta di squisita fattura: le monete che commemoravano la fondazione di una città potevano essere di qualità artistica e manifatturiera superiore a quelle di uso corrente; un tipico esempio sarebbe appunto questa emissione, uno dei bronzi repubblicani più finemente incisi fra quelli di modulo così piccolo: la testa di Giano è larga 5 mm, la delicata scritta CGIL non resisterebbe più di una settimana alla normale circolazione, il rovescio è ricco di dettagli. La moneta non può essere altro che un asse, i cui tipi erano ancora ben impressi nella coscienza romana sebbene ormai la tipologia Giano/prora non fosse più coniata da lungo tempo (le emissioni di Sesto Pompeo, RRC 478/1 e 479/1, sarebbero posteriori a questa).

 

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Inviato (modificato)

A margine, merita osservare come nella stesse serie vada a collocarsi il primo ritratto di Cesare vivente, su un'altra emissione della stessa colonia, RPC 2268/2269, firmata anch'essa da Q. LVCRETI L. PONTI II.VIR M. con l'aggiunta di M. TVRIO LEG. (M. Turio, legato): https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/2268

 

 

 

high.jpg

rs_org.jpg

Modificato da L. Licinio Lucullo
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