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Una collana d’oro del V secolo straordinaria


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Pensionato va nei campi a passeggiare. Porta con sé un metal detector e trova un tesoro. Una collana d’oro del V secolo

 

“Questo è il ritrovamento d’oro del secolo, in Norvegia . Trovare così tanto oro nello stesso tempo è estremamente insolito”, afferma il direttore Ole Madsen del Museo Archeologico dell’Università di Stavanger.

rekonstruksjon-theo-gil-bell.png Foto: Theo Gil Bell

Nelle scorse ore nel Comune della contea di Rogaland è stata annunciata la scoperta ed è stato mostrato lo straordinario ritrovamento d’oro lavorato, compiuto da un pensionato, Erlend Bore, che stava provando il metal detector, da poco acquistato.

Secondo il Håkon Reiersen del Museo Archeologico, gli oggetti preziosi risalgono al periodo migratorio norvegese, cioè a circa 500 anni dopo la nascita di Cristo. I pendenti d’oro sono simili alle monete d’oro, ma sono, in realtà, “bratteate”, cioè impresse, da un lato, su una lastrina di metallo prezioso Non servivano per comprare o vendere merci, ma erano decorazioni sontuose.

 

arhundrets-gullfunn-i-rogaland_pressekon Il ritrovamento d’oro risale al periodo migratorio ed è stato trovato a Rennesøy a Stavanger. Da sinistra Kim Thunheim, archeologo del comune di Rogaland, Håkon Reiersen, professore associato al Museo Archeologico e il ritrovatore, il metal detector Erlend Bore.
Foto: Øyvind Nesvåg, comune della contea di Rogaland

L’uomo che le ha trovate in campagna, sotto una spanna di terreno, ha avuto proprio l’impressione di essersi imbattuto nei grossi involucri dorati delle monete di cioccolato. “Non potevo credere che fossero preziosi. Visti lì, nel terreno scuro, sembravano proprio bellissimi soldoni di cioccolato – afferma il pensionato – Certo la mia impressione è immediatamente mutata quando li ho presi in mano”.

I nove pendagli bratteati e le perle d’oro formavano – in origine – una collana molto vistosa, probabilmente indossata da una donna. “Sappiamo dalla mitologia norrena – dice l’archeologo Håkon Reiersen – che Frøya aveva un bellissimo ornamento d’oro al collo”.

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Uno dei nove bratteati trovati a Rennesøy il 27 agosto 2023. | Fotografo: Annette Græsli Øvrelid, UiS

Frøya o Freia era considerata considerata dai norreni la dèa dell’amore, dell’erotismo, della bellezza, dell’oro, della seduzione, della fertilità, della guerra, della morte e delle virtù profetiche.

È figlia di Njǫrðr e figliastra di Skaði, sorella di Freyr e moglie di Óðr, a causa del quale soffre le pene d’amore, dato che la lascia per intraprendere lunghi viaggi, costringendola ad infruttuosi inseguimenti, durante i quali si lascia andare a pianti di lacrime d’oro. Assieme al consorte, mette al mondo due splendide fanciulle, dai nomi emblematici: Gersemi e Hnoss, sinonimi di “tesoro”.

 

foto-annette-grasli-ovrelid-uis-7.jpg Fotograf: Annette Græsli Øvrelid, UiS

Era considerata da alcuni una dea ninfomane una ninfomane, sempre pronta a saziare le sue voglie con qualunque tipo di partner, dagli Jǫtunn agli Elfi, e in effetti il suo irrefrenabile desiderio è cantato nelle Mansǫngr, letteralmente canzoni per uomini, liriche amorose, ufficialmente vietate, ma diffusissime nelle alcove.

Tra le sue numerose peculiarità, Freia annovera quella di esperta nelle arti magiche, con cui poteva realizzare divinazioni e incantesimi a distanza.

Possedeva la collana Brísingamen, forgiata dai nani che gliela donarono a patto che giacesse con loro.

Il suo giorno sacro è il venerdì e ne rimane traccia nel termine inglese Friday, in quello tedesco Freitag e in altre lingue nordiche (es. Fredag in danese, norvegese e svedese).

La collana della Signora – ora riportata alla luce – potrebbe essere stata prodotta proprio a Rogaland, cioè nel territorio in cui è avvenuto il ritrovamento.

“Vi furono abili orafi del Rogaland durante il periodo migratorio. È molto raro, comunque, che qualcuno trovi così tante bratteate insieme. In Norvegia non veniva fatta alcuna scoperta simile dal 19° secolo, e anche questa è una scoperta molto insolita nel contesto scandinavo”. sottolinea Håkon Reiersen .

Tesoro nascosto o sacrificio agli dei?
Molti dei grandi ritrovamenti di bratteate avvenuti in Scandinavia sono legati a oggetti occultati nel terreno verso la metà del VI secolo, proprio alla fine del periodo migratorio. Questo fu probabilmente un periodo di crisi, con mutamenti climatici e malattie infettive diffuse.

Le numerose fattorie abbandonate nel Rogaland durante questo periodo potrebbero indicare che la crisi ha colpito particolarmente duramente qui. Sulla base della posizione del ritrovamento e delle esperienze di ritrovamenti simili, si tratta probabilmente di oggetti di valore nascosti o di sacrifici agli dei in un momento così drammatico , dice Reiersen.

Il professor Sigmund Oehrl è un esperto di brattee e dei loro simboli. Finora in Scandinavia sono stati rinvenuti circa 1.000 brattee. Secondo lui i ciondoli d’oro di Rennesøy appartengono ad un tipo specifico e unico. Mostrano il motivo di un cavallo in una forma finora sconosciuta. I motivi differiscono da quelli della maggior parte degli altri ciondoli d’oro ritrovati finora. I simboli sui pendenti mostrano solitamente il dio Odino che guarisce il cavallo malato di suo figlio Balder. Nel periodo delle migrazioni questo mito era considerato un simbolo di rinnovamento e resurrezione e avrebbe dovuto dare protezione e buona salute a chi indossava i gioielli, dice Oehrl .

Nei bratteati di Rennesøy nel frattempo è raffigurato solo il cavallo. Un cavallo molto simile, raffigurato insieme a mostri simili a serpenti, si trova anche su una coppia di bratteate d’oro trovate a Rogaland e nella Norvegia meridionale.

https://www.stilearte.it/pensionato-va-nei-campi-a-passeggiare-porta-con-se-un-metal-detector-e-trova-un-tesoro-una-collana-doro-del-v-secolo/


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Inviato

Che bella foto

6 ore fa, ARES III dice:

foto-annette-grasli-ovrelid-uis-2.jpg
Uno dei nove bratteati trovati a Rennesøy il 27 agosto 2023. | Fotografo: Annette Græsli Øvrelid, UiS

Che bella foto


Inviato
51 minuti fa, Vel Saties dice:

Che bella foto

Effettivamente quando la qualità di un manufatto è valorizzata da una buona foto allora è un piacere studiare ed approfondire.


Inviato

Reperto molto interessante.


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